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lunedì 23 novembre 2015

Nuoto vs. corsa. 17 motivi per nuotare (e 11 lati negativi del farlo)

Da un paio di anni a questa parte, i miei tentativi di mantenermi in forza ed il mio bisogno di sfogarsi
 passano (anche) attraverso la corsa.
La corsa ha molti lati positivi: per esempio, mi ha permesso di recuperare il peso pre-gravidanza 
e per questo le sarò sempre infinitamente grata.

Pero' c'è poco da fare, i miei sport preferiti rimangono altri: il nuoto in primis.
L'acqua mi fa sentire sempre bene, leggera, naturale, a mio agio.
E ogni volta che macino vasche, il sabato mattina, nella corsia di fianco al ricciolino biondo 
che segue il suo corso, penso alle differenze e somiglianze, ai pro ed i contro di questi due sport e...
alle ragioni per praticare l'uno e l'altro!

                                                                              
 
 IL NUOTO

Pro (in  ordine "rigosoramente" casuale): 
 
 
 1 - ti costringe a depilarti regolarmente, anche d'inverno.  E no, non è così scontato!
2 - ti risparmia la doccia del mattino o della sera, a casa, con nano richiedente attenzioni appostato
 fuori dal box e i minuti contati;
3 - a forza di vederti in costume, ti risparmia il trauma della prova costume all'arrivo dell'estate;
4 - ti consente di ammirare dei bei ragazzi muscolosi. Perché, diciamolo, ci sono sempre più uomini 
in vasca che donne, ed i nuotatori sono in genere ben proporzionati. 
E poi, con gli occhialini addosso, nessuno si accorgerà che lo stai fissando;
5 - tonifica tutta la muscolatura senza affaticare le articolazioni. 
Difficile uscire dalla vasca con doloretti alla rotula, alle caviglie o alla spalla, anche se i muscoli 
sono stanchi;
6 - migliora il fiato senza farti ingurgitare aria fredda in inverno e moscerini molesti in estate;
7 - il kit basico si può riciclare al mare o al lago d'estate (anche se il costume è intero)
 - accappatoio e ciabatte anche in casa - e se praticate poco durerà a lungo;
8 - comprare il minimo indispensabile, costa relativamente poco;
9 - ogni stagione è buona e non patirete mai troppo freddo o troppo caldo e, 
in ogni caso, non sarete esposti a vento, pioggia e neve;
10 - è ottimo per far passare il raffreddore o la tosse in fretta, perché ti costringe a “scaricare”;
11 - volendo si può ascoltare la musica con appositi mp3;
12 - consente di ascoltare suoni migliori: lo sciabordio dell'acqua o il silenzio, 
i suoni ovattati del movimento sotto l'acqua, in apnea, oppure il rumore degli spruzzi.......per me,
è il massimo del relax, altro che quei cd con i rumori del mare o del bosco che vendono in edicola!
13 - la mente divaga nella ripetizione del gesto: nascono idee, progetti, ci si rilassa e distrae;
14 - si è circondati dal blu, a volte dal verde, quasi sempre da colori tenui o comunque allegri......
una bella seduta di cromoterapia compresa nel prezzo;
 
 
15 - puoi ascoltare il suono dei tuoi piedi e della tue braccia all'impatto con l'acqua e concentrarti 
sul tuo respiro e sulle sensazioni del tuo corpo;
16 - si può praticare con praticamente qualunque condizione fisica, gravidanza e  sovrappeso compresi,
senza che alcun medico abbia da ridire  (a meno che non si soffra di particolari problemi alla spina dorsale). 
E a qualunque età, dai tre mesi ai. ...103 anni ( e oltre) !!!
17 - se avete voglia di chiacchierare con i vicini di corsia o con le amiche, potete trovare il tempo di farlo, 
ma se volete fingere di non sentire e non essere disturbati da attenzioni moleste, potete usare 
la scusa dei tappi nelle orecchie e dell'acqua e...fare una bella giravolta a fine corsia per ripartire 
senza fermarvi! 
 
 
 
 
 Contro (sempre in  ordine "rigosoramente" casuale): 
 
1 - ti costringe a depilarti regolarmente, anche d'inverno (una fortuna o una scocciatura, a seconda
 dei punti di vista);
2 - ti costringe a vedere uomini in costume che...ti risparmieresti volentieri di guardare;
3 - ogni ingresso in piscina costa, anche se meno di un ingresso o abbonamento in una 
qualunque palestra;
4 - non offre molta occasione di sfoggiare abiti alla moda o capacità di abbinamento: 
difficile che qualcuno noti accoppiamenti ciabatte ,costume e accappatoio, 
al massimo potreste spiccare per la  vostra cuffia;
5 - si è limitati nella scelta di luogo ed orari: di solito serve una piscina 
(solo le fortunate vivono al mare o hanno un bel lago a portata di mano) 
e che sia aperta al c.d. “nuoto libero”;
6 - si può rimanere incastrati in ingorghi all'ora di punta in corsia. Giuro;
7 - la capigliatura può risentire dell'asciugatura rapida con l'asciugacapelli dall'alto;
8 - può annoiare vedere intorno a sé sempre lo stesso scenario (a me non capita, però);
9 - non è il massimo per dimagrire, perché richiede tempo e costanza;
10- l'acqua mette appetito (o almeno, a me succede);
11- arrivati a casa dovrete ancora sciacquare costume, occhialini, ciabatte e cuffia e mettere a 
lavare l'accappatoio/asciugamano. 
E comunque l'odore del cloro, resterà in bagno e sulla vostra pelle per un bel po'.
 
p.s.Quello del lavaggio post nuoto, è forse l'inconveniente che mi pesa di più. 
 
Come vedete, i pro battono ampiamente i contro, almeno numericamente....
d'altro canto, passiamo i nostri primi nove mesi di vita immersi in un luquido!
 
E i pro e i contro della corsa ?
Al prossimo post!

Voi, cosa ne pensate? Nuotate? Vi è venuta voglia di farlo ? Avete notato altri pro e contro ?
 Se sì, scrivetemeli, sono curiosa!

mercoledì 11 novembre 2015

A volte insistere serve (forse)

Dopo nove mesi di stop, ad ottobre sono tornata alla carica con il nuoto ed il ricciolino ha cominciato un nuovo corso da sei lezioni di 45 minuti, il sabato mattina, questa volta nella vasca degli adulti (e in quella dei piccoli per i momenti di gioco ad inizio e fine lezione) con le allenatrici ma senza mamma.

Io ho fatto un mini abbonamento, per approfittare del tempo del corso e nuotare anche io, guardandolo dalla corsia accanto.

Perché per quanto mi sia utile la corsa e per quanto mi piaccia l'arrampicata, il nuoto mi manca ancora tantissimo.

Le prime tre lezioni sono state una tragedia: pianti al momento di prepararsi a casa, pianti nello spogliatoio, pianti in vasca, proteste della serie "non ci voglio andare più", "ho paura", "non mi piace PER NIENTE" (con il "per niente" urlato a tutto volume.


Una mattina ha fatto di tutto per farci arrivare in ritardo, aiutato dalla desarpa (il rientro delle mucche dagli alpeggi in alta quota a valle, ovviamente transitando anche per le statali), gongolando: "Che bello, arrivai amiche sarà già finito!"

E invece no, abbiamo perso solo dieci minuti.

Un'altra, in auto, ha cercato di fare leva sulle mie paure di madre: "Mamma, e se affogo?" (Termine che ha imparato subito, peraltro) ed io a rassicurarlo che non era solo, c'era l'allenatrice; "Si', però se si distrae e io affogo?"; ed io a rassicurarlo che non poteva accadere e comunque non si muore annegati i dieci secondi;"Guarda mamma che anche le maestre si distraggono, qualche volta!", "Vuoi che "muoro"?"; ed io a spiegargli che tanto avrei nuotato in una corsia vicina o sarei stata sugli spalti pronta ad intervenire; lui a ribattere "Ma se sei vestita non fai in tempo e poi non sai saltare la ringhiera e io intanto affogo" e ancora "Ma mamma, tu non mi vedi perché non hai gli occhiali e poi non ci senti neanche!" (Perché uso i tappi per le orecchie) e via di questo passo.

Io, però, non ho mollato, anche perché, nei minuti finali delle lezioni, quando le allenatrici facevano giocare i bimbi nella piscina piccola, si vedeva che il ricciolino era contento. E dopo, ha sempre voluto fermarsi ancora a giocare in acqua con me, un quarto d'ora/venti minuti, fino a quando non ci buttavano fuori perché era ora di chiudere per il pranzo!!!

Forse sarà una mia fissazione, forse è irrazionale, ma sono da sempre fermamente convinta che non si possa crescere senza saper nuotare o andare in bicicletta. Che sia un po' come non saper respirare o camminare. Che sia essenziale, anche e soprattutto per una questione di sicurezza.

Lo sapete che ogni anno in Italia ci sono circa 400 morti per annegamento?E che viviamo in un paese con 7375,31 km di coste marine (dati Telefono Blu) senza contare gli innumerevoli laghi della mia zona, i torrenti di montagna che attraversiamo, i fiumi, la vasca da bagno in casa, le piscine e piscinette.

Ovviamente non sempre basta saper nuotare o si tratta di bimbi piccoli. Inoltre, sono ben consapevole che non potrò sempre proteggere mio figlio e che anche ai migliori genitori ed educatori, basta veramente un attimo di disattenzione o un piccolissimo errore. Però vorrei fare il possibile, ecco.

E poi io adoro nuotare e vorrei proprio provare a trasmettere queste sensazione a mio figlio.

Non è solo per il mio benessere che ho nuotato tre volte a settimana, se non quattro, per tutta la gravidanza e che l'ho portato al suo primo corso di acquaticita' a quattro mesi.

Perciò, anche se devo "sacrificare" il sabato mattina e arriviamo a casa alle 13.30, spesso con ancora il pranzo da preparare, anche se la piscina e' pur sempre a 11 km da casa, anche se è un costo ed una fatica, non ho mollato.

D'altro canto, una mia amica mi ha raccontato di aver portato la figlia a sette lezioni, contenta di andare in piscina ma poi bloccata sul bordo senza voler entrare per tutta la lezione. Altro che la mia pazienza e perseveranza (S., sappi che ti stimo molto per averlo fatto !!!)

Ebbene.

Alla quarta lezione, il ricciolino biondo e' riuscito a trattenere le lacrime e ha partecipato attivamente, ammettendo alla fine di essersi divertito, anche se non ha messo la testa sotto l'acqua e non ha voluto fare un tuffo (ma questo non mi interessa).

Sabato c'è stata la quinta lezione e, pur protestando il mattino, non solo non ha pianto ma ha chiesto lui stesso alla allenatrice di metterlo di nuovo nel gruppo dei bimbi da portare nella piscina grande.

Una volta dentro, poi, ho visto che chiacchierava allegramente con gli altri bimbi e rideva.

Alla fine, ha di nuovo confermato di essersi divertito.

Questa settimana ci aspetta l'ultima lezione ma, vista l'evoluzione finalmente positiva del corso, ho già anticipato alla allenatrice che vorrei farlo continuare con il corso successivo, che sarà di sole cinque lezioni, senza interruzioni.

Forse, e dico forse perché magari sabato saranno di nuovo pianti isterici e musi lunghi (da quando sono mamma, ho capito che non si può mai sapere con certezza in anticipo!!!), insistere e' servito.

Forse, e dico forse, il mio istinto di mamma non ha fallito e il ricciolino aveva davvero solo bisogno di essere spinto ad affrontare le proprie paure.

 

venerdì 9 ottobre 2015

Tre letture di fine estate, molto diverse tra loro

Questa estate e' stata all'insegna della lettura. Ho letto veramente molto, anche per i miei standard, un po' per insonnia, un po' grazie ai giorni di vacanza e a qualche pomeriggio al lago.
Di molti libri letti ho già parlato, venerdì del libro dopo venerdì.
Ne ho lasciati indietro tre, che mi sono piaciuti e ho letto volentieri ma senza entusiasmarmi come gli per altri, per ragioni diverse.
"Io nuoto per amore" di Federica Pellegrini, pag, 99, ed. Mondadori, 2009, Euro 16,00
Ho già detto spesso quanto ami nuotare. Seguo anche le gare di nuoto, tuffi compresi, quando i media ed il tempo lo consentono. Quindi non potevo esimermi dal leggere questo libro, di una delle mie eroine, da un punto di vista sportivo. Ero molto curiosa, perché la Pellegrini e' diventata anche un personaggio pubblico, a volte molto chiacchierata per le sue scelte sentimentali, tanto criticata per i fallimenti, quando osannata per i successi.
Non è certo facile essere un agonista a tempo pieno, in qualsiasi sport. Richiede abnegazione e sacrificio, come far il musicista. Richiede volontà e determinazione.
E nel libro, si capisce che la Federica nazionale ne ha molta. Si racconta con sincerità ed immediatezza, in quello che è una specie di diario, purtroppo con molti buchi temporali, di raccolte di riflessioni.
Leggendolo, ho visto la ragazzina tormentata dal suo stesso successo ma anche la campionessa, il personaggio pubblico e i problemi di una ragazza "normale".
Lati di una personalità complessa come quella di ogni essere umano, che a volte vengono dimenticati dai media quando si tratta di giudicare o fare gossip.
Insomma, non un capolavoro e neppure una vera autobiografia, nessuna particolare rivelazione, ma un diario sincero che aiuta a comprendere un po' di più l'identità di una nuotatrice d'eccezione.
"Tutto, in me, e' una gara senza fine.
Una lotta di opposti, un continuo passaggio dal giorno alla notte, un alternarsi della luce più abbagliante con le ombre più cupe.
Questo è il mio carattere.
Questa sono io."

*****
"Operazione Cremlino" di Chris Ryan, pag. 353, ed. Longanesi &C.
Protagonisti di questo romanzo di spionaggio sono Rick, un SAS, e Sasa, soldato russo.
Inghilterra e Russia vogliono migliorare i propri rapporti dopo la guerra fredda e, su richiesta degli Stati Uniti, un gruppo di SAS, guidati da Rick, viene inviato in Russia per addestrare alcuni militari russi.
Lo scopo dovrebbe essere condividere trucchi e sistemi per collaborare e per aiutare i russi a sconfiggere la mafia, che rende instabile e pericoloso il paese e, per questo motivo, non piace neppure a USA e Inghilterra.
Ben presto, però, i SAS scopriranno che sotto c'è molto di più e dovranno adeguarsi, seppur di malavoglia, a fare il doppio gioco. Solo alla fine, dopo varie "missioni" con i russi, scopriranno di non essere stato gli unici!
Un romanzo dalla storia abbastanza appassionante ma scritto senza quella capacità di far immedesimare i lettori, senza quel ritmo della narrazione, che invece si trova nei libri di Andy Mac Nab, ad esempio questo o questo, anche lui SAS, come l'autore di questo romanzo, anche lui coinvolto nella operazione Bravo Two Zero.
Sicuramente consigliato agli amanti del genere ma senza aspettarsi che sia a livello di quelli di McNab!!
*****
"Le domande di Brian" di David Nicholls, pag. 393, ed. Beat
Ho comprato questo romanzo alla fiera del libro di Torino, dopo essere rimasta piacevolmente colpita da un altro libro dello stesso autore, "Noi".
Questo scritto non mi è piaciuto altrettanto, la storia mi è sembrata meno briosa, forse meno consona alla mia vita attuale.
È ben scritto, consente di immaginare bene il clima sociale e l'atmosfera dei luoghi evocati dall'autore, l'Universita di Bristol negli anni '80, la campagna, i programmi televisivi a quiz, le differenze culturali ed economiche tra gli studenti ecc., però il protagonista, Brian, non mi è mai risultato simpatico e non ho vissuto nessun tipo di immedesimazione.
Piuttosto, ho provato pena per lui, mi sono irritata per la sua sbadataggine e incapacità di guardare oltre l'apparenza, anche in ambito amoroso.
Mi sono piaciuti di più i personaggi collaterali, gli amici Spenser e Tone e la ragazza ebrea intelligente che sa vedere in Brian la persona che è, anziché quella che si sforza, senza successo, di diventare.
Un romanzo sui tormenti della giovinezza, sul desiderio di riscatto sociale attraverso lo studio e l'istruzione, sulle difficoltà relazionali, che forse ho solo letto nel momento sbagliato.



In conclusione: non sconsigliato del tutto ma neppure consigliato.

martedì 22 settembre 2015

Quali attività sportive dopo la scuola? Le nostre scelte e la sua prima garetta di corsa !

Leggere il post di Drusilla mi ha spinto a ricapitolare le nostre scelte per le attività extrascolastiche, per ora essenzialmente sportive.

Scelte necessariamente condizionate: dagli orari, dall'offerta del territorio, dai gusti /inclinazioni del ricciolino e, inevitabilmente, dall'opinione mia e dell'Alpmarito.

Questo perchè il mio biondino è ancora troppo piccolo per conoscere gli sport e fare scelte effettivamente consapevoli, ammesso che ciò sia possibile.

Quest’anno ho optato per il corso di nuoto, 45 minuti il sabato mattina, solo 6 lezioni fino a Natale.
Al lago ed al mare, quest'estate, ho infati capito sia che era pronto per imparare a stare a galla da solo, sia che il fatto che non sappia nuotare genera in me una tale ansia da rovinarmi parte del relax e, conseguentemente, rovinare a lui il divertimento.
Secondo me, poi, in uno Stato ricco di laghi, mari e fiumi, è impensabile non saper nuotare.
Ora bisognerà vedere se il ricciolino digerirà la questione "corso", perchè andare in piscina con me gli piace un sacco, l'idea di una maestra di nuoto e altri bimbi, molto meno.


Da gennaio come lo scorso anno, finito il corso di nuoto, pensavamo di ripartire con il corso di sci di fondo, la domenica mattina.
Così nuoto e fondo si alternerebbero e non dovrebbero stancarlo (e stancarci) troppo.

A questi "impegni" si aggiungerà  la solita serata settimanle in palestra di arrampicata con mamma e papà e amichetti a turno (niente corso, e’ troppo presto, gioca, salta, arrampica liberamente).

Dopo Natale, ci sarà l’inizio di un corso di gioco- atletica e, siccome lui è sempre in movimento e gli piace correre, la mia intenzione era di portarlo alla prima lezione a provare, per capire se potrebbe in effetti piacergli.
Tutto ancora da verificare, comunque.

Alla musica, che mi piacerebbe introdurre nelle sue giornate, penseremo fra un anno o due, come pure al calcio, che inizia a chiedere di poter praticare, non ancora per reale interesse ma per imitazione del cuginetto grande. In ogni caso, pare troppo presto e io son ben contenta di aspettare, visto che è l'unico sport che proprio io e l'Alpmarito detestiamo!

Poi ci sarebbero 5/6 lezioni di yoga mamma e figlio. Abbiamo fatto una piccola prova la scorsa settimana e il ricciolino biondo è sembrato interessato però, ad essere sincera, credo che farebbe piacere più a me che a lui e non vorrei che si sentisse troppo impegnato.

Come Drusilla, penso che il gioco libero e il gioco gli amichetti ed i nonni, la corsa la bicicletta ecc. debbano continuare a rappresentare un momento importante, anche dal punto di vista temporale, delle sue settimane.

Nel frattempo, il ricciolino sabato ha partecipato alla sua prima gara di corsa, in occasione della Festa dello Sport organizzata nel paese in cui viviamo.



200 mt in salita, da una piazza all'altra, in un gruppo di bambini da 0 a 5 anni, con tanto di pettorali "come i grandi"!

Il nostro campioncino si è impegnato tantissimo, è partito in ritardo perchè non aveva ben compreso il meccanismo ma poi è arrivato...4 ° !!!

Io e l'Alpmarito siamo corsi a lato strada, di fianco a lui, e il suo sorriso mentre correva guardando ora l'uno ora l'altro, nonchè la sua soddisfazione ed il suo orgoglio alla fine, sono state emozioni indescrivibili!



E poi gli hanno consegnato succo di frutta e barrette di cioccolato, con sua grande gioia!

Ora, ha già iniziato a chiedere quando potrà fare la prossima gara.
Pare proprio che tutto lo spirito agonistico che non abbiamo mai avuto io e suo padre, si sia riversato in lui!!!

p.s. Anche l'Alpmarito ha gareggiato nella competizione per adulti, per dare il buon esempio e in onore della festa dello sport organizzata con tanto impegno dalle associazioni sportive del territorio.

lunedì 6 luglio 2015

L'estate che sa di cloro, lago, gelati e pedalò.

Estate è...

...il lago Sirio, con i suoi pedalò, barche a remi e kayak, i tuffi in piscina e le merende alla "casetta", tra un gelato ed una pizzetta da bambini, un caffè o un aperitivo da adolescenti.

Oggi, da madre, rivivo tutto con gli occhi di mio figlio.
La piscina per i bambini, in cui ora ho solo più il permesso di mettere i piedi ...




 la sabbiera...
i giochi...


i pedalò

..persino le sdraio...
tutto è cambiato nel corso degli anni,

però il paesaggio...



 ed il sapore di risate, di sudore, di cloro e di acqua dolce,
la gioia di sentirsi liberi,
il bello di stare in costume,
la voglia di sguazzare,
i richiami continui dei genitori,
quel non voler perdere neppure un minuto di gioco,
i compagni di gioco di pochi giorni,
che poi ritrovi puntuali l'anno successivo,
la doccia a fine giornata, sempre gelata perchè l'acqua calda è gia finita,
le barche ed i pedalò che se non li aspetti con pazienza,
son fuori e non riesci ad acchiaparne uno,
e quello del colore diverso, o più nuovo, 
che è sempre il migliore, il più conteso,
le minacce e le lusinghe delle mamme, 
gli strilli dei bambini
quando è ora di uscire dall'acqua,
ed è sempre troppo presto, troppo caldo, ancora un minuto,
 la macchina rovente e soffocante che ti aspetta sotto il sole,
i temporali improvvisi e le zanzare,
i "non camminare scalza/o che se pesti un ape..",
"..hai mangiato? Devi aspettare prima di fare il bagno..",
i costumi da risciacquare e gli asciugamani da lavare,
gli spogliatoi dove fai la sauna, 
ed esci più sudato di quando sei entrato nella doccia,
i divieti, 
che fino a 14 anni in barca da solo non si può,
ma i kayak invece sì,
e dal pedalò tuffarsi proprio no, 
e attenzione allo scivolo che è pericosolo,
e non correre che scivoli e cadi malamente,

tutto questo non cambia mai ed ha il sapore dell'estate-
Solo che, ora sono io a vestire i panni del genitore.


E un pò sono contenta, un pò mi prende la malinconia.

E allora remo sulla mia barchetta, mentre il ricciolino biondo fa da navigatore,
dopo che l'Alpmarito mi ha aiutato a uscire dall'imbarcadero,
perchè remare mi piace, le manovre invece...!


E ringrazio di essere eporediese.



 

mercoledì 8 ottobre 2014

Alla ricerca di una nuova routine

Il mio ricciolino biondo alla materna fa progressi.

Piange ancora al mattino, però ora mi saluta dalla finestra in braccio alla maestra.
Certo, rimane uno strazio convincerlo a vestirsi e prepararsi, poichè sembra voler rallentare il tutto per rimandare l'inevitabile e, soprattutto, resta uno strazio sentire il suo abbraccio forte e dover dire basta alle sue richieste: "Ancora un bacino mamma. Ancora una carezza, ancora un abbraccio."
 Fosse per me, lo sbaciucchierei tutto il giorno!

Però poi va e gioca, felice. A fine giornata ammette persino di essersi divertito, pur precisando che preferirebbe comunque restare a casa con me o con i nonni, se proprio io devo lavorare.
Salvo poi volere i nonni quando io ci sono. Ma vabbè.

Non è passato neppure un mese dall'inizio della scuola e lunedì ci sarà già la seconda riunione.
Alle 17.30, ovviamente.
Sempre ovviamente, giovedì il nano uscirà prima per "riunione sindacale".

La scuola pubblica si paga cara, purtroppo, per lo meno in termini di orari, chiusure, scioperi e riunioni sindacali.
Nel nostro caso, per una peculiarità tutta regionale, le scuole materne ed elementari sono chiuse il mercoledì pomeriggio, ufficialmente per permettere alle maestre di seguire i corsi di aggiornamento.
Verò è che molte attività sportive nella zona sono strutturate al mercoledì pomeriggio, tenendo conto di questa peculiarità, ma il nano è ancora troppo piccolo per questo e poi, qualcuno lo dovrà comunque andare a portare e prendere.
Quindi, ancora una volta, sono costretta a ricorrere ai nonni, che aiutano con piacere, per fortuna.
Idem se ho impegni oltre le 17.15, visto che i bimbi sono fuori al massimo alle 17.30.
Per loro è già tanto, me ne rendo conto, però io ho dovuto accorciare la pausa pranzo, sacrificandola quando vado a correre, per recuperare e non pesare sempre e solo sui santi nonni.
Poi, ovvio, almeno un paio di giorni a settimana faccio tardi lo stesso.
Negli altri, la sensazione di aver ternminato la giornata lavorativa alle 17.15, nonostante il buio delle giornate autunnali, è impagabile.

Orari a parte, le maestre si stanno confermando molto in gamba, sono affettuose e accoglienti quanto basta, anche se il nano vive più che mai con il ciuccio in bocca e chiede di poter dormire vicino alla porta o alla finestra per avere più luce, dopo essersi portato a scuola il frontalino (ossia luce che si monta sulla testa, per andare in montagna) per una settimana e averlo tenuto sempre acceso per l'ora della nanna.

Insomma, gli vengono incontro con fermezza e gentilezza: lui apprezza e pian piano si adegua.

Ieri sono andati tutti a fare la spesa a piedi in un vicino piccolo supermercato e oggi hanno fatto colazione insieme all'asilo.
Piccoli, grandi insegnamenti.

E poi abbiamo ricominciato con la palestra di arrampicata, la stessa di sempre, che ha riaperto i battenti, dopo essersi ingrandita e arricchita di intrattenimenti per grandi e piccini.
Ora abbiamo anche le porte piccoline da calcio con il pallone di gomma piuma, la struttura per saltare, qualche attrezzo ginnico da palestra, il ping pong e tanto spazio in più, oltre a calcio balilla e pareti per scalare, ovviamente!!!
 E così, orgogliosamente, il nano "si allena", come dice lui!
I progressi, rispetto agli anni scorsi, sono enormi.
Sembra ieri che correva incerto sui tappetoni!


Un pò di magnesite, come i grandi, e...

 si riparte!!


Da sabato, ricomincia anche il corso di acquaticità.
Insomma, siamo quasi a pieno regime, anche se stento ad abituarmi.

Ah, il biondino a scuola ha anche imparato l'inglese: sa dire "Yes!!!"
E pensare che l'insegnamento della seconda lingua straniera (la prima è il francese) non è ufficialmente previsto!


mercoledì 3 settembre 2014

Lo sport a casa mia

Prendo spunto dai post di Mary Doc e  Mamma Orsa Curiosona  per ribadire quanto lo sport sia importante, a casa mia.

Che amiamo la montagna, lo sci in tutte le sue salse  e varianti (anche quelle più faticose), le scarpinate e l'arrampicata, credo che ormai lo abbiate capito.

In passato, però, io ho fatto anche danza classica e scherma, oltre a tennis (molto saltuarimente) ed all'onnipresente nuoto, una delle costanti della mia vita.
Ci andavo tre volte alla settimana e mi ha accompagnato in gravidanza e nel post parto, aiutandomi a rimanere in forma  rilassarmi.
In piscina ho avuto molte piacevoli sorprese e riflettutto molto, nel bene e nel male.

Per questo abbiamo portato il nano a fare acquaticità fin dai primi mesi, continuando a cicli di otto lezioni con costanza almeno due volte l'anno.
Contiamo di fare lo stesso anche quest'anno.

C'è la bici, nostra e del nano, compagna di tante avventure, viaggi e ore di svago.

E la corsa, a cui mi sono dedicata dallo scorso anno, più che per tentare di tornare in forma che per passione, che correre non mi piace ancora molto.
Però il gruppo di facebook, running for mammies, aiuta.
Come le scarpe nuove, ovvio. Quale migliore scusa per un pò di shopping?

Infine l'arrampicata, in palestra e fuori, anche a scopo "educativo".
Ci portiamo il nano da quando è nato, perchè stia con noi e giochi sul tappetone.
Ora che è cresciuto, scalare con lui intorno è più difficile, tra la paura che qualcuno gli caschi in testa, le richieste di aiutarlo a salire e la sua voglia di partecipare.
Però è bellissimo vederlo apprezzare, osservare come prende confidenza con il suo corpo, come scopre il senso della verticalità.
In fondo, salire è uno degli istinti prinmordiali dell'uomo, in senso fisico e metaforico.

Ho già raccontato della festa della palestra che frequentiamo lo scorso anno.
Ora vorrei drivi che quest'anno è andata ancora meglio.
Ed è così, a parte il fatto che sto invecchiando e sono sempre più fuori allenamento.

La palestra, nata dalla voglia di fare e l'idea di un fortre arrampicatore locale, per l'allenamento dei climbers dei dintorni e come luogo di ritrovo "sano" per i bambini e ragazzi del paese è da sempre autogestita.
Io e l'Alpmarito siamo stati tra i primi ad esserci e crederci, anche se con la nascita del nano il tempo da dedicarle si è ridotto e abbiamo, per così dire, lasciato "ai giovani".
Il ritorno c'è stato, soprattutto in termini di afflusso di ragazzi e bambini, consentendo il trasferimento in uno spazio più ampio, che si apre su un bel prato.

E la festa è stata al contempo occasione per celebrare la chiusura della stagione e l'apertura dei nuovi locali.
Il nano ha partecipato a modo suo, un pò infastidio da tutta la gente che affollava la parete.



Ha disegnato, giocato con le macchinine, arrampicato con le sue scarpette (poco), girato in bicicletta (molto)...





...fuggendo ogni tanto al vicino parco giochi, per qualche acrobazia...
Noi?
Noi abbiamo gareggiato, tra una chiacchera e l'altra, tra una corsa per cercare il nano e l'altra, tra un gioco e l'altro...

Ci siamo sentiti scarsi e vecchiotti ma anche tanto, tanto orgogliosi del nostro ometto.



E poi ci siamo divertiti, abbiamo mangiato bene (grigliata seria, eh!!!) e ci siamo goduti lo spettacolo delle finali, perchè di gente forte ce n'era davvero tanta!!!










Che gesti!