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venerdì 11 settembre 2015

"Corro perché mia mamma mi picchia"

"Corro perché mia mamma mi picchia" di Giovanni Storti e Franz Rossi, ed. Oscar Mondadori, euro 10,00 pag. 190

"A quelli che mi domandano perché corro, vorrei rispondere:

Andiamo! Ci sono cose che si fanno solo perché in quel momento ti gira di farle. Cantare sotto la doccia, fermarti a bere una birra con i colleghi, passeggiare lungo il mare in inverno....omissis..
In ogni caso, ci sono decine di buoni, documentatissimi e ragionevoli motivi per correre: ...omissis.
Ma io corro perché mi piace l'inutilità della cosa." Pag. 8

Questo libro è per chi corre o sta pensando di farlo. Per chi ama le passeggiate in montagna e lo sport.
Per quelli che apprezzano la comicità e l'ironia del trio Aldo - Giovanni - Giacomo.
Il libro, che non è un romanzo ne' un vero e proprio diario, bensì piuttosto il racconto di una passione comune ai due autori e delle avventure e riflessioni che ne sono state scaturite, e' scritto in modo divertente e scorrevole.
La prefazione di Giacomo, poi, a me ha fatto ridere di gusto.
" Tra tante attività fini a se stesse, abbiamo scelto la corsa come paravento dietro al quale nascondere la voglia di fare qualcosa per noi. Qualcosa di personale (anche quando è condiviso con gli altri), qualcosa di profondamente egoistico. Correre ti fa sentire bene.
Rubare un'ora alla routine, al lavoro, alla famiglia, e regalare quell'ora a te stesso ti fa sentire ancora meglio.
Correre significa muoversi velocemente da un posto all'altro senza necessità di altro che delle tue gambe. Il movimento e' vita. È' scoperta. È' avventura. la magia della corsa e' tutta qui. Correre ti fa sentire vivo." Pag. 190
Per quanti di voi che corrono e' così? per me, si'. Ma potrebbe trattarsi di nuoto, pallavolo, bici ecc.
A me questo libro è piaciuto molto, forse perché l'ho sentito molto vicino ad alcune mie riflessioni ed esperienze. Ho visto più volte Giacomo in montagna, ad esempio, poiché pratica sci di fondo.
Ho fatto da volontaria al Tor des Geants e ho parenti acquisiti, uno in particolare, e conoscenti, che vi partecipano regolarmente. E quindi ho vissuto il clima di aiuto, sostegno, voglia di essere parte di una gara eccezionale, anche se dalla parte di chi accoglie gli atleti, quel senso di ammirazione e timore reverenziale per chi arriva alla fine o comunque ci prova. Quella comprensione di motivazioni altrui difficile da spiegare.
"La domenica, durante la cerimonia della premiazione, indossando orgoglioso la giacca rossa da "Finisher" (che viene data solo a chi completa la gara) mi sono sentito parte di una cosa più grande di me. Di un popolo del Tor, che unisce chi ci ha provato e chi ci è riuscito, chi ha dato una mano e chi ha sostenuto con il tifo gli atleti. A un popolo che condivide tradizioni e valori.
Per me, però, la dimensione più importante resta quella individuale, quella che ho scoperto nei momenti di solitudine e di crisi. Al Tor del Geants la lunghezza della gara distilla quello che sei veramente. La fatica ti prosciuga di dosso le sovrastrutture culturali, le mode, gli atteggiamenti. Rimangono le persone messe a nudo, con tutte le loro peculiarità." Pag. 188
" La natura, quando entri in profondo contatto con lei, e' una maestra potente. La montagna e' un'aula in cui impari in modo indelebile delle lezioni di vita che poi applicherai sempre. In ogni ambiente.
..Perché è questo che la montagna ti insegna. A far conto unicamente con te stesso. hai fame? Freddo? Dovevi portare con te più cose nello zaino. Sei stanco? Dovevi girarti e tornare indietro prima. E magari allenarti di più. Anno esistono sconti o scorciatoie. È vero che se tagli il sentiero percorri meno strada, ma fai più fatica e probabilmente impiegherai più tempo. Non esistono trucchi. Ade non hai la forza necessaria nelle gambe non puoi salire fino in cima.
Il bello è che spesso il primo avversario è la tua testa. È lei che ti illude che c'è la puoi fare , ed è lei che sancisce che sei stanco morto. ma in montagna impari che non è vero. la testa si perde in mille giochetti, in mille pensieri e intanto le tue gambe continuano a macinare passi, il tuo cuore pompa sangue, i tuoi polmoni immagazzinano ossigeno. E tu sali. Poi la testa inizia a cedere, al sonno, alla paura, alla preoccupazione, e tu devi staccarla, fidarti del tuo corpo e dell'istinto (che è la parte più profonda del nostro bagaglio culturale)." Pag. 58-59
Consigliato!!!
Con questo post, torno a partecipare all'amato appuntamento con il Venerdì del Libro

mercoledì 15 febbraio 2017

Facciamo il punto

E così, in un lampo (si fa per dire) siamo arrivati a metà febbraio.
Cosa è accaduto nel frattempo, oltre a quello che ho già scritto in questo spazio virtuale?
Di tutto, eventi brutti ed eventi belli,  soddisfazioni quotidiane e altrettante preoccupazioni, però oggi ho voglia di mettere "nero su bianco" solo le note felici, perchè è questo ciò che voglio ricordare.

Il ricciolino ha finito il corso di nuoto a dicembre e quest'anno non ha mai fatto storie per andarci, perchè c'erano anche i suoi amichetti.
Ha imparato poco, perchè il gruppo era decisamente disomogeno e l'insegnante meno brava di quella degli anni scorsi, però ha fatto movimento, si è divertito e io ho approfittato dei 40 minuti di lezione per un pò di nuoto libero. Quindi il bilancio è comunque positivo.
Per qualche strano motivo, non ho scattato una foto in tutto il corso e ora me ne pento.
Sarà per il prossimo giro.



Sempre a dicembre, è iniziato lo sci di fondo.
Quest'anno abbiamo iscritto il ricciolino allo sci club, anzichè "comprare" il pacchetto di lezioni collettive.
Il rapporto costo/numero di lezioni è migliore, lui ha compagni fissi, l'insegnante (peraltro una giovane cugina) è sempre la stessa, l'orario più comodo e la qualità stessa delle lezioni è decisamente migliore di quella delle collettive pensate per "i turisti" (il che secondo me è assurdo).



Abbiamo però curato di scegliere quello tra gli sci club della zona meno votato all'agonismo, cosicchè non ci sono pressioni di sorta e questo ci piace.
Il ricciolino va volentieri (a parte un giorno in cui si è lanciato in una scenata madre), noi giriamo per la pista a nostra volta.



La durata delle lezioni è aumentata, dall'ora del primo anno, all'ora e mezza dell'anno scorso, alle due ore attuali. D'altro canto, il ricciolino è cresciuto e dunque è in grado di reggere un "carico" di lavoro maggiore (la componente "esercizi sotto forma di gioco" è comunque rimasta fondamentale, come è giusto che sia).
Anzi.


Finisce sempre che ha ancora energie da vendere e quindi vuole rimanere a sciare con noi oppure giocare con la neve con gli altri bambini.
Poi, appena salito in macchina, crolla.
Tutto ok, dunque.
Nelle ultime settimane ha finalmente nevicato ed il paesaggio ora assomiglia a quello che è normale attendersi in montagna d'inverno.



Tra gennaio e domenica scorsa il ricciolino ha partecipato anche a due gare di corsa da 400 mt l'una, in sterrato nella campagna, accompagnato dal nonno.
Io sono andata a vederlo alla seconda ed è stato bellissimo osservare con quanto impegno i piccoli atleti si riscaldavano e gareggiavano, in un clima di complicità e divertimentoche mi è piaciuto.

riscaldamento con il nonno


L'arrivo
Il ricciolino è stato soddisfatto del risultato perchè, come mi ha spiegato, aveva "fatto del suo meglio" (come gli chiediamo sempre noi di fare, di qualunque attività si tratti), perchè aveva "superato tanti bimbi grandi come lui" (i più piccoli non li considera) anche se altri ancora erano arrivati prima, i suoi "compagni di squadra" più grandi avevano fatto il tifo per lui e...io avevo portato due toast al prosciutto da mangiare subito dopo, perchè a lui il pane e marmellata che offrono "fa schifo e ho sempre fame"!!!

Il cibo e la pulizia delle scarpe infangate sono infatti stati la sua prima preoccupazione al traguardo.

tecnica di pulizia delle scarpe del ricciolino

Insomma, lo spirito sano dello sport per ora sembra averlo compreso!
In più, hanno premiato con la medaglia tutti i bambini, con loro grandissima soddisfazione.





Infine, i preparativi per il Carnevale si sono fatti pressanti.
Alla scuola materna è già tutto organizzato per la sfilata del Carnevale storico dei piccoli, sul ponte romano del paese il diavolo è stato appeso e quello della scuola, che sarà bruciato al termine della sfilata, preparato.
Ogni giorno i bambini ripassano le canzoni del Carnevale, seguono settimanalmente il "corso di percussioni" della scuola, per preparsi allo spettacolino e provano per la sfilata, con i ruoli ormai assegnati (a sorteggio).
Strade e scuola del paese si sono riempite di bandiere e anche nella mia cittadina le vie e le piazze si sono riempite dei colori delle squadre.



Domenica siamo stati a vedere l'uscita degli Abbà (i piccoli rappresentanti dei rioni cittadini) ad Ivrea, abbiamo controllato che le divise fossero pronte ed il ricciolino ha potuto esercitarsi al tiro in Piazza Ottinetti, con palline morbide arancioni, provando anche l'ebrezza di tirare da un carro!!!



Un'esperienza che lo ha entusiasmato e cercheremo di ripetere la prossima domanica, quando sarà riorganizzato in attesa dell'inizio della vera battaglia!



E per ora, questo è tutto!
E voi, come avete trascorso le ultime settimane? Qualche evento degno di nota con i vostri bambini?

giovedì 14 febbraio 2019

Sci di discesa VS. sci di fondo, ovvero sci alpino VS. sci nordico

Vi ricordate dei due post in cui scherzosamente misi a confronto nuoto e corsa, per evidenziare vantaggi e svantaggi di uno sport rispetto all'altro?  (No? Considerato che li scrissi nel lontano 2015, posso perdonarvi ma andate a leggerli, per sapere quali sono i miei personali 17 motivi per nuotare e 15 per correre e i lati di negativi di fare l'una o l'altra attività !)


Questo post nasce con lo stesso spirito scherzoso e la stessa premessa che è scritto da una  praticante di entrambi gli sport ma solo a livello amatoriale e medio, non agonistico.
E non solo...trovate anche l'opinione del ricciolino. 



Sci di fondo
Sci di discesa
1) Può essere molto faticoso.
Puoi scegliere facilmente con quale livello di intensità praticarlo: passeggiando come una mucca al pascolo oppure spingendo come una dannata, senza mai fermarti.
Ne consegue che volendo puoi bruciare molte calorie in pochissimo tempo. O anche sudare poco ma bruciare qualcosa comunque.
Se sia uno svantaggio o un vantaggio, dipende dal tuo obiettivo o dal tuo stato d'animo.
1) E' meno faticoso.
Mediamente è meno faticoso e dunque si consumano meno calorie.
Se sia uno svantaggio o un vantaggio, dipende dal tuo obiettivo o dal tuo stato d'animo.
2) E' salutare.
E' uno sport aerobico e completo, che coinvolge gambe, ma anche dorsali, spalle e addominali.
Insomma, ci si guadagna in salute.
2) E' meno salutare del fondo, nel senso che è meno completo.
E' uno sport maggiormente anaerobico e che potenzia molto soprattutto le gambe.
E' comunque attività fisica e dunque sembre positiva.


3) E' comodo, a livello di abbigliamento.
L'abbigliamento può essere molto tecnico ma anche per nulla.
Ho visto gente sciare tranquillamente con una tuta felpata, pile o maglione e giacca a vento o piumino tradizionali, di quelli che usi anche per fare "le vasche" in centro città.
E gente con la tutina da fondo super aderente o altro abbigliamento suoper tecnico (che negli anni, se ti appassioni, finisci per comprare).
In ogni caso, non è indispensabile acquistare un abbigliamento ad hoc diverso da quello per l'inverno in generale e questo, se sciate qualche domenica ogni tanto una settimana all'anno, può essere un grosso vantaggio.
3) E' scomodo, a livello di abbigliamento.
L'abbigliamento richiesto è abbastanza tecnico o, come minimo, è abbastanza specifico.
Non basteranno guantini di lana ma serviranno guanti caldi da sci, pantaloni imbottiti o comunque impermeabili per non trovarsi bagnati alla prima caduta, calze adatte agli scarponi ecc. Se però amate lo shopping, sarà un vantaggio!
4) E' comodo, a livello di attrezzatura.
L'attrezzatura è leggera e abbastanza comoda : con le scarpette da fondo si può camminare abbastanza comodamente e, tenuti in mano, non pesano mezzo quintale; in bagno le scarpette non sono d'ostacolo e gli sci poggiati sulle spalle non ti fanno venire i lividi, il braccio non si stanca troppo nel tragitto auto - pista, caricarli sul portasci dell'auto non è un esercizio di sollevamento pesi ecc.
Il che, se vi tocca portare anche sci e scarponi dei figli, è un toccasana.
E potete insegnare presto ai i figlia portarsi da soli gli sci e camminare con gli scarponi.
4) E' scomodo, a livello di atrezzatura.
L'attrezzatura è pesante e scomoda.
Con gli scarponi (notare la differenza di lessico tra "scarpette" e "scarponi", dice tutto) si fatica a camminare, si è rigidi come baccalà e si rischiano cadute ad ogni passo.
Andare in bagno per una donna o una bambina con gli scarponi? Una faticaccia!
Gli sci pesano come macigni sulle spalle e riuscire a metterli nel porta sci sul tettuccio dell'auto è un esercizio degno di sollevatori di pesi.
Il che, se vi tocca portare anche sci e scarponi dei figli, è una condanna.
E fino ai dieci anni suonati i bambini vi imploreranno di portargli gli sci e si lamenteranno degli scarponi.
Il tragitto auto - piste, soprattutto alla fine della giornata, è un supplizio.
Corollario del punto 4), l'attrezzatura è meno ingombrante: l'attrezzatura è meno ingombrante e dunque è più facile farla stare in auto con i figli!
Corollario del punto 4), l'attrezzatura è più ingombrante: l'attrezzatura fatica a stare in auto insieme alla famiglia!
5) E' un po' masochistico, perchè in fondo si cerca anche la fatica, però manca quella sottile ma indubbia soddisfazione di sfilarsi gli scarponi a fine giornata e godere del sollievo provato dai piedi.
5) Una volta arrivati sulle piste, non è masochistico. Lo è prima.
E poi, volete mettere la sottile ma indubbia soddisfazione di sfilarsi gli scarponi a fine giornata e godere del sollievo provato dai piedi?!?
6) E' veloce.
Non si fanno code in biglietteria. O almeno, a me non è mai successo, in nessuna località italiana o svizzera.
Niente code neppure sulle piste, visto che non ci sono impianti di risalita. Al massimo dovrete superare qualche sciatore in salita o farvi da parte per essere superati ma non c'è mai affollamento, per fortuna.
6) E' lento.
Le code in biglietteria sono all'ordine del giorno, soprattutto nelle ore di punta.
Lo stesso vale per le code agli impianti di risalita, soprattutto nelle stazioni sciistiche più rinomate e nei giorni più gettonati, purtroppo sono la norma
7) E' più ecologico.
L'impatto ambientale è molto contenuto.
Niente impianti di risalita, niente inquinamento, salvo quello dello spazzaneve quando batte la pista e l'eventuale (in genere comunque modesto), innevamento artificiale.
Minore, quando non nulla, modificazione ambientale prodotta per creare le piste.
Minimo anche l'impatto estetico d'estate.
7) E' meno ecologico.
Inutile nasconderlo: l'impatto ambientale è elevato, sia sotto forma di modifiche apportate al territorio per creare le piste, sia come consumo di carburante e, eventualmente acqua, per mantenere in funzione impianti di risalita, innevamento artificiale e spazzaneve.
Notevole impatto estetico negativo anche d'estate.
Non sempre le piste diventano pendii erbosi o sono fruibili d'estate da animali o persone.
8) E' molto rilassante, a livello mentale.
8) E' molto divertente!


9) E' poco o per nulla adrelanico.
Purtroppo per i miei gusti, poca adrenalina.
Però c'è la soddisfazione per la fatica, il movimento, il relax ecc.
9) E' molto adrenalinico!
Soprattutto con piste nere e vuote, quando puoi spingere sulla velocità e/o usare tutto lo spazio che vuoi.
10) E' sicuro.
Possibilità di infortuni e/o scontri con altri sciatori molto bassa.
10) E' abbastanza pericoloso.
In senso relativo, ovviamente.
Le possibilità di infortuni, traumi e/o scontri con altri sciatori è più elevata che nello sci di fondo ed in altri sport.
11) E' facile da imparare a livello molto basico.
Il livello principiante della tecnica classica (il c.d. passo alternato) si impara facilmente e rapidamente. Così bastano poche lezioni per poter fare da soli. Se invece si vuole diventare bravi e /o fare anche pattinato, le difficoltà ovviamente aumentano. E di molto.
11) Non è semplice da apprendere, anche a livello base, se non si ha dimestichezza con la neve.
Il livello basico richiede qualche lezione e molte ore di sci in più, per essere appreso.
12) I bambini possono inziare prestissimo, anche verso i due anni
12) I bambini devono attendere qualche anno in più.
E' indicato dai 5/6 anni,, alcuni dicono 4. Dipende anche dall'altitudine a cui si arriva rapidamente con funivie e/o seggiovie.
Molti genitori, che si chiedono preoccupati dove trascorrere le estati in montagna senza esporre ad un'altitudine non approvata dai pediatri i loro figli, trascurano completamente questo aspetto quando si tratta di portarli a sciare, andando oltre i 3.000 mt ben prima della pubertà.
13) E' economico
Costi di skipass ed attrezzatura sono contenuti: per una famiglia, è sicuramente un vantaggio non trascurabile.
Si parla in media di 7 Euro per un giornaliero, anche 4/5 nelle stazioni più piccole.
Anche le lezioni costano un po' meno.
13) E' caro.
I costi di skipass (in Valle d'Aosta, un giornaliero adulto costa in media sui 45 Euro) ed attrezzatura, soprattutto per una famiglia intera, sono importanti.
Per non parlare delle lezioni di sci.
Certo, con qualche accorgimento, si può risparmiare qualcosa, ma rimane comunque costoso.


14) Impegna poco tempo, anche se si va con calma.
Una giornata di sci può durare anche solo un paio d'ore e lasciarti soddisfatto e felice, pronto per una bella cioccolata calda o un aperitivo al bar o altri impegni.
Con i bambini, che si stancano prima, o dovendo incastrare altri impegni, non è male.
14) Impegna molto tempo.
Richiede almeno mezza giornata, se non dalla mattina presto alle cinque del pomeriggio. Altrimenti si rischia di passare più tempo in coda o in seggiovia che sciando e probabilmente sarà comunque così, a conti fatti.
15) E' fotografico.
Ti permette di goderti il paesaggio ad ogni passo e fotografare diventa inevitabile (anche perchè è un'ottima scusa per fermarsi un attimo a riprendere fiato!)
15) E' fotografico
Dalla funivia puoi goderti il panorama in pieno relax. E scattare fotografie in tutta calma.
16) E' silenzioso.
Il silenzio ovattato è quasi sempre assicurato.
E si riesce a staccare la mente o, al contrario, immergersi nei propri pensieri senza difficoltà
16) E' rumoroso.
Tra altri sciatori, gli impianti, la musica diffusa dai bar e/o dalle seggiovie e l'aria che fischia nelle orecchie, il silenzio è un'utopia.


17) E' uno sport "caldo".
Difficile patire il freddo mentre lo si pratica.
Un pò all'inizio e dopo, se non ci si veste e/o cambiano gli indumenti bagnati, però durante il movimento ci si scalda e, semmai, ci si ritrova a spogliarsi di strati divenuti superflui.
17) E' uno sport "freddo".
Si patisce spesso e volentieri il freddo, soprattutto alle estremità, anche se ben vestiti. Sciando si suda ma poi le risalite immobili sugli impianti spesso raffreddano, così come l'aria durante la discesa.
18) Volendo, e' uno sport "social": si può sciare per ore senza mai smettere di chiaccherare.
Sempre che amici, compagni di sciata o figli più in forma di noi non accellerino per farci mancare il fiato o non decidono di lasciarci indietro.
Io, ad esempio, riesco a parlare e pure mio figlio: per disperazione, mio marito "ci semina" dopo il primo chilometro.
18) E' più solitario ma non è neanche detto
Si può andare a sciare in compagnia ma ma si parla sugli impianti ed al bar, non mentre si scia. E a volte ci si perde tra una seggiovia e basta.

In comune entrambi gli sport hanno la possibilità di fare stare all'aria aperta e godere delle bellezze della natura della montagna in inverno, muovendosi e divertendosi.
E non è poco!

E questo è quello che ne pensa il ricciolino.



Lati positivi dello sci di discesa: 
- non si fa fatica, basta mettere gli sci verso il basso, chianarsi un pò e si va!
- non bisogna fare le salite faticando e neppure scaletta perchè ci sono gli impianti;
- si va veloci;
- sulle seggiovie ti riposi e puoi goderti il paesaggio.

Lati positivi dello sci di fondo:
- è divertente, perchè si può andare fuori pista senza pericolo nella neve fresca e anche giocare in squadra con la palla o a hockey e fare i percorsi;
- le scarpette sono comode;
- puoi faticare!
- sei in posti belli in montagna.



p.s. Alla fine, quale dei due sport preferisco io?
Anche se, come ho scritto pochi giorni fa, per i bambini e con i bambini al momento privilegiamo lo sci di fondo, la mia passione rimane lo sci di discesa, da praticare però in giorni di non affollamento e senza figli!


Ora tocca a voi....quale sci o altro sport invernale preferite e praticate ? Cosa ne pensate delle differenze che ho indicato? E dell'opinione del ricciolino? Condividete?

martedì 19 aprile 2016

Liebster award: Discover new blogs!




In questi giorni ho ricevuto tre volte questo bellissimo premio, da tre blogger che seguo sempre con piacere:

Le regole da rispettare per partecipare sono queste:

  - pubblicare sul blog il logo del Liebster Award 
  -ringraziare e seguire il blogger che mi ha nominato
  -rispondere alle sue 11 domande
  -nominare 11 blogger con meno di 200 followers
  -formulare 11 domande ai candidati
  -informare i blogger scelti della nomination
Spero di non perdermi nulla...

E ora, in ordine di premi ricevuti, le 11 domande di Angela:

1. Come ti senti quando scrivi sul tuo blog?
 Creativa! Scrivere per me è un pò una liberazione, uno sfogo, ma anche espressione. E poi non vedo l'ora di sapere se qualcuno leggerà ciò che ho scritto e, soprattutto, commenterà, facendomi sentire la sua vicinanza.
  
2. In che fascia oraria preferisci scrivere i tuoi post?
 Preferirei scriverli di sera, quando sono più ispirata.
Di solito, però, finisco per "scriverli mentalmente" di sera e poi su pc la mattina presto o in pausa pranzo.
3. Dove ti metti per scrivere sul tuo blog (es. sul divano, alla scrivania, ecc.)?
Scrivania o sdraiata per terra, se a casa.
4. Il tuo blog è apprezzato quanto vorresti?
Penso che il sogno di tutti coloro che scrivono, per mestiere o per hobby, sia essere letti ed apprezzati da più persone possibile.
Dunque, non è mai abbastanza.
Comunque io traggo più soddisfazione da pochi lettori che però commentano che da tanti con pochissimi o nessun commento.
A volte non comprendo perchè alcuni post meno ispirati ricevono più visualizzazioni e commenti di altri a cui tengo di più e che ho faticato di più ad esprimere e creare, magari anche perchè sono ricchi di foto e sentimenti.
Misteri del web!!
 
5. Che lavoro fai attualmente?
L'avvocato, in proprio.

6. Se tu potessi cambiare lavoro, cosa faresti?
La scrittrice o la libraia!!! Altrimenti potrei tornare a fare la studentessa e laurearmi in scienze dell'alimentazione, sempre che esista ancora...

7. Qual è il tuo libro preferito?
Domanda difficilissima! Non ho un libro preferito in assoluto ma tanti libri che porto nel cuore e che sono stati preferiti in vari momenti della mia vita.
 
8. Pratichi qualche sport? Se sì quale?
Tanti, anche se con intensità e a periodi. Sci in tutte le salse, corsa, nuoto, arrampicata sportiva, trekking, bici da corsa, yoga (che però non è uno sport, è qualcosa di più e di diverso). Ho praticato anche danza classica e scherma.
 
9. Ti piace il tuo aspetto fisico? 
No!!! Anche se con il tempo ho imparato ad accettarlo e a non dargli più importanza di quello che ha.
10. Ti senti una donna realizzata?
Non del tutto. Ho un sogno nel cassetto che fa sì che non mi senta ancora completa e poi, professionalmente, vorrei crescere ancora molto.
 
11. Qual è il tuo motto preferito?


"Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi", il mantra di mia nonna! 
E poi: "Si vive una volta sola"  e simili.

                           ***

Le domande di Veronica invece sono:

1 perchè avete deciso di aprire un blog?
per due motivi.
Primo perchè dopo la nascita del ricciolino mi sono trobvata improvvisamente a casa per la maggior parte del tempo, in inverno, senza più quella rete di amici sotrici e contatti professionali che mi facevano sentire viva. Insomma, per  bisogno di confronto. 
Secondo per lasciare una traccia della crescita del ricciolino e di noi come famiglia da rileggere nel tempo.
2 i vostri familiari conoscono il vostro blog?
Alcuni sì, non tutti.

3 pubblicate foto nei blog e perchè?
Sì, perchè adoro fotografare e trovo che le foto siano una forma di comunicazione ed espressione fantastica! Evito però le foto del viso di mio figlio e di altri adulti e bambini e foto imbarazzanti, per privacy, pudore e...per non pentirmi di nulla fra qualche anno!
4 avete un argomento  preferito all'interno del blog?
Le passeggiate in montagna, i viaggi, le riflessioni sui sentimenti e le emozioni.

5 una parola che rispecchia voi stesse?
Attiva.
6 il posto dove vi piacerebbe andare da sole?
In una piscina usata per i giochi olimpici, completamente vuota, in cui nuotare da sola, ovviamente.
7 il posto dove vi piacerebbe andare con la famiglia?
Ovunque!!
8 accettate collaborazioni all'interno del blog o preferite fare da   sole? 
Non ne ho mai ricevute e non ho mai pensato di cercarne, in realtà, però non credo sarei contraria a priori.
9 se poteste tornare indietro cosa non rifareste  sul blog?
Nulla.
10 presentate in breve il vostro blog.....
Un blog che non è "solo" un blog "da mamme", un blog di "viaggi", un blog di libri, un blog pensato per chi cerca informazioni per passeggiate o un blog "creativo",  ma è anche un pò di tutto questo.  Un calderone di vita, emozioni, passioni e luoghi.
In altre parole, un diario che rispecchia la varietà e complessità della vita.
***
Ecco infine le domande che mi ha posto Elisabetta:
1. Quanto tempo fa hai deciso di aprire il tuo blog? 
Verso la fine del 2012, dunque tre anni e mezzo fa circa. 

2. Cosa ami di più del tuo blog?
Le foto ed i ricordi da mamma e da viaggiatrice (in montagna e in giro per Italia ed Europa)
 
3. Cosa vorresti migliorare nel tuo blog? 
La visibilità ai lettori

4. Quando scrivo un post il tempo vola. Succede anche a te?
Oh sì!!! 

5. C'è un materiale in particolare che ami usare per i tuoi lavori?
Un materiale ? Cosa intendi? Direi le foto.
 
6. Nella vita di tutti giorni io sono...? Tre parole che ti rappresentano
Piena di interessi, vivace, emotiva
 
7. Una frase famosa, un motto, una citazione che ti rispecchia molto è... 
"Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi"
"Si vive una volta sola"
"Meglio avere rimorsi che rimpianti"
 
8. L'ispirazione arriva quando...  
Quanto corro, nuoto, mi sono appena svegliata o sto per addormentarmi, guido..in tanti momenti diversi. Il difficile è avere mdo e tempo per assecondarla subito o, comunque, non perderla!
 
 9. Chi vorresti incontrare delle blogger che segui e perché?
 
 Tante, tantissime! Anzi, tutte!
Vorrei incontrare te, Lucia (Malanotteno), Maria Elena (mammaPiky), Cecilia (Verdeacqua), Veronica (l'Avventura di noi), Silvia (Scintille di Gioia), Beat (Mammaeorachefaccio?), Mimma e Drusilla (Mamme nel deserto), Giovanna, Maris (Cara Lilli), Gab, Elena (Traspablog), Carlotta, Erika, Annamaria, Angela,Deborah, Luisa, Olga...e tutte quelle del mio elenco dei blog più molte altre che non riesco a inserire ma seguo lo stesso!

Perchè?
Perchè mi piacciono! Altrimenti non leggerei i loro post!
10. Tre oggetti che non possono mancare sulla tua scrivania? 
  Una penna, l'orologio, l'agenda.

11. Con sincerità: se segui il mio blog, quale argomento ami di più leggere?
Le tue riflessioni da mamma e da donna, le tue esperienze di vita.
***


Ora la parte più difficile del "gioco/premio": scegliere altri 11 blog da nominare e formulare 11 domande per loro.
Difficile perchè credo ad alcune di loro queste "catene", seppur di premi, non piacciono, quindi so che magari non risponderanno. Pazienza.
Molte, poi, sono già state nominate da altre blogger o mi hanno nominata a loro volta ;-), quindi non avrebbe senso far rimbalzare loro la "tastiera".
Infine, perchè tutte le blogger che seguo con assiduità, per me, meriterebbero questo premio!

Ecco, allora, che vado un pò a naso e per esclusione:
1. Deborah, di Mamma al cubo
3. Erika, di Tazze spaiate
4. Luisa, di Neomammaonboard
5. Maddalena, di Pensieri rotondi
6. Maria Elena, di Mamma Piky
7. Lucia, di Malanotteno
8. Annamaria di Wondernonna
9. Maris di Cara Lilli
10. Silvia di Scintille di gioia
11. Irene di Lavoro da mamme
Infine, le domande per loro:

1. Qual è il lavoro/mestiere/professione che sognavi da bambina?
2. Il tuo piatto preferito
3. Immagina di non avere vincoli lavorativi nè tuoi nè del partner. Dove vorresti vivere tra città, mare, campagna e montagna e tra paese piccolo, metropoli, cittadina o grande città? 
4. Qual è il tuo abbigliamento preferito ?
5. Ti piace avere amici, conoscenti e amichetti dei tuoi figli a casa?
6. Un comportamento di tuo marito (o partner) che proprio non sopporti
7. Un comportamento di tuo figlio che proprio non sopporti  
8. Il libro o romanzo sull'educazione o la maternità che consiglieresti a tutti i genitori o aspiranti tali
9.  A quale tuo passatempo, sport o passione non potresti mai rinunciare?
10. La vacanza dei tuoi sogni sarebbe...
11. Meglio un uovo oggi o la gallina domani?
 
 Ovviamente, rispondere non è indispensabile, anche se mi farebbe piacere leggere tutte le vostre risposte!!!