Visualizzazione post con etichetta valle d'aosta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta valle d'aosta. Mostra tutti i post

lunedì 21 gennaio 2019

Scintille di gioia per contrastare il blue monday

Il lunedì più nero dell'anno, stando all'opinione mediatica, sta giungendo al termine e non è stato affatto così nero.
Però neppure facile.
Nessun lunedì lo è. Anzi, a pensarci bene, non lo è nessun giorno della settimana lavorativa, visto che tutti iniziano con corse e finiscono con me stremata ed esasperata che sgrido tutti per farli dormire, quando in realtà avrei voluto terminare la giornata con una di quelle immagini da film, tutto coccole, sorrisi e letture (che poi c'è anche tutto quello, però inframezzato da rimproveri e incitamenti a vestirsi, lavarsi i denti, tranquillizzarsi, non strappare i libri ecc. ecc., conditi dai miei sensi di colpa).

Insomma, oggi ho proprio bisogno di ripensare alle scintille di gioia della scorsa settimana, per addolcire l'inizio di questa.

Eccole:

- Giovedì sera siamo stati a cena da mia madre, per la felicità dei bambini e della nonna bis. Dovevo portare il mio telefono in riparazione e dunque ci toccava la trasferta serale in città, anche se dopo la scuola e per poco, però in questo modo lo abbiamo trasformato in un momento di gioia per i bambini e piacere per noi adulti.
Infatti sembrerà una sciocchezza ma le cene da sola con i bambini sono il momento delle giornate che mi pesa di più e in cui mi sento più sola. Quando ho compagnia, è maggormente facile e, comunque, meno pesante;

- sabato pomeriggio ero di nuovo sola a casa con i gemelli e, mentre loro dormivano, ho preparato l'impasto per ben quattro teglie di pizza. Sono stata soddisfatta del risultato perché è venuta ancora più soffice e leggera del solito e, in più, l'abbiamo condivisa con un amichetto e compagno di corso di sci del ricciolino e la sua famiglia, con cui andiamo molto d'accordo. È stata quindi una bella serata in amicizia;

- domenica a Donnas (AO) si è svolta la tradizionale fiera del legno di Sant'Orso (ne ho parlato qui) e noi siamo riusciti ad andarci all'ora di pranzo (che abbiamo anticipato per poter godere della fiera quando c'è un po' meno afflusso) con tutti e tre i bambini, usando due zaini porta bimbi.
È stata una triplice gioia: 
vedere la sorpresa e curiosità dei gemelli dinnanzi all'oggettistica in legno ed alle splendide sculture e accompagnare il ricciolino a scegliersi con cura un prezioso coltellino con il manico intagliato a mano;
poter osservare le magnifiche opere di arte e di artigianato esposte, fermandosi a chiccherrare con artisti e conoscenti incrociati nel borgo;
per me, riuscire a portare uno dei piccoli sullo zaino per un paio d'ore senza avvertire male al ginocchio infortunato.
Certo non è come farlo su un sentiero di montagna, specie in discesa, però è una piccola conferma che non tutto è perduto e che, anche in attesa della operazione, qualcosa si può ancora fare!
(Per la cronaca, di notte ho poi avuto un attacco di mal di testa da dolore cervicale pazzesco, ma questa è mancanza di abitudine a portare il dolce peso del pargoletto, mica altro!)
Infine, il giro alla fiera è terminato in una merenda nella vicina casa di amici, tra budino del caseificio, chiacchere, bugie di carnevale e caffè!

Ripensando a questi momenti, mi faccio forza per affrontare anche il domani!

E voi, che scintille di gioia avete vissuto? È stato davvero un lunedì nero o neanche poi tanto?

P.s. "scintille di gioia" è una idea di Silvia. Per partecipare basta nominare il suo blog, condividere il post  o una foto con l'hastag #scintilledigioia su Instagram, Facebook, Twitter, raccontando tre momenti felici vissuti la settimana precedente e mandare una e- mail a fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che Silvia non si perda nessuna "scintilla di gioia" ! 

lunedì 14 gennaio 2019

Presepi nel Borgo 2018: Bard (AO)

Nelle vacanze natalizie appena trascorse avrei voluto visitare qualche casa di Babbo Natale o qualche mercatino caratteristico ma, purtroppo, non ci siamo riusciti. 
In compenso, però, non ci siamo negati due giri per presepi: uno a Montestrutto 

ed uno a Bard (AO).

Bard è un borgo antico, abbracciato alla roccia e dominato dal Forte, ormai famoso polo museale della Valle d'Aosta, che ospita musei permanenti (il Museo delle Alpi, Le alpi dei ragazzi ed ora anche Le prigioni del Forte) e molte mostre temporanee, da quelle fotografiche a quelle pittoriche ad esposizioni più inusuali (come quella sugli Avengers di cui vi ho parlato in passato), ma anche manifestazioni storiche (come la Napoleonica) e sportive (tra cui un appuntamento con lo yoga).


Dall'8 dicembre all'Epifania, lungo le vie lastricate del borgo, che conducono in salita dall'incrocio con la strada statale al Municipio, si possono ammirare numerosi presepi di diversi materiali e fatture.


Molti partecipano al concorso per la designazione del migliore dell'anno e, prendendo nota del numerino che li contraddistingue, potrete votarli in un'apposita sala del Municipio, nella piazza principale del paese, davanti alla chiesa.


Nella sala, peraltro, si trova ogni anno una ricca esposizione di bellissimi presepi creati da artisti locali, prevalmente in pietra ollare e/o legno, anch'essi in concorso, nonchè una collazione di piccoli presepi del mondo, che affascina sempre i bambini.


Andandoci di giorno, è possibile osservare con maggiore tranquillità e temperature più gradevoli, sia il borgo che i presepi e visitare anche quelli della sala municipale, però di sera, con le lucine accese, l'atmosfera è più natalizia e magica.
L'ideale sarebbe andare due volte, magari tra una visita al Forte ed una cena!


Info utili
Per accedere a Bard ed al Forte è necessario lasciare l'auto in uno degli ampi parcheggi segnalati a Bard o a Hone. L'uscita autostradale più vicina è quella di Pont Saint Martin (AO).
La strada è in salita ma la passeggiata è affrontabile con i bambini tranquillamente ed anche con i passeggini, tenuto conto che è abbastanza ampia e chiusa al traffico veicolare per quasi tutte la giornata e serata, con fasce orarie in cui è permesso il transito delle auto dei residenti  indicate all'ingresso per paese.
Sia nel vicino paese di Hone sia nello stesso borgo di Bard, si trovano alcuni caffè e ristoranti.

Post non sponsorizzato.

mercoledì 9 gennaio 2019

Le festività appena trascorse....


Le festività di Natale sono terminate e la ripresa dei consueti ritmi è stata ed è con il botto, tutta in salita (vi dico solo che sono tre notti che non dormo decentemente, ovvero dalla sera dell'Epifania, appunto).


Babbo Natale, a cui avevo scritto questa lettera, ha decido di esaudire parzialmente uno solo dei miei desideri, forse quello che meno dipendeva da lui...: qualche foto decente dei bambini, infatti,  è venuta ma mica tante e nessuna di gruppo!


La neve è arrivata in anticipo, il tempo di un pomeriggio, in cui peraltro ero impegnata in uffio, poi è scomparsa anche dalle montagne: perdurano caldo anomalo, vento e siccità, oltre a diffondere malattie ed allergie. Un paesaggio montano desolante, per ora.


I piccoli si sono ammalati giusto il 23 dicembre, costringendoci ad una visita al pronto soccorso la Vigilia di Natale, per ottenere una diagnosi, in vista degli incontri con parenti anche anziani, bambini piccoli e donne incinte.

Non abbiamo aspettato praticamente neppure cinque minuti ma la pediatra di turno ci ha lasciato con il dubbio: bocca - mani - piedi oppure eczema atopico con infezione batterica della pelle? Nel dubbio un ciclo di antibiotico per entrambi, pustole a deturpare i piccoli e tanto comprensibile fastidio e lamentosità da parte loro.


Insomma, questo Natale non passerà agli annali per essere stato tra i più fortunati, anche se ho ricevuto regali azzeccati.

In compenso Babbo Natale ha sommerso di bei giochi e vestiti i bambini ed i piccoli di casa hanno accolto con piacere ed entusiasmo la novità dei doni da spacchettare e dei dolci da gustare.



La buona tavola, come di consueto, l'ha fatta da padrona e noi tutti non ci siamo certo tirati indietro.


I riti natalizi sono stati rispettati, dalla cena della Vigilia al pranzo di Santo Stefano e della Epifania, passando per il cibo offerto a Babbo Natale ed alla Befana, a volte con apposite tovagliette natalizie, a volte senza tanti fronzoli ma molto sentimento.

In foto quel che è rimasto..


Anche la produzione di biscotti quest'anno è stata  particolarmente riuscita, con due diverse ricette!
E altri ne abbiamo ricevuti con piacere...

Tradizionali
Con farina di castagne















 













Come da tradizione, siamo stati accolti in tante case, dalla Valle d'Aosta al Piemonte, per aprire pacchetti, magiare e bere a dismisura ma, soprattutto, per godere delle chiacchere e del calore del reciproco affetto.

Ogni tanto abbiamo anche camminato, per rigenerare i polmoni e dare tregua allo stomaco.
Perchè di bei panorami, per fortuna, anche senza neve ne abbiamo molti intorno.





















Siamo stati al matrimonio di un'amica torinese, eccezionalmente senza figli, nessuno dei figli!

Mitici gianduiotti torinesi come bomboniere
Location molto particolare e davvero elegante

  








Abbiamo visto molti amici, oltre ai parenti: dal 22 al 6 gennaio, tra merende sinoire, saluti di auguri, passeggiate insieme e caffè in compagnia. Di questi incontri, però, io non ne ho mai abbastanza!

Anche il Capodanno è stato festeggiato, con una bella bourguignonne tra amici (o meglio, una fondue chinoise, che altro non è che la bourguignonne con il brodo vegetale anzichè l'olio)  e qualche stella d'artificio che ha acceso i visetti dei bambini.


Nella zona della letteratura per l'infanzia della biblioteca civica comunale


E poi...

Il ricciolino e l'Alpmarito sono stati a pattinare ad Ivrea, mentre io ingannavo l'attesa con un'amica e i bambini in biblioteca.









 abbiamo visto ben tre DVD in quindici giorni (non ridete, per noi e è un recordo!)- tra l'altro, ma quanto è bello il film di animazione  "Coco" ?!? Ci ha incantati e commossi! -








abbiamo fatto colazione da "Balla" (nota pasticceria eporediese) e rispettato i turni nella palestra di arrampicata, 



fatto merenda con le nonne e lo zio lungo il lago di Viverone (e sembrava di essere a marzo/aprile),



letto libri di Natale,

e portato il ricciolino a sci di fondo, facendo provare per la prima volta anche Orsetto e Principessa...







insomma, tante attività apparentemente ordinarie ma insieme.

Due rimpianti
- non aver visto tutti gli amici che avremmo voluto, pur avendo cercato di fare il possibile per incastrare le disponibilità;
- avere un'unica mia foto con i bambini di tutto il periodo natalizio.
Purtroppo, infatti, se non scatto io non scatta nessuno e, così, è come se facessi sempre solo da spettatore invisibile. O forse voce narrante, che è già meglio.
Mi consolo riguardando altre foto, che mi sembrano particolarmente riuscite, come questa...








lunedì 19 novembre 2018

Il Museo della Vite e del Vino, in Valle d'Aosta, con i bambini

In una domenica di piogga e buio, per non scordare il lato bello dell'autunno, noi abbiamo deciso di visitare il Museo della Vite e del Vino di Donnas (AO).

Spesso i musei che si hanno vicino a casa sono proprio quelli che meno si frequentano, che si danno per scontati.
Ed invece possono regalare piacevoli ed inaspettate sorprese, come è stato per noi in questo caso!

Si tratta, infatti, di un museo piccolo, a Donnas (AO), ovvero alle porte della Valle d'Aosta, a poco più di 300 mt s.l.m., sito nelle cantine dell'asilo comunale, ristrutturate nel 2003.


Il museo è relativamente recente ed è nato per celebrare una delle grandi risorse e, nello stesso tempo, delle attività tradizionali del territorio: la viticoltura, praticata già dal 1200 a.c., forse a seguito della colonizzazione dei romani.







Primo vino valdostano a ottenere la denominazione di origine controllata, il "Vallée d’Aoste Donnas DOC" , che prende il nome proprio dal Comune principale da cui provengono le sue uve (coltivate anche nei paesi confinanti), è infatti un vino rosso rubino importante, talvolta  definitoil fratello montano del Barolo”.
Per chi se ne intende, è prodotto con prevalenza di uve Picotendro (min. 85%), ovvero Nebbiolo.



Le sale del museo, con una splendida volta in mattoni rossi, porta alla scoperta delle fasi di coltivazione delle viti e di produzione dell'uva, con video, gigantografie ed una esposizione di attrezzi agricoli tradizionali, molti ancora di uso comune, di botti e "macchine", tra cui un bellissimo (aggettivo scelto dall'Alpmarito ingegnere e dal ricciolino) torchio in legno a leva del 1800, proveniente dalla vicina Pont Saint Martin.



  Inoltre è ricostruito un pergolato in legno tradizionale, poichè l'uva in Valle d'Aosta non è disposta su filari ma su pergolati, per catturare tutto il calore possibile, in terrazzamenti per sfruttare il poco terreno disponibile sui pendii ripidi e in prossimità dei muri di pietra di sostegno dei terrazzamenti, che peraltro al tramonto restuituiscono all'uva il calore accumulato durante il giorno.




Soddisfatte le curiosità di adulti, ragazzi e ragazzini con la visita, ci si può dedicare ai bambini con una zona a loro interamente dedicata, dotata anche di video illustrativi creati ad hoc sulla storia della viticoltura, delle fasi e mezzi di lavorazione del vino, proiezione di cartoni a tema, una grande lavagna, nonchè fogli e colori per esprimere creatività ed, infine, una "botte" morbida piena di palline colorate e pouf a forma di tronchi di legno.






Con i bambini piccoli, attenzione all'esposizione di bottiglie  all'ingresso del museo...sono ad altezza giusta per essere toccate e quindi potreste trovarvi a doverle ripagare senza neppure aver potute sorseggiare il vino!


INFORMAZIONI UTILI

L'ingresso  è gratuito ed è gestito dai ragazzi e dai volontari dell'Associazione di Promozione Sociale "I Monelli dell'Arte", che fanno anche da ciceroni.
E' aperto tutte le domeniche, da dicembre a ottobre mattina (dalle 10,00) e pomeriggio, a novembre solo il pomeriggio, nonchè in occasione di particolari manifestazioni e durante le festività.
Info e orari, anche per le visite nei giorni feriali,  qui
 Il museo è facilmente accessibile perchè sito al piano terra dinnanzi alla strada statale 26 della Valle d'Aosta e di fianco ad un parcheggio pubblico gratuito coperto.  

N. B. Si può visitarer con il passeggino e la sedia a rotelle, poichè disposto tutto su un piano e di larghezza congrua e dotato di rampe.
Particolari da non sottovalutare se si viaggia con due gemelli ancora piccoli, come noi!
I servizi igienici sono ampi e puliti.


Da visitare nelle vicinanze:

L'Ecomuseo della latteria turnaria di Treby, sempre a Donnas (AO), ed il Forte di Bard, con il suo Museo delle Alpi e le sue mostre temporane (anche qui ) sito a pochi chilometri da Donnas e, volendo, raggiungibile anche a piedi lungo l'antica via romana.