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mercoledì 27 luglio 2016

La Valle di Cogne

Il primo fine settimana di luglio io, il ricciolino biondo, una sua amichetta ed i suoi genitori, siamo stati a Cogne, in Valle d'Aosta.

Io avevo un incarico specifico, come "inviata speciale" di Patatofriendly, il blog di viaggi con bambini di Francesca: scoprire Cogne ed una manifestazione che si teneva proprio in quel fine settimana, "Viva il Parco".

  
Il mio racconto del family hotel in cui abbiamo soggiornato, delle passeggiate con bambini (anche in bici o con passeggini) da noi personlmente "testate", della bellezza dell'ambiente (non a caso Cogne fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso), le trovate qui, con tanto di reportage fotografico, ovviamente!

Qui, invece, vi parlo della manifestazione "Viva il Parco", incentrata su cavalli, carrozze e "vita al tempo del medioevo", all'insegna della mobilità dolce e sostenbile, mostrandovi anche per immagini le emozioni che abbiamo vissuto.

Cio' di  cui non ho ancora scritto, pero', è quanto sia stata una bellissima esperienza, sia per la compagnia, visto che siamo stati bene ed il ricciolino e la sua amichetta si sono divertiti indubbiamente molto, sia perchè l'idea di raccontare per Francesca il nostro fine settimana è stato un ottimo pretesto per tempestare tutti di domande e darmi ad alcuni dei miei hobby preferiti: camminare in montagna e scattare foto con l'amata Reflex!
Infine, perchè secondo me le montagne non hanno uguali e potervi trascorrere delle giornate di vacanza è impagabile.

E allora, in questo afoso pomeriggio di fine luglio, voglio farmi cullare dai ricordi, con altre foto...



















martedì 16 luglio 2013

Una domenica di scatti alle cascate di Lillaz, a Cogne

Potevamo stare senza montagna???
Ovviamente no.
Così domenica di buon mattino, il nano e la mamma si sono diretti alla volta della meravigliosa Cogne, questa volta in compagnia di un gruppo di conoscenti appassionati di fotografia e dei nostri due "maestri" di scatti.
La bici, come al solito, e' venuta con noi.



Le cascate di Lillaz ci hanno incantato, con il loro magnifico sfoggio di potenza
La mamma ha fotografato poco ma gioito tanto

Peccato solo per l'eccesso di gente.
Lo so, e' una affermazione antipatica ed impopolare ma e' cosi' e io, che non vivo di turismo (altrimenti starei zitta), di molti turisti farei volentieri a meno.
Gelosa del cielo, dei prati, delle cime...quasi come se mi appartenessero.
Ed invece sono io, che appartengo a loro.
Guardare da lontano e non poter essere di nuovo e ancora lassù, un dolore sordo al petto, nostalgia e desiderio....poi il sorriso e le risate del nano, i piedi penzoloni da un muretto, gli occhiali da sole ben calati e lo stupore negli occhi...e la consapevolezza di essere fregata, ora e per sempre.
Perché non posso rinunciare a nessuno dei due.

Sogno la roccia ed il ghiacciaio tenendo per mano un nano in bicicletta.
E mi consolo come posso, tra scatti e chiacchiere in compagnia.