venerdì 23 ottobre 2020

Le letture di Mamma Avvocato: "Bastava chiedere!" di Emma

 "Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano" di Emma

ed. Laterza, febbraio 2020, pag. 186

 


 

 Questo libro non è un romanzo e neppure una raccolta di racconti ma una raccolta di 10 graphic novel pensate per far riflettere sulla condizione femminile attuale.

L'ambientazione ed i dati statistici citati sono francesi ma poco cambia rispetto all'Italia (se non che la nostra situazione è ancora peggiore), perchè l'autrice è una blogger, fumettista ed ingegnere informatica francese (se non la conoscete ancora, qui trovate il suo blog).

Con immagini incisive, brevi dialoghi tra donne e donne e donne e uomini e sintetiche note esplicative, Emma riesce a far comprendere ai lettori, che ancora non se ne fossero accorti, le trappole e le insidie della condizione femminile, ovvero cio' che ancora non ci rende libere quanto gli uomini.

Se siete donne, per di più madri, è difficile non immedesimarmi nella protagonista di ciascuna delle 10 storie o perlomeno di qualcuna. 

Chi, dinnanzi ad un carico di lavoro e mentale esagerato, non ha sbottato: " Ma non avresti potuto farlo tu, almeno questo?", per sentirsi rispondere: "Bastava chiedere!" , come nel primo racconto a fumetti?

E a chi non è mai successo di veder trattata una ben meritata reazione di difesa femminile, come un attacco di "isteria" esagerato o un'inopportuna "aggressività" (peraltro tollerabile solo nei maschi)? ("Rilassati!", è infatti il titolo del secondo racconto).

Per gli uomoni, riconoscersi nelle reazioni dei protagonisti, forse non sarà una bella sensazione ma sicuramente sarà istruttivo.

Ci sono anche atteggiamenti che, sia pur incosciamente, pongono delle "trappole" alle donne, come il sacrificare se stesse per amore (dei figli, del marito, dei genitori, degli indifesi), oppure l'ignoranza della propria anatomia femminile o, ancora, accettare una situazione di dipendenza e precarietà economica, perchè non si riescono a distribuire equamente i carichi di lavoro in famiglia.

Si parla anche di congedo di maternità e lavoro casalingo (da taluni, uomini e donne, percepito come una "vacanza"..sempre che non lo vivano loro in prima persona), sguardo giudicante maschile e giusta  esigenza di autoaffermazione, al di là dei condizionamenti.

Una raccolta che merita di essere letta ed utilizzata come spunto per cambiamenti da attuare prima di tutto nel nostro vivere quotidiano, per modificare, a poco a poco, la realtà sociale e chiedere alle istituzioni di fare altrettanto.

Questo, dunque, è il mio consiglio di lettura per questo appuntamento del venerdì con i libri, "il venerdì del libro" ideato da Paola.

 

martedì 20 ottobre 2020

Il cartellone dell'appello giocoso: creare con i bambini !

Attività creative per i bambini.

Una delle prime cose che abbiamo fatto, questa primavera,alla chiusura delle scuole, è stato questo 

CARTELLONE DELL'APPELLO


 

per riproporre ai gemelli un momento di routine del nido per loro molto importante, l'appello mattutino.

Ovviamente, lo abbiamo ricreato in piccolo e inserendo il nome di tutti i membri della nostra famiglia, anzichè dei compagni di scuola.

Ancora oggi, che la scuola è ripresa, portando Orsetto e Principessa, all'infanzia e riportando il Ricciolino sui banchi della primaria, il cartellone staziona in casa, a ricordarci che ci siamo e ci saremo sempre!

L'attività è adatta dai 2-3 anni, con assistenza dei genitori pero'.

Occorrente:
Una cartoncino rettangolare rigido o un pannello di compensato rettangolare o il fondo di una cassetta di legno
Altro cartoncino semi rigido (che sia ritagliabile)
Pennarelli o matite colorate.
Puntine colorate
Fogli di carta
Colla stick
Forbici 



 
Come fare
Disegnate con i bambini uno scenario a voi familiare su un foglio di carta, A4 o più grande, a seconda delle misure del cartellone che volete realizzare, e coloratelo.
Noi abbiamo disegnato una casetta di fantasia, a simboleggiare la nostra.
 

 
 
Poi scegliete dei simboli, uno per ciascun membro della famiglia, se volete animali domestici compresi.
Disegnate (o stampate dopo averli cercati in rete), colorate e ritagliate i simboli.
Ritagliate tanti cartoncini quanti sono i simboli, della misura giusta per incollarli sopra.
Incollate ciascun simbolo ad un cartoncino e lo scenario al supporto rigido.

E ora, trovate una canzoncina, da cantare o ascolatre in sottofondo, per il Vs. appello e poi attaccate uno per uno i vostri simboli, quando viene fatto il relativo nome, al pannello, utilizzando una puntina colorata.
Una variante sarebbe incollare del velcro sul retro di ogni simbolo e un pezzo di velcro ciascuno sullo scenario, così che i piccoli non abbiano bisogno di puntine e non si facciano male.
In questo modo, pero', la posizione dei simboli sul cartellone sarà fissa, mentre con le puntine potete spostarvi a seconda dell'estro della giornata!

Ed ecco a voi l'Appello!

N.B. Noi come canzoncina di sottofondo usiamo "La mia casa" della 54° edizione (2014) dello Zecchino d'Oro, perchè piace molto a Orsetto e Principessa e la usavano due anni fa al nido.





venerdì 16 ottobre 2020

Le letture di Mamma Avvocato: "La lista degli stronzi" di John Niven

Dopo molti mesi di assenza, torno a scrivere di un libro, in occasione dell'appuntamento del "venerdì del libro", ideato da Paola 

 "La lista degli stronzi" di John Niven

 

ed. Einaudi Stile Libero Blog 
pag. 233, anno 2020
 
L'autore è lo stesso del cinico "Invidia il prossimo tuo", l'ineguagliabile "Le solite sospette", il bellissimo "A volte ritorno" ed il sorprendente "Maschio bianco etero".
Il suo stile, caustico, pungente, provocatorio e molto cinico, io lo adoro.
Perchè alla fine, dice il vero, da voce e vita a quel che talvolta pensiamo e vorremmo fare anche noi, solo che, o non lo ammetteremmo mai, o per fortuna manteniamo tali pensieri sul piano dell'immaginazione.

Ad esempio, non ditemi che in questi ultimi mesi non avete mai formulato un pensiero omicida, guardando Conte in tv o sentendo parlare ( o meglio, blaterare a vanvera) la "Ministra" Azzolina !

Ecco, il protagonista di questo romanzo, piegato dalle disgrazie della vita, ad un certo punto riceve una condanna di morte a breve termine, sotto forma di una malattia incurabile.
Non c'è più nulla da rischiare, nulla da mettere in pericolo ed, allora, decide di spendere gli ultimi giorni o mesi di vita facendo "pulizia", ovvero depurando il mondo da persone che ritiene responsabili di disgrazie personali e non solo.
Così, con una lista di nomi da depennare, in un'America drammaticamente simile a quella che potrebbe diventare a breve, con armi che è facile procurarsi,  si mette all'opera per eseguire il suo piano.

Ovviamente non posso svelare il finale ma sfido chiunque, alla fine, a non applaudirlo.
E questo malgrado io sia decisamente contro la pena di morte e le vendette personali, sia chiaro.

Un libro da leggere, su cui riflettere, soprattutto quando descrive l'America fra dieci anni e ancor di più pensando ai rapporti causa - effetto delle nostre azioni e reazioni.

Molto consigliato ma solo a chi è dotato di spirito critico (al momento molto carente in Italia).

venerdì 2 ottobre 2020

Escursioni con i bambini: al Col Giassit da Trovinasse, Settimo Vittone (TO)

 Il Col Giassit (come l'ho sempre sentito chiamare), o Col de les Jassit, come riporta la mia cartina, a 2032 metri  s.l.m.


è un colle al confine tra Piemonte e Valle d'Aosta, tra i comuni di Settimo Vittone (TO) e Lillianes (AO), in Val di Gressoney o Valle del Lys.

Vista sulla colma di Mombarone


E' posto in una bella posizione, poichè  consente una vista panoramica che spazia tra la Bec di Nona, il Mont Mars, la Colma di Mombarone (la cima preferita dagli eporediesi) e Punta Tre Vescovi. E' attraversato dalla Alta Via n. 1 della Valle d'Aosta 

Si puo' raggiungere il Col Giassit sia da Lillianes, con il sentiero segnavia n. 2a o 1, oppure dalle Trovinasse, lasciando l'auto appena prima della loc. Pianmaglio e imboccando la sterrata in direzione Trovinasse, al primo bivio per il Mombarone, proseguendo sulla sterrata per un tratto in piano, superando un altro il bivio per il sentiero 858 con indicazione Colma di Mombarone, 

 

 

nei pressi di una cascina con stalla e, alla cascina successiva, imboccando il sentiero che sale nel bosco, seguendo il segnavia  848, che ad un certo punto prosegue insieme al gta (gran traversata delle Alpi), oppure salendo dal Maletto, nel Comune di Carema. 

 

Noi prima di avere i bambini ci eravamo già stati sia da Lillianes che da Carema, perciò abbiamo optato, all'inzio dell'estate, per la salita da Trovinasse, a circa 1450 metri, seguendo il segnavia piemontese (rosso - bianco - rosso) n. 848.

A noi il percorso è piaciuto perchè molto vario, con un primo pezzo di sterrata in piano, 

 

seguita dalla salita prima in un bel bosco, poi tra prati con le mucche al pascolo, 

 

incrociando la sterrata che sale dal Maletto e poi ancora per alpeggi e ripidi prati, 


superando il "ponte Marina", 

 

con la vallata che si apre e allarga alla vista e, infine, l'Alpe Druer, l'alpeggio Chiavenuto 

 

e la croce sulla cima del colle, 

 

all' incrocio con il sentiero che sale da Lillianes, quello che prosegue verso il Col della Lace, Punta Tre Vescovi e la Colma di Mombarone ed il n. 3 che sale dal Col de La Liet.


 


Purtroppo, arrivati in cima ci siamo trovati avvolti dalla nebbia e con un bel vento freschetto , cosi' i bambini non hanno potuto scoprire il panorama ma, almeno, ci eravamo già fermati sotto, agli alpeggi, per il pic nic e la vista!

 

Non so se questa gita c'è piaciuta così tanto perchè non mi aspettavo una vallata cosi' verde e ampia oppure perchè è stata una delle prime dopo il lockdown ma, vi assicuro, per noi ne è valsa la pena...anche se i piccoli si sono addormentati a turno in braccio al povero papà in discesa.

 

 Essendo tarda primavera abbiamo ancora trovato un po' di neve, con cui i bambini si sono divertiti moltissimo, 

 

nonchè bucaneve, botton d'oro di uno splendido giallo dorato e altre fiori primaverili, 

 

oltre ad un ciclista ed una solitaria escursionista (nessun pericolo di affollamento nella conca di Trovinasse!)


Noi abbiamo impiegato 3 ore e mezza all'andata e due e mezza al ritorno, per 600 mt di dislivello positivo: tenete conto pero' che abbiamo avuto terreno bagnato e nebbia all'andata, sole caldo al ritorno, i gemelli a 2 anni e 11 mesi hanno camminato sempre all'andata e per buona parte della discesa ed era una delle prime uscite post chiusura...insomma, con bimbi piu' grandicelli o nello zaino considerate 2 ore di salita.

 




Nontiscordardimé, tra i miei preferiti





Infine, gelato artigianale buonissimo all'agriturismo Belvedere per premiare i bambini e...noi genitori! 

 


p.s. Noi abbiamo usato la Carta della Valle Dora Baltea Canavesana (Traversella - Oropa - Fontainemore), scala 1:20.000, MU edizioni, Euro 7,00, che si trova in edicole e librerie della zona. Ci sembra ottima perchè molto dettagliata e specifica per escursionismo e turismo.