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mercoledì 4 luglio 2018

Ultimamente...tra maggio e giugno

Ultimamente…tra maggio e giugno

Finalmente vacanze!

Ultimamente la stagione di mountain bike  del ricciolino è iniziata e lo ha fatto con il botto: terzo posto al Grand Prix regionale, la sua prima coppa “ufficiale” ed una giornata che, se è stata faticosissima per noi (ore sotto il sole ad attendere, senza un prato o un parco giochi per far giocare i piccoli), è stata però divertentissima per lui e la sua squadra, con cui si sta integrando pian pano.
Naturalmente ci è toccato comprare un’altra bici, perché l’allenamento intensivo le distrugge, ma lui ci ha messo molto del suo, dimostrando di tenerci più di ogni altra cosa.
Segno di un passione forte e bella.

Atleta in gara, in un punto più semplice del percorso. In quelli difficili, ero troppo in asnia per fotografare!
E poi ha partecipato ad un’altra gara, questa volta di corsa, vincendo un bel barattolo di Nutella. Ancora meglio della coppa!

Rimonta in salita

Ristoro post corsa

Ultimamente ho conosciuto dal vivo un'amica blogger e la sua famiglia, visitando con lei (per me di nuovo, ma ne vale sempre la pena) il Forte di Bard e facendo merenda in compagnia. Una giornata perfetta, nonostante la pioggia torrenziale!

Ultimamente è finalmente finita la scuola e, con esse, le corse mattutine. 
Non è che ora si batta la fiacca o si faccia tanto più tardi, anzi.
Però non c’e più l’ansia di quella maledetta campanella, il volto scocciato della maestra all’ingresso.
Il passo si fa più rilassato, i gemelli li accompagniamo in due (io ed il ricciolino) al nido, dove meno educatrici, ma anche meno bambini, permettono due chiacchiere in più al mattino.

I compiti delle vacanze, comunque, li abbiamo già iniziati e sono inflessibile.
Perché non li condivido ma, visto che li hanno dati, si fanno e da subito.
Perché agosto saranno a casa anche i gemelli e, qualche giorno, anche il papà e allora vorrei che fosse solo famiglia e letture, non pagine su pagine da compilare.





Ultimamente il ricciolino si è costruito uno scudo, dopo aver visto un combattimento dal vivo con armi del Medioevo.





C’e’ stata l’ultima riunione dell’anno alla primaria, in cui mi sono morsa la lingua, perché tanto è inutile discutere con chi mai cambierà idea e poi il ricciolino stesso crescerà durante l’estate, dunque come sarà a settembre lo vedremo a settembre.

Pagella peraltro ottima e sono soddisfazioni, soprattutto per lui.

 

 Ultimamente il caldo ha svelato braccine e gambotte dei piccoli...con quelle fossette irresistibilmente tenere, che adoro!



Ultimamente c’e stata la cena in pizzeria con i compagni di classe ed i rispettivi genitori, un’uscita senza gemelli, rimasti a casa con il papà.
Mi sono bevuta una birra media e ho chiacchierato, ma soprattutto ascoltato ed osservato e, anche se sono genitori ancora pressoché sconosciuti, è stata una serata molto piacevole e una buona occasione di socializzazione.

Ultimamente ho ricominciato a praticare yoga regolarmente, seppur con tempi diversi a seconda delle giornate. 
E ho scoperto quanto mi sia mancato, quanto dia dipendenza sentirsi bene, dopo.
Sogno anche di tornare a correre e in piscina, ma le ginocchia scricchiolano ed il tempo manca sempre, quindi niente. 
Per ora.
Cappella tra i monti sopra Tour d'Hereraz

Ultimamente dormo poco, pochissimo.
 Se non sono i denti di una, è la febbre dell’altro, il sonnambulismo del primo, qualche simpatico virus gastrointestinale che non va in vacanza o il mal di schiena, i ciucci che spariscono, inghiottiti dai lettini anche se si illuminano al buio, oppure il pannolino che non tiene.
Il risultato, comunque, è che sono esausta da troppo tempo e non vedo luci in fondo al tunnel.
Cerco di vivere alla giornata, combattendo il sonno, aggravato dagli antistaminici, a suon di caffè e sequenze di yoga energizzanti.


Ultimamente abbiamo grigliata carne nel giardino di amici, in una domenica di sole e relax. Poi abbiamo passeggiato insieme nel bosco, in montagna.
 Ed è stato veramente bello, per noi e per i bambini.




Ci siamo persi la festa della birra di San Giovanni, a Gressoney. Lo scorso anno perché stavo partorendo, questo perché i bambini erano ko.
Non resta che sperare nel prossimo giugno.

Ultimamente la mia nipotina più grande ha festeggiato la cresima, ha sostenuto l’esame di terza media e  conquistato un podio ad una gara di equitazione.
E a me vederla crescere così, allegra, buona e serena, fa bene al cuore.
Peraltro un’altra nipotina ha finito le elementari, la terza la scuola materna.
Il quarto nipote, invece, è elettrizzato da un torneo di calcio, la sua passione, in cui pare la sua squadra abbia sbaragliato.
Piccoli grandi traguardi.
Ultimamente ci sono state riunioni, giornate a porte aperte e festa di fine anno al nido dei gemelli. Esperienze fantastiche, davvero, di cui parlerò.

Ultimamente lavoro di nuovo parecchio, seppur con una sorta di part time obbligato. Ma va bene così.

Ultimamente la mia principessa ha imparato a mangiare da sola, di tutto, a pezzetti. Mangia con le mani, dal suo piattino. 
Dopo, è indispensabile il bagnetto per lei ed il lavaggio di pavimento per la cucina (e non solo) però vederla mangiare di gusto, così, è emozionante, oltre che un’altra tappa verso l’indipendenza.
Ultimamente sarebbe stato il compleanno di mio nonno, che manca ormai da troppi anni, senza che il dolore sia svanito.

Ultimamente i piccoletto hanno iniziato a pronunciare bene “Mamma” e “Papà”, qualche volta anche “Nonna” e fanno “no” con la testa; entrambi bevono dal bicchiere con il beccuccio e la principessa ha mosso i suoi primi passi autonomi sabato scorso.
Poi non ha più replicato, ma ormai il momento è vicino per entrambi.

Ultimamente, una domenica, ho praticato yoga al Forte di Bard, all’aperto, con mia madre nel tappetino accanto, guidata da due diverse brave maestre: un’ora di torsioni ed una di aperture, con stili diverse ma ugualmente efficaci.
Ne avevo bisogno davvero ed è stata una esperienza molto gratificante, che spero di ripetere il prossimo anno.



Ultimamente abbiamo festeggiato il primo compleanno dei gemelli, in famiglia, con una millefoglie per due e pasticcini, che i piccoli hanno mostrato di apprezzare molto.
Già un anno, eppure, per molti versi, solo un anno.

36 anni con una buona meringata!
Ultimamente abbiamo festeggiato anche il mio, di compleanno.
In sordina, come accade ormai da anni. Però almeno con la meringata che mi piace tanto, che lo scorso anno era mancata, visto che non ero riuscita ad andare a prendermela.
E sono già 36, con due figli in più e un crociato anteriore in meno.
Io, comunque, non me lo sento addosso.

Ultimamente siamo stati al compleanno dei figli di una cara amica, in giardino. I bambini si sono divertiti molto e io ho potuto finalmente stare un po' con lei.
Perché alla fine, sono sempre gli affetti ad essere sacrificati dalla routine infernale della settimana. E non è giusto.

Ultimamente la piccola principessa e il ricciolino sono sempre più uniti, complici ed affettuosi
E lui rimane un fantastico fratello maggiore, anche se qualche volta ne combina qualcuna delle sue per ottenere attenzioni esclusive.
 
Fratello e sorella


Ti porto io in bici, sorellina!

Tutto questo tra maggio e giugno.


venerdì 3 novembre 2017

Le letture di mamma avvocato: Più veloce del vento

“Più veloce del vento” di Tommaso Percivale, ed. Einaudi Ragazzi


Finalmente torno a scrivere in occasione del Venerdì del libro di Paola.
Ad essere sincera, di libri di cui parlare ne avrei più d’uno perché, se ho saltato l’appuntamento con i libri, non è per mancanza di letture.
Oggi voglio consigliare un libro che appartiene ad una serie per ragazzi, indicato dai 12 anni ma che, secondo me, e’ una lettura adatta anche agli adulti, sia per lo stile, molto curato e dal lessico affatto povero o semplice, con l’uso di una sintassi complessa e non semplificata per giovani lettori (come avviene in altre collane per bambini/ragazzi), sia per la storia.

Si tratta, infatti, della biografia romanzata di Alfonsina Morina, coniugata Strada.
Nata a Castenaso, nella campagna nei pressi di Bologna, nel 1891, seconda di nove figli di contadini poveri, Alfonsina divento’ la prima ciclista italiana di rilievo, la prima donna a correre il giro di Lombardia ed il Giro di Italia, detentrice del record mondiale di velocità femminile nel 1901, dopo otto anni da quello stabilito da una ciclista francese, partecipante al Grand Prix di Pietroburgo nel 1909 (quando lo zar Nicola II le consegno’ un premio di incoraggiamento in denaro).

La sua storia e’ la storia di tutte le donne che, negli anni, hanno lottato contro pregiudizi, convenzioni e limitazioni, per poter accedere a sport (ma anche mestieri) ritenuti appannaggio degli uomini, scontrandosi con la propria famiglia e il proprio paese, pur di inseguire un sogno, il loro sogno.

Alfonsina impara a pedalare di nascosto, recandosi di notte nel fienile di famiglia, dove il padre teneva una bicicletta sgangherata, partecipando alle prime gare domenicali mentendo alla madre, subendo punizioni corporali dal padre  e aperte denigrazioni da compaesani e giornalisti perché osava correre e, per giunta, indossando pantaloncini corti che lei stessa si era cucita.
Perché Alfonsina era una sarta, sposatasi giovanissima con quello che divento’ il suo primo sostenitore, che amava troppo il vento tra i capelli e l’ebrezza della velocità e non voleva arrendersi al galateo ed al matrimonio come una prospettiva di possibile felicità.
Una ciclista che correva per il semplice e puro piacere di pedalare e lo faceva bene, meglio di molti uomini.

Un racconto interessante e appassionante che non potrà non piacere agli sportivi, ma anche a semplici appassionati di ciclismo e di storia, perché è anche uno spaccato delle vita nelle campagne bolognesi all’inizio del novecento e un pezzo di storia del ciclismo italiano (con le prime gare al Parco del Valentino di Torino, dove è nato il primo “club ciclistico” italiano).


Un libro dedicato ad un target giovanile forse perché ideale per insegnare che i sogni e le passioni, se coltivate con tenacia, possono condurre lontano.

giovedì 11 agosto 2016

I momenti piu' belli

I momenti piu' belli, a volte, giungono inaspettati
I momenti piu' belli, a volte, sgorgano da idee nate per caso
I momenti piu' belli, a volte, sono i piu' semplici,
i piu' spontanei, i piu' "normali".
I momenti piu' belli, quasi sempre, sono insieme.
 Insieme a te.


Come dipingere sotto il sole, in giardino, a torso nudo, pantaloncini strappati e strapazzati, i colori a dita e piena libertà.

Espressione, scoperta, esperimenti cromatici, risate, arte allo stato grezzo, libertà di sporcarsi..







Piedini e manine, piedoni e manone, di bimbo, di mamma, di cuginetti...e un grande foglio steso al sole, mentre la bocca si riempie di more mature appena colte...

..e allora si puo' lasciare spazio alla fantasia, vestire i panni del supereroe, ridendo mentre le dita dipingono il pancino...


Come tuffarsi nelle acque verde e scure del lago, tenendo per la prima volta li' le sue manine nelle tue, vederlo agitare le gambe, prendere confidenza e vincere la paura, con un giubbotto salvagente piu' grande di lui ma dalla perfetta tenuta...perchè sulla sicurezza non si scherza..


...e poi, finlamente, lo scivolo giallo che lancia nel lago...un attimo senza respiro e poi una risata liberatoria...e ancora e ancora..



un momento in acqua, un momento in sabbiera, un momento in pedalo'...



E non essere al mare ma ancora in città, perde completamente di importanza.

Come i giri in bicicletta nel verde, con mamma e papà, sfidando il vento e guardando l'orizzonte..




...perchè i momenti piu' belli sono energia pura. Sempre.



lunedì 27 giugno 2016

La ciclabile Peschiera del Garda - Mantova e Borghetto di Valeggio sul Mincio: 34 km in bici con il bambino!


A metà giugno abbiamo approfittato di un fine settimana fuori porta per "testare" la resistenza del ricciolino biondo in bici e trascorre del tempo alla scoperta della zona in modo sportivo, ecologico e divertente.

Avevamo notato nel centro di Peschiera del Garda, nei pressi della quale avevamo piantato la nostra tenda, la partenza di una pista ciclabile per Mantova, che avevamo visitato ormai tra anni fa (lo racconto qui), distante 45 km.


Il ricciolino biondo ha subito esultato all'idea.
Non avevamo, però portato con noi le biciclette.
Così il giorno seguente, approfittando della bella giornata di sole, siamo andati a noleggiarle in un negozio ben fornito fuori dal paese, in direzione Sirmione.
Ci hanno dotati di tra biciclette moderne, ammortizzate ed adatte a fondi misti e sterrati, con grande gioia del ricciolino.

Parcheggiata l'auto in un parcheggio libero gratuito nelle vicinanze del negozio (purtroppo al sole), siamo partiti in direzione di Mantova.
Il primo tratto di ciclabile, per la verità, scorreva a lato della strada, piuttosto trafficata, alternandosi al marciapiede, con tutti gli attraversamenti e gli incroci del caso.
Dopo 2 km, però, siamo arrivati a Peschiera e abbiamo intercettato la ciclabile che, uscendo da una delle porte di accesso alla città, si infila (con una ripida ma corta discesa), con fondo a ghiaietta (ma fattibile anche con una bici da corsa, magari a mano nella discesa), in un bel parco verde che  costeggia le mura e prosegue, lungo il Mincio, oltre il ponte di accesso e l'area di attracco delle canoe.

Usciti rapidamente dalla città, la ciclabile corre lungo il Mincio, in una strada asfaltata chiusa al traffico veicolare, comoda e larga, con qualche punto d'ombra per le soste concesso dalla presenza degli alberi ed il refrigerio dell'arietta del fiume.


Arrivati alla diga di Salionze, nei pressi di Monzambano, ove si trova una panchina per la sosta ed una fontana (attenzione: la seconda fontana da Peschiera, non ne abbiamo viste altre), la ciclabile per  Mantova si sposta sull'argine sinistro del fiume, prima in un boschetto e poi di nuovo lungo il fiume, sempre su ciclabile asfaltata chiusa al traffico veicolare e ricca di vegetazione ai lati.
Abbiamo incontrato tantissimi altri ciclisti ma anche persone con i rollerblade e molti runners.

Poco prima di  Borghetto, frazione di Valeggio sul Mincio, sulla sinistra si incontra un grande ristorante con ampia area verde attrezzata con tavoli all'aperto e giochi per i bambini ("Speck Stube" Valeggio sul Mincio).
Noi vi abbiamo fatto tappa per il pranzo al ritorno e ci siamo trovati bene.

All'esterno, il pannello informativo della ciclabile.

C'era, comunque,  anche un altro bar - ristorante molto comodo circa 5 km prima.

Proseguendo verso Mantova, abbiamo prima visto le mura esterne di Borghetto...

e poi visitato, con le bici portate a mano, come da indicazioni ...

...questo piccolo ma davvero suggestivo, borgo storico, pieno di ristoranti e bar (e molto affollato, ma era comunque sabato).






Poichè il ricciolino biondo aveva già pedalato per più di 17 chilometri (circa 14 km da peschiera a Borghetto + 3 km dal campeggio in cui alloggiavamo a Peschiera), senza mai lamentarsi (ovviamente con soste per bere e mangiucchiare caramelle !), abbiamo quindi imboccato nuovamente la ciclabile,
questa volta in direzione Peschiera del Garda, fermandoci dopo pochi chilometri per mangiare nel ristorante "addocchiato" all'andata, giocare e prendere il sole!



Infine, la biciclettata fino a Peschiera, un bel gelato e poi gli ultimi chilometri fino al negozio, dove abbiamo fatto ritorno alle quattro e mezzo, stanchi, felici e con almeno 34 km sulle gambe, un vero record per il ricciolino biondo e molto più di quanto ci aspettassimo!

Una perfetta giornata di vacanza estiva.

Se avete bimbi più grandicelli o siete tra adulti e avete voglia di pedalare, sappiate che la ciclabile offre molte deviazioni per visitare tanti paesini, per il parco Sigurtà e per luoghi di interesse culturale, non avrete che da sbizzarrirvi!

Info pratiche: noi abbiamo noleggiato le bici da "Hyghroad Bike Shop s.r.l.", in Via Bell'Itlia n. 31, al prezzo di 35 Euro per le tre bici per l'intera giornata (fino alle 19,00, ora di chiusura), pagati in anticipo alla consegna delle bici, che nel nostro caso erano in ottime condizioni e perfette per il tipo di ciclabile.
Il parcheggio libero si trova appena più avanti al negozio, in direzione Peschiera del Garda, subito dopo la rotonda.
Una pista ciclabile che conduce a Peschiera  (o a Sirmione nell'opposta direzione) passa proprio lì davanti.
La ciclabile è interamente pianeggiante e, da Peschiera a Borghetto, transita sempre lontano da auto, dunque è perfetta per i bambini.
Un pò di attenzione va prestata nel primissimo tratto, quello che uscendo da Peschiera, costeggia su un sentiero sterrato il fiume, dal lato opposto alle mura: è stretto e vicinissimo all'acqua!
Attenzione: munitevi di una buona scarta di acqua e di qualche snack, soprattutto se viaggiate con i bambini. Noi abbiamo trovato solo due fontane in tutto il percorso Peschiera - Borghetto.
P.s. Mettete il casco in bici!

Post non sponsorizzato, come di consueto.