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lunedì 29 ottobre 2018

Il Castello di Montalto Dora (TO) con i bambini

Montalto Dora (TO) è un piccolo comune del Canavese, ai piedi delle montagne, che vanta nel suo territorio ben tre laghi (Lago Pistono, Lago Nero e Lago Sirio, questi ultimi parzialmente).


E' dominato, dall'alto, da un castello il cui nucleo originario risale alla prima metà del XII secolo, appartenente nel XIV secolo ai Savoia per poi essere ceduto a varie casate, fino ai giorni nostri, subendo anche vari assedi, tra cui quello di Ivrea del 1641, da parte delle truppe francesi del marchese d’Harcourt, in guerra contro il ducato di Savoia.


E' ancora oggi di proprietà privata ed è, visitabile, gratuitamente, in occasione di manifestazione speciali e alcune giorni all'anno (qui il sito ufficiale con le informazioni): la chicca è che spesso ci sono allestimenti in costume d'epoca nel cortile, che rendono il castello ancora più suggestivo.
Nel nostro caso c'erano anche alcuni giochi praticati in epoca medioevale, che i bambini hanno potuto provare e esercizi di scherma, in cui si è cimentato il ricciolino.


Il castello è stato interamente restaurato a spese dei proprietari ed oggi è perfettamente mantenuto, dunque vale la pena visitarlo, anche con i bambini! 
 

Già accedervi è un piacere, poichè, lasciata l'auto a Montalto, ci si incammina, seguendo le indicazioni (che per la prima parte coincidono con quelle per la Via Francigena) verso la collina, salendo prima per la strada asfaltata verso i laghi,


poi imboccando il cancello ed il viale a curve che porta al castello, all'ombra degli alberi,


 fino a giungere alla prima cinta muraria, da dove si gode di una bellissima vista sul laghi e la pianura sottostante.


Lungo la strada di salita, si incontra anche un'area pic nic con fontana, per merende o pranzi al sacco!


Il castello comprende la cappella della Madonna delle Grazie, con addossato un campanile, con affreschi del 1400 raffiguranti S. Cristoforo e la Madonna del latte con bambino, nonchè Storie di Santi;
la torre quadrata del mastio, ove si trovano alcune camere da letto, una per piano, con pavimento e soffitti in legno, sale ai piani superiori, anch'esse con bellissimi pavimenti in legno e soffitto a cassettoni, complete di alcuni arredi;
le quattro ampie sale al piano terra, con pavimento in pietra e soffitto a volta, che insieme al mastio costituiscono il nucleo più antico della fortezza,
nonchè le segrete, che si possono vedere scendendo una scala dal cortile, anche se non si può accedere all'interno.



Il castello è stato set cinematografico per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera", perciò alcune stanze contengono video e fotografie dei set e, per quanto concerne una delle segrete, l'allestimento completo di uno degli scenari.
Altre camere, invece, mostrano foto delle varie tappe di restauro del castello e vedute dello stesso.

Persone ed allestimenti in costume d'epoca, a beneficio dei visitatori, tra cui il ricciolino che "combatte"!

Gli interni non sono fotografabili ma sul sito ufficiale trovate alcune immagini per curiosare.


Info pratiche
Nel cortile del castello vi sono i bagni, moderni e, quando siamo stati noi, puliti.
Per mangiare bisogna spostarsi intorno al Lago Pistono o tornare nel paese.
L'interno del castello non è visitabile con il passeggino, poichè ricco di scale anche ripide, invece la strada e viale di accesso ed il cortile sì. Tenete presente però, che deve essere un passeggino da sterrato e vi sarà da spingere, perchè la salita è piuttosto ripida, anche se breve (15/20 minuti, al passo di un bimbo di sei anni).


Nei dintorni
Terminata la visita del castello o nella sua attesa, vi consiglio di portare i bambini alle terre ballerine ed a passeggiare intorno al Lago Pistono, oppure di organizzarvi per arrampicare nella falesia di Montalto o, anche solo, dare un'occhiata al lago, gustandovi la veduta del castello e delle colline dalle sue rive.
Infine, ma non certo in ordine di valore, potete visitare con i bambini il c.d. parco archeologico oppure andare a piedi a vedere la ricostruzione della palafitta, ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., che ne costituisce il fiore all'occhiello.
Qui trovate le info sulle visite guidate e il piccolo spazio espositivo archeologico allestito presso il Comune di Montalto.
Se invece, avete voglia di andare a scoprire un altro castello nelle vicinanze, potete andare ad Ivrea e visitare il Castello dalle Rossi Torri, voluto da Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, nel 1385.


lunedì 22 ottobre 2018

Le terre ballerine e l'anello del Lago Pistono (lago di Montalto Dora) con i bambini

Sapete cosa sono le "terre ballerine di Montalto Dora (TO)"

 No??? 

Il castello di Montalto visto dal Lago Pistono
Tranquilli, non sono mica così diffuse e non rientrano con questa denominazione nel programma scolastico, a meno che non viviate in Canavese, dunque siete scusati!



Le "terre ballerine di Montalto", anche dette "Torbiera di Mongenet", sono un terreno elestico, che restituisce le vibrazioni impresse, muovendosi e facendo muovere gli alberi.
In pratica, uno strato di terreno sottile trattenuto dalle radici degli alberi, con sotto accumuli di acqua, tipico della torbiera, ovvero del risultato della atrofizzazione di un lago.


In questo caso, l'antico Lago Coniglio, prosciugato completamente nel 1895 dal signore di Morgenet, per alimentare la sua industria siderurgica a Pont Saint Martin (AO):


Più prosaicamente, si tratta di uno strato di terra o fanghiglia scura in mezzo ad un boschetto, posto però sulle rive di un lago ameno, su cui si affaccia un bellissimo castello, che è stato anche set cinematografico (per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera"): il Castello di Montalto Dora.

Cosa rende le terre ballerine speciali, soprattutto per i bambini?
Le terre ballerine di Montalto Dora (TO)
Il fatto che ballano, appunto, in modo visibili e perfettamente percebili, soprattutto se ci andate un paio di giorni dopo una giornata di pioggia!!!!

Basta saltarci sopra o camminare con i piedi pesanti, per sentire la terra tremare sotto i piedi, senza però correre alcun rischio (a parte quello di sporcarsi le suole di terra, ma direi che non è grave)!!!
I bambini si esaltano, non appena sperimentano la sensazione.
Se poi racconterete loro che si tratta, in fondo, di una specie di sabbie mobili, l'avventura sarà ancora più eccitante.

Le terre ballerine, però, sono solo la più famosa delle attrattive di un luogo che offre molto di più: si possono percorrere due anelli escursionistici passeggiando nel boschetto, intorno al Lago di Montalto Dora (TO), ovvero il Lago Pistono, oppure intorno al Lago Coniglio, che ha originato le terre ballerine, fino ad arrivare al Lago Sirio.
Percorsi facili, pressochè pianeggianti e che non presentano alcun pericolo oggettivo per i bambini.


Fattibili anche di corsa (vi vengono organizzate anche gare podistiche) e con la mountain bike.

Si può fare merenda o pranzare con un pic nic oppure fermarsi al vicino agriturismo ("Agriturismo La Perulina") o alla risto- trattoria sita a metà percorso, con vista sul lago ("La Monella")


Si può scendere "alla spiaggetta" sul Lago Pistono (no balneazione, però) e divertirsi a lanciare i sassolini piatti sull'acqua, per farli rimbalzare.


Per arrivarci, posteggiata l'auto alla Cappella di St. Croce (nei pressi, anche fontana d'acqua e tavoli da pic nic) che vedete in foto, nel Comune di Montalto Dora, si percorre una strada in piano interedetta la traffico veicolare, prima asfaltata e poi sterrata (più o meno da dopo il cancello verde che si scorge in una foto del collage).
Prendendo il primo bivio in discesa nel bosco a sinistra (sentiero non percorribile con il passeggino), si arriva alla spiaggetta in due minuti.




Si può arrampicare nella piccola falesia che si trova nel bosco, con vie dal quarto grado al 6c (se non sapete di cosa sto parlando, vi consiglio di leggere il mio post contenente la piccola guida di arrampicata).
In questo caso, il bivio è il secondo, prendendo la stradina sterrata a sinistra che vedete in foto e proseguendo sul sentiero principale fino alla evidente radura della falesia.


Si può percorrere una parte dell'anello del Lago Coniglio/Lago Pistono anche con il passeggino da sterrato, mantenendosi nella strada dirtta a destra al bivio sovra indicato e proseguendo nel percorso ad anello segnalato.

Si incontrerà presto  il bivio per il sentiero che in due minuti scende alle terre ballerine, segnalato dal cartello informativo n. 4 che vedete in foto (la terza del post dall'alto).


Si può visitare il c.d. "parco archeologico" (visite guidate organizzate dal Comune di Montalto Dora, qui le info), oppure semplicemente leggere i numerosi pannelli informativi su flora, fauna e luoghi di interesse, ed osservare la palafitta, inaugurata nel 201, che costituisce la ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., i cui resti sono stati scoperti sulla riva del lago.

Oltre alla palafitta, il c.d. parco archeologico comprende un piccolo spazio espositivo inaugurato nel novembre 2012 all’interno dei locali comunali, che documenta la Preistoria dei laghi inframorenici di Ivrea dal Neolitico all’età dei Metalli (personalmente però non l'abbiamo ancora visitato).
Le visite guidate al parco archeologico di solito si tengono la 2ª e 4ª domenica del mese da marzo a ottobre (escluso agosto, con partenza alle ore 15.00 presso lo Spazio Espositivo (ma controllate anche qui), a cui si aggiungono visite eccezionali in occasione di sagre (come quella del Cavolo Verza, a novembre) o feste paesane.


Infine, se si è fortunati, si può visitare il Castello di Montalto (questo il sito ufficiale; a breve, vi racconterò la nostra visita).


Insomma, si può viaggiare nella storia, fare un corso accelerato di botanica e geologia, tenersi in forma, divertirsi e...stare bene insieme, grandi e bambini!!!
Il tutto in pratica gratuitamente ed in un unico luogo.

lunedì 15 ottobre 2018

Cose da fare con i bambini in autunno

Cose da fare con i bambini in autunno



Premessa: questo elenco è frutto di un dialogo fra me ed il ricciolino, in cui abbiamo parlato di che cosa ci sarebbe piaciuto fare in questa stagione e di ciò che abbiamo fatto gli anni scorsi e ha lasciato un bel ricordo.
Spero che possa essere di spunto anche a voi!


1- Andare per boschi a raccogliere le castagne, possibilmente in compagnia di amici, e poi cucinare le caldarroste e gustarle con un bel bicchiere di vino per i grandi e di succo d’uva per i bambini;

2- partecipare ad una vendemmia o, in mancanza, andare ad una sagra di paese a tema autunnale, come la festa dell’uva, della castagna, dei funghi porcini ecc., per fare un giro con il trenino, mangiare qualche leccornia autunnale e partecipare ad i giochi che di solito organizzano per l’occasione;


3- fare una bella passeggiata in montagna, ma in bassa quota, per ammirare i colori delle foglie d’autunno, i ricci, le castagne, gli insetti ecc. e godersi l’aria fresca, magari con un bel berretto di lana nuovo in testa!

E se siete in cerca di spunti per camminate autunnali con bambini in Valle d'Aosta, vi suggerisco questa, in Valle di Champorcher, o questa, in Val di Gressoney, oppure una visita al santuario di Machaby ed al vicino rifugio (qui alcune immagini).

4- dedicarsi a qualche lavoretto manuale: un quadretto o collage di foglie colorate, una costruzione di cartone da colorare con tempere o acquarelli, un modellino di legno da fare con mamma o papà….spazio alla fantasia!
Si può fare tutto da soli o sfruttare uno dei tanti kit creativi in vendita, in cartone come questo, o in legno, oppure potete cercare modelli in rete, come queste zucche o i ragni, c’è solo l’imbarazzo della scelta!



5- fare un giro in bicicletta (per i piccoli, va bene anche quella senza pedali) ma rigorosamente sui tappeti di foglie secche, per sentirle scricchiolare, farle volteggiare in aria e sudare un po’!!
P.s. Attenti ai ricci nascosti dalle foglie, però!

6- invitare amichetti per merenda o scegliere un bel bar/ pasticceria per gustare insieme la prima cioccolata calda di stagione o, per i più temerari, i buonissimi gelati ai fichi, ai kaki o alle castagne o i biscotti alle castagne!


6- cucinare la vellutata di zucca, preparare i fiori di zucca in pastella, cercare funghi e gustarsi un risotto o una bella torta o biscotti con farina di castagne (a breve la ricetta sul blog) purché coinvolgendo i bambini e aprendo le porte di casa ad amici con figli;



7- andare alla scoperta dei castelli o delle ville del territorio
Nella mia zona, ad esempio, quello di Ivrea, ma anche di Montalto, Masino, Agliè ecc.
Luoghi perfetti per stare all’aperto quanto basta, girando per corti interne e parchi, ma anche per rifugiarsi all’interno quando l’aria è più fresca o arriva la pioggerellina, nonché, di solito, più adatti ai bimbi dei musei classici.
Alcuni in autunno organizzano spettacoli o attività a tema Halloween, per bambini coraggiosi!
Ingresso del castello di Montalto Dora (TO)


Particolare di una delle rossi torri del Castello di Ivrea (TO)
8- passeggiare tra le vigne e fare un pic nic nel bosco o tra i vigneti, per sfruttare la luce naturale e le ore più calde del giorno

9- andare ad arrampicare in falesia. Senza più l’afa e l’affollamento di agosto, ma ancora senza gelarsi i piedi nelle scarpette!

10- saltare nelle pozzanghere con gli stivali da pioggia

11- fare un giro intorno ad un lago, gettando sassolini e osservando il panorama. Vale anche il mare, per chi lo ha vicino! L'importante è che non ci sia più la ressa estiva e l'aria sia fresca. Tutto cambierà rispetto all'estate!


12- uscire a piedi con la nebbia e giocare a fingersi fantasmi!!!

13-  Andare a vedere una désarpa (ovvero il ritorno delle mucche, dalle stalle di montagna, a quelle di pianura, per l'inverno) o comunque fermarsi a guardare le mucche passare per strada, osservando le Reine (Regine, quelle che hanno vinto i concorsi e sono adornate con fiori e le più grosse campane), immergendosi in questo momento molto antico esemplice, con il suono dei campanacci e l'abbaiare dei cani in sottofondo.



E a voi ed ai vostri bambini, cosa piace fare d’autunno? Avete altre attività da suggerirci? Queste proposte vi piacciono?

mercoledì 3 ottobre 2018

L'Immaginario Scientifico di Trieste con i bambini


Il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste è uno di quei musei che, a mio parere, è perfetto per ogni fascia di età: 
- per gli adulti, perchè quando si ha curiosità, non si finisce mai di imparare o...ripassare! E non tutti hanno professioni attinenti alla scienza e/o l'occasione di osservare con mano fenomeni fisici, leggi ottiche, esperimenti naturali ecc.;
- per i bambini 6-10 anni, che possono apprendere, semplicemente con l'osservazione ,l'esistenza di leggi fisiche che è molto difficile spiegare loro in modo teorico;
- per i ragazzini, che dovrebbero aver acquisito a scuola gli strumenti per comprendere ciò che osservano e quindi per assimilare e "toccare con mano" quanto studiato;
- per i bambini più piccoli...semplicemente per giocare con la scienza e girovagare, toccando quasi tutto, senza rischiare di rompere nulla e divertendosi!!!


Non a caso, noi ci siamo stati con i gemelli (14 mesi), il ricciolino (quasi sette anni), la cuginetta, prossima ad entrare in prima media e la sua mamma: tutti, compreso l'Alpmarito ingegnere, hanno apprezzato molto la visita!!


Si tratta infatti di una area museale interattiva, detta "Fenomena", in cui si possono letteralmente  toccare (anzi, si devono) gli oggetti ed apparecchiature presenti, per sperimentare in prima persona i principi della scienza che rappresentano.





Sei i percorsi tematici (moti e fluidi, percezioni, forme, specchi, suoni, luci) ma anche muovendosi liberamente, senza leggere tutte le didascalie (cosa impossibile per noi, con i bimbi al seguito), c'è da apprendere e divertirsi!!!


La sezione Kaleido, che accoglie i visitatori, è invece costituita da una sala con comodi divani rossi, luce bassa e maxischermi, che proiettano video dalle bellissime immagini con accompagnamento musicale, alla scoperta di vari temi.
Noi abbiamo visto "Zoom", un video sull'infintamente piccolo e l'infinitamente grande, che personalmente ho trovato affascinante e che hanno seguito  con attenzione anche i due "bimbi grandi" (mentre i piccoli scorazzavano per la sala!), nonchè un pezzo di "Cosmica", sui misteri dell'Universo.



Essendo arrivati già nel pomeriggio, abbiamo invece scelto di tralasciare il planetario interno al museo, chiamato "Cosmo" ...sarà per la prossima volta!



 In vari periodi dell'anno, vengono organizzati laboratori, incontri, esperimenti e dimostrazioni in aree apposite del museo.
Tenete tuttavia conto che la nostra visita con i bambini alla sola area Fenomena, più la visione di un video di Kaleido, ci ha tenuti impegnati per due ore e mezza e siamo usciti solo perchè i due piccolissimi avevano di nuovo fame!!!!


INFO:
Il biglietto di ingresso ha un prezzo contenuto, rispetto all'offerta (6,50 Euro per l'intero alla sezione museale vera e propria, più 3,5 Euro per il planetario; rispettivamente 4,5  Euro e 2,5 Euro i ridotti, fino a sei anni gratis e con possibilità di sconti per famiglia).
Unico aspetto negativo: è aperto solo la domenica, dalle 10,00 alle 18,00, con qualche chiusura straordinaria (consiglio pertanto di chiamare, prima di andarci).
La cassiera ci ha spiegato che la scelta di apertura al pubblico solo domenicale è studiata per offrire alle scuole ed ai gruppi la possibilità di visite settimanali. Dunque, una ragione valida c'è.
All'ingresso/uscita, dove è collocata la cassa, si trova un piccolo shop di giochi scientifici e magliettine con commenti a tema scienza.
Fuori, due macchinette automatiche per bevande, acqua e snack.
Si gira tranquillamente con il passeggino singolo; con il doppio affiancato, chiedete alla cassa e vi indicheranno come portarlo dalla sezione Kaleido a quella Fenomena senza problemi e potrete girare tranquillamente per la zona museale.

NELLE VICINANZE 
L'Immaginario Scientifico di Triste si trova a Grignano, a pochi chilomentri da Trieste (ne ho parlato qui, qui e qui) ed a pochi passi dal magnifico Castello di Miramare e dal piccolo Museo Immersivo dell'Area marina protetta di Miramare, il BioMa, Biodiversitario Marino (qui, il mio racconto del museo).
Inoltre, il Centro è posto davanti al mare, sulla passeggiata del porticciolo di Grignano, baia che è anche riserva marina, e in pochi minuti in auto si possono raggiungere altre luoghi di interesse, come la passeggiata Rilke, il Castello di Duino e...tanti ristoranti e alcune buone osmize, in cui rifocillarsi!
Meglio di così!!!



Infine, sappiate che esistono altre due sedi dell'Immaginario Scientifico di Trieste, a Pordenone, un un ex Cotonificio, e a Tavagnacco, in un antico mulino. 
Al nostro prossimo viaggio in Friuli Venezia Giulia, conto di andarci!

Se poi volete alcune ottime ragioni per scegliere il mare del Friuli con i bambini, leggete i mie dieci motivi o fate con me un giro in barca all'Isola di Barbana o alla Grotta Gigante di Sgonico.

Post NON sponsorizzato.