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lunedì 1 aprile 2019

il BioMa, Biodiversitario Marino di Miramare

Post NON sponsorizzato

Chi mi legge abitualmente si ricorderà dei miei post sul Friuli Venezia Giulia, Grado, Trieste ed il Castello di Miramare.

Ebbene, siccome la primavera ormai è arrivata e le temperature si stanno facendo miti, forse qualcuno ha già voglia di andare al mare o di sognarlo ed avvicinarsi ad esso, magari con i bambini in un piccolo museo-laboratorio che, in realtà, oltre che di fauna marina racconta di un altro tema "caldo" del momento (e dovrebbe esserlo sempre, vista la sua importanza): l'impatto sulla natura e, in particolare, sulla salute dei mari, dei rifiuti che produciamo.

Il BioMa, Biodiversitario Marimo, Museo Immersivo dell'AMP di Miramare.


All'ingresso viene consegnato ai bambini un opuscolo con la "Caccia ai tesori della riserva", poichè quella di Miramare è un'importante riserva marina.
I bambini possono così giocare a rispondere ai quiz, dopo aver letto le didascalie delle installazioni ed aver osservato gli habitat marini esposti e fare i giochini proposti nel museo, per completare la prorpia caccia e ricevre un piccolo gadget-premio.
Senza la caccia al tesoro, peraltro, la visita rischia di non coinvolgerli.


Sono riprodotti gli ambienti marini, c'è una piccola vasca acquario con alcuni pesci, riproduzioni di altri pesci e mammiferi a grandezza naturale e delle rappresentazioni dell'inquinamento prodotto dai rifiuti plastici e non, nel mare, oltre ad un piccolo tunnel di collegamento oscurato con disegnati pesci e stelle marine fosforescenti (l'attrazione che è piaciuta di più ai piccoli) e a schermi con video sui pesci.




Per concludere:
Il museo è piccolo, disposto su di un piano e mezzo, vi si può trascorrereun'oretta ed è sicuramente  adatto a bimbi più grandicelli dei miei gemelli, io direi dai 6/7 anni in su.
I bimbi più piccoli, comunque, non potranno causare danni, poichè non vi sono installazioni o oggetti fragili (e questo è sempre un dettaglio interessante). 


Attenzione, però, ai passeggini perchè c'è una scalinata interna che collega i piani.

Inoltre, il prezzo del biglietti di ingresso a mio parere è eccessivo per quello che offre.
Tuttavia, se siete in zona vale la pena aggiungerlo alla visita del vicinissimo e candido Castello di Miramare, e del fantastico Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste.

L'impressione nostra e dell'altra famiglia con cui lo abbiamo visitato è comunque che il BioMa sia uno spazio che renda il suo meglio come laboratorio didattico per le scuole o i gruppi, più che ai visitatori occasioni, nonostante il prezzo del biglietto : è infatti dotato di due spazi appositi, per lezioni e laboratori, e per le attività con i bambini, escluse dalle visite "libere".



Nei dintorni, la splendida Trieste, con i suoi numerosi musei, anche per bambini (dai treni, agli animali), il faro della Vittoria ed il tram di Opicina, ed il mare, naturalmente!


Sul sito ufficiale del BioMa, tutte le info per organizzare una visita.



mercoledì 5 dicembre 2018

Il Castello di Miramare, in Friuli Venezia Giulia, con i bambini

Una visita lungo la coste del Friuli Venezia Giulia o alla splendida e signorile  Trieste, secondo me non può non includere il meraviglioso castello di Miramare.


Perchè? Vale più una foto di cento parole.
Perchè è un castello bellissimo, che con il suo candore si specchia in un mare turchese, circondato da un parco verde rigoglioso.

Già percorrendo il viale di accesso, fiancheggiato dal mare, il paesaggio toglie il fiato...




Il Castello, voluto dall'arciduca Massimiliano d'Asburgo (che però non potè goderselo) e dalla moglie Carlotta del Belgio, sorge sul promontorio di Grignano, appena fuori Trieste, da cui dista pochi chilometri, su uno sperone di roccia calcarea e fu costruito tra il 1856 ed il 1860.
In realtà l'acriduca e la moglie vi vissero poco, poichè nel 1964 partirono per il Messico, da cui Massimiliano non tornò.
Tra il 1869 ed il 1896 vi soggiorno spesso la famosa Principessa Sissi (Elisabetta d'Austria) e, tra il 1931 ed il 1937, vi abitò il duca Amedeo di Savoia Aosta.
 Egli modificà anche alcune stanze, che si vedono ancora arredate e decorate in modo più moderno (e secondo me meno bello, anche se certamente meno rindondante).

D'altro canto, con la vista di cui si gode dall'interno del castello, non stupisce che sia stato spesso scelto come residenza dalla nobiltà!




Gli interni sono ancora arredati, con uno stile molto ricco di oro e rosso e splendidi pavimenti e calendari di cristallo.



Il parco, con i suoi 22 ettari di estensione, è perfetto per far sfogare i bambini e per una pausa ristorativa, con ampie zone ombreggiate.
Vi è anche un bar, che noi però abbiamo trovato chiuso nonostante fosse domenica in piena stagone estiva.




INFO UTILI:
Vi è un parcheggio appena fuori il cancello di accesso al parco ma, nei periodi di maggiore affluenza, è spesso pieno, obbligando a difficili manovre per riuscire ad uscirne.
E' inoltre esoso (noi abbiamo pagato 7,00 Euro per un paio d'ore).
In alternativa, parcheggiate distante e fate la passeggiata sul lungo mare, per accedere al castello.
L'accesso al parco ed il parco stesso è visitabile anche con il passeggino, invece per l'interno del castello, a causa delle scale, si devono lasciare i passeggini all'ingresso.
Comunque l'ingresso è sempre gratuito per i minori di 18 anni provenienti da tutta l'Unione Europea e, per tutti, la prima domenica di ogni mese.
Non male per le famiglie che viaggiano con uno o più figli!
Il Castello è aperto tutto l'anno, salvo il 25 dicembre ed il 1° gennaio, con orario dalle 9,00 alle 19,00 o dalle 9,00 alle 16,00. Comunque qui trovate tutti gli orari di apertura e i prezzi.


NELLE VICINANZE
Naturalmente a Trieste (anche qui) ed ai suoi musei (tra cui qui quello dei treni), vi è l'Immaginario scientifico di Trieste (che si trova proprio a Grignano), che merita certamente una visita con i bambini (qui la mia descrizione e le info) e, letteralmente a due passi, il piccolo BioMa, Biodiversitario Marino, ovvero il Museo Immersivo dell'area marina protetta di Miramare.
Inoltre il Castello di Duino e, ovviamente, le spiagge del Friuli, tra cui quella di Grado, che noi abbiamo apprezzato molto!


lunedì 19 novembre 2018

Il Museo della Vite e del Vino, in Valle d'Aosta, con i bambini

In una domenica di piogga e buio, per non scordare il lato bello dell'autunno, noi abbiamo deciso di visitare il Museo della Vite e del Vino di Donnas (AO).

Spesso i musei che si hanno vicino a casa sono proprio quelli che meno si frequentano, che si danno per scontati.
Ed invece possono regalare piacevoli ed inaspettate sorprese, come è stato per noi in questo caso!

Si tratta, infatti, di un museo piccolo, a Donnas (AO), ovvero alle porte della Valle d'Aosta, a poco più di 300 mt s.l.m., sito nelle cantine dell'asilo comunale, ristrutturate nel 2003.


Il museo è relativamente recente ed è nato per celebrare una delle grandi risorse e, nello stesso tempo, delle attività tradizionali del territorio: la viticoltura, praticata già dal 1200 a.c., forse a seguito della colonizzazione dei romani.







Primo vino valdostano a ottenere la denominazione di origine controllata, il "Vallée d’Aoste Donnas DOC" , che prende il nome proprio dal Comune principale da cui provengono le sue uve (coltivate anche nei paesi confinanti), è infatti un vino rosso rubino importante, talvolta  definitoil fratello montano del Barolo”.
Per chi se ne intende, è prodotto con prevalenza di uve Picotendro (min. 85%), ovvero Nebbiolo.



Le sale del museo, con una splendida volta in mattoni rossi, porta alla scoperta delle fasi di coltivazione delle viti e di produzione dell'uva, con video, gigantografie ed una esposizione di attrezzi agricoli tradizionali, molti ancora di uso comune, di botti e "macchine", tra cui un bellissimo (aggettivo scelto dall'Alpmarito ingegnere e dal ricciolino) torchio in legno a leva del 1800, proveniente dalla vicina Pont Saint Martin.



  Inoltre è ricostruito un pergolato in legno tradizionale, poichè l'uva in Valle d'Aosta non è disposta su filari ma su pergolati, per catturare tutto il calore possibile, in terrazzamenti per sfruttare il poco terreno disponibile sui pendii ripidi e in prossimità dei muri di pietra di sostegno dei terrazzamenti, che peraltro al tramonto restuituiscono all'uva il calore accumulato durante il giorno.




Soddisfatte le curiosità di adulti, ragazzi e ragazzini con la visita, ci si può dedicare ai bambini con una zona a loro interamente dedicata, dotata anche di video illustrativi creati ad hoc sulla storia della viticoltura, delle fasi e mezzi di lavorazione del vino, proiezione di cartoni a tema, una grande lavagna, nonchè fogli e colori per esprimere creatività ed, infine, una "botte" morbida piena di palline colorate e pouf a forma di tronchi di legno.






Con i bambini piccoli, attenzione all'esposizione di bottiglie  all'ingresso del museo...sono ad altezza giusta per essere toccate e quindi potreste trovarvi a doverle ripagare senza neppure aver potute sorseggiare il vino!


INFORMAZIONI UTILI

L'ingresso  è gratuito ed è gestito dai ragazzi e dai volontari dell'Associazione di Promozione Sociale "I Monelli dell'Arte", che fanno anche da ciceroni.
E' aperto tutte le domeniche, da dicembre a ottobre mattina (dalle 10,00) e pomeriggio, a novembre solo il pomeriggio, nonchè in occasione di particolari manifestazioni e durante le festività.
Info e orari, anche per le visite nei giorni feriali,  qui
 Il museo è facilmente accessibile perchè sito al piano terra dinnanzi alla strada statale 26 della Valle d'Aosta e di fianco ad un parcheggio pubblico gratuito coperto.  

N. B. Si può visitarer con il passeggino e la sedia a rotelle, poichè disposto tutto su un piano e di larghezza congrua e dotato di rampe.
Particolari da non sottovalutare se si viaggia con due gemelli ancora piccoli, come noi!
I servizi igienici sono ampi e puliti.


Da visitare nelle vicinanze:

L'Ecomuseo della latteria turnaria di Treby, sempre a Donnas (AO), ed il Forte di Bard, con il suo Museo delle Alpi e le sue mostre temporane (anche qui ) sito a pochi chilometri da Donnas e, volendo, raggiungibile anche a piedi lungo l'antica via romana.

lunedì 12 novembre 2018

Cosa vedere a Torino con i bambini (anche quando piove)

Torino è una grande città ma è facile da visitare, grazie alle sue strade a scacchiera
Il centro storico, davvero ampio e signorile, è caratterizzato da gallerie pedonali, che consentono di passare da una grande piazza all'altra praticamente senza bagnarsi.
Piazza Castello

Piazza San Carlo con il suo storico Caffé Torino


Imperdibili Piazza Castello, Piazza Vittorio Emanuele e Piazza San Carlo.
Le pasticcerie/bar del centro, poi, sono fantastiche.
La città conta inoltre molti bei parchi, veri e propri polmoni verdi, in cui passeggiare, andare in bici, correre e far giocare i bambini.
Ancora Piazza Castello

Piazza San Carlo

In primis, il Parco del Valentino, il secondo più grande di Torino, con i suoi  421.000 metri quadrati sulla riva sinistra del Po.


Ci sono un laghetto, fiori, ampi viali, parchi giohi, bar e chioschetti si può visitare il Castello del Valentino, oggi sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e  patrimonio dell'Unesco (qui le info per visite interne).

Il Castello sede della facoltà di Architettura

Soprattutto, c'è il Borgo Medioevale del Valentino, creato nel 1884, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana, con l'intento di offrire uno scorcio dei borghi medioevali del Piemonte e della Valle d'Aosta.
Si può visitare la Rocca (a pagamento) o anche solo passeggiare, gratuitamente, nel pittoresco borgo.
Tra l'altro, vengono organizzate manifestazioni ed eventi, anche per bambini, in tutte le stagioni dell'anno.
Scorci del Borgo del Valentino, nel Parco del Valentino e sulle rive del Po

Se poi siete disposti ad allontanarvi dalla città vera e propria, non potete perdervi la grandiosa Reggia di Venaria Reale, con o senza i suoi fantastici giardini.





La Reeggia sorge proprio ad una estremità del Parco della Mandria, il più grande di Torino, o meglio, una riserva naturale  che si estende per circa 6540 ettari  tra i Comuni di Venaria Reale e Druento (TO), ad ingresso gratuito e meta ideale per passeggiate o biciclettate nel verde, anche con i passeggini, e pic nic (ci sono anche aree attrezzate), non solo estivi!!!

All'interno, anche il Castello, visitabile a pagamento.

Il Castello della Venaria Reale
Restando in città, non si può perdere il trasporto sulla storica tranvia Sassi - Superga (costi e orari qui), che conduce dal quartiere Sassi, a Nord-Est di Torino al colle di Superga (mt. 672 sul l.m.) ed alla Basilica di Superga, fatta edificare dai reali di casa Savoia nel 1700 e progettato dal noto Filippo Juvarra, che domina dall'alto Torino ed è un'altro dei suoi simboli.

La cremagliera piacerà molto ai bambini e la Basilica, con tanto di convento retrostante con alloggi reali, agli adulti.
Molto particolare, per bimbi non facilmente impressionabili, la cripta, che ospita le salme di alcuni dei reali di Casa Savoia.

Molto caratteristico anche il Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi, sulla collina di Torino, lateralmente rispetto al Monte dei Cappuccini ed alla sua Chiesa (con una cupola che merita di essere vista).
Torino, infatti, è posta ai piedi della Alpi e dominata dai monti. 
E' una città di illustri alpinisti ed ha ospitato le Olimpiadi Invernali del febbraio 2006.
Non si può quindi prescindere da questo aspetto (e quiesto museo) per conoscerla ed apprezzarla.
Qui il sito del museo, che era piaciuto molto al ricciolino quando era ancora un nanerottolo di pochi anni.
Se volete godere della magnifica visita che si gode dalla terrazza del museo, su Torino e, soprattutto, le montagne che la circondano, andateci con il sereno!

E quando piove o fa molto freddo?

E' l'occasione per visistare uno degli altri numerosi musei adatti ai bambini della città.

Il Museo Nazionale dell'Auto di Torino, ovvero il MAuto, ad esempio, nei pressi del Lingotto.
D'altro canto, dove, se non nella città della FIAT,  poteva esserci questo gioiello di museo!!!


Si tratta di una esposizione di 200 automobili originali di diverse marche, filmati storici e indicazioni sulle evoluzioni della tecnica e gli avvenimenti storici che hanno segnato le varie epoche.
C'è spazio anche per ricostruzioni di arredi a tema auto, per la formula 1 ed i progetti del futuro, video d'epoca e una zona dedicata ai motori ed alla loro evoluzione nel tempo.



Oppure il Museo del Cinema, con la storia della fotografia e delle prime tecniche di ripresa cinematografiche ma anche installazioni, ricostruzioni dei set di celebri film, simulatori e costumi di scena.


Inoltre il Museo si trova sotto il simbolo di Torino: la Mole Antonelliana!

Ovviamente merita anche salire sulla Mole, utilizzando l'ascensore che si prende dall'atrio al piano terra (biglietto a parte rispetto al Museo del Cinema) e che è molto panoramico, poichè è un parallelepipedo interamente vetrato che sale nel centro del salone, verso la cupola.
Da astenersi chi soffre di vertigini!!!

Vista su Piazza Vittorio ed il Po dalla cima della Mole

E poi c'è l'INFINI*TO, il Museo dell'Astronomia e dello Spazio, con il planetario, a Pino Torinese, sulla collina di Torino, a circa 10 km dal centro.
Una struttura è che tutte le installazioni sono moderne e interattive, con tanti "giochi" ed "esperimenti" che consentono di "toccare con mano" le nozioni spiegate, peraltro in modo abbastanza chiaro, dai cartelli esplicativi, rendendo più semplice comprendere sia agli adulti che ai bambini.
Il planetario offre spettacoli adatti a bambini (secondo me, adatto almeno dai 3/4 anni, poichè si sta al buio e seduti per una mezz'ora), sui segni zodiacali, il sistema solare e le costellazioni.



Merita una visita anche l'istruttivo MAcA, il Museo A come Ambiente, nei pressi del Parco Dora, parco postindustriale di 456.000 m² , dove fino agli anni novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin.
Il museo si articola su tre piani, dedicati ad energia, rifiuti ed acqua, con installazioni da provare, laboratori per bambini, pannelli esplicativi e rappresentazioni efficaci.





Con riserva, posso consigliare anche il Castello di Rivoli ed al suo Museo di Arte Contemporanea.
 Con riserva perchè, come ho raccontato qui, noi siamo incappati in una mostra decisamente non adatta ai bambini.
Altri utenti, però, hanno avuto esperienze più positive e l'esterno e l'ubicazione sono molto pittoreschi.

Il Castello di Rivoli

Noi non abbiamo ancora visitato il Museo Egizio, recentemente restaurato, e dobbiamo tornare all'Armeria Reale, al Palazzo Reale ed in altri musei che abbiamo esplorato prima dell'arrivo dei figli e dunque, decisamente, con un'altra ottica.
So per certo, però, che non ci deluderanno.

La galleria commerciale del Lingotto può essere una buona tappa per lo shopping al chiuso, se le gallerie del centro non vi sono bastate, per poi fermarsi a mangiare alla vicina Eataly.
Tanto il Lingotto, quanto Eataly, peraltro, si prestano ad essere vistati insieme al MAuto, poichè raggiungibili a piedi.


Che dite, avete abbastanza spunti per un weekend a Torino, con il sole o con la pioggia???