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lunedì 12 novembre 2018

Cosa vedere a Torino con i bambini (anche quando piove)

Torino è una grande città ma è facile da visitare, grazie alle sue strade a scacchiera
Il centro storico, davvero ampio e signorile, è caratterizzato da gallerie pedonali, che consentono di passare da una grande piazza all'altra praticamente senza bagnarsi.
Piazza Castello

Piazza San Carlo con il suo storico Caffé Torino


Imperdibili Piazza Castello, Piazza Vittorio Emanuele e Piazza San Carlo.
Le pasticcerie/bar del centro, poi, sono fantastiche.
La città conta inoltre molti bei parchi, veri e propri polmoni verdi, in cui passeggiare, andare in bici, correre e far giocare i bambini.
Ancora Piazza Castello

Piazza San Carlo

In primis, il Parco del Valentino, il secondo più grande di Torino, con i suoi  421.000 metri quadrati sulla riva sinistra del Po.


Ci sono un laghetto, fiori, ampi viali, parchi giohi, bar e chioschetti si può visitare il Castello del Valentino, oggi sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e  patrimonio dell'Unesco (qui le info per visite interne).

Il Castello sede della facoltà di Architettura

Soprattutto, c'è il Borgo Medioevale del Valentino, creato nel 1884, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana, con l'intento di offrire uno scorcio dei borghi medioevali del Piemonte e della Valle d'Aosta.
Si può visitare la Rocca (a pagamento) o anche solo passeggiare, gratuitamente, nel pittoresco borgo.
Tra l'altro, vengono organizzate manifestazioni ed eventi, anche per bambini, in tutte le stagioni dell'anno.
Scorci del Borgo del Valentino, nel Parco del Valentino e sulle rive del Po

Se poi siete disposti ad allontanarvi dalla città vera e propria, non potete perdervi la grandiosa Reggia di Venaria Reale, con o senza i suoi fantastici giardini.





La Reeggia sorge proprio ad una estremità del Parco della Mandria, il più grande di Torino, o meglio, una riserva naturale  che si estende per circa 6540 ettari  tra i Comuni di Venaria Reale e Druento (TO), ad ingresso gratuito e meta ideale per passeggiate o biciclettate nel verde, anche con i passeggini, e pic nic (ci sono anche aree attrezzate), non solo estivi!!!

All'interno, anche il Castello, visitabile a pagamento.

Il Castello della Venaria Reale
Restando in città, non si può perdere il trasporto sulla storica tranvia Sassi - Superga (costi e orari qui), che conduce dal quartiere Sassi, a Nord-Est di Torino al colle di Superga (mt. 672 sul l.m.) ed alla Basilica di Superga, fatta edificare dai reali di casa Savoia nel 1700 e progettato dal noto Filippo Juvarra, che domina dall'alto Torino ed è un'altro dei suoi simboli.

La cremagliera piacerà molto ai bambini e la Basilica, con tanto di convento retrostante con alloggi reali, agli adulti.
Molto particolare, per bimbi non facilmente impressionabili, la cripta, che ospita le salme di alcuni dei reali di Casa Savoia.

Molto caratteristico anche il Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi, sulla collina di Torino, lateralmente rispetto al Monte dei Cappuccini ed alla sua Chiesa (con una cupola che merita di essere vista).
Torino, infatti, è posta ai piedi della Alpi e dominata dai monti. 
E' una città di illustri alpinisti ed ha ospitato le Olimpiadi Invernali del febbraio 2006.
Non si può quindi prescindere da questo aspetto (e quiesto museo) per conoscerla ed apprezzarla.
Qui il sito del museo, che era piaciuto molto al ricciolino quando era ancora un nanerottolo di pochi anni.
Se volete godere della magnifica visita che si gode dalla terrazza del museo, su Torino e, soprattutto, le montagne che la circondano, andateci con il sereno!

E quando piove o fa molto freddo?

E' l'occasione per visistare uno degli altri numerosi musei adatti ai bambini della città.

Il Museo Nazionale dell'Auto di Torino, ovvero il MAuto, ad esempio, nei pressi del Lingotto.
D'altro canto, dove, se non nella città della FIAT,  poteva esserci questo gioiello di museo!!!


Si tratta di una esposizione di 200 automobili originali di diverse marche, filmati storici e indicazioni sulle evoluzioni della tecnica e gli avvenimenti storici che hanno segnato le varie epoche.
C'è spazio anche per ricostruzioni di arredi a tema auto, per la formula 1 ed i progetti del futuro, video d'epoca e una zona dedicata ai motori ed alla loro evoluzione nel tempo.



Oppure il Museo del Cinema, con la storia della fotografia e delle prime tecniche di ripresa cinematografiche ma anche installazioni, ricostruzioni dei set di celebri film, simulatori e costumi di scena.


Inoltre il Museo si trova sotto il simbolo di Torino: la Mole Antonelliana!

Ovviamente merita anche salire sulla Mole, utilizzando l'ascensore che si prende dall'atrio al piano terra (biglietto a parte rispetto al Museo del Cinema) e che è molto panoramico, poichè è un parallelepipedo interamente vetrato che sale nel centro del salone, verso la cupola.
Da astenersi chi soffre di vertigini!!!

Vista su Piazza Vittorio ed il Po dalla cima della Mole

E poi c'è l'INFINI*TO, il Museo dell'Astronomia e dello Spazio, con il planetario, a Pino Torinese, sulla collina di Torino, a circa 10 km dal centro.
Una struttura è che tutte le installazioni sono moderne e interattive, con tanti "giochi" ed "esperimenti" che consentono di "toccare con mano" le nozioni spiegate, peraltro in modo abbastanza chiaro, dai cartelli esplicativi, rendendo più semplice comprendere sia agli adulti che ai bambini.
Il planetario offre spettacoli adatti a bambini (secondo me, adatto almeno dai 3/4 anni, poichè si sta al buio e seduti per una mezz'ora), sui segni zodiacali, il sistema solare e le costellazioni.



Merita una visita anche l'istruttivo MAcA, il Museo A come Ambiente, nei pressi del Parco Dora, parco postindustriale di 456.000 m² , dove fino agli anni novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin.
Il museo si articola su tre piani, dedicati ad energia, rifiuti ed acqua, con installazioni da provare, laboratori per bambini, pannelli esplicativi e rappresentazioni efficaci.





Con riserva, posso consigliare anche il Castello di Rivoli ed al suo Museo di Arte Contemporanea.
 Con riserva perchè, come ho raccontato qui, noi siamo incappati in una mostra decisamente non adatta ai bambini.
Altri utenti, però, hanno avuto esperienze più positive e l'esterno e l'ubicazione sono molto pittoreschi.

Il Castello di Rivoli

Noi non abbiamo ancora visitato il Museo Egizio, recentemente restaurato, e dobbiamo tornare all'Armeria Reale, al Palazzo Reale ed in altri musei che abbiamo esplorato prima dell'arrivo dei figli e dunque, decisamente, con un'altra ottica.
So per certo, però, che non ci deluderanno.

La galleria commerciale del Lingotto può essere una buona tappa per lo shopping al chiuso, se le gallerie del centro non vi sono bastate, per poi fermarsi a mangiare alla vicina Eataly.
Tanto il Lingotto, quanto Eataly, peraltro, si prestano ad essere vistati insieme al MAuto, poichè raggiungibili a piedi.


Che dite, avete abbastanza spunti per un weekend a Torino, con il sole o con la pioggia???



lunedì 29 ottobre 2018

Il Castello di Montalto Dora (TO) con i bambini

Montalto Dora (TO) è un piccolo comune del Canavese, ai piedi delle montagne, che vanta nel suo territorio ben tre laghi (Lago Pistono, Lago Nero e Lago Sirio, questi ultimi parzialmente).


E' dominato, dall'alto, da un castello il cui nucleo originario risale alla prima metà del XII secolo, appartenente nel XIV secolo ai Savoia per poi essere ceduto a varie casate, fino ai giorni nostri, subendo anche vari assedi, tra cui quello di Ivrea del 1641, da parte delle truppe francesi del marchese d’Harcourt, in guerra contro il ducato di Savoia.


E' ancora oggi di proprietà privata ed è, visitabile, gratuitamente, in occasione di manifestazione speciali e alcune giorni all'anno (qui il sito ufficiale con le informazioni): la chicca è che spesso ci sono allestimenti in costume d'epoca nel cortile, che rendono il castello ancora più suggestivo.
Nel nostro caso c'erano anche alcuni giochi praticati in epoca medioevale, che i bambini hanno potuto provare e esercizi di scherma, in cui si è cimentato il ricciolino.


Il castello è stato interamente restaurato a spese dei proprietari ed oggi è perfettamente mantenuto, dunque vale la pena visitarlo, anche con i bambini! 
 

Già accedervi è un piacere, poichè, lasciata l'auto a Montalto, ci si incammina, seguendo le indicazioni (che per la prima parte coincidono con quelle per la Via Francigena) verso la collina, salendo prima per la strada asfaltata verso i laghi,


poi imboccando il cancello ed il viale a curve che porta al castello, all'ombra degli alberi,


 fino a giungere alla prima cinta muraria, da dove si gode di una bellissima vista sul laghi e la pianura sottostante.


Lungo la strada di salita, si incontra anche un'area pic nic con fontana, per merende o pranzi al sacco!


Il castello comprende la cappella della Madonna delle Grazie, con addossato un campanile, con affreschi del 1400 raffiguranti S. Cristoforo e la Madonna del latte con bambino, nonchè Storie di Santi;
la torre quadrata del mastio, ove si trovano alcune camere da letto, una per piano, con pavimento e soffitti in legno, sale ai piani superiori, anch'esse con bellissimi pavimenti in legno e soffitto a cassettoni, complete di alcuni arredi;
le quattro ampie sale al piano terra, con pavimento in pietra e soffitto a volta, che insieme al mastio costituiscono il nucleo più antico della fortezza,
nonchè le segrete, che si possono vedere scendendo una scala dal cortile, anche se non si può accedere all'interno.



Il castello è stato set cinematografico per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera", perciò alcune stanze contengono video e fotografie dei set e, per quanto concerne una delle segrete, l'allestimento completo di uno degli scenari.
Altre camere, invece, mostrano foto delle varie tappe di restauro del castello e vedute dello stesso.

Persone ed allestimenti in costume d'epoca, a beneficio dei visitatori, tra cui il ricciolino che "combatte"!

Gli interni non sono fotografabili ma sul sito ufficiale trovate alcune immagini per curiosare.


Info pratiche
Nel cortile del castello vi sono i bagni, moderni e, quando siamo stati noi, puliti.
Per mangiare bisogna spostarsi intorno al Lago Pistono o tornare nel paese.
L'interno del castello non è visitabile con il passeggino, poichè ricco di scale anche ripide, invece la strada e viale di accesso ed il cortile sì. Tenete presente però, che deve essere un passeggino da sterrato e vi sarà da spingere, perchè la salita è piuttosto ripida, anche se breve (15/20 minuti, al passo di un bimbo di sei anni).


Nei dintorni
Terminata la visita del castello o nella sua attesa, vi consiglio di portare i bambini alle terre ballerine ed a passeggiare intorno al Lago Pistono, oppure di organizzarvi per arrampicare nella falesia di Montalto o, anche solo, dare un'occhiata al lago, gustandovi la veduta del castello e delle colline dalle sue rive.
Infine, ma non certo in ordine di valore, potete visitare con i bambini il c.d. parco archeologico oppure andare a piedi a vedere la ricostruzione della palafitta, ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., che ne costituisce il fiore all'occhiello.
Qui trovate le info sulle visite guidate e il piccolo spazio espositivo archeologico allestito presso il Comune di Montalto.
Se invece, avete voglia di andare a scoprire un altro castello nelle vicinanze, potete andare ad Ivrea e visitare il Castello dalle Rossi Torri, voluto da Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, nel 1385.


mercoledì 3 ottobre 2018

L'Immaginario Scientifico di Trieste con i bambini


Il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste è uno di quei musei che, a mio parere, è perfetto per ogni fascia di età: 
- per gli adulti, perchè quando si ha curiosità, non si finisce mai di imparare o...ripassare! E non tutti hanno professioni attinenti alla scienza e/o l'occasione di osservare con mano fenomeni fisici, leggi ottiche, esperimenti naturali ecc.;
- per i bambini 6-10 anni, che possono apprendere, semplicemente con l'osservazione ,l'esistenza di leggi fisiche che è molto difficile spiegare loro in modo teorico;
- per i ragazzini, che dovrebbero aver acquisito a scuola gli strumenti per comprendere ciò che osservano e quindi per assimilare e "toccare con mano" quanto studiato;
- per i bambini più piccoli...semplicemente per giocare con la scienza e girovagare, toccando quasi tutto, senza rischiare di rompere nulla e divertendosi!!!


Non a caso, noi ci siamo stati con i gemelli (14 mesi), il ricciolino (quasi sette anni), la cuginetta, prossima ad entrare in prima media e la sua mamma: tutti, compreso l'Alpmarito ingegnere, hanno apprezzato molto la visita!!


Si tratta infatti di una area museale interattiva, detta "Fenomena", in cui si possono letteralmente  toccare (anzi, si devono) gli oggetti ed apparecchiature presenti, per sperimentare in prima persona i principi della scienza che rappresentano.





Sei i percorsi tematici (moti e fluidi, percezioni, forme, specchi, suoni, luci) ma anche muovendosi liberamente, senza leggere tutte le didascalie (cosa impossibile per noi, con i bimbi al seguito), c'è da apprendere e divertirsi!!!


La sezione Kaleido, che accoglie i visitatori, è invece costituita da una sala con comodi divani rossi, luce bassa e maxischermi, che proiettano video dalle bellissime immagini con accompagnamento musicale, alla scoperta di vari temi.
Noi abbiamo visto "Zoom", un video sull'infintamente piccolo e l'infinitamente grande, che personalmente ho trovato affascinante e che hanno seguito  con attenzione anche i due "bimbi grandi" (mentre i piccoli scorazzavano per la sala!), nonchè un pezzo di "Cosmica", sui misteri dell'Universo.



Essendo arrivati già nel pomeriggio, abbiamo invece scelto di tralasciare il planetario interno al museo, chiamato "Cosmo" ...sarà per la prossima volta!



 In vari periodi dell'anno, vengono organizzati laboratori, incontri, esperimenti e dimostrazioni in aree apposite del museo.
Tenete tuttavia conto che la nostra visita con i bambini alla sola area Fenomena, più la visione di un video di Kaleido, ci ha tenuti impegnati per due ore e mezza e siamo usciti solo perchè i due piccolissimi avevano di nuovo fame!!!!


INFO:
Il biglietto di ingresso ha un prezzo contenuto, rispetto all'offerta (6,50 Euro per l'intero alla sezione museale vera e propria, più 3,5 Euro per il planetario; rispettivamente 4,5  Euro e 2,5 Euro i ridotti, fino a sei anni gratis e con possibilità di sconti per famiglia).
Unico aspetto negativo: è aperto solo la domenica, dalle 10,00 alle 18,00, con qualche chiusura straordinaria (consiglio pertanto di chiamare, prima di andarci).
La cassiera ci ha spiegato che la scelta di apertura al pubblico solo domenicale è studiata per offrire alle scuole ed ai gruppi la possibilità di visite settimanali. Dunque, una ragione valida c'è.
All'ingresso/uscita, dove è collocata la cassa, si trova un piccolo shop di giochi scientifici e magliettine con commenti a tema scienza.
Fuori, due macchinette automatiche per bevande, acqua e snack.
Si gira tranquillamente con il passeggino singolo; con il doppio affiancato, chiedete alla cassa e vi indicheranno come portarlo dalla sezione Kaleido a quella Fenomena senza problemi e potrete girare tranquillamente per la zona museale.

NELLE VICINANZE 
L'Immaginario Scientifico di Triste si trova a Grignano, a pochi chilomentri da Trieste (ne ho parlato qui, qui e qui) ed a pochi passi dal magnifico Castello di Miramare e dal piccolo Museo Immersivo dell'Area marina protetta di Miramare, il BioMa, Biodiversitario Marino (qui, il mio racconto del museo).
Inoltre, il Centro è posto davanti al mare, sulla passeggiata del porticciolo di Grignano, baia che è anche riserva marina, e in pochi minuti in auto si possono raggiungere altre luoghi di interesse, come la passeggiata Rilke, il Castello di Duino e...tanti ristoranti e alcune buone osmize, in cui rifocillarsi!
Meglio di così!!!



Infine, sappiate che esistono altre due sedi dell'Immaginario Scientifico di Trieste, a Pordenone, un un ex Cotonificio, e a Tavagnacco, in un antico mulino. 
Al nostro prossimo viaggio in Friuli Venezia Giulia, conto di andarci!

Se poi volete alcune ottime ragioni per scegliere il mare del Friuli con i bambini, leggete i mie dieci motivi o fate con me un giro in barca all'Isola di Barbana o alla Grotta Gigante di Sgonico.

Post NON sponsorizzato.