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lunedì 19 dicembre 2016

Cara mamma Natale, quest'anno vorrei.....#caramammanatale #stormoms

Cara Mamma Natale,
Visto che sei mamma anche tu, sono certa che mi potrai capire.
Quest'anno scriverò a te ed a nessun altro. Il Babbo lasciamolo ai bambini, che già loro lo sommergono di lettere. E poi, si sa, Babbo Natale, per quanto speciale, è pur sempre un uomo.
E gli uomini hanno i loro limiti, soprattutto in quanto a capacità di attenzione e comprensione dei discorsi delle donne.

Eccoci dunque a noi, cara Mamma Natale.
Non ti chiederò oggetti come gioielli, scarpe o vestiti ecc., poiché come ben sai, a regalare cose del genere sono capaci tutti (basta avere disponibuilità economica) e, comunque, i familiari ed il marito non leggono questo blog praticamente mai, quindi l'elenco servirebbe a poco.

Ti chiederò, invece, qualcosa di veramente utile, qualcosa che solo tu puoi donarmi:

1 - una salute di ferro, per me e pure per il ricciolino.
L'Alpmarito fa da se e, a parte il dentista, praticamente non ha mai bisogno di medici. Anche il ricciolino se la cava egregiamente, però le poche volte che non sta bene, io soffro con lui e non solo fisicamente. Tu capisci. Io sono la debole della famiglia, quindi per me, un anno senza influenza, tonsilliti, bronchiti e magari pure senza tosse e raffreddore, sarebbe un regalo assai gradito.
Se poi potessi attenuare i sinotmi dell'allergia e consentirmi di mangiare senza danni cibi ormai da tempo proibiti, mi renderesti la donna più felice della Terra. Sappilo;

2 - otto ore (anche nove vanno bene!) di sonno profondo ed ininterrotto, ogni notte, per 365 giorni consecutivi.
Che dici, esagero?
Forse sì, ma qui si parla di desideri, di sogni. Se non esagero adesso, quando? Lasciami sognare.
Perché non è colpa del ricciolino se ormai un sonno così è solo un lontano ricordo, però è un dato di fatto che dalla gravidanza in poi, per un motivo o per l'altro le mie nottate siano cambiate. E la privazione del sonno, si sa, è una delle peggiori torture, ti logora dentro;

3 - una dose quasi infinita di pazienza. Per far fronte a tutti gli impegni, per accettare gli imprevisti, delusioni, per assorbire dolori o preoccupazioni ma, soprattutto, per essere una madre ed una moglie migliore. E riuscire a giocare, divertendomi, anche con le macchinine, i travestimenti, per il gioco della "famiglia", i dinosauri o i mostriciattolo, al mercato o con gli amici immaginari... perché la fantasia non mi manca ma quel tipo di giochi dopo un quarto d'ora mi fanno sbadigliare. E indovina quali sono i giochi da fare al chiuso preferiti del ricciolino?

4 - un marito che risponda al telefono, SEMPRE, o perlomeno che RICHIAMI.
Non pretendo subito ma almeno entro qualche ora.
E magari passi al telefono con me più di un minuto netto, risponda agli sms ed alle e-mail perlomeno entro la giornata e ogni tanto faccia una chiamata di sua iniziativa e per il puro piacere di sentirmi.
Perché io lo so, che è un tipo "fatti, non chiacchiere", però io sono donna ed avvocato e senza parole, non vivo tanto bene;

5 - risate, tante sane e sonore risate.
Con gli amici, in famiglia, a lavoro, per strada, in auto, ovunque.
Perché se è vero che la vita a volte è difficile ed è un dato di fatto, è altrettanto vero che le risate sono un balsamo a basso costo e ad altissima resa! E non si ride mai abbastanza, da adulti.

Ah, quasi dimenticavo.
Per finire, una casa auto pulente ed un fisico da urlo senza sforzi fisici nè diete, non mi dispiacerebbero.
Però, insomma, non si può aver tutto, lo so.

Con questo post partecipo al tema delle mese delle  #stormoms, #caramammanatale !

https://www.facebook.com/StorMoms/?fref=ts

*Per partecipare anche voi, ricordate di utilizzare l’hashtag #stormoms, l’hashtag del tema del mese #caramammanatale e inserire la foto con il link alla pagina Facebook, su cui le stormoms condivideranno tutti i contribut.

martedì 13 dicembre 2016

Aspettando Natale...eventi per bambini in Canavese

Quest'anno noi abbiamo inaugurato l'attesa del Natale con il mercatino e l'ufficio postale del Ricetto di Candelo, per poi trascorrere il tardo pomeriggio dell'8 dicembre a Quagliuzzo (TO), per assistere all'inaugurazione della Casa di Babbo Natale di cui vi avevo già parlato due anni fa.

La volta scorsa ci eravamo andati dopo l'inaugurazione e di giorno, invece quest'anno abbiamo assistito al discorso del Sindaco, allo spettacolo di una famiglia di giocolieri/trapezisti di Imperia, ai fuochi di artificio ed all'apertura delle tende rosse che celavano la Casa di Babbo Natale, luccicante nel buio della sera (la "cerimonia" inzia alle 18,00, il giorno dell'Immaccolata, tutti gli anni).



Il ricciolino, che non ricordava la visita di due anni prima, ne è stato entusiasta, anche perchè a seguire, nella chiesetta sconsacrata sulla piazza, di fronte alla Casa di Babbo Natale, si è tenuto il conseuto saggio di Natale della scuola di danza di Ivrea, a cui ha partecipato anche la mia nipotina.




E' stata la prima volta che assistevo e devo dire che mi ha inorgoglita e intenerita, riportando a galla i ricordi dei "miei" saggi di danza, da bambina.

Dopo la consueta fetta di dolce e il bicchiere di vin brulè, offerti dagli organizzatori, siamo quindi rientrati a casa, per continuare la nostra personale attesa del Natale domenica, ad Ivrea (TO), nel "Natale a Hogwarts" di Piazza Ottinetti.



In pratica, quest'anno, anzichè solo il solito mercatino dell'artigianato organizzato per Natale, dall'08 dicembre, in centro città (Pizza Ottinetti) c'è una riproduzione (spartana ma sufficiente per i bambini), nelle classiche casette di legno, di alcune "aule" della scuola di magia e del negozio di Olivander, dove (gratuitamente) farsi confezionare la bacchetta magica con brillantini e colla a caldo, preparare una dolce pozione, scrivere con la penna di uccello la letterina a Babbo Natale, provare a tirare con un'arco di legno, correre con le scope per centrare i cerchi con le palle morbide (il gioco del Quidditch a terra) e altri piccoli giochi di legno, compreso l'incontro con "l'aiutante di Babbo Natale", come lo chiama il ricciolino.




E' anche possibile farsi dare cappello e mantelli neri da maghi (sempre gratuitamente) e partecipare ad una scherzosa battaglia con le bacchette per le vie della città, guidati da animatori in costume. Il ricciolino, inizialmente intenzionato a partecipare, si è fatto vincere dalla timidezza e non ha voluto, ma erano tanti i bambini felici alle prese con la magia!


A completare il tutto, vi è anche il classico trenino di Natale (gratuito), che si muove per tutto il centro della città, con varie fermate.
Trenino che, ovviamente, per il ricciolino è un must.

Insomma, una gioisa attesa formato famiglia, a cui abbiamo partecipato volentieri.

E voi? In giro per mercatini? Organizzano manifestazioni simili anche dalle vostre parti?

lunedì 12 dicembre 2016

Calendario dell'avvento piccino e veloce..o lavoretto semplice di Natale!

Noi quest'anno ci siamo attrezzati per tempo al conto alla rovescia al Natale.

Abbiamo puntato su due calendari acquistati, Lego City per me (ufficialmente è per il ricciolino, di fatto lo desideravo io da anni!!!), un classico tabellone di cioccolatini per il ricciolino (uno, però, non tre come lo scorso anno, mi scuserà mia madre a cui ho chiesto di non comprarne un altro).

Così, ogni mattina, posso incitare il Petit Prince ad alzarsi con la scusa di dover aprire le caselle.
Non funziona sempre ma aiuta.

Al mercatino di Natale del Ricetto di Candelo (BI), in uno dei laboratori hanno fatto realizzare al ricciolino un piccolo calendario semplice, una sorta di "conta giorni" perfettamente in tema con la stagione, che gli è piaciuto molto.
Per questo, ho pensato di proporvelo.



La realizzazione è semplicissima: cartoncino bianco, cartoncino nero, cartoncino arancione, cartoncino rosso, uno di qui fermagli di metallo con le due alette che si aprono dietro, colla, matita o pennarello nero e...voilà!

Io l'ho trovata un'ottima idea anche per realizzare un piccolo orologio, per insegnare ai bimbi a leggere le ore. Basta aggiungere una seconda carotina più corta e sostituire i giorni con le ore.

Gli elfi aiutavano i bimbi a realizzare anche la variante "Babbo Natale", con il faccione del Babbo Natale rotondo con i numeri e il cappello rosso, nonchè la barba di cotone. Purtroppo non l'ho fotografato ma era anch'esso molto carino.

Buon attesa a tutti!







mercoledì 7 dicembre 2016

Babbo Natale al Ricetto di Candelo (BI): tra storia medioevale, mercatini e magia del Natale

In questi giorni di attesa di Babbo Natale, particolarmente emozionanti per i bambini, sono moltissimi i luoghi dove trascorrere qualche ora immersi nella magia del Natale, tra addobbi, bancarelle, profumo di spezie e luci colorate.



Uno di questi si trova a Candelo (BI), più precisamente nel Ricetto (dal latino "receptum", rifugio) di Candelo, una struttura fortificata risalente al Medio Evo voluta e costruita dalla popolazione del luogo per conservare e difendere i prorpi beni più preziosi, ossia i prodotti della terra.
Ed infatti,  ancora oggi è in parte utilizzato per la vinificazione e la protezione delle granaglie.



Si tratta di uno dei borghi più belli d'Italia, ben conservato ed utilizzato per eventi, manifestazioni e anche come set di molti film (tra cui lo sceneggiato televisivo "La freccia nera" e "Dracula 3D" di Dario Argento), dal quale si gode una magnifica vista sulle prealpi biellesi.



Nei weekend e nei festivi precedenti il Natale (quest'anno il 27 novembre- 4 dicembre, 8 dicembre, 11 dicembre 2016), il Ricetto si anima ed ospita tra le sue viuzze acciottolate il mercatino di Natale, con tanti prodotti alimentari, di artigianato, tessili, oggettistica ed addobbi, presepi nelle chiese, spettacoli e, soprattutto, per i bambini, l'Ufficio postale di Babbo Natale




Noi ci siamo stati con degli amici ed il ricciolino ed il suo amichetto sono stati piacevolmente coinvolti dalla mappa (gratuita, da chiedersi alle casse, una per ogni bambino) speciale consegnata all'ingresso e dalle tappe previste per raggiungere Babbo Natale.


Una cartina con indicati posti-tappa per i bambini, disseminati nel borgo, in cui assistere a letture ad alta voce, spettacoli di marionette, partecipare a semplici giochi con materiali naturali o fare piccole creazioni in appositi laboratori.




Ad ogni tappa, ai bambini veniva rilasciato un adesivo da incollare sul retro della mappa, fino a formare un disegno.


Terminato il giro, ci siamo messi in coda per entrare all'Ufficio Postale (non è obbligatorio completare prima le tappe!!), dove imbucare la letterina per Babbo Natale (da preparare in uno dei laboratori o portare pronta da casa, senza bisogno di affrancarla ma indicando l'indirizzo del mittente, poichè ci hanno detto che arriverà una risposta), per poi finalmente....


... scattare una fotografia con Babbo Natale! (O meglio, il suo aiutante, secondo il ricciolino!)





Insomma, una gita a misura di famiglia perfetta per questi giorni di attesa!

Info utili: vi sono bancarelli che vendono prodotti almentari (anche caldi, come salsiccia, polenta e wurstel) per un pranzo in loco. L'ingresso costa 2,50 per gli adulti, è gratuito per i bimbi fino ai 14 anni. E' sconsigliato l'uso del passeggino, sia per l'afflusso di gente, sia per il fondo acciottolato delle stradine. C'è un deposito gratuito di passeggini all'ingresso del Ricetto, appena entrati nella cinta muraria.


La coda per l'Ufficio postale nel nostro caso è stata lunga, più di mezz'ora, forse perchè ci siamo presentati dopo il completamento della mappa, quasi alla chiusura. Vi consiglio, se possibile, di andarci prima.
I bagni pubblici, per quel che ho potuto vedere, sono privi di fasciatoi. La mia amica, però, non ha avuto difficoltà a trovare un angolo tranquillo in una delle case aperte per i laboratori per allattare e cambiare la sua bimba.
Parcheggi gratuiti nelle apposite zone del paese "nuovo" ed al campo sportivo comunale, dal quale si raggiunge il Ricetto a piedi in pochi minuti.
Unico difetto del mercatino: l'affollamento!




Post non sponsorizzato.




giovedì 7 gennaio 2016

Della nostalgia post epifania e dell'incanto dei presepi

Rimuovere gli addobbi disposti in casa con tanta cura appena un mese fa, mi mette sempre molta nostalgia.

Una malinconia dolce, consapevole, ma pur sempre malinconia.

E allora, per scacciarla, perché non ricordare i bellissimi presepi visti durante una passeggiata nel borgo di Bard (AO).

 

Ormai questo paesino e' famoso per il suo Forte (quello delle scene iniziali di "Avengers - Age of Ultron", tanto per capirci), diventato un apprezzato polo museale, però nel periodo di Natale, si arricchisce anche di tanti graziosi presepi, la sera suggestivamente illuminati, di tutti i materiali, fogge e dimensioni...

...dentro l'acqua, nelle numerose fontane ......

..e fuori, sui davanzali delle case e nelle nicchie delle mura.

 

Perché si può credere o no nel significato religioso del Natale, però l'incanto che può regalare uno dei suoi simboli, secondo me, rimane sempre, soprattutto se frutto di creatività e impegno.

 

Piaceranno anche ai bimbi, garantito!!!

P.s. Ci sono molti parcheggi liberi nelle vicinanze nel borgo, che percorre pedonalmente, anche con i passeggini (il traffico veicolare e' riservato ai residenti è possibile solo durante alcune fasce orarie, dunque i bambini possono muoversi senza pericolo). In massimo dieci minuti, in salita, si raggiunge anche il Forte, dove ci sono sempre mostre temporanee, oltre al Museo delle Alpi ed alle piccolo museo "Alpi dei ragazzi".

domenica 3 gennaio 2016

Capodanno semplice

Ormai da anni, il nostro tradizionale capodanno in due e' una cena con un gruppo di amici, a casa di una coppia di essi, in mezzo alla neve.

In origine, andavamo in quota, il piatto forte era la burguignonne, accompagnata da una adeguata quantità di vino, con i botti della mezzanotte, su cui non ci risparmiavamo.

Poi arrivarono i primi bimbi e i cani, la bourguignonne fu sostituita da piatti preparati da ciascuna coppia è portato in loco, per evitare incidenti ai piccoli, la quantità di botti diminuì e pure l'alcol, almeno per le mamme (a cui poi toccava guidare per tornare a casa).

Qualche volta, visto l'alto tasso di neonati, alla mezzanotte arrivammo a stento, mezzi addormentati sul divano.

Da allora, il numero di bimbi e' sempre aumentato, il piacere di stare insieme e' rimasto invariato.

Quest'anno, però, noi abbiamo dovuto abbandonare, perché la mia tosse/raffreddore non accenna a passare, nonostante antibiotici, aerosol, cortisonici, mucolitici e sedativi presi in quantità da ormai tre settimane. E siccome nel gruppo e' arrivata da poco più di venti giorni una nuova piccolina, proprio non potevo correre il rischio di attaccarle non meglio identificati virus e batteri.

Così abbiamo improvvisato una pizza con altri amici e la loro bambina, a casa.

Ed è stato un benvenuto al 2016 semplice, sereno, allegro e gioioso.

Il ricciolino biondo entusiasta, tra balli sfrenati, travestimenti e giochi, l'atmosfera giusta.

 

E io non avrei voluto essere da nessuna altra parte.

Solo, tutti noi avremmo preferito un countdown sulle reti Rai e Mediaset, che abbiamo acceso dieci minuti prima della mezzanotte, decente, al posto dei soliti ormai vecchi cantanti italiani e delle loro canzoni, peraltro spesso in dialetto, anziché nella lingua nazionale....decisamente un'immagine dell'Italia di cui non vado fiera e in cui nessuno di noi si è riconosciuto: che tristezza!

Le recite improvvisate dei nostri bimbi, per fortuna, ci hanno salvato!

BUON 2016!

 

P.s. E voi avete visto la TV? Cosa avete pensato di quei programmi?