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martedì 23 febbraio 2021

Piccoli esperimenti con i bambini #3: cellule e DNA

Con questo post, continua la serie "piccoli esperimenti con i bambini" (qui, il ghiaccio, qui il proiettore di ombre).

Come spiegato nei due post precedenti, il ricciolino ha ricevuto in dono, nel tempo, tre libri di esperimenti per bambini veramente ben fatti, con livelli di approfondimento differenti e proposte differenti. 
Inoltre ogni tanto gli vengono regalati kit appositi per attività scientifiche e manuali (come intaglio del legno) che sono un regalo molto apprezzato.
Grazie a questi strumenti "di lavoro", spesso ci divertiamo a "giocare con la scienza" tutti insieme.
 

 

Piccoli esperimenti con i bambini: cellule e DNA
 
Piccolo #esperimentoscientifico su cellule e DNA per bambini. 
Dagli #8anni, #9anni.
 
Occorrente:
- un bicchiere di aceto bianco
- un uovo
- una torcia
- tempo di attesa (che in questo periodo non manca).
 
Come fare
Immergere un uovo nel bicchiere di aceto bianco.
 
 

 
Dopo qualche minuto nel bicchiere si potranno vedere delle bollicine che salgono in superficie.
È il gas liberato dalla reazione tra aceto e il guscio di calcio. Lasciate l'uovo dov'è, senza toccarlo o spostarlo.
 
 
Dopo 3 - 4 giorni, il guscio si sarà sciolto del tutto o quasi.ripulite delicatamente l'uovo (che avrà una consistenza gommosa, ma non sarà affatto fragile) dal residuo del guscio, che sarà diventato molle, aiutandovi con una spugnetta.
Ed ecco l'uovo nudo con il tuorlo, nucleo della cellula, ben visibile.
 

Se usate una torcia avrete uno scenografico effetto fosforescente!
 

Lo scopo dell'esperimento è infatti mostrare che tutti gli organismi viventi sono formati da cellule e dentro ognuna c'è un codice, il DNA, che contiene le informazioni che servono alle altre.

L'uovo è una grande cellula, con un guscio di calcio, che si dissolve nell'aceto.
Non è il tuorlo intero il nucleo della cellula ma solo il centro piu' scuro, che contiene il DNA e che con questo esperimento  si vedrà ad occhio nudo.
Il resto "giallo" è l'albume, ovvero una soluzione acquosa semitrasparente che di fatto è il “cibo”, cioè il nutrimento, di cui si nutre l’embrione mentre cresce e in piu' protegge il nucelo.
 
 


mercoledì 3 febbraio 2021

Piccoli esperimenti con i bambini #2: luci ed ombre

 Con questo post, continua la serie "piccoli esperimenti con i bambini".

Come spiegato nel post precedente, dedicato al ghiaccio (qui), il ricciolino ha ricevuto in dono, nel tempo, tre libri di esperimenti per bambini veramente ben fatti, con livelli di approfondimento differenti e proposte differenti. 
Inoltre ogni tanto gli vengono regalati kit appositi per attività scientifiche e manuali (come intaglio del legno) che sono un regalo molto apprezzato.
Grazie a questi strumenti "di lavoro", spesso ci divertiamo a "giocare con la scienza" tutti insieme.
 
 

 
Questa volte si tratta di luce ed ombre.


 
Proiettori di ombre
#proiettorediombre #3anni (con aiuto).
Occorrente:
- rotoli della carta igienica;
- pellicola trasparente;
- cartoncino e matite o pennarelli colorati
- forbici e spago;
- torce (anche quelle del cellulare).


 
 
Preparazione :
Decorare a piacere un rotoli di carta igienica, chiudere una estremità con pellicola trasparente, usando uno spago.
 
Disegnare e ritagliare sagome di animali o oggetti, a piacere.
 
 
 
 
Inserirne una per volta in fondo al rotolo contro la pellicola (se inumidite il cartone appena appena si attaccherà.
 
Illuminare con una torcia dentro il rotolo contro una parete o superficie chiara, naturalmente al buio. 
Et voilà!
 
 
Scopo dell'esperimento è osservare come la luce della torcia viaggi in linea retta e qualunque oggetto o sagoma posta davanti ad essa blocca in tutto o in parte i suoi raggi, dando origine all'ombra, ovvero all'assenza di luce.

 
Coccodrilli e pipistrelli.

Occorrente:
- cartoncino e matite;
- forbici e cannucce;
- torce (anche quella del cellulare);
- una molletta/fermaglio a testa tonda
 
 
 
Preparazione : 
a. Disegnare e ritagliare le sagome della mandibola e della testa del coccodrillo, unendole con un fermaglio di quelli ad elica e testa tonda. Attaccare una cannuccia sul fondo della mandibola ed un'altra sulla testa del coccodrillo, per poterlo manovrare.
b. Poi disegnare e ritagliare il pipistrello, facendo due fori per gli occhi, ed attaccarlo ad una cannuccia o bacchetta di legno leggera.
Trovare uno sfondo bianco, aspettare il buio e...giocare!


Piu' si avvicina la mano/sagoma alla luce, piu' questa blocca la luce, generando un'ombra piu' grande.
Quando si allontana, l'ombra rimpiocciolisce.
 

 
Infine, a seconda dell'inclinazione che si da al fascio di luce, la forma dell'ombra cambia.
In particolare, aumentando l'angolo di inclinazione, l'ombra si allunga.
 
 

 
Buon divertimento!
 

martedì 26 gennaio 2021

Piccoli esperimenti con i bambini #1: il ghiaccio

Il ricciolino ha ricevuto in dono, nel tempo, tre libri di esperimenti per bambini veramente ben fatti, con livelli di approfondimento differenti e proposte differenti. 
Inoltre ogni tanto gli vengono regalati kit appositi per attività scientifiche e manuali (come intaglio del legno) che sono un regalo molto apprezzato.
 
 
 
Grazie a questi strumenti "di lavoro", spesso ci divertiamo a "giocare con la scienza" tutti insieme.
Oltre al classico vulcano con eruzione, sperimentato nel primo lockdown, ci sono piaciuti molto, per semplicità e efficacia e perchè adatti anche a Orsetto e Principessa (ovviamente non da soli e piu' per l'aspetto ludico che per la comprensione, visto che hanno solo 3 anni e mezzo), anche altri esperimenti che, con questo ed altri post, vorrei mostrarvi.
 

 
Iniziamo con un materiale molto "invernale": il ghiaccio !


Piccoli esperimenti per capire la fusione del ghiaccio.
Occorrente:
-Quattro cubetti di ghiaccio piccoli e un cubetto di ghiaccio più grande (o anche cinque grandi);
-Sale
-Zucchero
-Pepe
Tutti e tre in modiche quantità (un cucchiaino ciascuno)
-Qualche goccia di coloranti alimentari diversi o tempere di colore diverso o inchiostri di colori diversi. 
 
 
1. Gara di fusione dei cubetti di ghiaccio.
Disporre su una superficie piana quattro cubetti di ghiaccio, in modo che non si tocchino tra loro.
Cospargerne uno di sale, uno di zucchero, il terzo di pepe e l'ultimo lasciarlo senza nulla (ghiacciolo di controllo).
Osservare senza toccare quello che si scioglie prima e quindi ragionare sul "punto di fusione del ghiaccio", ovvero la temperatura alla quale il ghiaccio si trasforma in acqua, opposta al "punto di congelamento", ovvero la temperatura alla quale l'acqua si trasforma in ghiaccio.
 
Aggiungere delle sostanze al ghiaccio puo' influenzarne il punto di fusione: in questo caso, si vedrà che che il sale abbassa il punto di fusione del ghiaccio più dello zucchero, che a sua volta lo fa più del pepe. 
Quindi si scioglierà prima il cubetto cosparso di sale, poi quello cosparso di zucchero e per ultimo il cubetto "pepato". 

Se i bimbi sono abbastanza grandi, dagli #8anni, dovrebbero averlo studiato in scienze e quindi è utile vederlo in pratica. Per i piu' piccoli, è un primo approccio alla materia.

P. S. Usate un piatto colorato uniforme come superficie, anyichè bianco come abbiamo fatto noi, cosi' si vedrà meglio. 
 



 


 
2. Crateri colorati.
 
Prendere il cubo di ghiaccio, collocarlo su una superficie piana (scioglierà, quindi mettete sotto un piatto o una bacinella), mettere alcuni grandi di sale grosso sulla superficie, un po' distanziati tra loro.
Ancora una volta, il sale abbasserà il punto di fusione del ghiaccio, favorendone lo scioglimento nei punti in cui è stato collocato.
 

Appena il sale scioglie la superficie creando piccoli  crateri, mettere una goccia di colorante 
 alimentare di colore diverso o di tempera diluita o di inchiostro in ogni craterino e osservare. 
 
 
 
Mentre il ghiaccio si fonde, si creeranno fratture e fessure in cui scorrerà il colore a rivoletti, con bellissimo effetto scenografico!
 
 
 
 Osservando i rivoletti di colori in controluce, vi accorgerete anche che il ghiaccio è abbastanza sottile da permettere alla luce di attraversarlo, proprio come un vetro.

 
 
Dagli #8anni. Per i più piccoli, come semplice gioco, anche dai #3anni.