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venerdì 12 settembre 2014

Tra "Ragazze mancine" della "Torino bene", fattorie francesi, ispettori di polizia e contadine scontrose

Nel mese di agosto, avendo trascorso gran parte delle mie "vacanze" a casa, ho avuto modo di leggere molto (c'è sempre un aspetto positivo!).
Siccome dopo "Non dirmi che hai paura" e "Il bambino della casa numero 10", bellissimi ma forti, avevo bisogno di un po' di leggerezza, ho cambiato genere, regalandomi l'ultimo romanzo dei Stefania Bertola (autrice di "La soavissima discordia dell'amore", "Ne parliamo a cena", La luna di Luxor, "Il primo miracolo di George Harrison" e di molti altri romanzi, di cui vi parlerò, prima o poi), che adoro, e un libro in francese che è stato una vera rivelazione.
"Ragazze mancine" di Stefania Bertola, ed. Einaudi, Euro 18,50, pag. 277
Adele ed Eva sono due ragazze completamente diverse, anche se accumunate dal vivere entrambe un po' in un mondo tutto loro.
Adele nella vita ha un'unico obiettivo: non lavorare. Vuole andare ai concerti, visitare i musei, leggere e studiare ma senza alcun fine professionale. Tutta la sua infanzia, il suo percorso scolastico ed universitario e le sue scelte sono sempre state dirette a trovare un buon partito da sposare. E' c'è riuscita, sino ai 30 anni.
Eva, invece, mantiene se stessa e la figlia facendo mille lavori diversi, spesso in contemporanea.
Eppure e' serena, perché ha un segreto.
Quando le due ragazze si incontreranno, ad un casello autostradale, in un momento difficile per entrambe, troveranno il modo di aiutarsi e cambiare la propria vita.
Animatori di villaggio, proprietari di aziende agricole, avvocati di grido, madame e madamine torinesi, autisti e domestiche, si intrecciano alle protagoniste, in espisodi surreali e divertenti.
Avvenimenti improbabili, rocambolesche avventure, nuovi amori, nuovi lavori e tante risate, nel consueto scenario della bella Torino, per una lettura distensiva e piacevole ma non scevra di ironia e riflessioni sulla società, l'amore e le scelte di vita.
In questo romanzo, Stefania Bertola non delude: consigliato!
*****
"Marie d'en haut" di Agnes Ledig, ed. Pocket (www.pocket.fr), Euro 6,70 (In Italia), pag. 318.
C'era una volta un ispettore di polizia appassionato di VTT (velo' tout terrain, in pratica montain bike), molto asociale e un po' acidello, chiamato a indagare su un caso di lesioni, che si trovo' ad interrogare una contadina dal carattere scontroso ma molto carina, che abitava tutta sola nel bel mezzo di una zona montagnosa e isolata della campagna francese, e poi scopri'...un amico, un cane e...
no, il romanzo non inizia così, questa e' solo l'estrema sintesi della vicenda che da avvio ad un rapporto speciale, tra l'ispettore, una contadina originale e l'amico di lei e non solo
E' un romanzo divertente, ironico, che parla di infanzia difficile, di infanzia felice, di una maternità non convenzionale, di una procreazione un po' particolare, di amore, quello tra un uomo ed una donna e quello tra amici, quello filiale e quello materno, in un intreccio in cui non mancano sentimenti, colpi di scena, situazioni esilaranti e commozione.
Scorrevole e piacevole, anche per i molti giri di parole (che io non sempre ho colto), per il linguaggio semplice, con qualche "gros mot" senza mai essere volgare con protagonisti difficili da dimenticare, immersi nella montagna e campagna francese.
Vermante carino e, naturalmente, consigliato.
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Paola.

venerdì 4 aprile 2014

Yoga per bambini....illustrato!!!

Alle elementari non ho frequentato l'ora di religione cattolica, come altri 14 bambini su una classe di 28 (stranamente per l'epoca)
In sostituzione, grazie ad una maestra originale e ad una palestra scalcinata, facevamo yoga.
Ho imparato il saluto al sole, una tecnica del rilassamento, tante posizioni distensive ma, soprattutto, ho acquistato consapevolezza del mio corpo e sperimentato l'elasticità delle membra (che, ahimè, ora ho perso).
Non ho mai dimenticato quel periodo e, negli anni, quando la tensione e lo stress erano eccessivi, sono tornata a praticare in casa, grazie ad un libro videocassette tutorial ed i miei ricordi. Frequentare un corso di yoga e' ancora uno dei miei desideri più costanti, però per ora ho privilegiato altro.
Così, quando in biblioteca ho trovato questo libro cartonato e plastificato (quindi a prova di bimbo) coloratissimo e accattivante, non ho resistito: e' stato amore a prima vista!

Le immagini sono talmente belle e ben fatte che si commentano da sole!!! (Avrei voluto metterne di più ma mi astengo per rispetto del diritto d'autore)
Purtroppo dubito che ne esista una versione italiana però non scoraggiatevi, e' scritto in un francese molto semplice e in più delle parole si può tranquillamente fare a meno!!
Peccato che il nano non ne sia stato così entusiasta o meglio, non abbia resistito oltre due posizioni, ma credo sia semplicemente perché è ancora piccolo ed era la prima volta.
Riproverò fra qualche mese, magari d'estate fuori sull'erba, per potenziale gli effetti benefici della pratica e divertirlo e divertirci ancora di più!
Con questo post partecipo al Venerdì del libro di Home Made Mamma ( Venerdi' del libro: das Auge vom Bodensee).

venerdì 23 agosto 2013

Chi è, questo ragazzo?

Questo venerdì, un libro in francese: Qui c'est, c'è garçon ?
Premetto che e' l'Alpmarito il conoscitore del francese, in casa, ed e' lui che parla questa lingua con il nano.
Io, però, nel mio piccolo sono riuscita, anni fa e studiando sodo, a passare l'esame di francese per i concorsi pubblici di livello impiegatizio in Valle d'Aosta e, con il tempo, la mia conoscenza della lingua scritta e' migliorata molto (la pronuncia, invece, rimane uno schifo!!!)
Ogni tanto mi fa piacere, quindi, leggere dei titoli francesi (oltre ai libri per bambini quando non c'è il papà).
Il romanzo di Nicole de Buron è esilarante, ironico, illuminante.
E' la storia di una madre "vecchio stile" alle prese con una figlia adolescente di "un'altra generazione", che parla di sesso, pillola e feste senza alcun imbarazzo ma non riesce a discutere di amore e sentimenti.
E' la storia di amori appena sbocciati, delle prime delusioni con l'altro sesso, delle interminabili ore al telefono a parlottare con le amiche...ma anche della vita di una mamma che lavora in casa, che sta crescendo due figlie femmine un po' ribelli, dell'educazione francese e del rapporto con il mondo della scuola, dei dubbi, delle paure e dei sensi di colpa che chiunque abbia un figlio conosce.
Mi sono ritrovata a tratti in queste due figlie calandomi, per lo spazio mentale ed il tempo della lettura, nei panni di mia madre, ho intuito quanto deve essere difficile vedere la tua bambina crescere e non riuscire a capire cosa le passa per la testa (ho cosa abbia da dire al telefono tutto il pomeriggio alle amiche lasciate cinque minuti prima a scuola...io ero UGUALE!)
E poi ho riso come una matta alle svolte impreviste del romanzo, come la rivelazione che la primogenita hippy che non crede nei titoli di studio e va a vivere da sola a 18 anni, vuole un matrimonio tradizionale in chiesa con abito bianco a bomboniera e tanto di cavallo e carrozza!
Inaspettato e un po' strana, invece, la figura del papà, dipinto come un bonaccione tutto lavoro e ingenuità che tra le pareti domestiche delega qualunque decisione alla moglie che, per quieto vivere, lo tiene praticamente all'oscuro di tutto: mi sembra più un papà italiano della scorsa generazione che uno francese, per come si vedono in giro!!
E la presa in giro dell'inefficenza del sistema scolastico statale francese? Non è la prima volta che ne leggo in romanzi in lingua originale...eppure all'estero lo nascondo bene!
In conclusione: consigliato, soprattutto per mamme di figlie adolescenti!!
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Home Made Mamma: www.homemademamma.com

lunedì 28 gennaio 2013

sempre a proposito di libri per i piccolissimi..mi piace, non mi piace

 I libretti come questi, con una storiella semplice ma che c'è, i contorni morbidi e la forma "giocosa", mi piacciono..










Così come mi piaccie la serie dedicata a Mirtillo, con illustrazioni bellissime e storielle istruttive da leggere la sera prima di dormire.
 Questo mi piace perchè ha poco testo ma gli occhi degli animali e i buchini fanno ridere il nano a crepapelle

Questi due sono stati la scelta di oggi in biblioteca....un classico dal formato rivisitato, per poterlo leggere accanto al bimbo o mentre il bimbo guarda le figure (girando il testo all'indietro)..
e l'altro per le favole della buona notte del papà.



A me piace tantissimo anche la Pimpa, che il nano per ora sembra apprezzare. I racconti sono molto fantasiosi ma non privi di una loro logica...


Questi invece, non mi piacciono:
quattro pagine che non dicono nulla..
 e questo idem..persino le illustrazioni non sono molto carine...
comunque, il nano dice "No, batta", ogni volta che li vede!