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lunedì 3 aprile 2017

#Scintille di gioia n. 7 (03.04.2017)

Sono settimane frenetiche e piene, purtroppo non tanto di impegni piacevoli.
Non sono mancati, tuttavia, momenti di felicità.
Così, questo lunedì, è questi utlimi che voglio ricordare!

Immagine dal web, foto di Robert Doisneau


1- una sera dopo la scuola il ricciolino mi ha accompagnato alla visita allergologica e dopo ci siamo fermati in città a mangiare al McDonald's (lui, io ho preferito soprassedere). Era contento, visto che per lui sono occasioni più uniche che rare. Soprattutto, però, siamo stati bene, io e lui insieme;

2- ho chiaccherato molto con altri genitori, sia una sera, in cui una coppia con un bimbo che ha molto legato con il ricciolino ultimamente, si è fermata a farlo giocare in giardino con noi e a cena, sia in occasione di una bella manifestazione sportiva "La festa del ciclismo" che il club sportivo che aveva frequentato lo scorso anno il ricciolino organizza per tutti i bimbi in questa stagione, a coronamento di tre mattinate di corso e giochi in bici offerti gratuitamente.
Ha diluviato ma i bimbi sono stati insieme e si sono divertiti comunque e noi genitori abbiamo "ciacolato" (ovvero chiaccherato) piacevolmente.
E poi il ricciolino aveva la sua bicicletta nuova (per lui), con gli ammortizzatori davanti ed i cambi funzionanti e ne era entusiasta!

3- domenica scorsa il ricciolino ha potuto indossare la sua divisa da running nuova, dono del nonno patito, e fare una garetta, anche se sotto il diluvio (come al solito!). Era così felice di sfoggiarla e del "pacco gara" che è valso il sacrificio dell'alzata mattutina a orario improbabile (anche per via del cambio dell'ora!).E poi è stata l'occasione per salutare un'amica che abita in zona!

4- infine, ieri abbiamo festeggiato con un pò di anticipo il compleanno dell'Alpmarito, con regalo pensato e scelto dal ricciolino con cura e amore, pasticcini portati da mia madre, pranzo in famiglia e...un bel pomeriggio alla mostra fotografica "Icones" di Robert Doisneau  al Forte di Bard (fino al 01.05.2017), solo io e l'Alpmarito, mentre la nonna ed il ricciolino visitavano il Museo delle Alpi.

Una mostra davvero ben fatta e allestita con maestria, per quel che è il mio parere di non addetta ai lavori, con fotografie che mi hanno messo il buonumore e fatto riflettere, oltre che un'occasione per stare un'ora io e lui, visitando con tutta calma!
E poi, gli scatti di Doisneau, il più celebre del quale è sicuramento "Le baiser de l'Htel de ville", sono vere opere d'arte, impossibile non rimanere incantati!
I miei preferiti sono stati questi.

Immagine tratta dal web, foto di Robert Doisneau

Immagine dal web, foto di Robert Doisneu


"Scintille di gioia" è una (buona) idea di Silvia. Queste le regole per partecipare!



Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;
2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;
3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;
4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!"

lunedì 18 aprile 2016

Messer Tulipano a Pralormo. Un tripudio di fiori, colori e ...trattori!

Ogni primavera, per circa un mese, a Pralormo, in Piemonte, in una bellissima zona al confine tra la provincia di Torino (entro cui Pralormo è compreso) e quella di Cuneo, in particolare la zona del Roero, nel parco del Castello medioevale di Pralormo, si svolge una manifestazione imperdibile per gli amanti dei fiori, della natura e dei colori: Messer Tulipano.



"...La straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi annuncia la Primavera. Ogni edizione di questo evento botanico ospita un nuovo piantamento, completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore.
Tra le varietà più curiose selezionate per la primavera 2016, una collezione di tulipani neri, i nuovissimi tulipani pop up che sembrano coni gelato, le varietà parrot, viridiflora e frills..."
così recita la descrizione del sito dell'edizione 2016.


 In pratica, si parcheggia, si sale a piedi per una strada asfaltata di qualche centinaio di metri in salita fino al cancello del Castello e ci si immerge nel verde e nei tulipani.







Non solo meraviglie botaniche, anche artistiche, poichè la disposizione delle fioriture è curata e incantevole. O almeno, lo era due anni fa, quando ci siamo andati noi e gli amici confermano che lo è anche quest'anno!





La parte di parco dedicata ai tulipani è più piccola di come ma la ero immaginata io, però secondo me passeggiare nel colore è davvero bello e merita il viaggio.

Un tripudio di bellezze fiorite che non può lasciare indifferenti!



E poi c'è il Castello, visitabile a parte (noi non abbiamo fatto la visita perchè il ricciolino era davvero troppo piccolo per un'ora e mezza di visita guidata e poi si stava troppo bene fuori)...



...la sua dépendance dove si svolge un mercato di prodotti dell'agricoltura e del giardinaggio, trattori in esposizione, che fanno la felicità dei bambini...



un grande cortile interno allestito con tavoli e panche per mangiare.
All'interno del parco ci sono un ristorante tipo self-service, che serve anche primi e secondi, da consumare poi seduti fuori,  un bar con prezzi accettabili ed un carretto di gelati della Agrimont che, per chi non la conoscesse, fa coni artigianali squisiti!

Quando siamo andati noi c'era anche un angolo gioco per i bambini, sotto un tendone che faceva ombra per farli ristorare, con tavolini e sedioline, materiale da disegno e...trattorini per giocare in pista, proprio nel cortile dove si mangia (così si può tenerli d'occhio nel frattempo)!!!
Inutile dire che abbiamo faticato a portare via il ricciolino!


E poi laboratori sui fiori e la pittura, sempre per i bambini, e una serra molto particolare...

..una zona dedicata al tema dell'anno (nel 2016 dovrebbe essere "il linguaggio dei fiori"), secondo me molto romantica e piena di fascino poetico...

Chi non vorrebbe un giardino con un angolo così????



...poesie appese come foglie al vento..

...un boschetto suggestivo..


e persino qualche papera in uno stagno. Per la gioia dei bambini!



Non so se ero io, quel giorno, ad essere particolarmente felice ma, in effetti, la visita è stata un successo, nonostante qualche fiore rovinato dalla grandinata giunta inopportuna proprio due giorni prima.




Io sarei rimasta a fotografare per ore e, d'altro canto, era un'occasione d'oro!!



Visto che le belle giornate di primavera invogliano ad uscire, il Castello di Pralormo, per tutto aprile, può essere l'occasione giusta per trascorrere una bella giornata all'aria aperta, riempiendosi gli occhi della bellezza della natura e, se si vuole, dell'architettura e della storia, aggiungendovi la visita al Castello.
E poi, perchè no, per fare giro nei dintorni, per scoprire un angolo di Piemonte veramente bello, terra di vini e prelibatezze.

p.s. Tutto il parco si gira comodamente anche con il passeggino e  ma i bagni del Castello, quando siamo andati noi, non erano attrezzati con fasciatoio. So, però, che ve ne sono altri.

Ah, non dimenticate la macchina fotografica, soprattutto se avete una reflex!!!

p.s. Post NON sponsorizzato.

lunedì 29 febbraio 2016

Wildlife photographer fo the Year 2015 - ovvero, quando la fotografia parla della natura e di noi

Da alcuni anni il Forte di Bard, polo museale suggestivo posto all'imbocco della Valle d'Aosta, ospita una mostra di fotografia naturalistica che, a mio parere, ha pochi uguali e che mi lascia sempre a bocca aperta:

Il Forte di Bard - fotografia Mamma Avvocato. Sono vietati l'uso e  la riproduzione senza consenso.

 la "Wildlife photographer fo the Year"




Si tratta, secondo il sito del Forte stesso, dell': "...evento più prestigioso e importante nell'ambito della fotografia naturalistica.

Presenti in mostra oltre cento emozionanti immagini, vincitrici nelle 18 categorie del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il Bbc Wildlife Magazine, giunto ormai alla sua 51esima edizione. Quest’anno hanno partecipato 42.000 concorrenti, provenienti da 96 paesi del mondo, valutati da una giuria internazionale di stimati esperti e fotografi naturalisti".
 
Non è la prima volta che ne parlo, dal momento che la visito ogni anno, spesso più di una volta a stagione, un pò perchè adoro la fotografia in sè, un pò perchè è davvero vicina a casa, sicuramente perchè ogni fotografia ha molto da raccontare a chi abbia voglia di ascoltarla.

Nel 2013, ad esempio, nevicava e il ricciolino era ancora pelatino, ma rimase affascinato dagli animali ritratti nelle foto.



Il bello di  questa mostra, a mio parere, è che consente di vedere scorci di convivenza tra animali ed esseri umani, ammirare la bellezza e stranezza della natura, osservare specie viventi di cui non sappiamo neppure l'esistenza, magari in momenti intimi e particolari, in luoghi sperduti che pochi hanno la possibilità di visitare.
Oltre che, naturalmente, poter apprezzare le inquadrature, la tecnica, la visione artistica dei fotografi e, magari, prendere spunto (seppur con risultati e materiali diversi!).

Fotografare le foto (si può pagando un dazio), non mi sembrava sensato e, comunque, volevo godermi la mostra, visto che il ricciolino non avrebbe retto più di un'oretta tra quelle sale, seppur molto interessato.
Perciò, posso mostrarvi solo alcune cartoline che ho acquistato, giusto per darvi una idea di cosa potrete trovare...

(notate l'uccellino sul ramo, da sfondo, il Fitz Roy in tenuta invernale)


(Questa è stata la preferita del ricciolino biondo).

Ciò che mi colpisce di più, ogni anno, non sono però le "semplici" fotografie di animali o paesaggi, ma quelle che denunciano lo sfruttamento del suolo, l'alterazione degli ecosistemi, le difficoltà o facilità di adattamento degli animali nell'ambiente urbano, le pratiche di caccia o tortura degli animali, la somiglianza tra alcuni comportamenti animali e quelli umani, la forza e maestosità della natura o, al contrario, la sua fragilità dinnanzi all'uomo, che ogni luogo che raggiunge, modifica e spesso distrugge.

Prendete questa foto, ad esempio, tratta da il sito del Forte di Bard



Non rende in questo formato e dimensione e forse non era la più bella della mostra ma è quella che più mi ha colpito perchè, come spiegava la didascalia (leggetele tutte o comunque, prendetevi il tempo per leggerne il più possibile, spesso sono molto interessanti e aiutano a "leggere" la foto), il macaco è cacciato selvaggiamente perchè la sua carne viene considerata una prelibatezza.
Guardate i suoi occhi.
Voi, lo mangereste?
So che detto da una onnivora suona strano o poco coerente ma, per me, non è la stessa cosa che mangiare altri animali, e non solo perchè il macaco rischia l'estinzione.

Sul sito della mostra, infatti, potete sfogliare una galleria di immagini, anche se non rendono come dal vivo!




Ovviamente, se doveste venire a visitarla a Bard, fatemelo sapere...potrebbe essere l'occasione per conoscerci, se volete!

Tanto la mostra, quanto il Forte di Bard in sè, secondo me sono l'ideale anche per una gita con i bambini. Il forte si raggiunge o a piedi lungo una strada chiusa al traffico (ma accessibile con i passeggini) oppure con quattro "ascensori" paronamici che piaceranno anche ai piccoli. Dentro, vi è un book shop ed una caffetteria, oltre alle mostre temporanee, al Museo delle Alpi (che merita una visita a sè ed è perfetto per i bimbi, anche se secondo me dai sei anni in su), al Museo dei ragazzi ed un cortile interno in cui correre e sfogarsi.
I bagni sono numerosi e, per quel che ho potuto trovare io, puliti.
Anche il Borgo riserva delle soprese, soprattutto verso Natale.

Info: se volete saperne di più del Forte di Bard, potete leggere questo post o questo, tra l'altro relativo ad un evento autunnale molto carino per i bambini.
Informazioni su mostre, museo ed esposizioni temporanee, le trovate sul sito ufficiale del Forte di Bard.
Questo non è un post sponsorizzato.

sabato 30 gennaio 2016

Il punto di vista di un bambino e la fiera di St.Orso

Tutti gli anni, a gennaio, in Valle d'Aosta si svolge una fiera molto particolare: la fiera dell'artigianato di St. Orso.
Il 30 e 31 gennaio ad Aosta, per le vie del centro; un paio di fine settimana prima, la domenica, a Donnas (AO), nell'antico borgo.
A farla da padrone sono la pietra ollare e, soprattutto, il legno, sotto forma di utensili, mobili, sculture e oggetti intagliati.


Gli espositori valdostani in fiera sono davvero tanti e, alcuni, sono dei veri e propri artisti.
Per me, che apprezzo particolarmente il legno, un materiale caldo, utile, versatile, ecologico, alcune delle sculture esposte sono più belle di molti dipinti più apprezzati.
Si tratta di gusti, ovviamente, però non c'è dubbio che siano esposti sia oggetti di artigianato che manufatti artistici.

 Comunque, e' a Donnas che,  quest'anno come i precedenti, siamo andati ad ammirare la fiera io ed il ricciolino biondo.
Solo che, questa volta, la macchina fotografica è stata quasi sempre in mano sua.


Guardandolo scegliere i soggetti, sistemare l'inquadratura, premere con concentrazione (e un pò troppa forza) e ripetutamente il tasto per cercare di catturare almeno una foto non mossa, vederlo controllare  sul display la riuscita..è stato tenero, commovente, bello.

Perchè attraverso i suoi occhi, mi sono accorta di quanto cambino gusti e passioni nel tempo e, soprattutto, sono tornata un pò bambina anche io.

Se fossi stata sola, non avrei neppure guardato queste simpatiche gallinelle di stoffa...



i mobiletti da casa di bambole intagliati con cura...


avrei guardato ma senza la dovuta attenzione e senza fotografarli questi fiori allegri e colorati fiori, perchè abituata a vederli (e poterne godere la bellezza) tutti gli anni...


Non avrei avuto una scusa valida per soffermarmi a lungo ad osservare questi giocattoli...






disquisendo sui modelli di aereo, elicotteri e mezzi di cantiere..

non avrei riso guardando questi "frutti nostrani", scherzando di "banane valdostane" con l'espositore...


non avrei notato l'apparente fragilità di queste scale e la poesia del loro innalzarsi verso le nuvole "alte fino al cielo", come invece ha osservato lui...

 non sarei rimasta a lungo incantata, la mattina, ad osservare i gesti esperti di questi fabbricanti di sabot...

 non avrei sorriso indicando con il dito queste sculture dai soggetti molto attuali...


non avrei apprezzato la varietà infinita di campanacci e vacche, in effetti immancabili...



non avrei avuto la possibilità di ascolotare lo scultore spiegare perchè aveva deciso di scolpire questi personaggi rivolti come sono, anzichè nella direzione del carro, come fanno in molti..


non avrei, ora, almeno 10 fotografie da angolature diversi di questo orologio...


forse non avrei osservato i dettagli minuti e completi di queste casette formato mignon...


non avrei colto l'allegria del legno colorato nelle trottole, nei personaggi fiabeschi e negli oggetti lavorati esposti...





Insomma, se non avessi guardato anche con i suoi occhi, mi sarei persa tanto, come solo gli adulti sanno fare!
Il vin brulè, anche se accompagnata da minore, non me lo sono perso!

Questo, comunque, è il pezzo che più è piaciuto a me ed al Petit Prince:


E sapete perchè? Ad entrambi a fatto subito venire in mente l'adorata nonna bis!




p.s. Siete ancora in tempo per la fiera di Aosta, molto più grande (ma secondo me meno suggestiva) di quella di Donnas....in ogni caso, Aosta vale  una visita.
Se invece deciderete di venire il prossimo anno a Donnas, già che ci siete vi consiglio di visitare anche il vicinissimo Forte di Bard.