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martedì 24 settembre 2019

Il Sacrario Militare di Redipuglia, in Friuli Venezia Giulia, con i bambini

Viaggiare con i bambini, per me, ha tante finalità: divertirsi, stare insieme, condividere e cooperare, rilassarsi, conoscere luoghi, animali e civiltà, imparare ad apprezzare natura e arte.
Per questo, a mio parere ogni viaggio dovrebbe comprendere sia svago che occasioni di crescita, tanto per adulti e che per piccini.
Ben vengano a tal proposito, musei, castelli, luoghi di culto, mostre.

In Friuli Venezia Giulia, si trova un luogo speciale, in cui sono stata più volte da bambina con la mia famiglia, tornata da ragazza con mio marito e infine, con i miei figli.
Speciale perchè aiuta a comprendere la storia, a ricordare che la guerra è morte, per qualunque ragione sia combattuta, anche se ci sono motivi che sembrano piu' validi di altri.
Perchè alla fine, cio' che rimane, sono padri, figli, fratelli, amici, cugini, sorelle, madri, figlie, amiche, cugine, nonni e nonne, senza piu' un futuro da vivere. 

E' un luogo chiaro e luminoso, non triste in sè ma per quel che rappresenta e che invita alla saggezza, alla riflessione e, per chi crede, alla preghiera.

Il Sacrario Militare di Redipuglia (provincia di Gorizia)



Il nome Redipuglia sembra veniredallo sloveno e significherebbe "terra di mezzo", poichè "Redipuglia" si trova sul Carso, precisamente sul versante occidentale del monte Sei Busi.
E' il piu' grande sacrario militare italiano, che sorge nei luoghi in cui, durante la Prima Guerra Mondiale, si svolsero le violentissime battaglie lungo il fiume Isonzo. 
Si tratta di un ossario, inaugurato nel settembre del 1938 dopo dieci anni di lavori, su Colle Sant'Elia, un colle poco elevato ma che all'epoca  fu molto conteso perché consentiva di dominare per un ampio raggio l'accesso ad ovest del tavolato carsico, al posto del precedente ossario, voluto dal generale Giuseppe Paolini per ricordare il Carso e i soldati caduti durante la prima guerra mondiale.


Vi riposano, in un monumento che ricorda uno schieramento militare, ben 100.187 vittime, di cui 39.857 caduti identificati, disposti su ventidue gradoni e 60.330 caduti ignoti, in due due grandi tombe comuni ai lati della cappella somitale, con alla base la tomba del Duca d'Aosta Emanuele Filiberto, Comandante della III Armata e ai lati le tombe dei suoi generali, raggiungibili mediante la Via Eroica.


Di fronte, dall'altro lato della strada, si erge il primo Cimitero di Guerra dell III^ Armata sul Colle Sant'Elia, ovvero una sorta di museo all'aperto noto come Parco della Rimembranza, circondato da cipressi.

Sono visitabili anche la cappella, il piccolo museo retrostante, la Via Eroica e le trincee (il Sacrario invece, seppur visibile dall'esterno e impressionante nella sua maestosità, non è accessibile per restauri, che dovrebbero terminare ad ottobre 2019). 



L'unica donna sepolta nel sacrario è Margherita Kaiser Parodi, nota anche come la crocerossina di Redipuglia, un'infermiera italiana volontaria che prestò servizio durante la prima guerra mondiale nnell'ospedale di Cividale del Friuli e morì nell'epidemia di spagnola che seguì la guerra, a soli 21 anni.



Info utili
La visita è totalmente gratuita, l'area è dotata di un ampio parcheggio libero e davanti al Sacrario si trova un bar ristorante con negozio di souvenir e i bagni pubblici.
Essendo un monumento a gradoni e, per quanto riguarda trincee e Via Eroica, a scalini sterrati, non è accessibile con il passeggino. 


Info turistiche e orari di apertura su questo sito.

Nei dintorni
La splendida Trieste, con i suoi numerosi musei, anche per bambini (dai treni, agli animali), il faro della Vittoria ed il tram di Opicina, ed il mare, naturalmente!

E naturalmente ci sono il mare (qui, i mie dieci motivi per scegliere Grado con i bambini), Grado, l'Isola di Barbana e la Grotta Gigante di Sgonico.

lunedì 22 luglio 2019

Visitare con i bambini Palmanova, la città stellata, e la sua grandiosa rievocazione storica.

Palmanova è una splendida città fortificata del Friuli Venezia Giulia, che vanta una pianta poligonale a stella con 9 punte e per questo è conosciuta come la "città stellata".

Voluta dai veneziani nel 1500, Palmanova è monumento nazionale dal 1960 e sito facente parte del patrimonio UNESCO dal 2017.
E se lo merita.



Le imponenti mura che la circondano, il verde intorno, la grandiosità delle porte d'accesso principali (Porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia) e la sua magnifica Piazza Grande, uno largo spazio perfettamente esagonale al centro del quale svetta un basamento in pietra d'Istria con la bandiera nazionale e su cui si affaccia sia il Duomo, sia gli altri edifici più importanti della città, la sua pietra chiara...tutto concorre a lasciarne impresso il ricordo nei visitatori.

Piazza Grande di Palmanova con la facciata del Duono

la Piazza Grande di Palmanova

Etrando in Piazza Grande a Palmanova, con i primi figuranti della rievocazione storica

Noi siamo stati particolarmente fortunati perchè abbiamo potuto andarci, con il ricciolino ed i gemelli, in occasione della annuale Rievocazione Storica (di solito, a fine agosto- inizio settembre).


Una manifestazione straordinaria, che ci ha colpito moltissimo e che è piaciuta così tanto a nostro figlio che vorrebbe tornarci ogni anno.


C'erano oltre 1000 rievocatori in abito storico del 1600, con un accampamento militare di più di 300 tende, con le truppe in esercitazione, 




i maestri di scherma rinascimentale


gli armaioli, i sarti, i calzolari, gli artigiani di ogni tipo, come fabbri, battitori di monete, cardatori ecc. e, naturalmente, donne e bambini intenti a preparare i pasti, allestire la tavola come all'epoca, giocare



la taverna per placare la sete degli uomini (e delle donne)


la gara di sbandieratori con i loro storici vessilli,


gli zoghi de Palma, ovvero i borghi che si sfidano in prove di destrezza ispirate ai giochi del'600 e le immancabili bancarelle a tema dove acquistare ricordi...



e la battaglia !




Sì, perchè la rievocazione storica di Palmanova, a quanto abbiamo appreso, è la più grande delle Rievocazioni Rinascimentali Italiane e vi partecipano gruppi provenienti da tutta l'Europa: tedeschi, francesi, inglesi, slovacchi, ungheresi, polacchi, cechi, maltesi, finlandesi, olandesi, spagnoli, scozzesi.


Due volte al giorno, durante la manifestazione, i gruppi storici mettono in scena, nella campagna davanti all'ingresso di Porta Cividale, niente meno che la ricostruzione della contesa decisiva tra la Serenissima e gli Asburgo e l'asslto degli arciducali alle barricate dei Veneziani.

Per noi la giornata si è conclusa con la scenografica sfilata dei 42 gruppi storici, dopo aver mangiato ad uno dei numerosi chioschi ristoro sparsi per la città ma, volendo, avremmo potuto vedere molto altro.

Il programma, infatti, era fittissimo di appuntamenti, tra cui i fuochi di artificio la domenca sera, la possibilità di gustare piatti tradizionali del Seicento, le visite guidate alle fortificazioni ecc.
Impossibile, però, fare tutto con i bambini in un giorno!


Insomma, se ne avete la possibilità perchè vivete nelle vicinanze o state programmando una vacanza in Friuli Venezia Giulia, non perdetevi questa manifestazione.
Tra l'altro Palmanova è a 55 km da Trieste, 20 km da Udine e 28 km da Gorizia, tre città tutte da visitare. E poi anche le località balneari non sono lontane, come Grado, di cui ho già scritto molto.

Info pratiche:
A Palmanova non mancano bar e ristoranti a cui, nel corso della manifestazione, si aggiungono chioschi con ogni tipo di piatti.
Il centro della città si visita comodamente a piedi e anche il passeggino doppio a noi non è stato d'intralcio.
I posti auto ci sono, sia a pagamento che liberi.
Per la rievocazione storica gli adulti pagano un biglietto d'ingresso di 5 Euro, i bambini e ragazzi fino ai 14 anni invece entrano gratuitamente.
Il biglietto è valido sia per il sabato che per la domenica e permette l'ingresso all'accampamento ed alle aree di battaglia (si acquista presso Porta Cividale).
Invece l'entrata in città, la sfilata dei gruppi da/verso la Piazza Grande e gli altri eventi nel centro cittadino, come l'esibizione degli sbandieratori, non richiedono alcun biglietto.

Post come di consueto NON sponsorizzato.


lunedì 1 aprile 2019

il BioMa, Biodiversitario Marino di Miramare

Post NON sponsorizzato

Chi mi legge abitualmente si ricorderà dei miei post sul Friuli Venezia Giulia, Grado, Trieste ed il Castello di Miramare.

Ebbene, siccome la primavera ormai è arrivata e le temperature si stanno facendo miti, forse qualcuno ha già voglia di andare al mare o di sognarlo ed avvicinarsi ad esso, magari con i bambini in un piccolo museo-laboratorio che, in realtà, oltre che di fauna marina racconta di un altro tema "caldo" del momento (e dovrebbe esserlo sempre, vista la sua importanza): l'impatto sulla natura e, in particolare, sulla salute dei mari, dei rifiuti che produciamo.

Il BioMa, Biodiversitario Marimo, Museo Immersivo dell'AMP di Miramare.


All'ingresso viene consegnato ai bambini un opuscolo con la "Caccia ai tesori della riserva", poichè quella di Miramare è un'importante riserva marina.
I bambini possono così giocare a rispondere ai quiz, dopo aver letto le didascalie delle installazioni ed aver osservato gli habitat marini esposti e fare i giochini proposti nel museo, per completare la prorpia caccia e ricevre un piccolo gadget-premio.
Senza la caccia al tesoro, peraltro, la visita rischia di non coinvolgerli.


Sono riprodotti gli ambienti marini, c'è una piccola vasca acquario con alcuni pesci, riproduzioni di altri pesci e mammiferi a grandezza naturale e delle rappresentazioni dell'inquinamento prodotto dai rifiuti plastici e non, nel mare, oltre ad un piccolo tunnel di collegamento oscurato con disegnati pesci e stelle marine fosforescenti (l'attrazione che è piaciuta di più ai piccoli) e a schermi con video sui pesci.




Per concludere:
Il museo è piccolo, disposto su di un piano e mezzo, vi si può trascorrereun'oretta ed è sicuramente  adatto a bimbi più grandicelli dei miei gemelli, io direi dai 6/7 anni in su.
I bimbi più piccoli, comunque, non potranno causare danni, poichè non vi sono installazioni o oggetti fragili (e questo è sempre un dettaglio interessante). 


Attenzione, però, ai passeggini perchè c'è una scalinata interna che collega i piani.

Inoltre, il prezzo del biglietti di ingresso a mio parere è eccessivo per quello che offre.
Tuttavia, se siete in zona vale la pena aggiungerlo alla visita del vicinissimo e candido Castello di Miramare, e del fantastico Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste.

L'impressione nostra e dell'altra famiglia con cui lo abbiamo visitato è comunque che il BioMa sia uno spazio che renda il suo meglio come laboratorio didattico per le scuole o i gruppi, più che ai visitatori occasioni, nonostante il prezzo del biglietto : è infatti dotato di due spazi appositi, per lezioni e laboratori, e per le attività con i bambini, escluse dalle visite "libere".



Nei dintorni, la splendida Trieste, con i suoi numerosi musei, anche per bambini (dai treni, agli animali), il faro della Vittoria ed il tram di Opicina, ed il mare, naturalmente!


Sul sito ufficiale del BioMa, tutte le info per organizzare una visita.



mercoledì 5 dicembre 2018

Il Castello di Miramare, in Friuli Venezia Giulia, con i bambini

Una visita lungo la coste del Friuli Venezia Giulia o alla splendida e signorile  Trieste, secondo me non può non includere il meraviglioso castello di Miramare.


Perchè? Vale più una foto di cento parole.
Perchè è un castello bellissimo, che con il suo candore si specchia in un mare turchese, circondato da un parco verde rigoglioso.

Già percorrendo il viale di accesso, fiancheggiato dal mare, il paesaggio toglie il fiato...




Il Castello, voluto dall'arciduca Massimiliano d'Asburgo (che però non potè goderselo) e dalla moglie Carlotta del Belgio, sorge sul promontorio di Grignano, appena fuori Trieste, da cui dista pochi chilometri, su uno sperone di roccia calcarea e fu costruito tra il 1856 ed il 1860.
In realtà l'acriduca e la moglie vi vissero poco, poichè nel 1964 partirono per il Messico, da cui Massimiliano non tornò.
Tra il 1869 ed il 1896 vi soggiorno spesso la famosa Principessa Sissi (Elisabetta d'Austria) e, tra il 1931 ed il 1937, vi abitò il duca Amedeo di Savoia Aosta.
 Egli modificà anche alcune stanze, che si vedono ancora arredate e decorate in modo più moderno (e secondo me meno bello, anche se certamente meno rindondante).

D'altro canto, con la vista di cui si gode dall'interno del castello, non stupisce che sia stato spesso scelto come residenza dalla nobiltà!




Gli interni sono ancora arredati, con uno stile molto ricco di oro e rosso e splendidi pavimenti e calendari di cristallo.



Il parco, con i suoi 22 ettari di estensione, è perfetto per far sfogare i bambini e per una pausa ristorativa, con ampie zone ombreggiate.
Vi è anche un bar, che noi però abbiamo trovato chiuso nonostante fosse domenica in piena stagone estiva.




INFO UTILI:
Vi è un parcheggio appena fuori il cancello di accesso al parco ma, nei periodi di maggiore affluenza, è spesso pieno, obbligando a difficili manovre per riuscire ad uscirne.
E' inoltre esoso (noi abbiamo pagato 7,00 Euro per un paio d'ore).
In alternativa, parcheggiate distante e fate la passeggiata sul lungo mare, per accedere al castello.
L'accesso al parco ed il parco stesso è visitabile anche con il passeggino, invece per l'interno del castello, a causa delle scale, si devono lasciare i passeggini all'ingresso.
Comunque l'ingresso è sempre gratuito per i minori di 18 anni provenienti da tutta l'Unione Europea e, per tutti, la prima domenica di ogni mese.
Non male per le famiglie che viaggiano con uno o più figli!
Il Castello è aperto tutto l'anno, salvo il 25 dicembre ed il 1° gennaio, con orario dalle 9,00 alle 19,00 o dalle 9,00 alle 16,00. Comunque qui trovate tutti gli orari di apertura e i prezzi.


NELLE VICINANZE
Naturalmente a Trieste (anche qui) ed ai suoi musei (tra cui qui quello dei treni), vi è l'Immaginario scientifico di Trieste (che si trova proprio a Grignano), che merita certamente una visita con i bambini (qui la mia descrizione e le info) e, letteralmente a due passi, il piccolo BioMa, Biodiversitario Marino, ovvero il Museo Immersivo dell'area marina protetta di Miramare.
Inoltre il Castello di Duino e, ovviamente, le spiagge del Friuli, tra cui quella di Grado, che noi abbiamo apprezzato molto!


mercoledì 3 ottobre 2018

L'Immaginario Scientifico di Trieste con i bambini


Il Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste è uno di quei musei che, a mio parere, è perfetto per ogni fascia di età: 
- per gli adulti, perchè quando si ha curiosità, non si finisce mai di imparare o...ripassare! E non tutti hanno professioni attinenti alla scienza e/o l'occasione di osservare con mano fenomeni fisici, leggi ottiche, esperimenti naturali ecc.;
- per i bambini 6-10 anni, che possono apprendere, semplicemente con l'osservazione ,l'esistenza di leggi fisiche che è molto difficile spiegare loro in modo teorico;
- per i ragazzini, che dovrebbero aver acquisito a scuola gli strumenti per comprendere ciò che osservano e quindi per assimilare e "toccare con mano" quanto studiato;
- per i bambini più piccoli...semplicemente per giocare con la scienza e girovagare, toccando quasi tutto, senza rischiare di rompere nulla e divertendosi!!!


Non a caso, noi ci siamo stati con i gemelli (14 mesi), il ricciolino (quasi sette anni), la cuginetta, prossima ad entrare in prima media e la sua mamma: tutti, compreso l'Alpmarito ingegnere, hanno apprezzato molto la visita!!


Si tratta infatti di una area museale interattiva, detta "Fenomena", in cui si possono letteralmente  toccare (anzi, si devono) gli oggetti ed apparecchiature presenti, per sperimentare in prima persona i principi della scienza che rappresentano.





Sei i percorsi tematici (moti e fluidi, percezioni, forme, specchi, suoni, luci) ma anche muovendosi liberamente, senza leggere tutte le didascalie (cosa impossibile per noi, con i bimbi al seguito), c'è da apprendere e divertirsi!!!


La sezione Kaleido, che accoglie i visitatori, è invece costituita da una sala con comodi divani rossi, luce bassa e maxischermi, che proiettano video dalle bellissime immagini con accompagnamento musicale, alla scoperta di vari temi.
Noi abbiamo visto "Zoom", un video sull'infintamente piccolo e l'infinitamente grande, che personalmente ho trovato affascinante e che hanno seguito  con attenzione anche i due "bimbi grandi" (mentre i piccoli scorazzavano per la sala!), nonchè un pezzo di "Cosmica", sui misteri dell'Universo.



Essendo arrivati già nel pomeriggio, abbiamo invece scelto di tralasciare il planetario interno al museo, chiamato "Cosmo" ...sarà per la prossima volta!



 In vari periodi dell'anno, vengono organizzati laboratori, incontri, esperimenti e dimostrazioni in aree apposite del museo.
Tenete tuttavia conto che la nostra visita con i bambini alla sola area Fenomena, più la visione di un video di Kaleido, ci ha tenuti impegnati per due ore e mezza e siamo usciti solo perchè i due piccolissimi avevano di nuovo fame!!!!


INFO:
Il biglietto di ingresso ha un prezzo contenuto, rispetto all'offerta (6,50 Euro per l'intero alla sezione museale vera e propria, più 3,5 Euro per il planetario; rispettivamente 4,5  Euro e 2,5 Euro i ridotti, fino a sei anni gratis e con possibilità di sconti per famiglia).
Unico aspetto negativo: è aperto solo la domenica, dalle 10,00 alle 18,00, con qualche chiusura straordinaria (consiglio pertanto di chiamare, prima di andarci).
La cassiera ci ha spiegato che la scelta di apertura al pubblico solo domenicale è studiata per offrire alle scuole ed ai gruppi la possibilità di visite settimanali. Dunque, una ragione valida c'è.
All'ingresso/uscita, dove è collocata la cassa, si trova un piccolo shop di giochi scientifici e magliettine con commenti a tema scienza.
Fuori, due macchinette automatiche per bevande, acqua e snack.
Si gira tranquillamente con il passeggino singolo; con il doppio affiancato, chiedete alla cassa e vi indicheranno come portarlo dalla sezione Kaleido a quella Fenomena senza problemi e potrete girare tranquillamente per la zona museale.

NELLE VICINANZE 
L'Immaginario Scientifico di Triste si trova a Grignano, a pochi chilomentri da Trieste (ne ho parlato qui, qui e qui) ed a pochi passi dal magnifico Castello di Miramare e dal piccolo Museo Immersivo dell'Area marina protetta di Miramare, il BioMa, Biodiversitario Marino (qui, il mio racconto del museo).
Inoltre, il Centro è posto davanti al mare, sulla passeggiata del porticciolo di Grignano, baia che è anche riserva marina, e in pochi minuti in auto si possono raggiungere altre luoghi di interesse, come la passeggiata Rilke, il Castello di Duino e...tanti ristoranti e alcune buone osmize, in cui rifocillarsi!
Meglio di così!!!



Infine, sappiate che esistono altre due sedi dell'Immaginario Scientifico di Trieste, a Pordenone, un un ex Cotonificio, e a Tavagnacco, in un antico mulino. 
Al nostro prossimo viaggio in Friuli Venezia Giulia, conto di andarci!

Se poi volete alcune ottime ragioni per scegliere il mare del Friuli con i bambini, leggete i mie dieci motivi o fate con me un giro in barca all'Isola di Barbana o alla Grotta Gigante di Sgonico.

Post NON sponsorizzato.