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lunedì 6 giugno 2016

Riassunto delle ultime tre settimane vissute

Il tempo scorre via come sabbia tra le dita, tanto che ho persino difficoltà a ricordare cosa ho fatto ieri.

E' un tempo sempre pieno, di incombenze, doveri, ma anche sport, momenti di soddisfazione e gioia.
Solo che è talmente centrifugato che a volte mi sento spingere lontano e annaspo per tornare a casa.

Ho bisogno di mettere nero su bianco un elenco di ciò che è stato, per capire, per fissare i ricordi.



Dopo il Salone del libro di Torino, c'è stata la festa di compleanno di un'amichetta del ricciolino, in giardino, con un bel sole.
Il gioco del tiro alla fune, il gioco delle pignatte piene di caramelle, la "caccia ai dolci", con adulti e bambini, coperte stese sul prato, qualche amico e la famiglia della bimba, patatine, salatini e torta.
Semplice e perfetto.

C'è stata la festa dei volontari dei vigili del fuoco del paese, con annesso percorso per bambini, possibilità di salire sul camion dei pompieri e pure nel "cestello" della scala, a 20 metri di altezza.
Immaginate qualcosa di meglio per un bambino?

C'è stata la prova di un nuovo corso sportivo per il ricciolino, che era proprio quello che avrebbe sempre voluto fare lui ma per cui era ancora troppo piccolo.
E' il più piccolo, in effetti, ma è stato accettato.
Un impegno in più per me, fortunamente estivo.
 Di che si tratta? Ecco.



C'è stata la fine del microbasket, che il ricciolino ha seguito per tutto l'anno ma di cui ormai era stufo (come della scuola, del resto). Siamo invitati alla festa di chiusura, una delle tante che si sovrappongono tra cui dovremo scegliere.

Siamo stati alla cresima di una cuginetta ed alla comunione della figlioccia di mio marito ed in entrambi i casi, da bravi atei e con il permesso esplicito dei genitori, siamo arrivati dopo la cerimonia, solo per la festa. Qualcuno in famiglia ha storto il naso, noi ce ne freghiamo: le bimbe erano radiose e felici, i genitori pure, che altro importa?

In uno dei due giorni, per non farci mancare nulla, siamo pure andati ad arrampicare di nuovo, in una falesia di cui vi parlerò, cogliendo l'occasione per un bel pic nic con una coppia di amici che non riusciamo mai a vedere abbastanza spesso. 

C'è stata la gita di fine anno mancata dal ricciolino, che si è ammalato, per la seconda volta in un intero anno scolastico, proprio il giorno prima.
Inutile aggiungere che io mi sono dibattuta tra il dispiacere per lui e il sollievo per saperlo "al sicuro": lo so, sono paranoica.
E dire che dopo le mie proposte dello scorso anno per la mancanza di cinture sul bus che li aveva portati in gita, la dirigente scolastica aveva ottenuto un autobus che le avesse!

Comunque la settimana successiva c'è stata un'altra piccola gita, a cui il ricciolino ha partecipato con gioia (sempre con cinture!).

C'è stata una serata in biblioteca a sentir parlare Nico Valsesia, l'autore di "La fatica non esiste" (di cui ho parlato qui) e guardare i filmati dei suoi viaggi/imprese. E niente, dal vivo si vede che è una persona umile e simpaticissima, come emerge anche dal libro.

Ci sono state due visite mediche, una che mi ha lasciato ancor più dubbi e paure sull'eventuale cammino da intraprendere e una che ha decretato l'avvio di un mese di dieta "da sperimentare", senza farine appartenenti alla famiglia delle graminacee.
La questione è complessa, prima o poi ne parlerò.


Abbiamo passato una allegra serata a smontare prese di arrampicata dalla "nostra" palestra, per prepararla alla chiusura di fine stagione ed alla garetta di fine anno, a cui però non abbiamo poi partecipato per colpa di uno stupido litigio tra noi e della stanchezza del ricciolino.
A volte semplicemente è troppo.





Ci sono state persone malate in famiglia che hanno accresciuto le preoccupazioni, ma ora la situazione sta lentamente migliorando, per fortuna. 

E poi ci sono state "Le grande invasione" e "La piccola invasione" ad Ivrea, un festival della letteratura annuale, con 120 appuntamenti per grandi e piccoli, che ci ha regalato anche quest'anno degli eventi davvero belli e, soprattutto, la possibilità di viverli anche con una cara amica ed i suoi bimbi.
Perchè non è che ad Ivrea ci siano spesso eventi a cui partecipare, però quando ci sono, la cittadinanza risponde sempre in massa.

In contemporanea, si sono svolti, sempre ad Ivrea, i mondiali di canoa, o  meglio, il “2016 ICF Canoe Slalom World Cup 1”, prima tappa della Coppa del Mondo di Canoa Slalom 2016.
Capirete bene, perciò, come mai il ponte del 2 giugno sia stato molto intenso, per noi.

In tutto questo, ho aiutato l'Alpmarito con i lavori nel cantiere "casa" e continuato a correre, per sempre più chilometri, a volte con il ricciolino in bici che mi seguiva (o precedeva), a volte in compagnia, a volte sola. 
Perchè a volte non hai alternativa, per buttare fuori i pensieri, che stancare le gambe.

Per il resto, lavoro, visite a parenti, manutenzione di casa, vita familiare ecc. ecc. come sempre.

Ora, al di fuori della solita ruotine, ci attendono: la festa di fine anno della scuola, ovviamente in giorno infrasettimanale ed alle due del pomeriggio, gli eporedia actives days, il torneo del basket a cui siamo invitati con il piccolo atleta, un picnic e pratica con il gruppo di yoga, altri lavori alla casa nuova e, magari, pure una torta in compagnia per il mio compleanno (che però a pensarci questa ricorrenza mi fa solo paura).

"Run, baby, run!"



martedì 9 febbraio 2016

Il Mini Carnevale Storico e la mia piccola guardia romana

Giovedi' pomeriggio, come di consueto, il ricciolino biondo ha partecipato alla rappresentazione del Carnevale storico del Paese, dei bambini della sua scuola materna, con l'ausilio dei genitori, degli insegnanti e dei protagonisti del Carnevale "vero" dell'anno precedente.

E' stato un successo, anche quest'anno: i bambini si sono divertiti, i piu' grandi erano emozionati dal ruolo principale a loro assegnato, il ricciolino era piu' consapevole del significato della sfilata e di tutta la messinscena, il pubblico di parenti e amici dei bambini era numerosissimo.

Una bella festa che ha offerto momenti di emozione, orgoglio e partecipazione ai genitori e gioco ai bimbi, in attesa che, questa sera, bruci il diavolo grande appeso al Ponte Romano dall'Epifania !

Le guardie romane, tra cui c'era il Petit Prince di casa, felice di poter disporre di mantello, lancia e scudo!



 I personaggi sono stati presentati uno a uno da questo palco, davanti al Municipio, esattamente come i grandi, per poi sfilare per le vie del Paese.






La Banda Musicale ha accompagnato i momenti salienti della festa..


Fino al rogo del piccolo diavolo preparato dalle maestre!



Inutile dire che era il momento piu' atteso da tutti i bimbi, che in coro scandivano: "Brucia il diavolo, brucia il diavolo, brucia il diavolo !"
E poi, a fare merenda tutti insieme !


p.s. Tra l'altro, quest'anno come ninfa, personaggio femminile principale del Carnevale, tra i piccolio è stata sorteggiata una bimba del Marocco, orgogliosissima, come i suoi genitori, in prima fila a fotografarla. Segno che, se si vuole integrare ed essere integrati ed i numeri non sono eccessivi in rapporto alla popolazione locale, si puo' riuscire bene.

E da voi che mi leggete, esistono tradizioni simili? La scuola organizza feste di Carnevale in piazza ?

mercoledì 23 dicembre 2015

Un po' Grinch, un po' bambina, auguro a tutti buon Natale.

Nonostante il Natale sia ormai prossimo, quest'anno fatico ad entrare nello spirito e nell'atmosfera.
Intendiamoci: ho comprato i regali, dispenso auguri e sorrisi, ho fatto qualche telefonata (anche se sono ben lontana da aver spuntato tutta la lista e forse non lo farò mai), porto il ricciolino sul trenino di Natale del paese dopo la scuola ed in piazza per incontrare gli aiutanti di Babbo Natale ecc.


Mi fa piacere pensare di staccare qualche giorno dal lavoro e di stare in compagnia di parenti, nonchè la prospettiva di piatti prelibati.
Però, però...mi infastidiscono il traffico, i regali di circostanza, gli auguri di gente che non senti e frequenti tutto l'anno, le corse da una casa all'altra che ci aspettano..

Forse è solo che sono cresciuta e ho perso la magia,
forse è perchè i desideri non si avverano solo perchè è Natale, non i miei almeno, f
orse è il pensiero di quel che è accaduto a Parigi e potrebbe accadere ovunque,
forse è la crisi economica, al di là delle perle di speranza ed ottimismo che dispensa il c.d. Premier, forse è la famiglia non unita come in passato e come vorrei tanto...

Forse è la vita.

Fatto sta che sempre di più, anno dopo anno, nella testa progetto fughe dal Natale come nel romanzo di Jhon Grisham dal titolo, appunto "Fuga dal Natale" (se non lo avete ancora fatto, leggetelo, è davvero divertente).

Non che lo odi o che mi infastidisca l'entusiasmo di alcuni, al contrario, mi fa piacere vedere e frequentare chi ne esalta la magia e mi sento nostalgica.
Non so se questo sentimento sia diffuso o comune, io sento tanti adulti parlarne ed esternarlo ma non so se sia solo una moda o una forma di consolazione.

Persino alla recita di Natale della materna, dopo non avevo nessuna voglia di chiaccherare e mangiucchiare.
Va bè, avevo la febbre ed appena iniziato con gli antibiotici, però vi dico solo che ho accettato con rassegnazione di non poter filmare o fotografare decentemente i bimbi, a causa dei soliti nonni e/o genitori maleducati che si alzano in piedi e piazzano davanti a tutti.

In tutto questo, comunque, c'è il conto alla rovescia del ricciolino biondo,




c'è stata la recita con spettacolo delle ombre e tante canzoni di Natale...

























...e per fortuna nella scuola del nano il problema presepe sì o no non se lo pone nessuno e pizzette e salatini convivono tranquillamente con thè e caffè preparati alla moda dei paesi arabi...

..ci sono le letture della buonanotte nel lettone, ovviamente a tema natalizio ed in compagnia di soffici amici...
..i giri sul trenino e le cene con gli amici..
..e domenica, non potendo uscire causa malanni, anche i biscottini natalizi che ci siamo messi a preparare con la nonna.


Che poi, sono gli stessi che lo scorso anno avevamo preparato all'Epifania, solo decorati con Babbo Natale, l'abete decorato e i pacchettini o con forme "di stagione", cosparsi di zucchero a velo, cannella o con sciroppo di ribes rosso.
Qui trovate la ricetta, se volete.






 L'idea era di preparare dei pacchettini per distribuirli tra amici e parenti ma...di tre teglie il lunedì sera erano avanzati due biscotti di numero!!!
"Cotto e mangiato", come direbbe la Parodi!

E, infine, ci sono i momenti di gioco insieme, di quello che piace a me, creativo e divertente.
Anche il Lego, si veste di magia.


 Avrebbe dovuto essere Babbo Natale, invece sembra più un robot, ma a noi piace lo stesso!


Visto che slitta spaziale ?!?

 Insomma, cerco di pensare positivo
e vivo l'attesa del Natale 
attraverso il luccichio negli occhi di mio figlio 
ed il suo sorriso ingenuo.

Buon Natale amiche / i, blogger o no.

Vi auguro buone feste, con questa canzone natalizia che, tra quelle scelte dalle maestre quest'anno, è piaciuta di più a me ed al ricciolino biondo: "Si tuos les sapin" di Anny et Jean Marc Versini.


da "Youtube".



giovedì 22 ottobre 2015

Insegnamento della seconda e terza lingua alla scuola dell'infanzia. Riflessioni di una madre perplessa.


Qualche giorno fa c'è stata la seconda riunione scolastica dell'anno, quella dedicata alla programmazione.


Ho così scoperto, innanzi tutto, che quest'anno, pare per via dei tagli finanziari al comparto scuola (ma non ho maggiori dettagli per capire a che livello siano stati operati questi tagli, nè, soprattutto, cosa vi sia di vero in questa motivazione), le assenze delle maestre non saranno coperte da sostituti, come accadeva fino allo scorso anno.

Le maestre rimanenti dovranno "farsi carico" anche del lavoro dell'assente, modificando la prorpia programmazione.

Le insegnanti lo hanno spiegato ai genitori, poichè è successo, già ad inizio anno, che due o tre di loro fossero assenti per corsi di aggiornamento (il che mi lascia già da sè perplessa: in orario scolastico, durante giorni di lavoro "standard"?), con conseguente "fusione" delle classi e gioco libero, puntualmente riferita a casa dai bambini.

Io e le altre mamme ci siamo limitate a chiederci se dovremo aspettare incidenti gravi, prima che si capisca che bimbi di 3-5 anni non possono essere lasciati senza adeguato controllo.
Io, poi, mi chiedo se per i nostri amminitratori la scuola dell'infanzia non sia altro che un "parcheggio" per i bambini, una specie di parco giochi al coperto in cui farli sfogare, anzichè un luogo di crescita, educazione e apprendimento, seppur commisurato all'età.

Ed ecco la seconda scoperta: un sondaggio scritto per capire se la maggioranze delle famiglie erano disponibili a sobbarcarsi un costo aggiuntivo una tantum per potenziare l'insegnamento del francese.

Premetto che viviamo in Valle d'Aosta, le insegnanti per legge devono dare un esame di conoscenza della lingua francese scritta e orale e dovrebbe vigere il bilinguismo nelle scuole e nelle istituzioni. 
Di fatto lo è sempre meno, per vari motivi, fra cui io contemplo anche la scarsa volontà di alcune (fortunatamente non tutte) insegnanti, spesso non adeguatamente preparate e poco consapevoli dell'arricchimento culturale che può consentire il bilinguismo, salvo poi la prontezza nell'incassare l'indennità di bilinguismo mensile in stipendio, ovviamente.

Dunque, il francese è la prima "seconda lingua" o, almeno, dovrebbe esserlo, che piaccia o no.

Tanto premesso, sappiate che l'esborso richiesto alle famiglie era:  4 Euro.
4, non 40, non 14.
Una tantum, ad alunno. 

E in che cosa consisterebbe il "potenziamento" dell'insegnamento? 
Un corso di teatro più spettacolo di una compagnia madrelingua francese, in quattro mezze giornate.
QUATTRO MEZZE GIORNATE, in un anno.

I fondi pubblici per questa attività ? Eh no, la scuola li ha usati per un altro progetto:
 un corso di inglese di 20 lezioni da un'ora, con un insegnante.

Ripeto: 1 insegnante, 46 bambini, 20 ore in un anno.

Questo, pare, per venire incontro alle richieste dei genitori di insegnare l'inglese fin dalla scuola dell'infanzia.

Ora, io mi chiedo: è questo che si intende per bilinguismo e potenziamento? Un corso di 4 ore per 4 volte ? Non si potrebbe fare tutte le settimane ? Costerebbe davvero tanto di più ? Serve a qualche cosa potenziare così?
E, soprattutto, prima di attivarlo dobbiamo chiedere il permesso per 4 Euro ???
No, perchè faccio notare che ogni gita sono 3/4 euro, per la castagnata bisogna portare castagne e fascine, per le festicciole di Natale e Carnevale cibo e bibite più offerte per acquistare lavoretti vari ecc. e nessuno chiede il permesso della maggioranza dei genitori e per questo è necessario chiederlo ?

E ancora: lo Stato non può pagare 20 lezioni da un'ora all'anno + 4 Euro a bimbo ?
A quale ridicola cifra ammontano gli stanziamenti ?

Infine: ma c'è qualche genitore che davvero pensa che 20 ore in un anno in cui ti insegnano una canzoncina o qualche parola in inglese faranno la differenza nel futuro dei loro figli ?
Non è meglio una sola lingua straniera, quale che sia, ma fatta per la metà dell'orario scolastico o quasi ?

Sì, esistono. E io non so cosa pensare.
Tra l'altro, forse non si rendono conto che mentre ovunque proliferano istituti e corsi di insegnamento dell'inglese, summer camp, vacanze studio in Inghilterra, cartoni in inglese ecc., di occasioni per imparare il francese (o lo sloveno in Friuli o il tedesco in Alto Adige), non ce ne sono altrettante e questa TERZA lingua per i nostri figli potrebbe fare la differenza tra trovare un lavoro o no, nel futuro, tra potersi trasferire all'estero o n.
E ciò senza contare il bagaglio socio-culturale di cui la lingua è veicolo, nelle regioni a Statuto Speciale.

Non che sia contraria alle lingue, nel caso non si fosse capito. Fosse per me, la scuola dovrebbe svolgere tutti i propri insegnamenti per metà in italiano, per un quarto in inglese e per l'altro quarto in un'altra seconda lingua, o qualche cosa di simile, con continuità e coerenza.
Queste iniziative sono lodevoli e certamente sono meglio del nulla o del disinteresse totale.

Solo che, se questa, una scuola dell'infanzia in regione a statuto speciale in cui per fare quattro incontri con madrelingua francesi devi chiedere il permesso ai genitori e l'inglese è previsto per 20 ore all'anno, è la "scuola del futuro" e se piace ad alcuno/la maggioranza dei genitori, conferma tutte le mie peggiori aspettative sulla direzione intrapresa.


Avvertenza: in questo post esprimo le mie personali opinioni di persona e genitore, peraltro non laureata in lingue straniere o scienze della formazione/educazione.
Il confronto, anche acceso, purchè educato, è cercato ed apprezzato.


giovedì 1 ottobre 2015

Succede a Settembre


Settembre è iniziato bene e terminato abbastanza male.

Siamo stati al mare, senza tablet e connessione internet ed è stata una pausa rigerenerante di cui avevamo davvero molto bisogno.

I weeekend sono stati quasi tutti dedicati a matrimoni, tre in un mese, uno al mare, uno vicino a casa, uno in montagna.

Abbiamo ballato molto, chiaccherato molto, bevuto e mangiato troppo.

Le giornate lavaorative al rientro sono state frenetiche e mi hanno assorbita tanto e stressata ancor di più, ma fa parte del gioco e va bene così.

A settembre è ricominciata la scuola dell'infanzia e le paure ed i sensi di colpa dell'altro anno, sembrano acqua passata. L'emozione di mamma no, quella rimane.
Il ricciolino biondo non vedeva l'ora di ricominciare e non ha manifestato particolari disagi.
Poi il secondo giorno mi ha chiesto quando sarebbero iniziate le vacanze, "quelle lunghe lunghe", perchè a pensarci bene si era già stufato.
Ho detto tutto.

Abbiamo corso e siamo andati in bicicletta tutti e tre insieme, godendo dell'aria aperta il più possibile.

C'e' stato il compleanno di un'amica che se ne è andata troppo presto, la cui assenza fa ancora molto male, e pochi giorni dopo il primo anniversario della sua morte.

Io e l'Alpmarito abbiamo passato una domenica ad aiutare a fare un trasloco incrociato di quelli che non vorresti mai vedere, perchè conseguenza di una rottura che fa male. Comunque è andata anche questa.

Nel mezzo abbiamo cominciato l'impianto elettrico della casa nuova ed io ho cercato di fare "il bocia", come si dice in Piemonte, dell'Alpmarito, rimediando un bernoccolo  (no, non mi ha piacchiato, ho battuto il cranio sull'appoggio del trave del tetto, in mansarda. Due sabati di lavoro, due botte sullo stesso travetto, quando si dice l'attenzione e la furbizia!!! ) e qualche tanti insulti.
Decisamente, non è il mio mestiere.

Vedremo se con i pavimenti andrà meglio, almeno quelli una volta li ho già fatti ed il risultato (ottimo) lo calpestiamo ogni giorno da 8 anni a questa parte!

Comunque precede. A fatica e con grossi sacrifici ma procede.

A settembre, nel tirare fuori dal'armadio i vestiti autunnali invernali, abbiamo dovuto prendere atto che il ricciolino è cresciuto tantissimo, in altezza ed in peso (pur rimanendo magrolino).
E di conseguenza, abbiamo ceduto alla richiesta di un letto "da grandi"!

Il risultato è stato un sabato pomeriggio di fatica ed il mio armadio "quattro stagioni" con un'anta che non si può aprire più completamente, un materasso nuovo e la cantina di casa  che è già piena prima ancora di vederci traslocare.

Soprattutto, però, il risultato è che il mio cuore ha perso un colpo.

 Che ne dite ?

Settembre è finito con la mia amata nonna bis che si è ammalata di nuovo e con una delusione ed un forte dolore dentro di cui non so parlare.

Però oggi è iniziato ottobre, quel che è successo è successo e io sono forte. Lo so.

"Succede a " è una iniziativa di Mamma Piky.  Sua è anche la foto iniziale, dal bel sapore autunnale.

martedì 22 settembre 2015

Quali attività sportive dopo la scuola? Le nostre scelte e la sua prima garetta di corsa !

Leggere il post di Drusilla mi ha spinto a ricapitolare le nostre scelte per le attività extrascolastiche, per ora essenzialmente sportive.

Scelte necessariamente condizionate: dagli orari, dall'offerta del territorio, dai gusti /inclinazioni del ricciolino e, inevitabilmente, dall'opinione mia e dell'Alpmarito.

Questo perchè il mio biondino è ancora troppo piccolo per conoscere gli sport e fare scelte effettivamente consapevoli, ammesso che ciò sia possibile.

Quest’anno ho optato per il corso di nuoto, 45 minuti il sabato mattina, solo 6 lezioni fino a Natale.
Al lago ed al mare, quest'estate, ho infati capito sia che era pronto per imparare a stare a galla da solo, sia che il fatto che non sappia nuotare genera in me una tale ansia da rovinarmi parte del relax e, conseguentemente, rovinare a lui il divertimento.
Secondo me, poi, in uno Stato ricco di laghi, mari e fiumi, è impensabile non saper nuotare.
Ora bisognerà vedere se il ricciolino digerirà la questione "corso", perchè andare in piscina con me gli piace un sacco, l'idea di una maestra di nuoto e altri bimbi, molto meno.


Da gennaio come lo scorso anno, finito il corso di nuoto, pensavamo di ripartire con il corso di sci di fondo, la domenica mattina.
Così nuoto e fondo si alternerebbero e non dovrebbero stancarlo (e stancarci) troppo.

A questi "impegni" si aggiungerà  la solita serata settimanle in palestra di arrampicata con mamma e papà e amichetti a turno (niente corso, e’ troppo presto, gioca, salta, arrampica liberamente).

Dopo Natale, ci sarà l’inizio di un corso di gioco- atletica e, siccome lui è sempre in movimento e gli piace correre, la mia intenzione era di portarlo alla prima lezione a provare, per capire se potrebbe in effetti piacergli.
Tutto ancora da verificare, comunque.

Alla musica, che mi piacerebbe introdurre nelle sue giornate, penseremo fra un anno o due, come pure al calcio, che inizia a chiedere di poter praticare, non ancora per reale interesse ma per imitazione del cuginetto grande. In ogni caso, pare troppo presto e io son ben contenta di aspettare, visto che è l'unico sport che proprio io e l'Alpmarito detestiamo!

Poi ci sarebbero 5/6 lezioni di yoga mamma e figlio. Abbiamo fatto una piccola prova la scorsa settimana e il ricciolino biondo è sembrato interessato però, ad essere sincera, credo che farebbe piacere più a me che a lui e non vorrei che si sentisse troppo impegnato.

Come Drusilla, penso che il gioco libero e il gioco gli amichetti ed i nonni, la corsa la bicicletta ecc. debbano continuare a rappresentare un momento importante, anche dal punto di vista temporale, delle sue settimane.

Nel frattempo, il ricciolino sabato ha partecipato alla sua prima gara di corsa, in occasione della Festa dello Sport organizzata nel paese in cui viviamo.



200 mt in salita, da una piazza all'altra, in un gruppo di bambini da 0 a 5 anni, con tanto di pettorali "come i grandi"!

Il nostro campioncino si è impegnato tantissimo, è partito in ritardo perchè non aveva ben compreso il meccanismo ma poi è arrivato...4 ° !!!

Io e l'Alpmarito siamo corsi a lato strada, di fianco a lui, e il suo sorriso mentre correva guardando ora l'uno ora l'altro, nonchè la sua soddisfazione ed il suo orgoglio alla fine, sono state emozioni indescrivibili!



E poi gli hanno consegnato succo di frutta e barrette di cioccolato, con sua grande gioia!

Ora, ha già iniziato a chiedere quando potrà fare la prossima gara.
Pare proprio che tutto lo spirito agonistico che non abbiamo mai avuto io e suo padre, si sia riversato in lui!!!

p.s. Anche l'Alpmarito ha gareggiato nella competizione per adulti, per dare il buon esempio e in onore della festa dello sport organizzata con tanto impegno dalle associazioni sportive del territorio.

lunedì 14 settembre 2015

Ritornano a settembre.

Secondo anno di materna (perdon, scuola dell'infanzia, non mi abituerò mai), primo giorno.

16 gradi. Cielo nuvoloso con sprazzi di azzurro e qualche raggio di sole. Vento.

Il ricciolino biondo, con il suo cuscinone in mano, e' entrato tranquillo e sicuro, ha infilato i sandali, salutato le maestre, mi ha abbracciato e baciato e..e' partito a giocare, senza neanche chiedere di salutarmi dalla finestra, come aveva fatto fino all'ultimo giorno dello scorso anno.

Inutile dire con che cuore più leggero sono andata a lavoro, rispetto ad un anno fa. Meno timori, meno ansia, le stesse emozioni e la stessa dolce malinconia.

Sembra un'altra vita.

E così ritornano le corse mattutine, la difficoltà di farlo alzare, lavare, vestire e mangiare in tempi ragionevoali.

Ritorna il caos di parcheggi selvaggi davanti alla scuola.

Ritorna la mensa ed i pasti bilanciati della scuola, che il ricciolino siano ad ora ha sempre apprezzato.

Ritornano le riunioni, gli asciugamani, i bavaglini ed le federe da lavare nel weekend, i vestiti sporchi di terra/fango/pittura/cibo/pennarelli e altre macchie non identificate che riesci più a lavare via

Ritornano le corse del secondo pomeriggio, per uscire dallo studio in tempo per andarlo a prendere, possibilmente non per ultima

Ritornano le serate da sola con lui, a farlo giocare, preparare cena, mangiare, spreparare e i rituali della notte, stanchi dopo la giornata di lavoro ma anche felici di stare insieme

Ritornerà presto l'appuntamento con la palestra di arrampicata e forse, quest'anno, un corso di nuoto, magari il sabato

Ritornano i mercoledì pomeriggio con il ricciolino a casa (in Valle d'Aosta funziona così), con i nonni.

Ritornano le giornate corte e buie, la pioggia, il freddo, gli stendini sempre pieni in casa.

Ritornano i pranzi da sola e quelli saltati.

Ritorneranno i problemi organizzativi delle feste e vancanze scolastiche, gli scioperi, i giorni di crisi.

Ritorneranno le gite, le castagnate, le feste ed i colloqui con le maestre.

Ma ritornano anche le corse in pausa pranzo, senza dover chiedere aiuto ai nonni per andare, i post scuola al parco, fino a che il tempo lo consente, i saluti e i discorsi con le altre mamme, all'entrata e uscita da scuola e la felicità del mio ricciolino biondo di stare con i suoi amici.

Si ricomincia, si cresce, si lavora, si impara e ci si diverte.

Lui e noi.

 

giovedì 2 luglio 2015

Succede a Giugno

Giugno e' iniziato con il compleanno del mio amato nonnino, che da troppo tempo non è più con noi ma il cui ricordo vive ogni giorno.
Poi ci sono state le invasioni digitali per i piccoli, ad Ivrea, e siamo stati ad un incontro per genitori e bambini di danza terapia, ho trascorso la giornata della festa della Repubblica con una cara amica ed i suoi simpaticissimi figli, mentre l'Alpmarito oltre confine lavorava.
È stata una giornata rilassante, piacevole e ricca di amicizia, come a me,
Il ricciolino biondo ha passato per la prima volta un pomeriggio da solo a casa di un amichetto, con la la mamma di lui, poiché io dovevo lavorare.
Si è divertito e non ha patito per nulla: un'altra tappa nel suo percorso di crescita.
Abbiamo visitato la mostra Wildlife photo al Forte di Bard ed ancora una volta, mi sono stupita della potenza della fotografia, della sua capacità di trasmettere con un immagine sensazioni, emozioni e tutta la meraviglia della natura.
Poi c'è stato il mio 33esimo compleanno e nello stesso tempo una quantità assurda di tasse da pagare e i due anni dalla separazione dei miei.
E questa cosa ancora non l'ho digerita, come i 33 anni, che non mi sento addosso e se ci penso mi prende male.
Il ricciolino biondo e' stato pompiere per un giorno, con sua grande gioia.
Sono continuate le nostre gite, naturalmente in montagna, abbiamo assistito ad un simpatico spettacolo di magia organizzato dalla biblioteca, seguito da pizzata improvvisata con amichetta e genitori.
Siamo usciti con un'altra coppia che presto convolerà a nozze, a mangiare pesce e chiacchierare ed il mio biondino si è comportato benissimo.
C'è stata la junior bike a Ivrea, il ricciolino ha affrontato la sua prima garetta con tanto entusiasmo e ha dimostrato grande determinazione.
Siamo stati ad un pomeriggio di giochi Jeko nella nuova libreria e sono continuati i tardi pomeriggio al parco giochi.
Vederlo giocare felice con gli amici e' sempre bellissimo.
E poi c'è stata molta amarezza, tanto lavoro, le corse per assistere alla festa di fine anno della materna, la nostalgia dell'ultimo giorno di scuola e una bella festa di compleanno dell'amichetta I.
Senza dimenticare le prime arrampicate con la corda in falesia del nostro ragnetto, che ne sembra entusiasta.
E infine un problema grosso (non di salute, per fortuna), che ci ha decisamente depressi e ci farà vivere preoccupati ancora per molti mesi.
Alla fine, pur essendoci stati molti momenti felici, mi resta soprattutto delusione, preoccupazione e molta stanchezza.
Cercare di vedere tutti i giorni il bicchiere mezzo pieno richiede uno sforzo continuo e ci sono momenti in cui vorrei solo potermi sfogare e fuggire da tutto e tutti, con la mia famiglia, si intende.
P.s. "Succede a Giugno" e' una bella idea di Mamma Piky !