lunedì 21 luglio 2014

Perle di fanciullesca saggezza

Dopo pranzo, la bar, pronti per il rito del caffè.
L'Alpmarito ed io, la nonna e il mio piccolo uomo.
Io: "Nano, vai tu a chiedere i caffè alla barista?"
Il nano: "Sì, però mi accompagni mamma?"
"Certo."
Raccolgo le ordinazioni: due lunghi e uno macchiato.
Arriviamo al bancone, alzo il nano perchè arrivi al livello della barista e lo incito a chiedere.
E lui: "Due cafè lunghi e due sporchi, no, uno sporco, per il mio papà!"

Quante risate mentre il nano ci guardava perplesso!

Nella stessa settimana.

Educatrice: "Che lavoro fa la tua mamma?"
Il nano: "Parla, parla tanto!"

Quando me lo ha riferito divertita, mi sono messa di impegno a insegnargli il mio lavoro.

Io: "La mamma fa l'avvocato. Ripeti a.v.v.o.c.a.t.o."
Il nano: "Sì, ho capito: avvocato. Quindi parla, parla tanto!"
Io: "No dai, non parlo soltanto."
Il nano: "E' vero. Scrivi anche al copputer!"

Mattina estiva (di quelle rare, visto il clima di questi tempi).

Io: "Che dici. Ti piace la mamma con questa gonna?"
Lui: "Sì mamma, sei bella, sembri una ballerina!!!"


E' bello specchiarsi neglio occhi del proprio figlio.



venerdì 18 luglio 2014

"Ora zero"

"Ora zero" di Andy McNAb, ed. Longanesi, 2010, pag. 399
Non sono un'amante dei gialli, mentre amo i thriller e i romanzi di spionaggio, soprattutto se di questo autore, Andy MacNab, pseudonimo dietro cui si nasconde un ex agente SAS (Special Air Service - corpo speciale d'eccellenza dell'esercito britannico).
I suoi libri tengono con il fiato sospeso, appassionano e indignano, facendo solidarizzare con il protagonista della serie, Nick Stone, un uomo straordinario ma nello stesso tempo umano e per nulla eroico, alle prese con missioni segrete (di quelle da negare sempre) in scenari internazionali, descritti con quella dose di realismo e quelle conoscenze che vengono dall'aver davvero partecipato a missioni simili (l'autore ne ha raccontata una vera, da cui è stato tratto un film, in "Pattuglia Brawo Two Zero").
E questo suo ultimo romanzo (tra quelli pubblicato in Italia), non si smentisce.
Consigliato agli amanti del genere e a chi vuole avvicinarvisi, in questo caso magari cominciando dai primi della serie, per poi affezionarsi al protagonista!
Se volete saperne di più su questo autore, ne avevo già parlato qui: http://mammavvocato.blogspot.it/2013/02/venerdi-del-libro-controllo-distanza-di.html
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma


giovedì 17 luglio 2014

L'estate a casa mia



L'estate a casa mia è la Festa della Birra di giugno, quella buona, tedesca, servita ai piedi del Monte Rosa.

Ho inziato ad andarci da ragazza, quando uscivo in montagna con le amiche, ho continuato dopo aver conosciuto l'Alpmarito e non manco neppure ora, con il nano al seguito.
Certo, sono cambiati giorni ed orari, ma non l'atmosfera, quella sensazione di inizio dell'estate, il ritrovare volti e persone familiari e amiche, anche se le vedi una volta all'anno, quell'incontrare conoscenti e scambiarsi aggiornamenti, in un clima rilassato e allegro, gustando polenta, spezzatino, salsicce, salamelle, toma e fontina e una bella fetta di torta. E la birra nel boccale di vetro da 1lt, ovviamente.


L'estate a casa mia è la fiera equestre di luglio, San Savino.




 Anche in questo caso, non ho mai mancato, pur cambiando orari e divertimenti (finita l'era delle giostre per me, non ancora inziata per il nano, fortunatamente)

Questa volta è stata l'occasione per far salire il nano su un cavallino per la prima volta.


Il prezzo esagerato ed il giro di due minuti netti, non hanno scalfito il suo entusiasmo e la nostra gioia di assistere ad un'altra graditissima prima volta.

Il palloncino della Pimpa, comprato dalla nonna, ci ha confermato una volta di più quanto basti poco a fare felice nostro figlio, forse anche perchè era il suo primo vero palloncino "di quelli che volano"...sempre una prima volta.
Anche se non si capacita dell'assenza di Armando (produttori, ditemi, perchè manca???)


Il giro su ogni trattore in esposizione, invece, è già una tradizione!


Estate a casa mia è il lago e la piscina, i giri in barca e le corse sul prato, la sabbiera e le scalate.....i bagni improvvisati, tra un temporale e l'altro.












 L'estate a casa mia è la fortuna di vivere all'ombra delle rosse torri, circondati da laghi, colline e montagne.
Il mare manca, è vero, ma non si può avere tutto!!


martedì 15 luglio 2014

Tra sensi di colpa materni e indimenticabili prime volte in volo

Leggo post di mamme in vacanza con i loro figli tutta l'estate o solo per poche settimane e di altre che lottano per trovare il centro estivo giusto o una sistemazione altenativa.

Leggo di riflessioni sull'importanza per i bambini di essere liberi e riposare, di mamme che si sentono giustamente felici di poter passare l'estate con i loro piccoli e di mamme che non possono e sono divorate dai sensi di colpa e dalla nostalgia per le nostre estati.

Inutile dire che appartengo alla seconda categoria e sono sulla stessa barca, anche se messa un pò meglio.
Perchè quest'anno il nano va ancora al nido, che chiuderà solo due settimane ad agosto. 
Quindi è con persone che conosciamo bene, i suoi amici, il suo ambiente. 
In più le maestre d'estate lasciano ampio spazio al gioco libero e in giardino (tempo permettendo, uffi!).
E il pomeriggio ci sono i santi nonni (mia madre e i miei suoceri), che lo portano fuori a giocare.

E' innegabile, però, che il nano sia stanco, che vorrebbe orari più "suoi", giocare con i "suoi" ritmi, stare sempre all'aria aperta e con mamma e papà.
Invece non può.
E io mi sento terribilmente in colpa e triste per i momenti con lui che mi perdo, per non poterlo portare io al lago ed in piscina, per non poter fare lunghe passeggiate, pennichelle a due e colazioni tranquille.

Il lavoro ha ritmi pressanti, anche se le soddisfazioni sono tutte sul lato non economico, perchè più cambiano i governi (se di cambiamento si può parlare), più i cittadini si impoveriscono ed indebitano, le tasse aumentano e i costi della giustizia a carico degli utenti lievitano.
E, mi si perdoni la digressione politica, i famosi 100 giorni hanno portato solo peggioramenti, altro che rivoluzioni.
 
Comunque.
Qualche settimana fa sono anche riuscita a ritagliarmi due giorni e mezzo, intensissimi, di vacanze infrasettimanali.
Così, complici le cugine in visita, abbiamo fatto un'esperienza memorabile per tutti noi (Alpmarito escluso, perchè lui ci è già avvezzo) e, soprattutto, per il nano, esaudendo un suo grande desiderio...un giro in elicottero sorvolando il Monte Bianco (partenza da Courmayeur, Entreves)!

Nessuna paura, pilota bravissimo e panorama mozzafiato...

 Volando verso il Bianco...





















La valle di Courmayeur...
 Dove il ghiacciaio si è ritirato...

e rifugi in quota


 Se guardate bene sulla cima qui sotto, vedrete due scalatori appena giunti in vetta!



Le emozioni che abbiamo provato sono state davvero indescrivibili.

Mia madre e le mie cugine, oltre all'altezza ed al volo in sè, hanno apprezzato tantissimo la vista del Monte Bianco e delle cime del massiccio, le seraccate ed i crepacci, che non avevano mai visto e neppure immaginavano.

In me, più avvezza a questi panorami e alle gite in ghiacciaio, è prevalso lo stupore della nuova prospettiva, l'orgoglio e la soddisfazione di essere già riuscita ad andare in posti simili con le mie gambe, ma anche un pò di timore nel percepire i pericoli.

E poi, il senso di rispetto per la natura e la sua immensità e potenza.




Il nano? Lui è rimasto serissimo e silenzioso e poi, appena siamo atterrati, mentre il pilota spegneva i motori, ha esclamato: "Ancora! Ancora!!!"
E al nostro diniego: ""Domani, allora?Torniamo domani? E dopodomani?"
Poi ha confidato al pilota che da grande vuole anche lui "guidare gli elicotteri", come ha ribadito per tutto il viaggio di ritorno!


Un'ottima medicina per l'anima, i sensi di colpa e la malinconia!









Grazie Alessandro, che ci hai portato così in alto e grazie Alpmarito, che hai organizzato questa meravigliosa esperienza, resa ancora più bella dall'averla vissuta in famiglia!
La sera e in pausa pranzo, guardo e riguardo queste foto, questi video.


p.s. Questo non è un post sponsorizzato...purtroppo!

venerdì 11 luglio 2014

Un libro, anzi tre

"Bridget Jones, Un amore di ragazzo", di Helen Fielding, pag. 466, Rizzoli, settembre 2013
Romanzo leggero, da ombrellone, ma con una nota malinconica marcata, nonostante l'ironia e gli episodi esilaranti.
Forze un po' forzato, rispetto agli altri relativi ad una Bridget Jones che, in questo libro, e' ormai vedova, fintamente occupata (nel senso che un po' ci prova a lavorare, ma senza tanta convinzione e senza molto successo) con due bimbi a cui badare, una madre di poco aiuto. tanti amici incasinati ma fedeli e...un toy boy che farà da "innamorato cuscinetto" fino a che...qui mi fermo, per non rovinarvi il piacere della lettura, anche se il finale non e' originale.
***
"Tutti mi danno del bastardo" di Nick Hornby.
Si tratta di un racconto breve, in pieno stile Hornby, carino e ben scritto, però....sa di incompiuto e non mi ha lasciato molto (io però non amo i racconti già di mio). Mi è sembrato più l'inizio di un romanzo che sicuramente sarebbe stato appassionante che un libro in se'. Insomma, bello ma veramente troppo breve.
***
"La mamma perfetta non esiste" di Kristine Carlson



L'autrice, mamma e nonna, racconta la sua esperienza di madre e moglie, aiutando a superare i classici sensi di colpa e dubbi che tendono a riguardare un po' tutte noi.
Ci sono molto buon senso, qualche riflessione interessante e non pochi spunti, però devo ammettere che io non l'ho trovato particolarmente utile e illuminante, un po' perché alcune situazioni e preoccupazioni mi paiono tipiche della realtà americana e poco vicine alla società in cui vivo, un po' perché non è stato uno di primi libri di questo tipo letti.
Lo consiglio, quindi, soprattutto alle neo mamme.
Con questo post, partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma.

lunedì 7 luglio 2014

Quando sapere come agire e farlo in fretta può fare la differenza

Ultimamente ho tanto da raccontare ma poco tempo per farlo e, soprattutto, fatico a trovare le parole.
Troppe emozioni, preoccupazioni, impegni, esperienze e sentimenti, tutto mescolato nella testa e nel cuore.

Tra le tante, c'è il fatto di aver ascoltato una notizia di cronaca che mi ha colpita nel profondo, ormai settimane fa, quella del bimba morta per soffocamento per il nocciolo di una ciliegia.
E aver visto come i suoceri (per carità, disponibili, utili, affettuosi ed armati da buone intenzioni) sembrano non percepire grandi pericoli nel dare la frutta al nano, neppure le noci.
E aver ripensato ad un episodio di un anno e mezzo fa, quando il nano stava per soffocare per una stupidissima caramella mou.

Casualmente (ma neppure troppo), pochi giorni dopo ho visto due locandine pubblicizzanti due serate a tema "Disostruzione delle vie aeree e prime soccorso nei bambini e lattanti" (o simili, non ricordo il titolo preciso), entrambe vicinissime a casa ed organizzate l'una dai Volontari del Soccorso del mio paesino e l'altra dalla società Salvamento Accademy, nel comune accanto.
Ho partecipato ad entrambe, nella seconda portando anche nano e marito, e conivolgendo amiche con figli.

Conoscevo già la manovra di Heimlich e il BSL per adulti, avevo sfogliato riviste e guardato video per quelli pediatrici ma mai avevo provato sul manichino di un lattante e di un bambino e comunque, molto lo avevo dimenticato.
Sapete che ogni anno in Italia muoiono 54 bambini per soffocamento? Un soffocamento che si sarebbe potuto evitare, se solo le persone intorno a loro avessero saputo come agire?


Sappiatelo e informatevi, guardate e riguardate i video (ad esempio, questo: CRI ) e, se ne avete la possibilità, partecipate ad un corso (esiste anche un pratico e-book a 2,99).
Io mi sto informando.
Perchè proteggere mio figlio per me è la cosa più importante e quindi, ben venga anche passare per paranoica o sacrificare qualche serata o litigare per fargli indossare la cintura o usare il seggiolino auto (in questo non transigo).
Intanto, ho stampato i pdf con le manovre a colori e le ho distribuite a nonni e asilo, oltre a tenerli in casa, a portata di mano.
Avrei voluto che venissero anche i nonni, che passano con mio figlio quasi più tempo di me, ma non hanno raccolto l'invito.
Chissà che in futuro non riesca a coinvolgerli.


Più persone sapranno come agire o anche solo come attivare correttamente i soccorsi e cosa NON fare, più i figli di tutti saranno protetti!

E voi, conoscete i protocolli di intervento? Nelle scuole dei vostri figli, le maestre sono informate, fanno corsi ed aggiornamenti?
Io ho scoperto che al nido del nano la risposta è affermativa per  tutte le educatrici ...ora dovrò informarmi alla materna.
Che poi, con tutti  lo spreco di denaro pubblico cui siamo quotidianamente abituati, perchè non "sprecarne" un pò anche per formare obbligatoriamente insegnanti di ogni ordine e grado? !!??


Nella speranza che non ci sia mai bisogno di metterle in pratica!



mercoledì 2 luglio 2014

Toc toc!! Chi e'? Un libro dal deserto, un libro da due amiche virtuali

Ieri.
Arrivo a casa alle 13.05.
Ho giusto 20 minuti per mangiare, riordinare e preparare la borsa per il nano, prima di andarlo a prendere all'asilo (giusto all'ultimo minuto, ovvio) per portarlo a 20 km, dalla nonna, e poi findarmi in ufficio.
Gli spostamenti e le ore contate mi sfiancano ben più del lavoro.
E' solo martedì e sono già stanca e sempre di corsa e poi...trovo una busta gialla nella buca delle lettere: il libro di Mimma e Drusilla!!!!
Non apro subito la busta ma so già che cosa contiene, il mittente e' chiaro.
Voglio assaporare questo momento con calma, godendomelo appieno e allora...metto la busta sul tavolo da cucina, pronta per la sera.
Sera.
Sono le 21.30, il nano dorme e io posso godermi l'emozione di un nuovo libro tra le mani, il libro di due amiche virtuali che vivono nel deserto, che hanno preso una decisione difficile e coraggiosa e che la vivono con il sorriso sulle labbra: le mamme nel deserto.
Mi rigiro il libro tra le mani, guardo il segnalibro, annuso l'odore di buono, di carta nuova, leggo la dedica e mi commuovo.

Non vedo l'ora di leggerlo, perché non c'è nulla di più bello che conoscere delle nuove amiche, scambiarsi impressioni, opinioni ed esperienze, anche se attraverso la rete.
Perché quando una persona e' bella, lo è' anche attraverso uno schermo e una tastiera.
Grazie, ragazze!!!
P.s. Naturalmente vi farò sapere cosa ne penso dopo la lettura, datemi solo qualche giorno!




domenica 29 giugno 2014

La fine dell'anno cade a giugno....volando tra gli aquiloni

La fine dell'anno, per me, non coincide con il capodanno ma con il termine del periodo scolastico.
E' sicuramente un retaggio dei tempi della scuola, ma anche il risultato del fatto che il mio compleanno cade a giugno e che nello stesso mese iniziano a profilarsi all'orizzonte possibili periodi di vacanza e aleggia quel clima generale di maggior rilassatezza che aiuta a vivere meglio, anche se si continua a lavorare (giornate piu' lunghe, un po' di sole in piu', gente che parte e gente che torna, meno traffico, piu' parcheggi, aperitivi all'aria aperta ecc.).
Da quando il nano ha iniziato il nido, a settembre di due anni fa, giugno è poi tornato ad essere la fine dell'anno per l'eccellenza, anche se l'asilo chiudera', per fortuna, solo un paio di settimane ad agosto.

Come l'altro anno, a giugno si è svolta la festa del nido e, come un anno fa, io non ho resistito all'emozione, lasciando cadere piu' di una lacrima, prontamente nascosta!

Già settimane prima del gran giorno, è partito un vivace scambio di bigliettini e sms per decidere il regalo alle maestre e per preparare la festa.

Le educatrici sono state come al solito insuperabili, inventandosi un laboratorio di creazione di aquiloni per genitori e bimbi, permettendoci di portare la nonna e la nonna bis al posto del papà, purtroppo assente per lavoro, accogliendoci con la consueta gentilezza e allegria.
Il tempo, dopo un acquazzone mattutino, ci ha graziati ed i bimbi si sono scatenati in giardino, circondati da genitori emozionati, fratelli e sorelle, amichetti e amichetti.



E poi c'è stata la cerimonia di consegna della sorpresa - regalo di arrivederci, che quest'anno per i bimbi grandi è stato un grosso libro con i lavori svolti da ciascun bimbo, a tema Pimpa e i colori, ovviamente con in copertina il simbolo del piccolo....riuscite ad indovinare qual è quello del nano?!!!??L'elicottero, naturalmente!

 Eccolo emozionato mentre ritira il suo libro!

 Poi consegna del regalo alle educatrici, ringraziamenti, canzoncine dei bimbi, saluti, corse, chiacchierate e merenda sinoira per tutti.....i cuochi ed il personale di cucina del nido sono stati come al solito bravissimi e, per restare in tema con la festa, hanno anche decorato ogni piatto del buffet con piccoli aquiloni di carta con l'elenco degli ingredienti...

Siamo tornati a casa con il nostro piccolo capolavoro...viola perché al nano piace moltissimo, con una bellissima poesia donataci dalle maestre e tante tante emozioni.


p.s. Non è affatto difficile farlo...peccato che non ci fosse verso di farlo volare sul serio, anche se qui il vento non manca mai!!!

E' stato un anno intenso, in cui il nano ha imparato moltissimo, stretto amicizie e superato tappe (come l'abbandono del pannolino, imparare a fare i collage, usare le forbici e tanto altro) e anche noi genitori siamo stati coinvolti in simpatici laboratori di riciclo e altre iniziative.
Sono davvero grata a queste educatrici e a tutto il nido e una volta di piu', mentre assistevo alla festa, ho compreso di aver fatto la scelta giusta, anche se il magone di vederlo grande e sapere che da settembre cambierà tutto.....mi ha creato un nodo allo stomaco che non vi dico e reso gli occhi lucidi lucidi!!

Sono orgogliosa del mio ometto e mentre lui è pronto a crescere, io inizio a rendermi conto che il bonario avvertimento "crescono cosi' in fretta, vedrai", è molto piu' che un modo di dire!!!
"I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.

Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu
seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla
tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
 
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito."
di Erna Bombeck

E mentre scrivo, ho ricominciato a piangere ed emozionarmi!!!