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lunedì 17 febbraio 2014

Di allergie e di avversione verso vegetariani e incoerenti.

Ho già accennato alle mie allergie che, ahimè, coprono tutto l'anno solare.
Perché sono allergica a quasi tutte le fioriture della mia zona, anzi del Nord Italia, ai peli degli animali, alla polvere, al nichel e molto altro.
E soffro di SOA, Sindrome Orale Allergica, una forma di allergia combinata tra alimenti e fioriture, che riguarda tutta la frutta e le verdure, passando per le erbe aromatiche.
In pratica, non so mai quale frutta o verdura, rigorosamente cotta, potrò mangiare senza stare male, veramente male.
So cosa devo evitare, quasi tutto ciò che rientra nelle sopra citate categorie, ma ogni giorno e' una scommessa, spess un'amara scoperta.
Per fortuna non ho mai avuto reazioni da shock anafilattico. Però non è che avere l'orticaria, il naso che cola e gli occhi che bruciano tutto l'anno sia bello. Neppure avere le labbra che si gonfiano, la gola che si stringe e sentire "la fame d'aria" oppure avere d'improvviso tutti i sintomi di una gastroenterite, che non passano con nessun farmaco.
Perché succede questo, se sgarro, consapevolmente (raro) o no.
Una allergia così, soprattutto se fino ai 25 anni o giù di li ne avevo solo vagamente i sintomi e mangiavi di tutto, e' penalizzante, tanto.
Non ho più voglia di uscire a cena: al ristorante passo per rompiballe, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, digiuno o sto male, perché camerieri e cuochi pensano che siano solo fisime o "un'altra di quelle alternative come vanno di moda adesso" o non considerano che nei preparati che usano c'è sempre, sempre, il pomodoro, anche poco e basta pochissimo.
Niente menù fissi, quindi, niente piatti stuzzicanti.
Se invio a cena amici o parenti, spesso cucino per loro ma non posso mangiare ciò che ho preparato e in più sto male nel prepararlo. Se no si devono accontentare e non è sempre facile. Idem per la famiglia (infatti il nano e l'Alpmarito ne pagano le conseguenze, pur se cerco di offrire loro, almeno qualche volta, ciò che io non posso consumare - per fortuna l'Alpmarito si arrangia e il nano pranza al nido).
Se mi invitano a cena, sono in imbarazzo. Perché mi hanno insegnato che si fa onore alla tavola che gli altri hanno preparato per te, che si assaggia tutto, che si finisce ciò che si ha nel piatto. Perché mangiare ciò che ti preparano e' il minimo riconoscimento che si possa offrire a chi si è dato tanto da fare per te.
Io invece, dovrei fare un elenco interminabile di cibi vietati, sapendo che getterei la padrona / il padrone di casa nella disperazione: provate voi a cucinare senza frutta, verdura ed erbe aromatiche!
Se non dico nulla, invece, non mangio quasi nulla, mi sento maleducata e li vedo dispiaciuti ed imbarazzati più di me.
Vivendo in un paese in cui per cultura e tradizione ci si incontra e ci si da appuntamento quasi sempre a tavola, non è affatto facile.
Viaggiare, soprattutto all'estero, e' diventato un problema: vado avanti a toast e panini prosciutto e formaggio, se ci sono. Così mi perdo spesso quella che è una delle gioie dello scoprire paesi e culture diversi dalla nostra: assaggiarne i sapori.
Leggo con invidia di innumerevoli diete estive e vorrei strozzare tutti quegli esperti che consigliano "una dieta sana ed equilibrata con tanta frutta e verdura"...certo facile, no?!
Aborro ristoranti, alberghi, spiagge, che espongono l'insegna: "qui gli animali sono i benvenuti".
Mi verrebbe da aggiungere: gli esseri umani allergici no, vero? Se questa non è discriminazione!
A volte mi sembra che ci si preoccupi più per gli animali che per le discriminazioni razziali o di sesso o di handicap.
Lo stesso dicasi per i treni, dove a volte sei costretto a convivere con gli animali, oltre che con persone che non si lavano e con la onnipresente polvere.
Capisco e condivido, in parte, gli animalisti ed i vegetariani (i vegani non tanto, ma ammetto di non aver mai avuto modo di parlare approfonditamente delle ragioni con uno di loro, quindi magari la mia e' solo ignoranza): anche io non voglio che gli animali vengano maltrattati, anzi, odio chi lo fa e credo che dovrebbe essere punito (le leggi ci sono ma non c'è nessuno che le fa rispettare, come al solito) anche io non ritengo giusto sfruttare gli animali con allevamenti intensivi, anche io cerco di scegliere consapevolmente dove e cosa comprare.
Però mi rifiuto di invitare a cena chi "no io per principio non mangio carne" ma neppure formaggio, uova o altri prodotti animali, senza aver nessun problema di salute e magari e' pure a dieta e quindi niente pasta o pizza.
Chi protesta al ristorante perché "ma questo posto e' scandaloso, non c'è neppure un menù vegetariano!", chi chiede "insalata fresca" nei rifugi di montagna, chi pretende di portarsi cane e gatto ovunque e lo fa mangiare sotto la sua tavola nei luoghi pubblici o sedere sui sedili nei mezzi pubblici.
Chi dice che dimagrire e' facile...basta mangiare tanta frutta e verdura! Che poi, avete mai visto una mucca magra????!!!!
Anche chi "io non mangio animali!" e poi, con il massimo della coerenza, indossa capi in pelle (e se ne frega di capire da dove arriva quella pelle e come sono le condizioni di lavoro in una conceria, soprattutto in certi paesi) e pelliccie o piumini in piuma d'oca, adora i maglioni di lana (e non si chiede come e in che condizioni vengano tosate le pecore), tiene cani di media o grossa stazza in un appartamento, facendo fare loro il giro del vicinato. Sul cemento in città, come massimo dell'esercizio fisico e così via.
A pensarci bene, detesto solo i vegetariani / vegani rompiscatole ed incoerenti, che non si rendono conto della gran fortuna che hanno a poter scegliere e non hanno abbastanza tatto o educazione da capire la differenza tra una scelta e una malattia.
Gli altri ( c'è ne sono anche di quelli che non sono così, lo so), in fondo li invidio.
Perché io la pizza margherita, i mandarini succosi ed un bel piatto di pasta al pomodoro,la torta di mele, lo strudel ecc., quanto li vorrei mangiare ancora!!!!

martedì 16 aprile 2013

Sfighe alimentari e disperazioni culinarie

Non ho ancora ripreso il mio peso forma pre-gravidanza.
E ora, che il guardaroba andrebbe aggiornato per la bella stagione (non ho più pantaloni integri, aiuto!) e vorrei programmare passeggiate e scalate, mi pesa.
Il peso pesa (letteralmente) anche sulle mie malandate ginocchia, deteriorate da anni di scherma (ebbene sì, ero una spadaccina)........
Io mi vedo la pancia e so di essere "robusta" anche se non eccessivamente (in fondo sono una taglia 44), ma dentro di me mi sento una "magra".
E quindi, non fosse che per il fiatone e le articolazioni, non chè questo fastidioso mal di schiena inziato con la gravidanza del nano e mai passato, me ne fregherei.
Però, per i suindicati motivi, non posso.
E allora, a parte praticare più sport, tempo permettendo (tempo??? Ma dove si è nascosto???), dovrei stare un pò più attenta all'alimentazione e qui viene il problema.
Non ho grosse difficoltà a ridurre i dolci, se non fosse che non è che li mangio tutti i giorni.
Il problema è ridurre latticini (la mia droga) e carboidrati.
Perchè poi, cosa mi resta da mangiare?
Pesce, solo surgelato. Quello fresco vicino a casa non lo vendono e non si vive (sani) con i bastoncini impanati di merluzzo a gogò.
Carne. Sì, però mica posso mangiarla tutti i giorni e più volte al giorno, non ne ho nè voglia nè fegato.
Insaccati e affettati...ne mangio già troppi e dovrei ridurli.
Frutta e verdura? E magari!
Però  non posso, quasi per nulla.
La novità di oggi alle due (quando finalmente mi sono seduta per mangiare) è che anche l'insalata, da oggi, è off limits.
O forse sono i grissini al sesamo, ma credo di no.
Comunque, crisi asmatica, crampi addominali e altri sintomi gastrointestinali.
Fortuna che esistono Ventolin e cortisone, però ecco, questa non ci voleva.
Ho rinunciato ad una lista infinita di verdura e frutti, ora anche all'insalata lattuga?
Non ce la posso fare.
Nè a dimagrire, nè, soprattutto, ad avere la famosa e ideale "alimentazione bilanciata".
E tutti a dirmi: mangia frutta e verdura, i vegetariani inquinano meno, la carne e i formaggi stagionati fanno male, il pane gonfia ecc.....tutto vero ma io che faccio, muoio soffocata????
Sono una donna disperata.
Andare al ristorante è un supplizio, cucinare una noia mortale, ogni pasto un terno al lotto..
oggi sono prorpio stufa di tutto questo.
E in più, è molto probabile che abbia trasmesso parte (spero non tutte) queste allergie al nano!!!
Uffi, uffi uffi.
Mi merito un pezzo di fontina, almeno, no?