lunedì 19 ottobre 2015

Rimedi per riccioli ribelli

Il ricciolino biondo ama i suoi capelli e non è particolarmente propenso a tagliarli.

Tuttavia, periodicamente, crescendo, tendono a finirgli negli occhi.

Così, dopo aver visto a scuola delle bimbe con il cerchietto o delle fascette per capelli, me ne chiesta una verde, "come un pirata"!

Io ho pensato di approfittarne per riprendere in mano ferri e gomitoli e garantirgli le orecchie al caldo, in vista dei primi freddi.

Il risultato è tutt'altro che ottimo, si vede che sono arrugginita ed avrei dovuto lavorare le striscia di colore in un'altra direzione. Inoltre, i colori sono frutto della scelta del ricciolino combinata al riciclo dei gomitoli avanzati, tuttavia mio figlio ne è stato entusiasta e ora la sfoggia con orgoglio.

E a me questo basta!

 

 

domenica 18 ottobre 2015

Shopping per il ricciolino biondo

È autunno, la scuola e' ormai a pieno regime, la mole di vestiti da lavare aumenta ed i tempi di asciugatura diminuiscono. L'estate ci ha lasciato un ricciolino biondo cresciuto e con i vestiti dello scorso anno in parte ormai stretti o corti.
Così, siamo corsi ai ripari.
Per cercare di velocizzare la vestizione del mattino ed evitare capricci da "questa maglietta non mi piace" , "questa ha il collo stretto", "questa è senza disegni", "questa è da piccoli" e via di seguito, ho scelto disegni che rimandano ai personaggi preferiti del momento del ricciolino e...mi sono affidata al web.
Ed ecco il risultato, peraltro arrivato a casa, con spese gratuite, in una settimana.
Tre magliette a manica lunga taglia 5 anni, una maglietta a maniche corte, taglia 5 anni, tre paia di calzini pesanti di Spiderman, taglia 27-30.
Totale carrello: 39,89 Euro.

Non avevo mai comprato online su Kiabi e sono rimasta piacevolmente colpita: ottimo rapporto qualità - prezzo, cotone buono e belle stampe.
Soddisfatta! Il che da la misura di quanto sia cambiata la mia vita da quando sono mamma: prima facevo shopping per me, ora penso sempre prima a lui, ricavando la stessa identica soddisfazione che se avessi acquistato per me!!!
E voi? che siti di abbigliamento on line usate? Vi piacciono? So già che questo marchio piace a Stefania e Lucia, che ringrazio per avermi dato l'idea.
P.s. Questo NON è un post sponsorizzato.

venerdì 16 ottobre 2015

"L'amica geniale" e la mia opinione ambivalente

"L'amica geniale" di Elena Ferrante, edizioni e/o, pag. 327


Ho terminato questo romanzo, il primo dell'autrice che io abbia letto, ormai da più di una settimana.
Eppure, le mie impressioni sono ancora ambivalenti.

L'ho letto su consiglio di Mimma (che ringrazio), trascinata dalla curiosità di moltre altre recensioni e del passaparola, però, però....mi trovo in difficoltà a dare un giudizio.

Non mi soffermerò sulla trama, in rete si trovano descrizioni accurate e precise che dicono tutto, forse anche troppo, vi dirò solo che l'ho trovato cupo, triste, deprimente, angosciante.

L'intelligente Lila Cerullo, figlia dello scarparo, non mi è mai stata simpatica.
La sua amica,  la studiosa e un pò remissiva Elena Greco, figlia dell'uscere, neppure.
Il romanzo è abile nel tenere in bilico il rapporto di reciproca dipendenza tra le due protagoniste, prima bambine e poi adolescenti, nel far sembrare più geniale ed intrapredente ora l'una, ora l'altra, tanto da impedirmi di scegliere un personaggio preferito.

La narrazione è senza dubbio avvincente, il libro è scritto bene e la storia cattura ma, ad un certo punto, mi è sembrato venissero introdotte troppe figure secondarie non necessarie, troppe storie collaterali divaganti, poi spesso frettolosamente concluse o abbandonate.
E' possibile che ciò sia funzionale al seguito e, certamente, consente al lettore di immaginare la vita attiva del rione napoletano, però personalmente mi indispettisce che i personaggi secondari vengano citati continuamente ma tratteggiati superficialmente.
L'amicizia tra le due protagoniste, poi, ha un che di morboso, di velenoso.

In conclusione, non posso dire che non mi sia piaciuto, nè posso sconsigliarlo, per i motivi anzi detti. Anzi, lo consiglio.
Perchè io per prima sono curiosa di leggere il secondo volume della quadrilogia.

Contemporaneamente, però, il pensiero di immergermi nuovamente nella storia di Elena e Lila mi mette ansia e mi deprime, non so se mi spiego.

Devo ancora capire quale sentimento prevarrà, nel frattempo, vi consiglio di prepararvi ad una storia forte, se deciderete di leggerlo.

Con questo post, partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma.


giovedì 15 ottobre 2015

L'amore per il sapere

Ho sempre amato studiare.
Non tutte le materie, e non sempre, si intende, però ho sempre apprezzato l'opportunità di dedicare tempo allo studio, all'apprendimento, a nozioni a volte apparentemente inutili.

Tornando indietro, non solo rifarei il Liceo Classico, ma studierei ancora di più.
Sulla scelta della facoltà univeristaria qualche dubbio lo nutro, però certamente rifarei l'Università.
Perchè mai ho avuto così tanto tempo da consacrare allo studio come durante gli anni di superiori ed università e, soprattutto, così tante occasioni di stimolo e confronto culturale come al liceo.



Sarò sempre grata ai miei genitori per la possibilità che mi hanno dato e, soprattutto, per avermi fatto comprendere l'importanza della conoscenza, in qualunque campo.

Non credo che il mio percorso di studi sia il migliore o l'unico idoneo. NOn è questo che intendo.
Esistono tante strade, tante istituzioni scolastiche, tante esperienze di vita, tanti settori di conoscenza e tantissime fonti di apprendimento e, davvero, non saprei dire quale sia il migliore nè ho le competenze per giudicarli.

Io sono semplicemente grata del mio percorso.
Mio marito, ad esempio, non altrettanto del suo.

Ed è per questo che auguro a mio figlio di essere sempre curioso, di avere sempre voglia di apprendere ed imparare, l'umiltà per farlo da tutti e tutto, senza preconcetti, e la capacità di apprezzarlo.
Quali che siano le sue inclinazioni personali, le sue scelte scolstiche e le sue aspirazioni professionali.

L'Italia può vantare Università antichissime e rinomate, pur con tutti i loro indubitabili difetti e, spesso, la mancanza di adeguate risorse economiche.
Durante la nostra vacanza in Sardegna, abbiamo avuto la fortuna di visitare la sede di uno di questi Atenei: l'Università di Sassari.
Per puro caso.




 Pioveva a dirotto, eravamo in cerca di un posticino riparato da visitare quando siamo capitati davanti all'edificio dell'Università ed io, curiosa come sempre, sono entrata nell'atrio porticato per ammirarne l'architettura.
In quel mentre abbiamo scorto una famiglia di inglesi, con due figli sui 7 e 10 anni, che si guardavano intorno incuriositi, spingendosi verso l'interno dell'edificio.


E' passato un signore vestito in modo sportivo, che si è fermato e, comprendendo la loro curiosità, li ha invitati a salire la scalinata, portati nelle stanze del rettore ed affidati all'usciere perchè mostrasse loro l'Aula Magna e raccontasse la storia dell'Università.

Noi ci siamo immediatamente accodati!



Una delle aule magne utilizzate per la discussione delle tesi di laurea

Abbiamo così scoperto che l'Università ha quasi 400 anni, poichè è stata riconosciuta come tale nel 1617 (anche se fu fondata nel 1558) e tra i suoi alunni e docenti celebri pare ci siano stati, ad esempio, Antonio Segni, docente di diritto processuale civile, rettore nel 1943 e Presidente della Repubblica nel 1962, Francesco Cossiga, docente di diritto costituzionale, eletto Presidente della Repubblica nel 1985,il premio Nobel Daniel Bovet, Antonio Pigliaru,e Luigi Berlinguer.



L'Alpmarito si è prestato a fare da traduttore per gli inglesi e io sono rimasta colpita dall'interesse e dall'ammirazione dei turisti.




Devo ammettere che, come al solito ogni volta che entro in una Università, ripensando alle mie due lauree (triennale e specialistica), ho provato un brivido di emozione.

Ah, quel signore, è risultato essere il Rettore.

Ovviamente, non ho potuto esimermi dal fotografare anche un altro dei luoghi che cerco sempre nelle città che visito....il Tribunale.
Questa, però, è una questione di deformazione professionale !!!





E voi, vi è mai capitato qualche cosa di simile ?
 Quali sono i luoghi che cercate sempre, viaggiando, se ci sono ?
Rifareste il vostro percorso di studi o cambiereste qualcosa?

martedì 13 ottobre 2015

Il mare della Sardegna




Bosa

Bosa
Bosa: un caldo allucinante, una spiaggia libera  bella e vasta, troppo affollamento.


Isola Rossa

Isola Rossa

Isola Rossa
Isola Rossa, Costa Paradiso: qui abbiamo trascorso cinque notti, godendoci il mare al mattino, dalle 8.00/8.30 alle 11.30/12.00 al massimo, girando per l'interno della Sardegna il pomeriggio.
Qui l'Alpmarito si è scottato in sole due ore, il caldo dalle 10 era micidiale ma la gente, grazie all'ora, mai troppa, la spiaggia libera e pulita, l'acqua splendida.

Qui, abbimo fatto i nostri castelli di sabbia, ogni giorno un pò diversi, sempre belli.


Isola Rossa

Isola Rossa


 La torre aragonese sullo sfondo, le pietre rosse, l'acqua cristallina, la
 sabbia ed i sassolini.





















Isola Rossa

Da qualunque parte la guardi, sempre bella.

 Badesi mare: i bagni al tramonto, dopo le visiste nell'interno del pomeriggio, il fresco della sera, la spiaggia, anche questa libera, ormai vuota.

Badesi mare
Badesi mare

Badesi mare



Isola Rossa

Isola Rossa
Isola Rossa


Capo Testa

 
Capo Testa


Capo Testa

Capo Testa

Capo Testa

Capo Testa e la Baia di Santa Reparata, dove si può fare il bagno tra i resti suggestivi delle cave di granito di epoca romana,
e la vicina Santa Teresa di Gallura 


Santa Teresa di Gallura

Santa Teresa di Gallura


Platamona








Platamona

 Platamona e Sorso, una domenica fresca e ventata.

Alghero

Alghero


 Alghero, bellissima città di mare, da ammirare a piedi ed in barca.


Castelsardo

Castelsardo
 
Castelsardo


Castelsardo, magnifici scorci marini da un borgo antico arroccato su una collina.

Capo Caccia e le Grotte di Nettuno

Capo Caccia: il mare era davvero così. Nessun ritocco, neppure saturazione dei colori.

Capo Caccia
 
Capo Caccia

 
Capo Caccia

 Capo Caccia: semplicemente magnifico.


Isola Rossa

Isola Rossa
Spiagge tranquille, non affollate, in cui si può anche giocare a palla, o perdersi nella contemplazione.
Unico neo? La mancanza di doccie o fontane, anche a gettoni, ovunque in Luguria e Friuli. Il clima, però, è decisamente diverso e credo questo spieghi l'assenza.
Non spiega l'assenza di bagni pubblici. I pochi che c'erano, erano fuori servizio.
Tuttavia, farebbero comodo, soprattutto viaggiando con un bimbo al seguito e per evitare quegli orribili mucchi di rifiuti tra gli arbusti, a pochi passi dalla spieggia, dove è chiaro che tutti vanno ad espletare i propri bisogni.

Un mare così, solo in Corsica e nelle Calanque.
O forse solo in Corsica.
E la Sardegna è pure più grande: io non ne ho vista neppure la metà!!!

Pensare che alcune incantevoli baiette e decine di scorci, non ho neppure potuto fotografarli.