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giovedì 8 settembre 2016

Su venetoforkids: i miei consigli per preparare lo zaino da montagna

Conoscete  "Venetoforkids" ?
Conoscete Stefania, alias Mamma Orsa Curiosona?

Lei e suo marito sono gli autori di Veneto for kids, un sito dedicato al Veneto ed a chi viaggia con i bambini, con tanti consigli ed informazioni su cosa visitare con i bambini, che si tratti di città, località di mare, campagna o, naturalmente, montagna.
E sono soprattutto i post dedicati alla montagna quelli che leggo io.

Ebbene, oggi sono ospite di questo utile sito, nella sezione "Consigli di viaggio", con un post di suggerimenti su come preparare uno zaino da montagna e un elenco per aiutare a non dimenticare nulla a casa, per voi ed i vostri bimbi!





lunedì 15 febbraio 2016

Consigli di look invernale ? Chiedo il vostro aiuto!

Non sono mai stata una amante dello shopping di abiti e scarpe (con le borse od i cappelli, è un'altra storia), a meno che non si tratti di vestiti sportivi e colorati.
La linea non mi aiuta.
Non sono sovrappeso, ma non sono mai stata magra. Non è la mia costituzione, c'è poco da fare.
In più, non sono una che getta/da via i vestiti solo perchè "fuori moda" o non mi piacciano più: finchè mi vannno e non sono rovinati, tendo a teneremeli.

Trovo stressante girare per negozi in cerca di capi che mi stiano bene, odio la "prova camerino", con le luci al neon impietose che abbattono colori e colorito ed evidenziano i difetti, non sopporto le commesse con dieci anni meno di me (ma anche mie coetanee) che si permettono di darmi del tu senza avermi mai visto prima (a voi dà fastidio o sono l'unica?)

D'estate, è più facile trovare abiti, pantaloni e camiciette un pò sfiziose che mi piacciano, colorate e leggere.
D'inverno, invece, è tutta un'altra storia, a meno che non mi trovi in un raro momento di "febbre da shopping" (come in questo caso).
Poi, però, mi fa piacere indossare capi nuovi!

Così, ogni anno, in tempo di saldi, mi riprometto di rinnovare il guardaroba e, puntualmente, o non lo faccio (come quest'anno), oppure acquisto o chiedo di regalarmi, ma non ciò di cui avrei davvero bisogno.
E la mattina, davanti a specchio e guardaroba, entro in crisi.
Vi basti sapere che il mio "consulente di immagine" è il ricciolino biondo, che ha buon gusto, certo, ma anche quattro anni!

Così, sulla scia dei post di Veronica e del suo #misentofiganchesenonlosono e dei bellissimi disegni di Gab che illustra i suoi abiti con "un vestito al giorno" , ho provato a fotografarmi durante le mattinate settimanali e chiedere il vostro consiglio.
Le foto lasciano il tempo che trovano, sia per inquadratura che per luminosità, visto che ero sempre di fretta e ho usato l'autoscatto dove mi trovavo, vi prego di non farci caso.

Mi piacerebbe che voi, amiche/i blogger, mi deste un parere spassionato.
Sono presentabile?
Vi piacciono o no?
Cosa cambiereste?

 

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Come vedete, il nero ha un posto d'onore, forse fin troppo!

Particolare del look della foto precedente
Questo abbigliamento..

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..meglio con questa giacca lunga...

 o con questa corta in velluto ? (Entrambe sono nere)

(o meglio che cambi totalmente?)

Prometto di non offendermi! Però voi siate clementi e ricordatevi delle mie premesse, perchè vi assicuro che mettermi " a nudo" così, per me non è facile (ah, se sapessi disegnare come Gab)!!!

Per ora vi risparmio gli abbinamenti sportivi che uso il fine settimana, perchè in quelli mi sento bene ed a mio agio.


lunedì 1 febbraio 2016

Cappellini da ninja e da...mamma/donna ! Handmade, naturalmente.

Quest'anno non si può proprio dire che l'inverno ci stia facendo patire il freddo, eppure fin dall'autunno, io indosso sempre un cappellino.
Un pò perchè adoro i cappelli, estate ed inverno, un pò perchè la maggior parte del calore coporeo si disperde dalla testa.
Il lato negativo è che mi schiacciano molto i capelli oppure li elettrizzano, a seconda dei giorni, così sembrano disordinati anche quando li avevo appena lavati e pettinati!

Il Petit Prince deve aver ereditato questa mia passione, visto che ama avere tanti cappellini tra cui scegliere al momento di uscire di casa.
Così, vista la passione del momento, dopo il cappellino di Spiderman, la nonna lo ha dotato di quello delle tartarughe ninja.
E il primo ha avuto così successo che si è buttata a realizzare quasi l'intera serie !

Siccome neppure la nonna è perfetta, per uno ha sbagliato tonalità di verde, però al ricciolino è piaciuto comunque ed anche a me!





A quello di Raffaello, su richiesta del Petit Prince ha aggiunto successivamente anche la boccuccia, con un semplice filo nero.

Che dite, vi piacciono?
Se il vostro bimbo/la vostra bimba volesse travestirsi da tartaruga ninja a Carnevale, tra l'altro, sarebbe una idea facile e veloce per tenergli la testolina al caldo!

E io?
Ecco due modelli che mi piacciono tanto e che ho realizzato da sola.

 Il primo è un classico, fatto a maglia con due dirtti e due rovesci ed il risvolto a maglia rasata.
Il secondo, invece, è all'uncinetto: più sportivo ma anche più vivace!

 Anche in questo caso, sono andata avanti ad occhio, per la misura, facendo, provando e disfando al bisogno.



Quale vi piace di più ?
E voi, usate i cappelli di lana?

lunedì 11 gennaio 2016

Eleganza, formalismo e incongruenze modaiole

Un giorno una conoscente, il cui nipote esercita la professione di avvocato a Milano, mi aveva riferito che, andando in udienza in un Tribunale della provincia di Torino e in quello della Regione in cui vivo, aveva notato la "mancanza di eleganza" dei legali e dei giudici o, almeno, un "livello di eleganza" inferiore a quello a cui era abituato.
E so che anche altri colleghi e colleghe "di fuori" hanno esternato lo stesso pensiero.
Parallelamente, io stesso e molti miei colleghi, avevamo notato, nei Tribunali delle grandi città, delle "mise" per noi audaci e dei completi alquanto stravaganti, del tipo da rivista di moda, più che da negozio reale.
Ci riflettevo giusto questa mattina, mentre mi muovevo tra i vari uffici giudiziari in mezzo ad una forte nevicata e la neppure rigida temperatura di 0 gradi.
Perché quando nevica o fa freddo, in quel luogo i colleghi, semplicemente, si adeguano, indossando giacche a vento o piumini e stivali o scarpe tecniche, insieme al tailleur o al completo gessato o preferendo pantaloni un po' più sportivi o gonne con collant 50 denari.
D'altro canto, c'è chi scende da vallate innevate per tre mesi all'anno e magari ha dovuto spalare la neve del vialetto prima di partire oppure sa che potrebbe capitare di montare le catene o aiutare qualcuno a farlo, o ancora, semplicemente, e' disposta a barattare l'eleganza, ma meglio sarebbe dire (secondo me) il formalismo, con gambe integre, anziché rischiare una rovinosa scivolata sul ghiaccio.
Perché i gessi, indubbiamente, tanto eleganti non sono.
Anni fa, in Norvegia e Svezia, a dicembre, avevo notato in vetrina tantissimi stivali e scarpe, da uomo e da donna, in cuoio, da abbinare a completi e gonne ma foderati e con delle sorte di mini rampocini (cioè delle punte di ferro) sul tallone. Le usavano in tanti.
Nel teatro di Oslo, dove eravamo andati di pomeriggio a vedere lo Schiaccianoci, c'erano degli spogliatoi con armadietti chiusi a chiave, nel guardaroba, dove il pubblico, prima di entrare a teatro, poteva svestire se' ed i bambini e cambiare le scarpe.
Ho visto madri arrivare con dopo sci e zaini sportivi e uscire dal guardaroba con tacchi alti e borsetta, figlie con tute da sci trasformate in piccole principesse con le ballerine ai piedi. Lo stesso per gli uomini.
Forse il concetto di eleganza viene troppo spesso confuso con quello di formalismo?
Quale è la persona vestita in modo inappropriato, in occasioni simili?
E comunque, spiegatemi come mai se ad indossare maglioncino e pantaloni di velluto e' una persona molto influente o benestante (o anche solo il magistrato), viene guardato con benevolenza o ammirazione, perché capace di stravolgere i formalismi, mentre se è una persona normale, viene considerato "poco elegante"?
Forse in Italia si dà troppa importanza all'apparenza, anziché alla sostanza, per quanto creda anche io che certi abbinamenti non si possano vedere e che come noi, pochi altri sanno vestirsi con altrettanto gusto!
Solo che il gusto e' soggettivo e noi spesso ce ne dimentichiamo e giudichiamo con troppa facilità.
Talmente soggettivo che io, ieri, in un rapido giro di tre negozi di abiti femminili, non ho trovato nulla che mi piacesse e spesso mi chiedo con che coraggio certi colleghi indossino completo rigati che sembrano pigiami del nonno, abitini leopardato con decolte' abbinate e costumi hawaiani.
Salvo poi, nel contempo, ammirarli per la sicurezza di se' che dimostrano e la padronanza con cui li indossano.
Come le donne con tacco 12 sui cubetti di porfido o quella collega che questa mattina, controcorrente, viaggiava con un cappottino nero al ginocchio, sotto la minigonna nera e una maglia scollata, gambe nude e stivali neri, con il tacco alto, i capelli sciolti alla neve.
Ecco, non so cosa non darei per poter uscire così in un giorno come questo e non per piacere o piacermi e sentirmi bene (che poi, alla fine, e' l'unica cosa che conta) ma perché per farlo senza prendersi una bronchite, una tonsillite o almeno un raffreddore, bisogna avere un fisico bestiale!
Voglio dire, io mi vesto in modo invernale (ma senza troppi strati per non sudare) e sto male da un mese!!!
Comunque, donne, chi di voi li usa, illuminatemi: che senso hanno i vestitini invernali in lana, senza maniche, magari con il collo a dolcevita?
O quelli in cotone, sempre senza maniche, magari scollati, ma inequivocabilmente invernali?
Sarò ignorante, ma io non ho capito, come si usano? Con una giacca o maglia aperta sopra, anche dentro gli uffici, dove magari ci sono 20 gradi, tanto per crepare di caldo, peggio che ad agosto?
Oppure senza nulla sopra durante il lavoro, a gelarsi le spalle?Non avete freddo?!?
Soprattutto, però, cosa ci mettete sotto? Perché io, con la lana a pelle, a meno che non siano giusto gli avambracci, passo le ore a grattarmi come una ossessa, manco avessi i pidocchi su tutto il corpo!!!
(Ditemelo, che magari trovo la scusa per comprarmi il vestitino, ovviamente senza maniche e di lana, che ho adocchiato ieri e spiegarlo a mio marito!)
Misteri della moda (e di certi ambienti di lavoro).

giovedì 12 novembre 2015

Maglia d'autunno

Le sfumature di giallo e di arancio delle foglie, il verde dei prati e di qualche albero, il marrone delle castagne e dei ricci, il rosso delle vigne, l'arancione di zucche e cachi..e l'aria fredda della sera e del mattino.

Per godermi il sole, quando non batte caldo a mezzogiorno, posso contare su un completo cappellino e guanti, che ho realizzato io stessa e mia nonna ha cucito.

Ecco i miei guanti senza dita, per guidare più facilmente, bici e auto!

E il cappellino stile basco morbido.

Anche il tablet ha bisogno di proteggersi dal freddo (e dai graffi), così con la lana avanzata mia nonna mi ha confezionato questa originale custodia!

Che ne dite, ci intoniamo con la stagione?!?

 

mercoledì 28 ottobre 2015

Uncinetto e voglia di fare felici le persone care

Le scorse settimane mi hanno regalato molti momenti di malattia o, comunque, di forma fisica alquanto zoppicante.
Così non ho corso, approfittando del tempo in più per riprendere in mano gomitoli di filo, creatività, ferri da maglia ed uncinetto.



Dopo la fascia in maglia per i ricciolini del piccolo di casa, ho creato e confezionato, per la prima volta INTERAMENTE con le mie mani (non sono ricorsa alla santa nonna neppure per la chiusura del lavoro), un cappellino per l'Alpmarito, che lo chiedeva da anni (da quando, cioè, in rapida successione,di cappellini creati con le mie manine e confezionati dalla nonna, ne ha persi due).

Ho scelto colori autunnali, che si intonassero alle passeggiate nei boschi ed alle castagne, che piacessere a lui e consentissero a me di finire anche qualche gomitolo avanzato.

Ed ecco il risultato di cotanta fatica:



Che ne dite, vi piace ?


Non paga, ho cercato su Pinterest qualche idea per un cappellino adatto al ricciolino biondo.

Ne ho trovati tantissimi, solo che mia suocera, a cui ho mostrato le foto, mi ha rubato l'idea e battuto sul tempo, con un pò di delusione mia ma tanta gioia del biondino di casa.

In effetti, il risultato è stato strepitoso !


Tartaruga ninja "Raffaello" a spasso!!



 E ora ? E' in lavorazione una striscia a punto croce, sempre a tema tartarughe ninja, per l'ennesimo bavaglino necessario alla mensa della scuola.
E sul punto croce, in casa non mi batte nessuno!


domenica 18 ottobre 2015

Shopping per il ricciolino biondo

È autunno, la scuola e' ormai a pieno regime, la mole di vestiti da lavare aumenta ed i tempi di asciugatura diminuiscono. L'estate ci ha lasciato un ricciolino biondo cresciuto e con i vestiti dello scorso anno in parte ormai stretti o corti.
Così, siamo corsi ai ripari.
Per cercare di velocizzare la vestizione del mattino ed evitare capricci da "questa maglietta non mi piace" , "questa ha il collo stretto", "questa è senza disegni", "questa è da piccoli" e via di seguito, ho scelto disegni che rimandano ai personaggi preferiti del momento del ricciolino e...mi sono affidata al web.
Ed ecco il risultato, peraltro arrivato a casa, con spese gratuite, in una settimana.
Tre magliette a manica lunga taglia 5 anni, una maglietta a maniche corte, taglia 5 anni, tre paia di calzini pesanti di Spiderman, taglia 27-30.
Totale carrello: 39,89 Euro.

Non avevo mai comprato online su Kiabi e sono rimasta piacevolmente colpita: ottimo rapporto qualità - prezzo, cotone buono e belle stampe.
Soddisfatta! Il che da la misura di quanto sia cambiata la mia vita da quando sono mamma: prima facevo shopping per me, ora penso sempre prima a lui, ricavando la stessa identica soddisfazione che se avessi acquistato per me!!!
E voi? che siti di abbigliamento on line usate? Vi piacciono? So già che questo marchio piace a Stefania e Lucia, che ringrazio per avermi dato l'idea.
P.s. Questo NON è un post sponsorizzato.

domenica 11 gennaio 2015

Anno nuovo, vestiti nuovi

Non sono un'amante dello shopping.
O meglio, lo sono se si tratta di comprare abiti o calzature sportive.
Il resto, che io chiamo "vestiti da lavoro", soprattutto se invernali, non mi entusiasmano, anche per la gran predominanza di nero e per la loro necessaria serieta'.
Però nella mia professione l'immagine conta molto (e non solo nella professione).
Così, anno dopo anno, approfitto dei saldi e dei regali di Natale per piccoli rinnovi di guardaroba.

In cambio, sia perché l'Alpmarito lo pretende, sia perché gli spazi non consentono di fare altrimenti, ho dovuto dare via qualche cosa: una camicia ormai distrutta dall'uso (che d'altro canto non aveva meno di quindici anni di onorato servizio), un piumino giallo che adoravo (sette anni di servizio, seppur stagionale), un paio di jeans irrimediabilmente bucati (quattro anni), due pile ormai incapaci di trattenere il calore (non scrivo gli anni di servizio perché sono talmente tanti che me ne vergogno!), un paio di scarpe sportive (dieci anni??? Però le usavo poco, va detto), un paio di stivali.

Ed ecco, tra regali (tanti) e acquisti (pochi), il mio bottino "invernale":


Da usare con in jeans o come sotto giacca con il tailleur



Con le calze nere e gli stivali, sopra una giacca nera o un copri spalla in lana.


 Piumino veramente caldo e leggero!





pantaloni da sci


Camicia azzurra


Sciarpina

Pantaloni da corsa invernali. Già provati, ottimi.

Adesso capite perché nonostante cerchi di buttare via gli armadi sono sempre pieni!
Cosa ne pensate dei miei nuovi "tesori"?