giovedì 4 settembre 2014

Il regalo dell'estate

Questa estate mi ha fatto vivere grandi dolori (ma voglio lasciarli fuori da questo spazio, anche per rispetto ad una precisa richiesta di riservatezza), ma mi ha anche fatto un dono immenso.

Il tempo trascorso con te, mio piccolo grando uomo, mon petit parresseux.

In città, al parco, al fare la spesa, a casa (negli interminabili giorni di pioggia), alle feste di compleanno, la lago, in montagna e nei pochi giorni di mare.
Spesso ci sono stati anche i nonni, qualche volta amici e/o cuginetti, talvolta (sempre troppo poco), il papà.
Piu' spesso, pero', siamo stati solo io e te, insieme.


Ho ascoltato i tuoi discorsi sempre piu' complessi ed articolati, mi sono stupita sempre di piu' della tua intelligenza.
Ho sopportato (con scarso autocontrollo, lo ammetto) i tuoi capricci...

riso di gusto alle tue battute,
ho dormito con i tuoi piedini dappertutto,
ti ho osservato compiaciuta mentre divoravi una pizza da adulto intera, una sera dopo l'altra e nonostante il gelato a merenda (sempre al biscotto!), io e te (e Nanna!) da soli in pizzeria, a giocare a domino o con le macchinine nell'attesa e godermi le tue parole...


ti ho guardato fermarti ad ammirare stupito vele e acquiloni...,



...lamentarti dei sassolini che facevano male ai piedini e poi correre felice a raccoglierne interi secchielli,
perchè per te sono tutti belli, semplicemente perchè tutti diversi, come le persone.


Ti ho accompagnato alla scoperta di questo mare, pulito ma mosso, che dopo l'esperienza dell'Oceano della scorsa estate, ti faceva un po' paura...
...e tu mi hai dolcemente confidato che, in fondo, erano meglio il lago o la piscina, perchè questo mare:
 "Mi aggredisce, mamma!!!"

 Ti ho guardato assorto nei tuoi pensieri e nei tuoi giochi fantasiosi di bambino, rispettando il tuo bisogno di solitudine e raccoglimento, quel tanto che durava..


....mentre mi domandavo cosa stava passando in quella tua testolina riccioluta...

Abbiamo camminato tanto, tra le strade di borghi liguri, sentieri di montagna e prati, marciapiedi e bagnasciuga, a volte con la tua fedele bici, a volte in spalla a me o al papà, a volte mentre spingevi (tu) un passeggino sempre piu' malconcio..



Mi sono goduta i tuoi abbracci caldi e  le tue manine appiccicose, che mi fanno sentire viva..
Mi si è stretto il cuore a vederti triste per l'assenza del tuo amato papà...



Ho cercato inutilmente di farti dormire il pomeriggio, osservando gli altri adulti (non genitori) stesi al sole...
Ho lavato alla meglio vestiti "fuori stagione", tornati utili in questa pazza estate.


 Ho giocato con te nella sabbia, scavando buche e immaginando storie, riflettendo su quanto vacanza, da quando ci sei tu, non faccia piu' rima con liberta' e riposo, pur essendo ancora e sempre, bella.




Ho cercato di imprimermi momenti, parole e gesti nella memoria, stupendomi continuamente di quanto sei bello e perfetto, con le fossette sui gomiti, le gembette lunghe e forti, le spallucce robuste, il nasino a patata e gli occhi fubetti, dello stesso colore dei miei.

Perchè non voglio che questi momenti, che forse non ricorderai in modo consapevole, si dissolvano come sabbia tra le dita...


Perchè, nel vortice degli impegni quotidiani, delle preoccupazioni e dei momenti bui, è fin troppo facile dimenticare quanto sono fortunata ad avervi con me, miei uomini...
...anche se è evidente che preferite la montagna!!!


 

mercoledì 3 settembre 2014

Lo sport a casa mia

Prendo spunto dai post di Mary Doc e  Mamma Orsa Curiosona  per ribadire quanto lo sport sia importante, a casa mia.

Che amiamo la montagna, lo sci in tutte le sue salse  e varianti (anche quelle più faticose), le scarpinate e l'arrampicata, credo che ormai lo abbiate capito.

In passato, però, io ho fatto anche danza classica e scherma, oltre a tennis (molto saltuarimente) ed all'onnipresente nuoto, una delle costanti della mia vita.
Ci andavo tre volte alla settimana e mi ha accompagnato in gravidanza e nel post parto, aiutandomi a rimanere in forma  rilassarmi.
In piscina ho avuto molte piacevoli sorprese e riflettutto molto, nel bene e nel male.

Per questo abbiamo portato il nano a fare acquaticità fin dai primi mesi, continuando a cicli di otto lezioni con costanza almeno due volte l'anno.
Contiamo di fare lo stesso anche quest'anno.

C'è la bici, nostra e del nano, compagna di tante avventure, viaggi e ore di svago.

E la corsa, a cui mi sono dedicata dallo scorso anno, più che per tentare di tornare in forma che per passione, che correre non mi piace ancora molto.
Però il gruppo di facebook, running for mammies, aiuta.
Come le scarpe nuove, ovvio. Quale migliore scusa per un pò di shopping?

Infine l'arrampicata, in palestra e fuori, anche a scopo "educativo".
Ci portiamo il nano da quando è nato, perchè stia con noi e giochi sul tappetone.
Ora che è cresciuto, scalare con lui intorno è più difficile, tra la paura che qualcuno gli caschi in testa, le richieste di aiutarlo a salire e la sua voglia di partecipare.
Però è bellissimo vederlo apprezzare, osservare come prende confidenza con il suo corpo, come scopre il senso della verticalità.
In fondo, salire è uno degli istinti prinmordiali dell'uomo, in senso fisico e metaforico.

Ho già raccontato della festa della palestra che frequentiamo lo scorso anno.
Ora vorrei drivi che quest'anno è andata ancora meglio.
Ed è così, a parte il fatto che sto invecchiando e sono sempre più fuori allenamento.

La palestra, nata dalla voglia di fare e l'idea di un fortre arrampicatore locale, per l'allenamento dei climbers dei dintorni e come luogo di ritrovo "sano" per i bambini e ragazzi del paese è da sempre autogestita.
Io e l'Alpmarito siamo stati tra i primi ad esserci e crederci, anche se con la nascita del nano il tempo da dedicarle si è ridotto e abbiamo, per così dire, lasciato "ai giovani".
Il ritorno c'è stato, soprattutto in termini di afflusso di ragazzi e bambini, consentendo il trasferimento in uno spazio più ampio, che si apre su un bel prato.

E la festa è stata al contempo occasione per celebrare la chiusura della stagione e l'apertura dei nuovi locali.
Il nano ha partecipato a modo suo, un pò infastidio da tutta la gente che affollava la parete.



Ha disegnato, giocato con le macchinine, arrampicato con le sue scarpette (poco), girato in bicicletta (molto)...





...fuggendo ogni tanto al vicino parco giochi, per qualche acrobazia...
Noi?
Noi abbiamo gareggiato, tra una chiacchera e l'altra, tra una corsa per cercare il nano e l'altra, tra un gioco e l'altro...

Ci siamo sentiti scarsi e vecchiotti ma anche tanto, tanto orgogliosi del nostro ometto.



E poi ci siamo divertiti, abbiamo mangiato bene (grigliata seria, eh!!!) e ci siamo goduti lo spettacolo delle finali, perchè di gente forte ce n'era davvero tanta!!!










Che gesti!

lunedì 1 settembre 2014

Del mare d'agosto e del nuovo anno

E siamo a settembre.
Qui da noi, a settembre comincia l'autunno, questa volta senza essere mai stata veramente estate.
Per me, l'anno è sempre finito a giugno e iniziato a settembre, con in mezzo quella sorta di limbo libero che erano le vacanze scolastiche.
Fra pochi giorni, poi il nano finirà il nido e inizierà la scuola materna.
E questo spiega la mia assenza dal blog.
Da ormai quattro settimane, quando riesco a meterlo a letto prima delle dieci, passo il resto della serata, fino a tarda ora, a ricamare a punto croce il suo corredino.
Il resto del tempo libero giornaliero (??), è consacrato alla lettura, senza la quale non posso vivere.

E poi ci sono state le vacanze, quest'anno intese solo come "assenza di lavoro fuori casa", anche se per pochi giorni.
L'Alpmarito non le ha trascorse quasi mai con noi (anche se avrebbe voluto) e in pratica non siamo mai partiti, pero' abbiamo "fatto cose" e "visto gente". Ve ne parlerò.
Niente riposo, non per me almeno, ma tanti stimoli e un'ora di dormita in piu' al mattino.

Dicevo, non siamo mai partiti veramente, salvo cinque giorni, vaggio compresi.
Troppi pochi per rilassarsi, per entrare nel clima, anche perchè siamo stati quasi sempre io ed il nano.
E' stato mare, un po' perchè dopo l'oceano della scorsa estate mi mancava, un po' perchè ci siamo fatti condizionare da quella antica credenza, credo ormai del tutto priva di senso, per cui i bambini almeno una volta all'anno al mare ci DEVONO andare.
Visto il poco tempo, la scelta è caduta sulla Liguria, la piu' vicina a noi.
Mai decisione fu più sbagliata.

Traffico, spiaggie libere quasi inesistenti, dei fazzoletti 6 * 2 mt (giuro, misurati) di sabbia o sassi sporchi e straripanti di asciugamani e gente, che per arrivare al mare dovevi fare salto in lungo e slalom in contemporanea, a livello olimpionico.
E poi, mi spiegate tutti questi bambini obesi e la maleducazione delle persone in spiaggia ed in campeggio ?!?
Un po' meglio Ceriale, solo sassi e un'infinità di cicche di sigaretta ad Albenga, mare praticamente inavvicinabile ad Alassio.
Prezzi esorbitanti, campeggio pulito ma vecchissimo e puzzolente di fogna,  adiacente ad un'altro con baby dance e poi musica da discoteca sino all'una di notte, tutte e quattro le notti.
Ci abbiamo messo una croce sopra.
Mare ad agosto in Liguria, no grazie.

Per fortuna, ci sono state anche le focacce (quanto è buona quella di Recco?!?), il mare pulito, i borghi incantevoli e ricchi di storia, come quello di Albenga, in cui perdersi e riperdersi.
























E poi le gite in trenino, i sassi lanciati sulla spiaggia o raccolti con cura,


 le letture e i giochi,


le passeggiate sul lungomare, le capatine nell'entroterra, il pesce e le pizze mangiati con gusto, le librerie,




la torre civica


Cosa sta facendo? Studia la meccanica della serratura e controlla le ruote!!! Giuro!

il trenino turistico e le grotte di Toirano (che meritano un post a parte), i parchi giochi e le camminate sul bagnasciuga.

Qui quello di Alassio, spettacolare!



 Alassio



e tanti chilometri di traffico e "Siamo arrivati???" ripetuto ogni cinque minuti.

 Tanto e poco insieme, condensati e concentrati.