mercoledì 25 novembre 2020

Mamma avvocato in cucina: torta soffice alla zucca!

Sempre con un must dell'autunno....

 

TORTA SOFFICE ALLA ZUCCA

 

Ingredienti:

- 100 gr di farina 00

- 60 gr di fecola di patate

- 1 bustina di lievito per dolci

- 140 gr di zucchero

- 2 uova

- 200 gr di zucca tritata o passata

- 100 gr di burro fuso

- 50 ml di latte intero 


Procedimento: 

Mischiare e setacciare farina, fecola e lievito in una ciotola.

Sciogliere il burro (io uso il microonde).

Sbattere le uova e lo zucchero con le fruste elettriche o quella a mano, in una bastardella, fino ad ottenere un composto schiumoso.

Quindi aggiungere il latte ed il burro fuso e lavorare un minuto. Aggiungere la polpa di zucca già passata o tritata.

Unire il mix di farina, fecola e lievito nella stessa bastardella e sbattere con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo.

Imburrare ed infarinare per bene una teglia e poi versarsi l'impasto.

Cuocere a circa 180° in forno pressapoco per 45 minuti.



Et voilà! Pronta da mangiare, dopo essere stata spolverata a dovere con abbondante zucchero a velo!

 

Se siete in cerca di idee per cucinare con le zucche, vi consiglio anche la calssica vellutata di zucca (qui la mia ricetta basica), anche nella variante con le patate lesse e passate insieme alla polpa di zucca,  e la torta salata alla zucca!  Oppure i miei classici fiori di zucca in pastella.

 

domenica 15 novembre 2020

Mamma avvocato in cucina: torta salata alla zucca !

 Una ricetta facile e abbastanza veloce, come piace a me. 

Con uno dei simboli dell'autunno, la magica zucca arancione, colore della vitalità e dell'allegria!

TORTA SALATA ALLA ZUCCA

 

 Ingredienti:

- un rotolo di pasta sfoglia pronta all'uso;

- 250 gr di ricotta;

- 200 grammi di zucca tagliata a pezzetti e già bollita o comunque sbollentata;

- un uovo;

- 100 gr di pancetta affumicata a dadini;

- una grattuggiata di parmigiano reggiano o grana padano 



Procedimento:

Sbucciare la zucca, rimuovere i semi e far bollire la polpa in pezzi finchè non diventa morbida. Scolare, lasciar raffreddare e tagliare a pezzetti 200 gr di zucca (o passarla con l'acqua di cottura ma, in tal caso, la torta sarà molto molle e quindi tenderà a disfarsi...già provato!).

 

In una terrina mischiare con un cucchiaio la ricotta, l'uovo, la pancetta affumicata (o prosciutto) a dadini e la zucca. Stendere la pasta sfoglia in una pirofila e bucherellarla con la forchetta.

Riempire con il composto la sfoglia, richiudere i bordi e spolverare con una generosa grattata di parmigiano o grana.

Infornare a circa 200° per 20/30 minuti, fino alla doratura.

Et voilà! Pronta da mangiare!

Se cercate altre idee per torte salate, qui trovate la mia torta salata alle patate, qui quella alle zucchine e qui quella ai fiori di zucchine.

Se invece siete in cerca di idee per cucinare con le zucche, vi consiglio anche la calssica vellutata di zucca (qui la mia ricetta basica), anche nella variante con le patate lesse e passate insieme alla polpa di zucca, e la torta soffice alla zucca...super buona! 

Oppure i miei classici fiori di zucca in pastella.

venerdì 13 novembre 2020

Le letture di Mamma Avvocato: "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valèrie Perrin

 Per il consueto appuntamento con il venerdì del libro di Paola, questa settimana vi consiglio:

  "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valèrie Perrin,

ed. e/o, 2019 , pag. 476

Si tratta di un romanzo che mi ha conquistato, a cominciare dalle brevi frasi introduttive all'inizio di ogni capitolo.

La storia narrata è tutt'altro che allegra, eppure il racconto è un inno alla vita, alla speranza, alla ricerca della bellezza e di relazioni di affetto.

Protagonista è Violette, una giovane donna orfana, che si sposa per amore e per fuggire dalla solitudine e poi si trova intrappolata in una relazione arida che, seppur pinderettamente, le porterà via anche l'affetto più grande.

"...Così ad ottobre ho baldanzolamente vangato il mio lotto e l'ho ricoperto di letame. Durante l'inverno ho fatto le piantine in vasetti di yogurt vuoti. Zucca, basilico, peperoni, melanzante, pomodori, zucchine. Pensavo in grande, avevo ambizioni per le mie verdure. In primavero ho messo a dimora le piantine. Ho fatto come era scritto nei manuali di giardinaggio, ho lavorato con la testa e non col cuore, senza tenere conto della luna, del gelo, della pioggia, del sole. Ho perfino seminato carote e patate, direttamente in terra. Ogni tano passavo a innaffiare, ma più che altro, contavo sulla pioggia.

Naturalmente non è cresciuto niente. Non avevo capito che bisoggnava passare le giornate nell'orto perchè la magia si operasse. Non avevo capito che ogni giorno bisogna togliere le erbacce, che crescono accanto agli ortaggi, altrimenti si bevono tutta l'acqua, si prendono la vita."
 

Eppure Violette nella sua immensa sofferenza continua a vivere e intrecciare rapporti positivi, aiutata da incontri fortunati (ammesso che sia fortuna e non piuttosto il nostro approccio mentale, a porre sul nostro cammino le persone giuste) a non perdere il gusto di assaporare cio' che di buono la quotidianità ha da offrire.

Una storia tragica che è un intrecciarsi di storie di amore in senso lato, fino ad un finale pieno di speranza.

Non posso e non voglio raccontare di più, per non rovinare il gusto della lettura.

Vi basti sapere che la scrittura è delicata ma incisiva ed io ve lo consiglio.

p.s. Alcuni sostengono che la protagonista somigli un po' allla Renèe di "L'eleganza del riccio". A me è piaciuto molto di più questa storia e questa protagonista e non ci ho visto molte somiglianze, se non la sensibilità di scrittura che trovo spesso negli autori francesi.

 
 

martedì 10 novembre 2020

Cappellini all'uncinetto facili e veloci !

 In questo periodo non facile, tenere impegnate le mani mi aiuta molto. 

Quindi ho fatto scorta di gomitoli, di ferri ed uncinetto e mi sono messa all'opera!

In poco tempo, ho realizzato tre caldi cappellini all'uncinetto, per l'Alpmarito e i piccoli di casa, Orsetto e Principessa, nei colori che hanno scelto.



Vi piacciono? Ovviamente di colori super vivaci, così i bambini sono visibili a distanza e non me li perdo!

Se vi piacciono e volete provare a farli, sappiate che sono veramente semplici da realizzare. 

Vi servono:

un uncinetto n. 7 o 8;

- due gomitoli da 50 gr o uno da 100 gr del giusto spessore (io ho usato il filato Boston della Schachenmayr Original, 70% acrilico e 30% lana vergine, costo 2,5 Euro al gomitolo in merceria);

un ago da lana piuttosto grosso

 

Io ho lavorato solo catenelle (per iniziare) e maglie basse, chiudendo infine con una maglia bassissima e un nodo e fermando il filo nascondendolo sotto il lavoro facendolo passare nell'ultimo giro sotto i punti con un ago da lana.

Per il cappellino da adulto, a righe gialle e arancione, preparate sei catenelle per iniziare, poi iniziate ad aumentare: 7 maglie al 2° giro, 10 maglie  al 3° giro ecc. fino ad avere, 50 maglie al 10° giro.

A quel punto, smettete di aumentare e lavorate le maglie presenti, eventualmente aumentando o diminuendo di 2-4 maglie per non dare troppo una forma "a campana".

Per l'adulto, ho lavorato un totale di 25 giri (circa 21 cm di altezza, misurata al centro), con 54 maglie finali, cambiando colore ogni tre giri a partire dal decimo.

La circonferenza finale del cappello, lavorato per coprire anche le orecchie,  è di circa 60 cm, diametro di circa 26 cm.

Tutti i fili rimasti dai cambi colori ed il filo iniziale vanno annodati e poi nascosti, uno per uno, usando l'ago da lana, nel retro del lavoro.

I cappellini da bambini (età 3 anni e mezzo).

 


 

Preparate sei catenelle per iniziare, poi iniziate ad aumentare: 7 maglie basse al 2° giro, 10 maglie  basse al 3° giro ecc. fino ad avere, al 9°/10° giro, una cinquantina di maglie. A quel punto lavorate a maglia bassa le maglie presenti.

Ho lavorato 17/18 giri di giallo, per il primo, di rosa per il secondo, e poi concluso con 4 giri, rispettivamente di blu e viola, arrivando ad un totale di 50 maglie finali e 22 giri.

I cappellini da bambini finiti misurano 17,5 cm in altezza, 53 cm di circonferenza.

Ovviamente  tutti i fili rimasti dai cambi colori ed il filo iniziale vanno annodati e poi nascosti, uno per uno, usando l'ago da lana, nel retro del lavoro. 


 

p.s. Mi rendo conto che le mie spiegazioni non sono molte tecniche ma ho sempre lavorato all'uncinetto guardando mia nonna e andando ad occhio con le misure, senza seguire schemi!

Il ricciolino ha già molti cappellini e per il momento non ne vuole altri, quindi il prossimo sarà il mio...magari viola e giallo? O arancio e blu? O rosa e giallo? Cosa suggerite?