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martedì 8 ottobre 2019

In Ticino con i bambini: la cascata Piumogna ed il parco giochi di Faido

Il CANTON TICINO, in SVIZZERA, mi ha colpito perchè mi è sembrato per molti aspetti simile alla Valle d'Aosta ed al Canavese.
Tra le analogia, la presenza di splendide cascate e "guie", laghi, valli montane che si dipartono dalla vallata centrale e tanto verde.

Cascata del torrente Piumogna, a Faido

Tra le cascate, quella della Piumogna, a FAIDO è una delle più belle e rinomate del Ticino ed è facilmente raggiungibile, anche con bambini e passeggino gemellare. 

La cascata Piumogna, il prato che la circonda e il ponte in legno
Faido, a circa 700 metri di quota, è un borgo alpino al centro della Valle Leventina, raggiungibile in autostrada (A2 svizzera, dal Passo di San Gottardo a Lugano, uscita di Quinto).
Tra fine '800 e inizi del '900, grazie alla sua posizione privilegiata lungo il principale importante asse stradale e ferroviario, Faido era una meta turistica rinomata per nobiltà e alta borghesia, tanto che furono costruiti moltissimi hotel e ville di pregio per ospitare i numerosi visitatori.
Con il tempo, la località è passata di moda, però l'ambiente è molto bello.

Vista della cascata Piumogna

La base della cascata del torrente Piumogna, alta 43 metri, si trova vicino al centro del paese ed non lontano dalla stazione ferroviaria, è ben segnalata dalla cartellonistica e vi sono, proprio nei pressi, parcheggi sia gratuiti che a pagamento.

Parco giochi di Faido

A piedi, in due minuti dal parcheggio, ci si trova dinnanzi alla cascata (mt. 711), da ammirare anche seduti nelle apposite panchine.

Il parco giochi di Faido

Si può poi di fermarsi all'ampio parco giochi ed alla prima area pic nic, di fronte, oppure di percorrere il sentiero naturalistico che attraversa il ponte di pietra, scende a destra alla cascata ed al prato che la circonda, prosegue su un ponte di legno (della larghezza adatta al nostro passeggino doppio) e nel boschetto, ove si trovano anche pannelli illustrati che spiegano le abitudini degli abitanti del bosco, proponendo una serie di quiz ai bambini, che possono così essere maggiormente coinvolti nella breve camminata ed apprendere divertendosi.

I pannelli con curiosità e quiz del percorso naturalistico
Alla fine del boschetto attrezzato con tavoli, panche, barbecue e griglie per i pic nic, vi è una diramazione:
- o si riattraversa il fiume e in cinque minuti di sentiero largo e sterrato, si torna al punto di partenza, terminando il percorso naturalistico con i pannelli per bambini,

Boschetto attrezzato a lato con tavoli, panche e griglie
- oppure si prosegue dritti imboccando uno dei sentieri segnalati (abbandonando però il passeggino) 
- o, infine, si sale (sempre senza passeggino, però)  tornando verso la cascata, per arrivare alla "cascata alta", mt. 771, dove si trovano la grande scritta "FAIDO" in stile Hollywood, illuminata di sera, ed i resti della prima centrale idroelettrica del Ticino (risalente al 1889).


Da qui, un ponticello medioevale in pietra consente di ammirare la piana sottostante, con il paese, e le cime delle montagne,


Panorama dall'alta cascata Piumogna
per poi ridiscendere in breve alla base della cascata ed al parco giochi.

Il giro completo del percorso naturalistico più la salita alla cascata alta ed ai resti della centrale idroelettrica con i bambini e ritorno alla cascata Piumogna per recuperare il passeggino,

Quel che resta della prima centrale idroelettrica del Ticino
 ci ha richiesto un'oretta, a cui si è aggiunta una lunga e piacevole sosta al parco giochi, davvero grande e invitante per i bambini.
Volendo, però, ci sono tantissime escursioni più lunghe che si imboccano o passano dalla cascata Piumogna e che sono ben segnalate dagli appositi cartelli indicatori.
Inoltre, nelle vicinanze, ci sono le gole del Piottino, che speriamo di andare a visitare la prossima volta che saremo in zona.

Nel "castelletto" in pietra che domina il parco giochi, si trova anche un baretto e la partenza di una piccola funivia, che però erano entrambi chiusi a settembre, quando ci siamo stati noi, ed i bagni pubblici, aperti e puliti.

*Post non sponsorizzato

In Ticino con i bambini, soprattutto se il tempo è brutto, vi consiglio anche una visita alla fabbrica, con annesso museo, di cioccolata della Alprose, a Caslano, sul lago di Lugano.




martedì 17 settembre 2019

In Ticino con i bambini: Cioss Prato, il parco giochi in legno della Valle Bedretto e la grotta dei minerali

Nel corso di un weekend in Ticino, in Svizzera, ci hanno consigliato un bel parco giochi in cui trascorrere una giornata in montagna, al fresco, con i bambini: Cioss Prato.

Si trova in Val Bedretto, è dotata di un'area pic nic, di un bar ristorante self service, di una bellissima e grande struttura in legno e metallo per i giochi dei bambini,





ma anche una tirolienne, un'amaca gigante, una altalena, uno scivolo a tubo per i piccoli, la sabbiera con l'escavatore e...




una bella pista d'acqua per le palline ! (Si possono acquistare alla macchinetta davanti al bar, a 2 franchi l'una). Mi è parso in assoluto il gioco piu' gettonato da tutti i bimbi, dai miei di sicuro!


Ci sono anche due sentieri naturalistici (ideali per digerire il pranzo o sgranchirsi le gambe)  e una piccola grotta artificiale /museo unica nel suo genere in Svizzera: la grotta-museo dei minerali (biglietti a pagamento acquistabili alla cassa del ristorante),

con bellissimi cristalli di quarzo trovati in Val Bedretto ma anche sul massiccio del Monte Bianco e nel massiccio del San Gottardo.



Meravigliose le rose di ferro e i quarzi affumicati !!!




C'è un parcheggio libero, due fontane per l'acqua fresca, un boschetto di fronte e tanta tranquillità, anche perchè vi erano quasi esclusivamente famiglie locali con piu' figli che non si stupivano dell'arditezza dei miei figli e non urlavano ad ogni caduta di qualche bimbo! (Principessa, per esempio, si è buttata da sola dallo scivolo a tubo piu' lungo a testa in giu', finendo lunga distesa per terra, all'arrivo, di schiena; Orsetto si è arrampicato ovunque, anche se talvolta creando la coda, rifiutando aiuti).




In inverno, l'area ospita due sentieri per racchette da neve, uno ski lift e un carosello per i piccoli.



Diciamo che l'unico problema di luoghi come questo è che ne' i genitori n' i bambini hanno piu' voglia di andarsene!!!!
I miei tre monelli sarebbero rimasti per giorni e, ovviamente, i piccoli hanno saltato il loro sonnellino pomeridiano per non perdere tempo prezioso.

Il piccoletto che risale il tubo di rete, pernsato per i bimbi piu' grandi, è ovviamente mio figlio!

giovedì 12 settembre 2019

Escursioni con il passeggino, Valle del Lys: da Gressoney La Trinité (AO), loc. Staffal, a Sant'Anna, Alpe Sitte.

Escursioni con il passeggino, Valle del Lys: da Gressoney La Trinité (AO), loc. Staffal, a Sant'Anna e Alpe Sitte.
 

La candida chiesetta dedicata a Sant'Anna, posta a 2127 metri di altitudine, si trova su un pianoro verde sotto il colle Bettaforca, denominato Alpe Sitte, ed è dominato dalle cime del Rothorn e del Piccolo Rothorn e dalla splendida vista sul massiccio del Monte Rosa.

Oltre alla chiesa, vi sono roccioni su cui fare un pic nic o giocare ad arrampicare, una bella scultura in legno ed un alpeggio con, d'estate, le mucche al pascolo.



Due sono i sentieri che conducono alla chiesetta: il primo (di cui ho scritto qui), parte dal piccolo e bel borgo di Biel, 1792 mt, a Gressoney La Trinité, posto su una collinetta posta a sinistra della strada, appena prima di giungere a Staffal.


Le case di Biel
Il sentiero, indicato con il n. 9, è ripido ma breve, con la prima parte nel boschetto e la seconda senza riparo dal sole ma con il panorama per ornamento. 

Particolare esterno di una delle case di Biel
Non presenta difficoltà particolari e circa a metà salita attraversa il torrente, ove è possibile bere.

Alla partenza, si trova la cascata di Biel, ove refrigerarsi d'estate e scalare sul ghiaccio di inverno.
Questo sentiero, pero', non è percorribile con il passeggino da trekking, a differenza del secondo.


La cascata di Biel

Il secondo parte dall'abitato di Staffal, 1843 mt, frazione di Gressoney La Trinité, imboccando la strada sterrata ben segnalata che inizia nei pressi dell'Hotel Momboso, ove termina la strada sfaltata e si trova un ampio piazzale per parcheggiare.

La sterrata, con il segnavia n. 8, in inverno è una facile pista da sci e sale ad ampi tornanti, prima ombreggiata e poi al sole, svelando la vista sul massiccio del Monte Rosa e la vallata sottostante, in un'ora/un'ora e mezza, porta al pianoro di Sant'Anna, ove si trova l'arrivo della funivia che parte da Staffal e la partenza di quella che conduce al Colle Bettaforca, punto di partenza privilegiato per la salita al rifugio Quintino Sella ed al ghiacciaio.

La sterrata che da Staffal conduce all'Alpe Sitte ed alla chiesetta di Sant'Anna

Volendo, la sterrata prosegue lungo il tracciato dell'invernale pista da sci anche dopo Sant'Anna, passando per il Bar Ristoro Sitten e arrivando al colle Bettaforca, ove si trova un altro bar.
Il paesaggio, tuttavia, salendo si fa piu' brullo e, a mio parere, meno attraente.
Dal colle Bettaforca, che costituisce lo spartiacque tra la Valle del Lys e la Val dÂyas, volendo si puo' discendere verso Champoluc.


Un altro ristoro, costruito da pochi anni, si trova proprio al crocevia delle funivie a Sant'Anna dove, da qualche anno, a ferragosto, si svolge un minuscolo mercatino di artigianato locale.
Quest'anno, per ferragosto, avevano anche posizionato uno scivolo gonfiabile ed erano presenti alcuni vigili del fuoco per mostrare la loro camionetta e far spegnere un finto incendio ai bambini presenti!


Il bello del luogo, in cui soffia sempre un po' di vento, è tuttavia il paesaggio, il panorama e la semplicità della breve camminata, che è anche punto di partenza per la salita al Ruthorn.

La cappella all'inizio della sterrata Staffal - Alpe Sitte
Se i bambini sono sullo zaino o camminano autonomamente, una buona idea è compiere l'escursione circolare, salendo da Biel per ammirare anche la cascata e scendendo dalla sterrata di Staffal, o viceversa !

Il dislivello positivo, infatti, è comunque inferiore ai 400 mt.
A Staffal si trovano anche bar, un bel parco giochi e, passato il ponte stradale, una fontana d'acqua pubblica (presente anche a Biel, all'inizio del borgo).
 E dopo l'escursione? Una birra fresca è perfetta, no?


*Post non sponsorizzato

lunedì 9 settembre 2019

E' stata un'estate strana, eppure è stata estate. Riassunto dell'estate 2019

L'estate 2019 è stata strana.
Astronomicamente parlando, in realtà, non è neppure ancora finita ma metereologicamente il giro di boa verso l'autunno ormai c'è stato e non si torna indietro.
E poi questa settimana ricomincia la scuola elementare e ci si avvia a riprendere la routine delle attività sportive e degli impegni fissi.
Ci sarà ancora tempo e modo di organizzare escursioni in montagna e gite fuori porta, di gustare gelati e forse di indossare i sandali, di fare tardi e improvvisare ma, via via, sempre meno.

Nel frattempo, posso tirare le fila di questa estate, che è stata strana, ma non solo.
Faticosa, perchè non ho potuto contare neppure sull'aiuto saltuario dei suoceri e di mia madre, come invece accadeva in passato: i primi sono stati praticamente sempre via, nel periodo in cui ne avrei avuto bisogno e prima, a giugno, ancora lavoravano; la seconda ha avuto un infortunio abbastanza serio e solo ora sta riprendendo a guidare, per brevi tratti, e a muoversi autonomamente. figurarsi quindi tenere i bambini,anche solo per qualche ora.


Giugno è stato senza dubbio il mese piu' difficile, tra i consueti impegni di fine anno scolastico, l'avvio delle gare di ciclismo del ricciolino, i primi giorni di infortunio di mia madre, gli strascischi del mio schock anafilattico e le feste varie di fine anno, l'Alpmarito sempre impegnato, non solo in settimana ma anche di sabato, ed il caldo torrido.
Mi sono sentita spesso sola e sopraffatta e il mio compleanno è passato senza quasi lasciare traccia, eccetto gli affettuosi messaggi di auguri di amici, conoscenti e parenti e un bel disegno del ricciolino.



Comunque siamo sopravvissuti e luglio è proseguito abbastanza solitario e torrido, sembrandomi infinito , anche perchè dopo c'è stata la chiusura del nido per 18 lunghissimi giorni di agosto e, finalmente, l'unica settimana di vacanza con l'Alpmarito, trascorsa in montagna, perchè di metterci in viaggio a ferragosto non avevamo proprio voglia e la forza di portare i bambini al mare non c'era.

Infine il nido ha riaperto e ci siamo ritagliati qualche giorno per accompagnare l'Alpmarito in Ticino dove lavora e, mentre lui era impegnato, esplorare un pezzetto di Svizzera.

A parte il caldo assurdo e le zanzare, a parte la fatica di essere spesso completamente da sola ad impegnare le lunghe giornate estive dei bambini e, nel frattempo, tenere in piedi un minimo di attività lavorativa e gestire la casa, a parte la preoccupazione per la salute di mia madre e mia nonna, a parte tutto questo (che comunque non è stato poco), è stata lo stesso ed indubbiamente ESTATE:


- siamo stati abbastanza spesso, anche solo per qualche ora pomeridiana, al lago Sirio, a fare il bagno, giocare in piscina e pasticciare in sabbiera.
I piccoli si sono goduti molto di piu' l'ambiente e la libertà di muoversi e stare fuori, essendo piu' grandi e consapevoli dello scorso anno e seppur abbia avuto solo pochi minuti di tregua, gestirli è stato piu' facile del previsto.


Il ricciolino, poi, ha preso qualche lezione di nuoto ed è migliorato tanto sia nel galleggiamento che nella sicurezza in acqua, scoprendo il piacere dei tuffi dai trampolini, dello scivolo d'acqua e delle nuotate per brevi tratti senza alcun ausilio;





-  siamo  andati a fare molte escursioni in montagna e, qualche volta, ad arrampicare. Sulle cime di casa nostra, tra Piemonte e Valle d'Aosta. La maggior parte ancora a bassa quota e con il passeggino/carrettino, tutte semplici e "sudate", perchè Orsetto e Principessa sono in quella età di mezzo in cui non vogliono piu' stare tanto seduti ma neppure riescono ancora a camminare a lungo.
Pero' avevamo bisogno di montagna e camminate ed è stato bello;

- siamo stati a feste e grigliate di compleanno, abbiamo mangiato torte e pasticcini con nonni e zii ad ogni possibile ricorrenza, cogliendo le piccole occasioni per stare insieme ad amici e parenti;

- abbiamo accompagnato il ricciolino alle sue gare di MTB, girando per Valle d'Aosta e Piemonte, facendo il tifo per lui, intrattenendo i piccoli e chiaccherando con gli altri genitori;



- abbiamo dormito una notte in tenda tutti e cinque, per fare le "prove tecniche" di campeggio con tre figli ed è andata tutto sommato bene;

- siamo andati allo Zoom di Torino, alla Napoleonica al Forte di Bard, al Parco Avventura, al Lago di Viverone e a visitare un po' di Ticino;



- abbiamo cambiato auto e testato il nuovo acquisto macinando qualche chilometro in giro;

- siamo riusciti a passare qualche giornata e serata con gli amici, seppure molto meno di quanto avremmo voluto, e persino ad organizzare una scampagnata con alcuni compagni di classe del ricciolino e rispettive famiglie;

- mai come quest'anno abbiamo girato tanti parchi giochi diversi, in zona e non, tanto che sto pensando ad una serie di post a tema per il blog;


- il ricciolino è salito per la prima volta ad un rifugio ad alta quota, con il papà ed il nonno;


- Principessa ha tagliato per la prima volta i capelli e tolto definitivamente il pannolino, anche di notte e durante i sonnellini pomeridiani. Orsetto si sta avvicinando a piccoli passi a toglierlo di giorno ma senza fretta;

- abbiamo messo i piedi a bagno in torrenti gelati e ameni laghetti alpini;


- io ho scoperto l'antigravity yoga e me ne sono innamorata (ma questo, se mi seguite, ormai lo sapete).



- abbiamo mangiato torte, gelati, polenta concia, costine e tantissimi panini, raccolto e gustato moltissimi mirtilli, more e fragoline di bosco, concedendoci spesso una birra gelata a fine gita, come in ogni estate che si rispetti.

E quindi è stata un'estate strana, questa estate 2019, eppure è stata vissuta e forse, è solo questo quel che conta.

E la vostra estate 2019, come è stata?