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martedì 14 maggio 2019

Passeggiate in montagna con il passeggino: all'Alpe Bonze tra Piemonte e Valle d'Aosta

  Verso il rifugio Alpe Bonze e/o Donnas (AO), da Quincinetto (TO)

La primavera è ormai arrivata e, anche se le temperature sono ancora bassine e la meteo è instabile, appena possiamo andiamo a camminare, ovviamente con il ricciolino ed i gemelli, per ora bassa quota.

Vista sulle montagne della sinistra orografica della Dora

Una delle ultime passeggiate che abbiamo affrontato con i bambini ed il passeggino da sterrato, qualche giorno fa, ci ha regalato magnifici scorci panoramici sul Canavese e la bassa Valle d'Aosta: la pianura con la Dora serpeggiante, in lontananza il lago di Viverone, il Castello di Montalto e la linea dritta della collina morenica della Serra sullo sfondo, il Mombarone ed il Monte Mars davanti a noi.
Un incanto.

Vista sul Canavese
Per questo motivo, nonchè perchè si può percorrere anche in mountain bike e con il passeggino, voglio parlarne.
Purtroppo almeno metà è su asfalto, che poi diventa strada sterrata (comunque il transito dei veicoli è vietato e, in ogni caso, scarissimo).

Orsetto e Principessa in marcia !!!

Da Quincinetto (TO), al confine tra Piemonte e Valle d'Aosta, si sale per la strada che porta in località Santa Maria - Scalaro (si imbocca di finaco al cimitero, poco distante dall'uscita autostradale) svoltando a destra sulla stretta strada per S.Maria -Lecchia - Mirolo, posto all'incrocio poco dopo il ristoro alpino Santa Maria.


Appena prima di Chanton, al bivio tra la strada aslfaltata e l'alpeggio

Poichè si tratta di una stradina mal tenuta ed il nostro scopo era camminare, abbiamo lasciato l'auto poco dopo (altezza circa 1000 mt s.l.m., in un altro successivo incrocio, ove vi era un pò più di spazio a lato strada e non avrebbe dunque dato fastidio al transito di trattori o altri veicoli.
Poi siamo saliti per tre o quattro tornanti finchè la strada è diventata pianeggiante, arrivando, passato il cartello indicante la direzione per Sapelle, con vendita di formaggi e burro, in un bosco di betulle e noccioli.
Proseguendo in piano, si incontra un bivio in un tornante verso sinistra con cartello di segnale di divieto di accesso e una foto del rifugio Alpe Bonze (1859 mt s.l.m.), recentemente ristrutturato e riaperto stagionalmente.
Inboccata la strada chiusa al transito, che si fa sterrata, si arriva subito agli alpeggi di Chantoun/Chanton (1235 mt s.l.m.)

Alpeggio di Chanton e incrocio di strade, verso Donnas e verso Visey, per salire al rifugio Alpe Bonze

Verso destra, vi è la strada a tratti sterrata ed a tratti asfaltata che scende verso Donnas (AO), attraverso la località Praz Pusaz e, superato il bivio per Donnes tenendosi a destra, Monteil.
Verso sinistra da Chanton, si sale gradatamente fino all'alpeggio di Visey (1301 mt s.l.m.), poi al bivio, si lascia la strada asfaltata che sale a sinistra e si imbocca a destra una sterrata taglia boschi appena realizzata, seguendo le indicazioni per il rifugio Alpe Bonze, si sale agli alpeggi di Barrat (1352 mt s.l.m.), Montat (1366 mt s.l.m.) e, sempre seguendo le indicazioni per Alpe Bonze, Ca' Roussa/Roussa (1459 mt s.l.m.), dove termina la sterrata, con scorci sul sottostante abitato di Pont Saint Martin e Donnas.

Salendo da Visey verso Barat, Montat e Ca' Roussa, in direzione rifugio Alpe Bonze
Poseguendo dopo Ca' Roussa ma su sentiero (se non erro segnavia 3) si può salire verso il rifugio Alpe Bonze oppure, da Montat, scendere verso Donnes, sul sentiero 3A, per arrivare a Donnas (AO).

Panorama a Chanton
Con il passeggino o la mountain bike, le alternative sono due: da Chanton si scende per la strada (tutta tornanti abbastanza ripidi) verso Donnas, oppure ci si ferma dopo Montat e Ca' Roussa, fino a dove arriva la strada tagliafuoco, per rientrare dallo stesso itinerario, come abbiamo fatto noi.
Noi abbiamo inpiegato circa quattro ore, tra salita, pic nic e discesa ma, facendo camminare a tratti anche Orsetto e Principessa, 22 mesi, i nostri tempi sono decisamente dilatati.
La strada che da Donnas sale a Chanton

Una escursione con discreto sviluppo ma non eccessiva come dislivello e priva di pericoli particolari, a parte quello di perdersi tra stradine e alpeggi (tra l'altro, le probabilità di incontrare altre persone a cui chiedere indicazioni sono minime, visto che sono zone poco frequentate).
Consiglio infatti di munirsi di una cartina dei sentieri della zona (scala 1:25000), possibilmente aggiornata, visto che la strada tagliafuochi che parte da Visey è recente.

Vista su Donnas, zona campo sportivo Crestella  e sui monti sovrastanti
La vera attrattiva di questa gita è sicuramente il panorama che, salendo ancora sul sentiero verso il rifugio (opzione però non percorribile con passeggino o bambini piccoli), si apre sul massiccio del Monte Rosa e sul Cervino.

martedì 30 aprile 2019

Escursione con i bambini: le tre goye di Hone e da Hone (AO) a Pontboset

A pasquetta siamo riusciti finalmente ad andare in montagna a fare una escursione con i bambini e alcuni amici, anche loro con figli.


Il meteo era variabile, la temperatura abbastanza mite ma i turisti sulle strade e la neve caduta anche in bassa quota nei giorni precdenti ci hannl fatto optare per una meta vicina e in basso. 

Così, con calma, alle dieci passate ci siamo messi in cammino, partendo dall'abitato di Hone (AO), mt. 373 s.l.m. (parcheggio libero nei pressi del Municipio).
L'idea era quella di andare a Pourcil, un villagetto di montagna a 965 mt, sull'altro lato del torrente Ayasse rispetto al Municipio, ovvero sulla destra orografica dell'Ayasse.
Invece abbiamo imboccato fin da subito il sentiero sbagliato (segnavia n. 2, anzichè il n. 5, che parte prima del parcheggio, sempre sulla destra orografica), una mulattiera che, partendo a destra dal primo tornante della strada asfaltata che porta a Fontaney, si trasforma ben presto in sentiero tra i boschi e conduce a Pontboset, un abitato con 180 residenti posto a metà circa della Valle di Champorcher, mt. 780 s.l.m.

Pontboset è già stato più volte punto di partenza delle nostre escursioni (ad esempio, la passeggiata per l'orrido di Ratus e quella per il il Crest ed il Santuario di Retempio), così come la Valle di Champorcher (AO) più in generale (ad esempio, da Outre l'Eve) ma i sentieri sono talmente tanti che vi è sempre qualcosa da scoprire!

In questo caso, ci eravamo accordati con gli amici per camminare un pò e poi goderci un bel pic-nic, in tutto relax (in fondo, è quel che si fa a Pasquetta), quindi a Pontboset non siamo arrivati, pur avendo percorso praticamente tutto il dislivello positivo (perchè ci siamo fermati a quota 740 mt circa) e più di metà dello sviluppo del sentiero.


Abbiamo attraversato un bel ponte in legno con tanto di vista sulla cascata e attraversato due alpeggi ormai abbandonati (Ron Dezot e Ron Dessou), per poi mangiare e tornare indietro alla partenza della mulattiera (circa due ore di salita e una di discesa, con i 4 bambini più grandi a piedi ed i gemelli che per un tratto hanno camminato, per poi farsi portare).

Da gite precedenti in zona, so che proseguendo per un'oretta (forse qualcosa in più con i bimbi) saremmo arrivati all'orrido di Ratus, avremmo attraversato  il ponte sospeso e per poi proseguire sul sentiero degli orrido (o dei ponti) fino alla borgata.




Non paghi, invece, dopo una breve sosta, abbiamo deciso di fare un ultimo sforzo e, seguendo le indicazioni che partono dal prato alla base della mulattiera, di andare a scoprire, attraverso un bel ponte panoramico sospeso su un orrido e un breve seniero attrezzato a lato del torrente Ayasse, le tre goye di Hone: davvero bellissime!!!


Purtroppo le foto, questa volta scattate con il telefonino, non rendono merito al paesaggio ed ai giochi d'acqua.

Tutto sommato, quindi, per me la gita è stata un successo, nonostante l'iniziale cantonata sul percorso!
E dire che a casa noi avevamo la cartina dettagliata dei sentieri della Valle di Champorcher - Parco Mont Avic in scala 1: 25000... sarebbe bastato ricordarsene prima di partire, anzichè al ritorno.



Info pratiche: 
parcheggi auto, a pagamento e non, disponibili nei pressi del Municipio. Parcheggio per camper  appena oltre il ponte sull'Ayasse. A fianco del complesso che opsita Municipio, farmacia e biblioteca comunale, vicino  al torrente Ayasse, un pò nascosto, si trova anche un bel parco giochi per i bambini, con fontana d'acqua. Bar e ristoranti nelle vicinanze.
Hone è posto di fronte a Bard, con il suo magnifico Forte.
Da Hone parte la strada che porta a Champorcher.
Il sentiero che abbiamo percorso noi è ben tracciato e non presenta particolari rischi per i bambini, tranne alcuni tratti un pò esposti in cui porre attenzione. Non è pero' percorribile con i passeggini, al pari del sentiero per le tre goye di Hone. Anche in questo caso non ci sono rischi particolari ma, essendo a fianco del torrente, è bene prestare attenzione e tenere i bimbi piccoli per mano.

lunedì 5 novembre 2018

Autunno in Valle D'Aosta: escursione con il passeggino da Coumarial al Lago Vargno

L'autunno in montagna è una esplosione di colori caldi, che fanno da contrasto ad un cielo blu cobalto.


L'autunno in Valle d'Aosta è passeggiate a media-bassa quota, perfette per i bambini piccoli e, a volte, come in questo caso, anche con i passeggini.



L'autunno in Valle d'Aosta sono funghi, foglie colorate, venticello fresco e laghi scuri.


L'autunno in montagna è strade libere e ritmi lenti, è camminare in silenzio o con risate di bimbo, strati di vestiti da mettere e togliere e fatica corroborante.


L'autunno in Valle d'Aosta è stare con gli amici, adulti e bambini, e condividere insieme il piacere di esplorare una natura che incanta con i suo rossi, arancioni, verdi e gialli, prima che arrivino il marrone e poi il bianco manto della neve.


L'autunno in Valle d'Aosta è una cioccolata calda o una fetta di torta (o entrambe) in un rifugio, dopo la scarpinata, quando il sole tramonta ed il freddo inizia a gelare le manine.


 L'autunno in montagna in generale ed in Valle d'Aosta in particolare, in questa passeggiata c'era tutto.


E per questo ve la voglio raccontare.
Valle del Lys ovvero Valle di Gressoney (AO), si parte da Pian di Coumarial, mt. 1400 s.l.m., raggiungibile prendendo l'apposita svolta da Fontainemore, paesino all'inizio della Valle del Lys, seguendo il sentiero segnavia 2E, su di una strada sterrata ampia interdetta al traffico (tranne che per chi ha alpeggi in zona) che rimane sempre percorribile con il passeggino da trekking, anche se nella prima parte sale gradatamente con tratti pianeggiante, mentre nella seconda diventa molto ripida a tornanti, con zone asfaltate nelle curve, per poi tornare a salire in modo più graduale alla fine.

 Il tempo indicato è di 1,30 h fino al Lago Vargno, che si trova a 1684 mt s.l.m. ed è delimitato da una diga, ma con i bambini più piccoli ci si mette un pò di più perchè lungo la prima parte del percorso sono disseminati, a lato del sentiero, alcuni attrezzi / giochi che invitano a momenti di pausa e svago e che sono sempre diversivi molto graditi dai bambini!


E se l'autunno è troppo breve per tutte le escursioni che vorreste fare, ci si può andare anche in primavera, per osservare la natura risvegliarsi, con fiori e colori.
Oppure d'estate, per sfuggire alla calura.


O d'inverno, se praticate scialpinismo o, più semplicemente, con le ciaspole (che volendo potete affittare anche in loco, nel rifugio Coumarial, come l'attrezzatura da sci di fondo o le bici elettriche d'estate), perchè vi è la traccia apposita.


O, ancora, con gli sci da fondo, visto che c'è una lunghissima pista (con tante salite però, io vi ho avvertiti!).
Il paesaggio sarà ugualmente bello seppur diverso da quello che raccontano queste foto.


Il ritorno a casa la sera, però, sarà ugualmente nostalgico e insieme felice.
Perchè il ricordo di giornate speciali a camminare fuori con i bambini rimane dentro. E scalda il cuore.


Info pratiche
Coumaril si raggiunge imboccando la Valle di Gressoney o Valle del Lys da Pont Saint Martin e svoltando a destra subito dopo l'abitato di Fontainemore (AO), seguendo i cartelli indicatori.
La strada è stretta, con tornanti e ripida. Viaggiate tenendo sempre la destra e senza frenare prima dei tornanti, per favore!
Si parcheggia a Coumarial, in un ampio piazzale gratuito, ove ci sono anche i bagni pubblici, generalmente in buono stato.
Da lì partono i sentieri.

Al ristorante  Coumarial il bagno è dotato di fasciatoio e, quando siamo stati noi, era pulito.
Servono cucina valdostana e per quanto ci riguarda, le torte e la cioccolata calda erano buonissime!

Di fronte vi è un'ampia zona pic nic attrezzata (a pagamento in stagione), per chi preferisce il pranzo al sacco, con fontana.
Nel paese di Fontainemore, ben visibili dalla strada e nei pressi del ponte stradale, si trovano due parchi giochi per bambini, uno sulla riva destra del torrente, l'altro sulla sinistra, con una tirolienne.
* Post non sponsorizzato

lunedì 22 ottobre 2018

Le terre ballerine e l'anello del Lago Pistono (lago di Montalto Dora) con i bambini

Sapete cosa sono le "terre ballerine di Montalto Dora (TO)"

 No??? 

Il castello di Montalto visto dal Lago Pistono
Tranquilli, non sono mica così diffuse e non rientrano con questa denominazione nel programma scolastico, a meno che non viviate in Canavese, dunque siete scusati!



Le "terre ballerine di Montalto", anche dette "Torbiera di Mongenet", sono un terreno elestico, che restituisce le vibrazioni impresse, muovendosi e facendo muovere gli alberi.
In pratica, uno strato di terreno sottile trattenuto dalle radici degli alberi, con sotto accumuli di acqua, tipico della torbiera, ovvero del risultato della atrofizzazione di un lago.


In questo caso, l'antico Lago Coniglio, prosciugato completamente nel 1895 dal signore di Morgenet, per alimentare la sua industria siderurgica a Pont Saint Martin (AO):


Più prosaicamente, si tratta di uno strato di terra o fanghiglia scura in mezzo ad un boschetto, posto però sulle rive di un lago ameno, su cui si affaccia un bellissimo castello, che è stato anche set cinematografico (per "Dracula" di Dario Argento e la fiction tv in costume "La Freccia nera"): il Castello di Montalto Dora.

Cosa rende le terre ballerine speciali, soprattutto per i bambini?
Le terre ballerine di Montalto Dora (TO)
Il fatto che ballano, appunto, in modo visibili e perfettamente percebili, soprattutto se ci andate un paio di giorni dopo una giornata di pioggia!!!!

Basta saltarci sopra o camminare con i piedi pesanti, per sentire la terra tremare sotto i piedi, senza però correre alcun rischio (a parte quello di sporcarsi le suole di terra, ma direi che non è grave)!!!
I bambini si esaltano, non appena sperimentano la sensazione.
Se poi racconterete loro che si tratta, in fondo, di una specie di sabbie mobili, l'avventura sarà ancora più eccitante.

Le terre ballerine, però, sono solo la più famosa delle attrattive di un luogo che offre molto di più: si possono percorrere due anelli escursionistici passeggiando nel boschetto, intorno al Lago di Montalto Dora (TO), ovvero il Lago Pistono, oppure intorno al Lago Coniglio, che ha originato le terre ballerine, fino ad arrivare al Lago Sirio.
Percorsi facili, pressochè pianeggianti e che non presentano alcun pericolo oggettivo per i bambini.


Fattibili anche di corsa (vi vengono organizzate anche gare podistiche) e con la mountain bike.

Si può fare merenda o pranzare con un pic nic oppure fermarsi al vicino agriturismo ("Agriturismo La Perulina") o alla risto- trattoria sita a metà percorso, con vista sul lago ("La Monella")


Si può scendere "alla spiaggetta" sul Lago Pistono (no balneazione, però) e divertirsi a lanciare i sassolini piatti sull'acqua, per farli rimbalzare.


Per arrivarci, posteggiata l'auto alla Cappella di St. Croce (nei pressi, anche fontana d'acqua e tavoli da pic nic) che vedete in foto, nel Comune di Montalto Dora, si percorre una strada in piano interedetta la traffico veicolare, prima asfaltata e poi sterrata (più o meno da dopo il cancello verde che si scorge in una foto del collage).
Prendendo il primo bivio in discesa nel bosco a sinistra (sentiero non percorribile con il passeggino), si arriva alla spiaggetta in due minuti.




Si può arrampicare nella piccola falesia che si trova nel bosco, con vie dal quarto grado al 6c (se non sapete di cosa sto parlando, vi consiglio di leggere il mio post contenente la piccola guida di arrampicata).
In questo caso, il bivio è il secondo, prendendo la stradina sterrata a sinistra che vedete in foto e proseguendo sul sentiero principale fino alla evidente radura della falesia.


Si può percorrere una parte dell'anello del Lago Coniglio/Lago Pistono anche con il passeggino da sterrato, mantenendosi nella strada dirtta a destra al bivio sovra indicato e proseguendo nel percorso ad anello segnalato.

Si incontrerà presto  il bivio per il sentiero che in due minuti scende alle terre ballerine, segnalato dal cartello informativo n. 4 che vedete in foto (la terza del post dall'alto).


Si può visitare il c.d. "parco archeologico" (visite guidate organizzate dal Comune di Montalto Dora, qui le info), oppure semplicemente leggere i numerosi pannelli informativi su flora, fauna e luoghi di interesse, ed osservare la palafitta, inaugurata nel 201, che costituisce la ricostruzione in scala reale delle abitazioni del villaggio che costituiva l'insediamento del 1400/1800 a.c., i cui resti sono stati scoperti sulla riva del lago.

Oltre alla palafitta, il c.d. parco archeologico comprende un piccolo spazio espositivo inaugurato nel novembre 2012 all’interno dei locali comunali, che documenta la Preistoria dei laghi inframorenici di Ivrea dal Neolitico all’età dei Metalli (personalmente però non l'abbiamo ancora visitato).
Le visite guidate al parco archeologico di solito si tengono la 2ª e 4ª domenica del mese da marzo a ottobre (escluso agosto, con partenza alle ore 15.00 presso lo Spazio Espositivo (ma controllate anche qui), a cui si aggiungono visite eccezionali in occasione di sagre (come quella del Cavolo Verza, a novembre) o feste paesane.


Infine, se si è fortunati, si può visitare il Castello di Montalto (questo il sito ufficiale; a breve, vi racconterò la nostra visita).


Insomma, si può viaggiare nella storia, fare un corso accelerato di botanica e geologia, tenersi in forma, divertirsi e...stare bene insieme, grandi e bambini!!!
Il tutto in pratica gratuitamente ed in un unico luogo.