Visualizzazione post con etichetta intervista. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta intervista. Mostra tutti i post

giovedì 7 aprile 2016

La mia intervista su "Coniugata. Due figli"

Ho avuto il piacere di essere intervistata virtualmente da Annabarbara, padrona di casa del blog "Coniugata. Due figli", per la serie "Storie di mamme", sul tema della mia condizione di mamma e contemporaneamente lavoratrice.
Perché il nome del blog di Annamaria non è stato scelto a caso: lei vuole condividere proprio la sua "essenza di mamma e lavoratrice" e le sue esperienze di mamma e moglie, per facilitare la vita a tutte le donne con link a blog ed articoli interessanti, riflessioni e consigli.
"Oggi intervistiamo la mamma-blogger di Mamma Avvocato, blog che apprezzo molto.

Nome: Mamma Avvocato, all'anagrafe Giulia

Numero e età dei figli: Il ricciolino biondo, quattro anni e quattro mesi

Professione: Avvocato libero professionista


1.Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?

Per quel che mi riguarda, al momento è così.

Il mio lavoro mi piace. Mi costa molta fatica, stress e sensi di colpa che, pur non essendo ripagati a livello remunerativo, sono però bilanciati dalla soddisfazione intellettuale che mi regala.

....
..il seguito, lo trovi qui, insieme ad una mia foto in un momento di gioia pura.

domenica 28 febbraio 2016

Tag: la gioia dell'essere mamma

Angela, del blog "Mamma today", mi ha nominata per questa iniziativa/intervista, con lo scopo di conoscerci un po' di più tra blogger e mamme.

Raccolgo l'invito e rispondo alle domande del gioco!

1. Come ti chiami?

Giulia. Solo una persona aveva il permesso di chiamarmi Giuli, ma ora purtroppo non c'è più.

2. Come si chiama tuo figlio e quanti anni ha?

Il nome di mio figlio non ho mai voluto scriverlo sul blog. Ormai ha 4 anni!

3. A che età sei diventata mamma?

A 29 anni.

4. Come è stata la tua gravidanza?

Tanta nausea all'inizio, per il resto senza problemi, a parte il fatto che è durata 42 settimane tonde! Il ricciolino non aveva voglia di nascere!

5. Hai seguito una dieta?

No, ne' in gravidanza ne' dopo, però ho curato l'alimentazione, riducendo i dolci ed evitando i cibi a rischio toxoplasmosi. In ogni caso, le allergie di cui soffro mi impongono già molte restrizioni alimentari, quindi una vera e propria dieta sarebbe praticamente impossibile!

6. Cosa non rifaresti durante la gravidanza?

Nulla. Ho vissuto il periodo della gravidanza senza particolari variazioni nel mio stile di vita, a parte smettere di arrampicare e sciare, ma ovviamente è una rinuncia che rifarei, se aspettassi un secondo figlio.

Forse, però, avrei meno paranoie.

7. Cosa invece faresti che non hai fatto?

Non saprei, direi nulla. Forse farei più foto con la panciona.

8. Come è stato il tuo parto?

Naturale, senza epidurale, con un momento di suspense e paura, risoltosi senza nessun intervento, e veloce, almeno a detta dell'ostetrica. Per me, a dire il vero, le due ore di travaglio sono sembrate eterne!

9. La cosa più difficile dell'essere mamma?

Non poter mai staccare la testa dalla responsabilità che la maternità comporta. Anche quando sono altrove, sto lavorando o facendo sport o qualunque altra attività, una parte della mia testa e' sempre preoccupata per mio figlio o pensa a mio figlio.

E poi, e' difficile dover essere sempre, non dico perfetta o infallibile, ma comunque disponibile e attenta alle sue esigenze, necessita' o bisogni, anche quando sei stanchissima, malata, nervosa o molto triste.

10. La cosa più bella dell'essere mamma?

Essere mamma!

Davvero, forse la consapevolezza di aver contribuito a far nascere un esserino così meraviglioso e poterlo veder sorridere, giorno dopo giorno.

11. Hai mai portato tuo figlio all'asilo nido?

Si', dai nove mesi appena compiuti ai tre anni, quando è passato senza soluzione di continuità alla scuola materna. Ha sempre frequentato a tempo parziale, poiché la retta piena era al di fuori delle nostre possibilità.
Comunque è una scelta che rifarei, ci siamo trovati benissimo, sia noi genitori che il ricciolino biondo!

12. Che prodotti baby consiglieresti?

Se per prodotti si intendono creme/shampoo o simili, consiglierei la crema idratante lenitiva della Trudi Baby care, la crema di protezione solare ed il bagnoschiuma all'amido di riso, i pannolini Pingu e l'olio e lozione al latte della linea baby line. Io mi ci sono trovata e mi trovo ancora (pannolini a parte) benissimo!

13. La pappa o il cibo preferito dal tuo bambino?

Adora la pasta in bianco, la vellutata di zucca, i bastoncini alsaziani, i fagiolini bolliti sconditi e la polenta.

14. Come si chiama il suo peluche preferito?

Nanna, che ha dalla nascita. Da un po' di mesi, però, adora anche Monsieur Lapin, un morbido coniglio.

15. Se dovessi consigliare un gioco costruttivo?

Il lego Duplo per i piccoli e i mattincini di legno, magari anche quei kit di legno con viti e bulloni per costruire.

E poi memory, i giochi di carte, la tombola per i piccoli, il domino ecc., che aiutano ad imparare a contare, i concetti di insiemistica, i numeri e la logica.

16. Il suo cartone preferito?

Al momento, "Curioso come George" oppure quello dei pop-up, fino a qualche mese fa, invece, erano "Peppa Pig" e "Masha e Orso".

17. Come vorresti festeggiare il suo prossimo compleanno?

Come vorrei o come pensiamo di farlo?!?
Il sogno sarebbe portarlo in Lapponia, a visitare il villaggio di Babbo Natale, visto che il suo compleanno cade a novembre e lui aveva già espresso questo desiderio quest'anno.

Non credo, però, che sarà possibile finanziariamente, quindi ci piacerebbe replicare la festa nella palestra di arrampicata, che è stata una successione (ne ho parlato nel blog) oppure, meglio ancora....organizzare una festa nella casa nuova!!

Prima, però, dobbiamo finire la ristrutturazione e non è scontato, purtroppo.

18. Come organizzi il momento nanna?

Da quando va alla scuola materna, in genere andiamo a letto tutti allo stesso orario, verso le nove e trenta. Pigiama, lavaggio denti, eventuale bagnetto, appena prima tutti insieme, poi leggiamo una storia nel lettone, se c'è mio marito un libro a testa, dopo cerchiamo di convincere il ricciolino ad andare nel su lettino (a volte con successo, altre no). Se funziona, lo accompagno, gli rimbocco le coperte e lui si canticchia una ninna nanna o sfoglia ancora un libro fino ad addormentarsi, altrimenti si mette giù e si addormenta, mentre noi leggiamo nel lettone, poi uno di noi lo sposta nel suo letto, in camera sua. Ovviamente, sa che lo porteremo in camera quando si sarà addormentato, perciò se si sveglia non si spaventa.

19. Sei già andata a mangiare fuori con lui? Come ti trovi?

Diciamo che da quando c'è lui, le uscite a due si contano sulle dita di una mano! Lo portiamo sempre, al ristorante, in pizzeria, ai pranzi matrimoniali, a casa di amici e non ci sono mai stati particolari problemi. Certo, a tavola sporca molto più di un adulto ma si contiene e poi porto sempre libri, giochi, matite colorati per intrattenerlo, se non ci sono altri bambini.

Fino ad ora non ci sono mai state scenate e non ha mai disturbato in modo eccessivo gli altri.

In ogni caso, se possiamo scegliamo luoghi con spazi verdi o terrazze e cortili, aree gioco o comunque ristoranti più informali in cui possa muoversi senza dare noie agli altri commensali o giocare con altri bimbi finito il pasto o aspettandone l'inizio.

20. La soddisfazione più grande che ti ha dato il tuo bimbo?

Impossibile dirlo, ogni piccola conquista o segnale di apprendimento e' motivo di orgoglio. Forse, però, tutte le volte in cui dimostra gentilezza e affetto verso parenti o amichetti del tutto spontaneamente, con gesti gratuiti, oppure quando supera le sue paure e gli vedo sorridere anche gli occhi dalla felicità!

Ecco le mie risposte!

Ringrazio Angi e, a mia volta, io invito a partecipare....tutte coloro che vorranno!

So che non a tutte piacciono questa catena di interviste e alcune di voi hanno già partecipato, quindi lascio a voi lettrici libera scelta.

Fatemi sapere, così verro' a leggervi.

 

venerdì 7 agosto 2015

La mia intervista sul Momfrancesca ed il suo concorso

In occasione del primo compleanno del suo blog, Francesca ha indetto un simpatico "concorso- intervista", che è anche un'occasione per conoscersi e conoscerci meglio.

Se volete leggere le mie risposte, cliccate qui.
Se volete partecipare anche voi, cliccate qui! Fate presto, il tempo sta per scadere!



giovedì 11 dicembre 2014

La professione da quando sono mamma: intervista su Mamma Al Cubo!

Mamma al cubo ha lanciato una bella iniziativa: Mamma, al lavoro!
Per parlare di noi mamme e lavoratrici (fuori e dentro le mura domestiche), di come è cambiato il nostro lavoro da quando siamo mamme, delle nostre necessità, lamentele, difficoltà e...dei nostri trucchi per sopravvivere!!!

Leggete l'intervista che mi ha fatto Mamma al cubo!






domenica 16 novembre 2014

Cosa ne penso di tablet & co.?

L'ho raccontato a Kidzinmind,  un blog che è anche un sito, una community di genitori e bimbi 0-6 ed una selezione di applicazioni, con il supporto di una serie di esperti.

Ecco cosa ho scritto.

I vostri bambini da che età usano tablet e smartphone? Con quali modalità?
Mio figlio ha appena compiuto tre anni ma è da quando ha un anno che “usa” il tablet. Non possediamo smartphone.
Principalmente, in casa nostra il tablet funge da televisore, con il vantaggio di poter scaricare i cartoni animati in lingue diverse, nel nostro caso in francese, così da rafforzare il suo bilinguismo.
In questo modo, mio figlio gode dello svago ma in modo controllato. Infatti, quando è il momento di dire basta (di solito dopo 10 minuti), fingo che si sia scaricata la batteria!!!
Fin da piccolo, poi, usiamo app “racconta storie”, e-book interattivi, immagini da colorare con il dito e mini puzzle, oltre ad altri giochini semplici, come il trenino, il pappagallo ripetente o applicazioni studiate per imparare il suono degli strumenti musicali o i versi degli animali.
Il limite maggiore che poniamo è quello temporale: mai più di dieci minuti al giorno, salvo qualche eccezione. E poi, ovviamente, stiamo con lui mentre gioca (anche per evitare rovinose cadute del tablet!!)
La possibilità di accedere a contenuti in lingue diverse e vederli direttamente su uno schermo a buona definizione ma trasportabile ovunque, secondo me è uno dei maggiori punti di forza del tablet.
Come si può usare la tecnologia per attirare l’attenzione dei bambini senza però perdere il controllo?
Con giochini semplici e molto colorati, intuitivi ma ben fatti. Mi sono accorta, infatti, che un’applicazione di scarsa qualità, anche grafica, non attira.
Inoltre, ritengo indispensabile che siano i genitori a decidere quali app e quali contenuti rendere accessibili ai bimbi, e a porre limiti di tempo.
Soprattutto, però, penso sia fondamentale non lasciare mai i bambini, perlomeno finchè sono molto piccoli, soli davanti a video o giochi elettronici.
D’altro canto, usandolo insieme ai genitori o ai fratelli più grandui, il tablet diventa un gioco come gli altri e l’occasione di scoperte e interazioni con i genitori.
Ci sono dispositivi più adatti di altri? Computer, videocamere, smartphone, tablet…
Non credo ci siano dispositivi più idonei, ma solo modi di utilizzo più adatti.
Si tratta di oggetti di per sè neutri, di “scatole”, seppur tecnologiche, vuote.
Sta a noi, come genitori, vigilare che i nostri figli li usino in modo positivo e riempirli di contenuti adeguati all’età dei nostrio bimbi ed all’impronta educativa che intendiamo dargli.
Il tablet è più facile da portare ovunque e da usare, mentre il pc richiede una postazione comoda e mouse e tastiera, però consente di utilizzare giochi più complessi e vedere meglio i video.
Al momento, vista l’età di mio figlio, trovo più adatto il tablet, crescendo, invece, potrebbe anche usare di più il computer, ancora non lo so.
Dove si nascondono le insidie nell’uso precoce della tecnologia?Nella eventuale mancanza di controllo da parte dei genitori, nell’abuso, nell’assenza di misura, nell’eccesso.
Se usata in modo intelligente, ragionato e per tempi adeguati all’età dei bimbi, non credo che la tecnologia rappresenti un’insidia, anzi, può essere un’opportunità in più di svago ed apprendimento.
Certo, la tecnologia non dovrebbe diventare un fine, anzichè un mezzo e, soprattutto, non dovrebbe diventare l’unica forma di gioco e svago.
Credo che per evitarlo sia utile, oltre al controllo, l’esempio dei genitori e la quantità di stimoli diversi forniti: difficile che avendo la possibilità di andare al parco giochi o a praticare attività sportive e vivendo circondato da libri, cubi da costruzione, bambole ecc., un bimbo voglia solo e sempre stare davanti ad uno schermo (salvo, forse, momentanee fasi di “passione” per un gioco elettronico)!!!
A maggior ragione, se vede i genitori leggere, uscire, chiaccherare con gli amici e fare sport, anzichè passare tutto il loro tempo libero davanti alla tv o a digitare mail o sms.

La tecnologia fa ormai parte della nostra vita quotidiana, almeno in misura minima, quindi non possiamo semplicemente ignorarla. Molto meglio cercare di conoscerla e utilizzarla al meglio.

Qui trovate la mia intervista, qui le app educative e divertenti di Kidzmind.

venerdì 13 dicembre 2013

Proustiamoci!!!

Oggi e' Santa Lucia.
Lucia come la mia nonnina adorata, Lucia come l'autrice di http://ma-la-notte-no.blogspot.it/, un blog che ho avuto la fortuna di scovare ormai quasi un anno fa e che ha lanciato una simpatica iniziativa: "proustiamoci, swap per blogger appassionate" - e un po' logorroiche, aggiungo io.
In cosa consiste? Semplice!
In una lunga intervista ad un'altra blogger, con le domande del questionario di Proust (piccola digressione: il questionario pare non essere inventato da Marcel Proust. Secondo Wikipedia, lo redasse o copio la sua amica e coetanea Antoniette Faure, quando erano adolescenti, proponendolo poi a Proust, poiché rispondere a domande di questo tipo, in quel periodo, era un intrattenimento sociale in voga presso le famiglie inglesi - meglio del nostro cinguettare o postare su Facebook mentre sei a cena con amici o conoscenti, mi pare).
E poi, non è che a noi, blogger dell'ultima ora, capiti tanto spesso di sentirci proporre un'intervista (a me mai)....non scriviamo per questo, ovvio, ne' ci rimaniamo male però una bella spinta all'autostima ogni tanto ci sta, no?
Aggiungo che, non so voi, ma io mi sono affezionata a molti blog che seguo più o meno regolarmente e non vedo l'ora di conoscere un po' meglio chi c'è, dietro lo schermo, a battere le dita sulla tastiera e produrre i post che leggo. Quindi....
Curiosi/e?

Vi presento Francesca, padrona di casa in: http://machehaimessosuilcaffe.blogspot.it/.
Lei si descrive come: "...umbra di nascita, romana per amore ma fin da piccolissima con la valigia pronta.
Amo l'arte in tutte le sue forme, sono creativa e anche molto pasticciona."
La verità, secondo me? creativa lo è davvero, moltissimo (date un'occhiata al suo 100 per 100 riciclo), pasticciona per nulla, a meno che non intenda che sa creare pasticcini meravigliosi (sono rimasta colpita dai suoi piccoli capolavori in zucchero - mania)!
E poi parla di viaggi, del suo gnappo che adora e di se', naturalmente, e spesso leggendo mi sento molto in sintonia con i suoi stati d'animo (solo che io non saprei mai decorare una torta come lei, sigh!), ecco perché sono molto felice di ospitarla qui!
Quanto al resto, la sua sensibilità d'animo e vena artistica, secondo me, traspare dalle sue risposte...giudicate voi è...buona conoscenza!


Il tratto principale del mio carattere

La spontaneità, l’essere trasparente sempre.
La qualità che desidero in un uomo.
La sincerità, l’essere ottimista, l’entusiasmo
La qualità che preferisco in una donna.
Il saper andare al di là delle apparenze, la generosità, la curiosità
Quel che apprezzo di più nei miei amici.
il loro affetto sincero
Il mio principale difetto.

L’insicurezza, il pessimismo, ecc.
La mia occupazione preferita.
amare
Il mio sogno di felicità.

Sentirmi davvero bene con me stessa e con gli altri. Avere altri figli
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia:
restare sola
Quel che vorrei essere.
Vorrei poter volare
Il paese dove vorrei vivere.
Ovunque con mio marito e mio figlio
Il colore che preferisco.
Il rosso
Il fiore che amo.
Tutti i fiori di campo. Detesto i fiori recisi
L'uccello che preferisco.
La cicogna
I miei autori preferiti in prosa.
Troppi direi, sono una lettrice compulsiva credo quasi dalla nascita.
I miei poeti preferiti.
Neruda, Emily Dickinson.
I miei eroi nella finzione.
Il piccolo Principe
Le mie eroine preferite nella finzione.
Nella finzione nessuna, nella realtà tutte quelle donne che nel mondo si ribellano alla loro condizione.
I miei compositori preferiti.
Verdi, Mozart, Rossini, Puccini
I miei pittori preferiti.
Burri, Fontana, nel passato Caravaggio, Rubens, Rosso Fiorentino, Pontorno e tanti altri.
I miei eroi nella vita reale.
Tutti quelli che stanno affrontando momenti difficili e nonostante tutto sorridono alla vita e continuano a vederne la poesia.Sono innamorata di Franca Rame e Dario Fo.
I miei nomi preferiti.
Bianca, Teresa, Anna, Filippo, Pietro
Quel che detesto più di tutto.
L’ipocrisia della gente e il non saper guardare oltre il proprio naso.
I personaggi storici che disprezzo di più.
Hitler e con lui tutti i dittatori della storia.
L'impresa militare che ammiro di più.
-
La riforma che apprezzo di più.
-
Il dono di natura che vorrei avere.
Vorrei saper cantare e ballare
Come vorrei morire.
Vorrei morire all’improvviso senza accorgermi di niente.
Stato attuale del mio animo.
Travagliato
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
La gola
Il mio motto.
Carpe diem e non smettere mai di cercare….


Se ci avete preso gusto e volete soddisfare la vostra curiosità, andate a trovare Francesca (http://machehaimessosuilcaffe.blogspot.pt/ ) per sapere come ho risposto io e Lucia ( http://ma-la-notte-no.blogspot.it/) per conoscere le risposte delle altre partecipanti!