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venerdì 2 marzo 2018
Le letture del ricciolino biondo: tra draghi gelosi, piccoli cavalieri e fiabe classiche per prime letture autonome
lunedì 21 agosto 2017
#Scintille di gioia n. 8 (21.08.2017)
lunedì 30 gennaio 2017
La scelta della scuola primaria
Esclusa subito la prima perchè non prevede il bilinguismo e dunque l'insegnamento della lingua francese (oltre all'inglese ormai presente ovunque), che noi invece vorremmo per quanto possibile tentare di coltivare,
per quel che mi riguarda, ecco gli elementi che ho valutato io:
- Vicinanza a casa
- Comodità di parcheggio/accesso
- Vicinanza al luogo di lavoro
- Vicinanza ai nonni (o ad altri parenti)
- Offerta di servizio di prescuola e dopo scuola, nonchè doposcuola del mercoledì (in Valle d'Aosta il mercoledì pomeriggio le scuole sono chiuse)
- Flessibilità e costi di tale servizi
- Costo del servizio mensa
- Orari di entrata/uscita e compatibilità con gli impegni lavorativi
- Presenza di amichetti o comunque bimbi che il ricciolino già conosce
Non ho considerato la preparazione degli insegnanti, essendo secondo me un criterio molto soggettivo.
Io ho comunque "drizzato le orecchie" da tempo e domandato in giro senza pudore e, per fortuna, ho avuto ampie rassicurazioni in merito per entrambe le scuole.
Sicuramente, se così non fosse stato, ne avrei tenuto conto come elemento primario.
Non ho valutato neppure il numero degli alunni per classe o la loro cultura di provenienza, perchè penso che gli effetti dipendano dalla capacità degli insegnanti di gestire classe e approccio educativo e mi pare molto difficile valutare a priori se possono essere elementi negativi o positivi.
Alla fine ho scelto quella che mi offriva una maggiore vicinanza al mio luogo di lavoro e ai nonni paterni, maggior comodità di parcheggio /accesso, con i servizi di pre e dopo scuola garantiti e più flessibili, minori costi (ho preparato una tabella e valutato l'ipotesi "peggiore" di utilizzo di ogni supporto+ mensa per raffrontare i costi mensili) per i servizi stessi e la mensa.
In altre parole, ho "sacrificato" l'aspetto "amichetti", ovvero continuità scolastica.
In parte perchè nell'altra scuola, dove ci sarebbero due classi, non è possibile prevedere se e con quali amici potrebbe trovarsi, in parte perchè alcuni di essi comunque hanno un anno in più e quindi li incontrerebbe solo nell'intervallo, in parte perchè non è possibile prevedere come si evolveranno queste amicizie nel tempo, mentre è più semplice prevedere costi e problemi logistici, in parte perchè tutto il resto "giocava a sfavore".
Inutile aggiungere che per me è stata una decisione sofferta e che farò di tutto per cercare di consentire al ricciolino di coltivare queste sue amicizie al di fuori della scuola, come fatto sino ad ora, agevolata dalla realtà piccola e raccolta in cui viviamo e dai buoni rapporti intrattenuti con i loro genitori (anch'essi diventati nostri amici).
E voi, avete avuto possibilità di scelta? Se sì, quali fattori avete considerato?
Cosa ne pensate dell'iscrizione per via telematica e come erano i moduli che avete compilato?
mercoledì 20 luglio 2016
ORGOGLIO (e tanti ricordi)
Una giornata che ci ha regalato gioia e orgoglio.
Ieri il mio fratellino si è laureato.
Ed è stato, semplicemente, orgoglio e felicità per la sua emozione, la sua gioia, il suo sollievo.
E già che c'ero, io ieri ho sognato, in grande.
martedì 16 febbraio 2016
Tappe
Scomparve dal bagno lasciando un ripiano improvvisamente intonso, presto riempito da libri e riviste.
Poi ci fu l'abbassamento del lettino, il vassoio del seggiolone asportato, una barra laterale del lettino sostituita con una sponda bassa e il materassino da Boulder prontamente riciclato come tappeto di emergenza in caso di cadute accidentali.
E naturalmente, sparirono anche cucci, catenine porta ciuccio e contenitori per il ciuccio.
Nanna, il suo amato doudou, cesso' di essere una presenza costante ed indispensabile alla sua serenità.
Infine, pochi giorni fa, persino il seggiolone in se', in realtà destinato ad accompagnarlo come sedia alta per altri due anni, e' stato snobbato, ripiegato e riposto in un angolo.
Così, lui si sente grande e questo gli basta.
E mentre in me si alternano orgoglio, tanta nostalgia e molta commozione, la casa cambia volto, ancora una volta.
E voi, come vivete questi piccoli ma importanti cambiamenti? Vi vengono, qualche volta, le lacrime agli occhi, dalla gioia di vedere i vostri figli crescere e contemporaneamente dalla nostalgia?
Li attendete con ansia o li temete un pochettino?
lunedì 18 gennaio 2016
Guardarlo sciare. Esserci.
Per il solo fatto di poterlo vedere.
Di essere lì con lui.
Come vederlo sciare, ancora così piccolo, ai miei occhi ed in confronto a noi, agli altri adulti.
Eppure capace di stare in equilibrio, di muoversi, di andare. Alla sua velocità, certo, ma comunque andare.
Esserci per sostenerlo e incoraggiarlo.
Osservarlo vincere paure, sfogarsi e sorridere, ascoltare e, qualche volta, obbedire (alla maestra, certo, non a me o al papà).
Pensare a quanti progressi ha compiuto, rispetto all'anno scorso, anche nello sci.
Guardarlo imitare i gesti del papà.
E poi, naturalmente, stufarsi presto dello sci e voler solo giocare a palle di neve (o ghiaccio).
O mangiare affamato come un lupacchiotto, facendo un pic-nic fuori, finchè la temperatura anomala lo ha consentito.
Aspettando le nevicate vere, che finalmente sono arrivate e stanno arrivando, portando con sè, ahimè,anche il freddo ed il vento.
E poi, a volte, starsene a casa al calduccio, ad impastare e sfornare biscotti.
domenica 17 gennaio 2016
Imparare a contare e a riconoscere i numeri (nonché le lingue) giocando
Il ricciolino biondo ha sempre voglia di giocare.
Ed è normale per un quattrenne pieno di voglia di vivere.
Solo che a volte, la sera dopo la cena o il pomeriggio dopo la scuola, noi siamo distrutti e lui, anche se con gli amichetti, ha bisogno di calmarsi un po' e fermarsi.
Per quanto lui non stia fermo davvero neppure con i giochi da tavolo o mangiando!
Per intrattenerlo e, nel contempo, aiutarlo ad imparare i numeri, che lo affascinano in modo particolare, nelle tre lingue (italiano, francese e ora anche inglese che stanno introducendo alla materna), abbiamo allora iniziato a proporgli dei giochi da tavolo classici, anche se rivisti con i personaggi dei cartoni o delle storie del momento.
E funziona, sia per noi tre/due soli, sia quando si associa qualche nonno, un cuginetti o un amichetto.
Il nostro preferito del momento, regalo della Befana, e' questo: la scatola contiene un tabellone che da un lato ospita il gioco dell'oca, in versione Petit Prince del cartone animato appena uscito al cinema (di cui vi parlerò presto, perché ci ha incantato) con l'Aviatore, Le Petit Prince, Madame (la mamma della piccola protagonista) e la bimba, con i serpenti che ti fanno indietreggiare fino alla casella in coda e l'aquilone che ti fa avanzare siano alla sua punta e tante stelline decorative.
100 caselle con un bellissimo e grande dado di legno decorato da stelline gialle al posto delle palline, così da imparare a contare, prima per capire il punteggio fatto, poi per muovere la pedina sul tabellone.
D'altro lato c'è quello che ai miei tempi si chiamava "Non t'arrabbiare", un gioco che io adoro e che, davvero, può far litigare perché la situazione può ribaltarsi all'ultimo: lo conoscete anche voi, vero?
Anche le pedine (quattro per ciascuno dei quattro personaggi), come il dado. sono di legno robusto e molto carine. Hanno solo la fastidiosa tendenza a cadere facilmente quando a giocarci e' il ricciolino biondo! Io le avrei fatto un po' più stabili.
Il bello di "Non t'arrabbiare" e' che è anche un gioco di strategia, dunque sviluppa pure la logica, oltre alla virtù della pazienza, senz'altro la più difficile da apprendere per i piccoli!!!
A Capodanno, dagli amici, abbiamo giocato ad un'altra versione del gioco dell'oca Dami, quello delle Storie del Bosco di Tony Wolf,della Giunti: veramente curatissimo nelle illustrazioni, simpatico e ben fatto, con l'albero centrale pop-up.
Come qualsiasi altra versione del gioco, i bimbi sono invogliati a contare.
Poi ci sono le carte dell'Uomo Ragno, trovate nel l'uovo di pasqua già l'anno scorso e molto apprezzate del ricciolino.
Si possono usare per due giochi diversi, con spiegazioni incluse: action game ed il gioco delle famiglie.
Noi, però, le usiamo come se fosse "Uno", per imparare a riconoscere i numeri (da 1 a 4), le lettere maiuscole ed i colori, necessarie per fare gli abbinamenti, il tutto sempre in francese.
Con il tempo, il nano e' diventato sempre più abile e si diverte.
Infine, questa confezione di giochi matematici, ricevuta in regalo per lo scorso compleanno da un amichetto del cuore con la mamma previdente ed intelligente.
Anche in questo caso, usiamo tutti i giochi cercando di ripetere i numeri in francese e usando vocaboli in francese per descrivere la loro forma. Ovviamente, però, va benissimo anche in italiano o in inglese o in qualunque altra lingua!
Il cartone e' abbastanza robusto, i colori vivaci e le immagini accattivanti, in più gli incastri fungono sempre da strumento di controllo della correttezza degli abbinamenti.
Ci sono 7 giochi diversi, dalla tombola in cui contare gli animali della fattoria o dei numeri (a seconda di come si girano i cartoncini), al palazzo in cui conteggiare le persone sul balcone ed abbinarle ai numeri (e dall'altro lato semplice addizioni) ,
E poi giochi di logica per apprendere le forme geometriche e gli insiemi (mezzi di trasporto, frutti, persone, animali ecc.) ed imparare a fare le somme.
Anche in questo caso, spesso cerchiamo di usare il francese per indicare qualunque forma, animale e oggetto e contare, tanto per cercare di allenarci un po' al bilinguismo!
Ovviamente, l'Alpmarito corregge e riprende più me che il ricciolino biondo, il quale però è decisamente più pigro!
E voi, che giochi suggerite per sviluppare logica e matematica divertendosi, magari in compagnia?
Vi piacciono questi?
P.s. il post non è sponsorizzato, ma solo il frutto della voglia di condividere idee ed esperienze con altre mamme e, possibilmente, trovare passatempi intelligenti per i pomeriggi di pioggia, i giorni di malattia o le serate in casa!