Visualizzazione post con etichetta carnevale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta carnevale. Mostra tutti i post

venerdì 28 febbraio 2020

Carnevale 2020: tra sfilate e Coronavirus

Chi mi legge da qualche anno sa che noi ci dividiamo tra due carnevali, entrambi bellissimi, entrambi particolari, entrambi storici ed, ahimè, entrambi negli stessi giorni: il Carnevale di Ivrea e quello di Pont Saint Martin.


Quest'anno, ben prima che si scatenasse il panico da Coronavirus, avevamo deciso di partecipare attivamente al Carnevale di Pont Saint Martin, sfilando in una delle Insulae, dedicando solo un giorno al Carnevale di Ivrea.
Una decisione dettata dall'età di Orsetto e Principessa (finalmente in grado di sfilare ma non ancora di tirare le arance ma neppure più di stare buoni e tranquilli sul passeggino a osservare noi ed il ricciolino farlo) e dalla compagnia di amici del ricciolino.


Mai come quest'anno, però, avrei voluto essere a Ivrea.
Essere anche io, in Borghetto, nell'unico giorno di tiro, ed in giro per la città, al seguito di Mugnaia e Generale in abito civile, dopo l'annullamento delle restanti giornate del Carnevale.
Non tutti gli eporediesi e gli arancieri sono stati d'accordo con la forma di protesta pacifica che si è svolta tra le strade e le piazze della città. Non tutti hanno apprezzato la disobbedienza all'ordinanza.
Io, per varie ragioni che non starò qui a spiegare, sì.

Invece non c'ero fisicamente (con la testa e con il cuore, però...) ed ero a Pont Saint Martin.
E' andata bene anhche così.
Sfilare è stato bello, così come partecipare attivamente alla festa.
E anche gli altri giorni, quelli dei carri allegorici e dei gruppi a piedi, hanno reso felici i bambini e noi con loro.
Ci siamo stancati, divertiti e siamo stati in compagnia.
Insomma, il Carnevale è stato lo stesso di sempre, a Pont Saint Martin (AO) e la Valle d'Aosta ha continuato a vivere e lavorare come sempre (eccetto per il cospicuo numero di milanesi e dintorni che, a loro volta disobbedendo di fatto alle regole dettate dal Governo, hanno approfittato delle chiusure di scuole e uffici per venire in montagna o al carnevale o a fare incetta di generi alimentari nei supermercati dei dintorni...)

E' stato il Carnevale dell'Insula Lys, per noi... 


della corse delle bighe...


dello zucchero filato...




e  dei costumi...




delle mimose...


dei coriandoli...



delle parate...








...del carnevale dei piccoli e del rogo del loro diavolo...





ed è stato bello.
 
Mi sono mancate le casacche verdi e rosse, i corvi neri, i pifferi e tamburi di Ivrea e le arance.
Ho la certezza, però, che il prossimo anno me le godrò ancora più intensamente e con me anche tutti gli eporediesi che amano il Carnevale.
 Infine, il mio pensiero va a chi, con l'annullamento, non ha perso solo una festa ma ha subito un danno economico non solo ad Ivrea, ma in giro per tutta l'Italia, forse ingiustificato.

mercoledì 13 marzo 2019

Carnevale 2019 tra Ivrea e Pont St. Martin: come è andata e tante immagini

Il Carnevale si è concluso.
Ed è stato un successo....
 
Di  coriandoli, perchè non è carnevale senza pezzetti di carta colorati infilati ovunque, anche nei pannolini!



di zucchero filato, per me (dopo anni di astinenza, perchè crea dipendenza!) e per loro. 

Una scoperta che ha lasciato increduli e felici Orsetto e Principessa, al primo il primo diffidente, la seconda entusiasta, come di consueto. Poi...entrambi innamorati!

... di palloncini, perchè per una volta ho ceduto anche io e ora una moto staziona nel nostro salotto, un pò sgonfia.. .


e di arance.


 La battaglia  delle arance ad Ivrea ha appassionato tantissimo il ricciolino, che ha tirato per due pomeriggi, un carro dopo l'altro,





 fermandosi solo il tempo di fare scorta di patatine fritte per riempirsi la pancia e rifornire la sorellina!


Inutile aggiungere il mio orgoglio eporediese nel vedere mio figlio tirare con grinta nella mia squadra!
Sono stata decisamente meno felice di lavare le divise (a mano, spazzolando e più volte) sporche di melma e di stirarle ma non c'è bellezza senza fatica, in fondo.


I piccoli, nelle loro mini divise, naturalmente dei Tuchini del Borghetto, hanno sgranato gli occhi e riso tanto.


Orsetto pronto a lanciarsi nella mischia, sempre a raccogliere arance per terra e tirarcele, avrebbe voluto seguire il fratello maggiore e non ha mostrato il minimo segno di timore, salvo lamentarsi per le manine "spocche" ogni tre per due.

Principessa  ha osservato da distanza di sicurezza, soppesato tra le mani una arancia e deciso che fosse meglio succhiarla che lanciarla.


Ha apprezzato decisamente di più le sfilate, soprattutto di pifferi e tamburi e delle bande musicali, sempre presenti tanto ad Ivrea quanto a Pont St. Martin.




La domenica, invece, è stata tutta dedicata al carnevale di Pont Saint Martin, a guardare la sfilata delle Insulae al mattino 






e dei gruppi a piedi al pomeriggio, in un tripudio di storia, divertimento, colori, originalità, musica, balli ed allegria.


Principessa teneva il tempo e ballava radiosa, il ricciolino commentava e tirava coriandoli con gli amici, Orsetto si godeva la festa con il sorriso.

Quest'anno abbiamo saltato la sfilata dei carri allegorici, di solito molto bella,  il martedì pomeriggio, perchè impegnati ad Ivrea con la battaglia, ma non si può essere ovunque contemporaneamente!


Vestirli in maschera è stata una impresa, hanno deciso di combinare a piacere e poi scambiarsi ripetutamente i miei vestiti di carnevale vintage, recuparati dalla naftalina ma ancora belli, e talvolta impuntarsi per togliersele.









Infine il giovedì grasso, con il carnevale dei bambini di Pont Saint Martin (ma lo fanno anche ad Ivrea), ovvero il mini carnevale storico ha visto protagonista il ricciolino e tutte le scuole dei dintorni.


Questa volta anche il papà ha potuto assistere alla sfilata 



e per il primo anno ha partecipato anche la scuola elementare ora frequentata dal ricciolino, con tanto di rinfresco per i bambini successivo organizzato dalla nostra brava rappresentante di classe, con i ringraziamenti delle maestre.

 Hanno rappresentanto la fiera del legno di Sant'Orso di Donnas, in modo creativo ed economico.

I piccoli hanno festeggiato anche all'asilo nido e a fine anno le amestre ci mostreranno le foto scattate per l'occasione. Considerando come erano distrutti quando sono andata a recuperarli, direi che si sono divertiti molto anche lì!







La Mugnaia di Ivrea quest'anno è stata una mia collega, conosciuta e quasi coscritta, che ha ben impersonato la nostra eroina, portavoce della lotta per la libertà. Un simbolo, peraltro femminile, che vale la pena onorare sempre.


Ad essere mancate sono state solo le serate carnevalesche, salvo il venerdì del Rio de Ponteiros, a cui abbiamo fatto una seppur breve apparizione. A quelle torneremo a dedicarci quando anche i gemelli saranno crersciuti abbastanza da portarli nella folla in tranquillità.


Sono stati giorni intensi, felici e stancanti. Perchè è bello esserci sempre, tanto al Carnevale di Pont Saint Martin, che a quello di Ivrea.

Infatti è questa la loro magia: la grandissima partecipazione popolare, l'entusiasmo degli abitanti, i sorrisi e la voglia di divertirsi insieme e divertire, che contagia adulti e bambini e rende questi due carnevali bellissimi. 

E io già penso che forse il priossimo anno potremmo sfilare anche noi ed i piccoli o, perchè no, tirare sul serio, senza bimbi!