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lunedì 30 settembre 2019

Ode ai genitori del mattino

Ode ai genitori del mattino 

Ode alle mamme che si svegliano stanche come se non fossero ancora andate a dormire
e preparano la colazione o l’ennesimo biberon con gli occhi stropicciati di sonno, stiracchiando comunque un sorriso.
Ode alle mamme che a dormire non ci sono ancora andate
e prima di concedersi il meritato riposo dopo una notte di lavoro
trovano la forza di accompagnare i figli a scuola.
Ode alle mamme che si svegliano all’alba, 
per una corsa in solitudine, 
un momento di meditazione,
una pratica di yoga,
un caffè in pace,
prima che la casa si risvegli,
e si ricominci a correre.
Ode alle mamme che si svegliano all’alba,
per accendere la lavatrice,
stendere i panni,
stirare le camicie o svuotare la lavastoviglie,
prima che piedini infantili saltellino in giro
manine afferrino le sue e vocine esigenti chiedano attenzione.
Ode alle mamme che accolgono in cucina,
con torta o biscotti appena sfornati,
l’odore buono dell’impasto nell’aria e sulla pelle
o merendine e biscotti confezionati
l’odore buono del gusto preferito
Ode alle mamme che ingurgitano la colazione in piedi,
facendo la spola tra un figlio e l’altro,
perché tutto funzioni
e a quelle che la colazione della madre è sacra, nessuno disturbi.
Ode alle mamme già esaurite alle sette del mattino,
che dopo coccole e moine e tentativi di imbonimento vario,
senza alcun apprezzabile risultato,
gettano la spugna e iniziano a urlare,
che è tardi, tardissimo, bisogna sbrigarsi,
buttando giù dal letto i pargoli,
lanciando vestiti,
sequestrando la colazione
e caricando di peso in auto figli piangenti.
Ode alle mamme che non ci provano nemmeno,
con coccole e moine,
e alla fine, comunque, i figli a scuola li portano in orario 
e i bambini sono sereni e contenti.
Ode alle mamme con gli occhi lucidi,
dietro la porta di nidi e asili,
che si è chiusa trattenendo il bimbo in lacrime,
e il loro cuore stretto in una morsa.
Ode alle mamme allegre,
che cantano ascoltando la radio,
in cucina, sotto la doccia, in auto,
scherzando mentre camminano mano nella mano al loro bambini,
verso una porta che varcano sorridenti,
per uscirne fiduciose e un po' più serie,
già proiettate alle incombenze quotidiane.
Ode alle mamme che corrono con i figli in braccio,
facendo slalom su un marciapiede troppo affollato,
e veloci accompagnano e baciano i loro bimbi,
per poi schizzare via nel traffico congestionato.
Ode alle mamme che già pregustano il caffè con le altre
al bar davanti alla scuola,
libere dai bambini e dai pensieri,
per cinque minuti almeno, di chiacchiere in compagnia.
Ode alle mamme che salutano gli altri genitori,
che ricordano i nomi degli altri bambini,
che dispensano sorrisi e parole gentili,
anche nella frenesia del mattino.
Ode alle mamme che non salutano nessuno,
chiuse nei loro pensieri 
o assorbite dalla propria intimità materna.
Ode alle mamme che si alzano in silenzio,
in silenzio si vestono, mangiano ed escono,
lasciando i bimbi ancora addormentati
e un bacio lieve sulle loro guance morbide,
sospirando perché vorrebbero esserci,
ad accompagnarli al suono della campanella,
mano nella mano dentro quel cortile chiassoso
e invece…eppure forse…
Ode alle mamme che ridono guardando i bimbi saltare nelle pozzanghere 
con gli ombrelli o le mantelle colorate e un po’ sbilenche
e non importa se si bagnano, che tanto poi si asciugano
e quelle che no, per carità non ti bagnare, non prendere freddo, non ti sgualcire, che se ti ammali poi, come facciamo?
Ode alle mamme che fanno le trecce, pettinano, lavano e sistemano,
abbinando vestiti e calzature,
e ode a quelle che non ci pensano neppure
e magari capita che il figlio lo portino a scuola in pigiama.
Ode alle mamme che parcheggiano dove c’e’ posto, 
anche se significa fare una parte del tragitto a piedi.
Ode anche a quelle che parcheggiano dove capita, 
che la doppia fila è routine e i posti riservati sono riservati a loro.
D’altronde hanno il suv, vuoi mettere?
Ode alle mamme di gemelli,
che ai commenti “li avrei voluto tanto anche io, che fortuna”,
sorridono pensando “è solo perché non sai cosa significa!”.
Ode alle mamme di gemelli,
che avanzano con passo lungo, doppio zainetto, doppio passeggino, doppio grembiulino, un bambino per parte, il sorriso in viso,
la soddisfazione di essere arrivate in tempo, senza troppi drammi,
felici di essere mamme di gemelli.
Ode alle mamme che di figli ne portano uno
e a quelle che ne portano due, tre, quattro, cinque o anche di più,
magari in scuole diverse, in orari diversi
ed alla fine dovrebbero concedere loro il patentino da tassista,
così, ad honorem.
Ode alle mamme che i figli li svegliano, nutrono e preparano con una sola mano,
l’altra a tenere il cellulare,
basta non anche a guidare.
Ode alle mamme organizzate, 
che hanno già pronto al risveglio,
i vestiti da indossare, la borsa da afferrare e la tavola a cui mangiare.
Ode alle mamme che improvvisano,
sempre,
dalla sveglia al suono della campanella,
e ci riescono pure bene.
Ode alle mamme di bimbi disabili,
che oltre che contro il tempo e la sveglia,
devono lottare con le istituzioni e l’indifferenza
e gli immancabili maleducati che occupano il posto auto loro riservato
e riescono pure a non mandarli a stendere.
Ode alle mamme riposate e rilassate, che si svegliano con calma 
e con calma e gentilezza preparano i bambini
arrivando in perfetto orario o addirittura un po' in anticipo.
Sempre che esistano, queste ultime mamme.

Ode ai papà, che fanno come le mamme di cui sopra
o anche diverso, ma lo fanno.


Ode ai genitori del mattino, 
perché sono bravi.

Sì, comunque vada.



martedì 17 settembre 2019

In Ticino con i bambini: Cioss Prato, il parco giochi in legno della Valle Bedretto e la grotta dei minerali

Nel corso di un weekend in Ticino, in Svizzera, ci hanno consigliato un bel parco giochi in cui trascorrere una giornata in montagna, al fresco, con i bambini: Cioss Prato.

Si trova in Val Bedretto, è dotata di un'area pic nic, di un bar ristorante self service, di una bellissima e grande struttura in legno e metallo per i giochi dei bambini,





ma anche una tirolienne, un'amaca gigante, una altalena, uno scivolo a tubo per i piccoli, la sabbiera con l'escavatore e...




una bella pista d'acqua per le palline ! (Si possono acquistare alla macchinetta davanti al bar, a 2 franchi l'una). Mi è parso in assoluto il gioco piu' gettonato da tutti i bimbi, dai miei di sicuro!


Ci sono anche due sentieri naturalistici (ideali per digerire il pranzo o sgranchirsi le gambe)  e una piccola grotta artificiale /museo unica nel suo genere in Svizzera: la grotta-museo dei minerali (biglietti a pagamento acquistabili alla cassa del ristorante),

con bellissimi cristalli di quarzo trovati in Val Bedretto ma anche sul massiccio del Monte Bianco e nel massiccio del San Gottardo.



Meravigliose le rose di ferro e i quarzi affumicati !!!




C'è un parcheggio libero, due fontane per l'acqua fresca, un boschetto di fronte e tanta tranquillità, anche perchè vi erano quasi esclusivamente famiglie locali con piu' figli che non si stupivano dell'arditezza dei miei figli e non urlavano ad ogni caduta di qualche bimbo! (Principessa, per esempio, si è buttata da sola dallo scivolo a tubo piu' lungo a testa in giu', finendo lunga distesa per terra, all'arrivo, di schiena; Orsetto si è arrampicato ovunque, anche se talvolta creando la coda, rifiutando aiuti).




In inverno, l'area ospita due sentieri per racchette da neve, uno ski lift e un carosello per i piccoli.



Diciamo che l'unico problema di luoghi come questo è che ne' i genitori n' i bambini hanno piu' voglia di andarsene!!!!
I miei tre monelli sarebbero rimasti per giorni e, ovviamente, i piccoli hanno saltato il loro sonnellino pomeridiano per non perdere tempo prezioso.

Il piccoletto che risale il tubo di rete, pernsato per i bimbi piu' grandi, è ovviamente mio figlio!

lunedì 9 settembre 2019

E' stata un'estate strana, eppure è stata estate. Riassunto dell'estate 2019

L'estate 2019 è stata strana.
Astronomicamente parlando, in realtà, non è neppure ancora finita ma metereologicamente il giro di boa verso l'autunno ormai c'è stato e non si torna indietro.
E poi questa settimana ricomincia la scuola elementare e ci si avvia a riprendere la routine delle attività sportive e degli impegni fissi.
Ci sarà ancora tempo e modo di organizzare escursioni in montagna e gite fuori porta, di gustare gelati e forse di indossare i sandali, di fare tardi e improvvisare ma, via via, sempre meno.

Nel frattempo, posso tirare le fila di questa estate, che è stata strana, ma non solo.
Faticosa, perchè non ho potuto contare neppure sull'aiuto saltuario dei suoceri e di mia madre, come invece accadeva in passato: i primi sono stati praticamente sempre via, nel periodo in cui ne avrei avuto bisogno e prima, a giugno, ancora lavoravano; la seconda ha avuto un infortunio abbastanza serio e solo ora sta riprendendo a guidare, per brevi tratti, e a muoversi autonomamente. figurarsi quindi tenere i bambini,anche solo per qualche ora.


Giugno è stato senza dubbio il mese piu' difficile, tra i consueti impegni di fine anno scolastico, l'avvio delle gare di ciclismo del ricciolino, i primi giorni di infortunio di mia madre, gli strascischi del mio schock anafilattico e le feste varie di fine anno, l'Alpmarito sempre impegnato, non solo in settimana ma anche di sabato, ed il caldo torrido.
Mi sono sentita spesso sola e sopraffatta e il mio compleanno è passato senza quasi lasciare traccia, eccetto gli affettuosi messaggi di auguri di amici, conoscenti e parenti e un bel disegno del ricciolino.



Comunque siamo sopravvissuti e luglio è proseguito abbastanza solitario e torrido, sembrandomi infinito , anche perchè dopo c'è stata la chiusura del nido per 18 lunghissimi giorni di agosto e, finalmente, l'unica settimana di vacanza con l'Alpmarito, trascorsa in montagna, perchè di metterci in viaggio a ferragosto non avevamo proprio voglia e la forza di portare i bambini al mare non c'era.

Infine il nido ha riaperto e ci siamo ritagliati qualche giorno per accompagnare l'Alpmarito in Ticino dove lavora e, mentre lui era impegnato, esplorare un pezzetto di Svizzera.

A parte il caldo assurdo e le zanzare, a parte la fatica di essere spesso completamente da sola ad impegnare le lunghe giornate estive dei bambini e, nel frattempo, tenere in piedi un minimo di attività lavorativa e gestire la casa, a parte la preoccupazione per la salute di mia madre e mia nonna, a parte tutto questo (che comunque non è stato poco), è stata lo stesso ed indubbiamente ESTATE:


- siamo stati abbastanza spesso, anche solo per qualche ora pomeridiana, al lago Sirio, a fare il bagno, giocare in piscina e pasticciare in sabbiera.
I piccoli si sono goduti molto di piu' l'ambiente e la libertà di muoversi e stare fuori, essendo piu' grandi e consapevoli dello scorso anno e seppur abbia avuto solo pochi minuti di tregua, gestirli è stato piu' facile del previsto.


Il ricciolino, poi, ha preso qualche lezione di nuoto ed è migliorato tanto sia nel galleggiamento che nella sicurezza in acqua, scoprendo il piacere dei tuffi dai trampolini, dello scivolo d'acqua e delle nuotate per brevi tratti senza alcun ausilio;





-  siamo  andati a fare molte escursioni in montagna e, qualche volta, ad arrampicare. Sulle cime di casa nostra, tra Piemonte e Valle d'Aosta. La maggior parte ancora a bassa quota e con il passeggino/carrettino, tutte semplici e "sudate", perchè Orsetto e Principessa sono in quella età di mezzo in cui non vogliono piu' stare tanto seduti ma neppure riescono ancora a camminare a lungo.
Pero' avevamo bisogno di montagna e camminate ed è stato bello;

- siamo stati a feste e grigliate di compleanno, abbiamo mangiato torte e pasticcini con nonni e zii ad ogni possibile ricorrenza, cogliendo le piccole occasioni per stare insieme ad amici e parenti;

- abbiamo accompagnato il ricciolino alle sue gare di MTB, girando per Valle d'Aosta e Piemonte, facendo il tifo per lui, intrattenendo i piccoli e chiaccherando con gli altri genitori;



- abbiamo dormito una notte in tenda tutti e cinque, per fare le "prove tecniche" di campeggio con tre figli ed è andata tutto sommato bene;

- siamo andati allo Zoom di Torino, alla Napoleonica al Forte di Bard, al Parco Avventura, al Lago di Viverone e a visitare un po' di Ticino;



- abbiamo cambiato auto e testato il nuovo acquisto macinando qualche chilometro in giro;

- siamo riusciti a passare qualche giornata e serata con gli amici, seppure molto meno di quanto avremmo voluto, e persino ad organizzare una scampagnata con alcuni compagni di classe del ricciolino e rispettive famiglie;

- mai come quest'anno abbiamo girato tanti parchi giochi diversi, in zona e non, tanto che sto pensando ad una serie di post a tema per il blog;


- il ricciolino è salito per la prima volta ad un rifugio ad alta quota, con il papà ed il nonno;


- Principessa ha tagliato per la prima volta i capelli e tolto definitivamente il pannolino, anche di notte e durante i sonnellini pomeridiani. Orsetto si sta avvicinando a piccoli passi a toglierlo di giorno ma senza fretta;

- abbiamo messo i piedi a bagno in torrenti gelati e ameni laghetti alpini;


- io ho scoperto l'antigravity yoga e me ne sono innamorata (ma questo, se mi seguite, ormai lo sapete).



- abbiamo mangiato torte, gelati, polenta concia, costine e tantissimi panini, raccolto e gustato moltissimi mirtilli, more e fragoline di bosco, concedendoci spesso una birra gelata a fine gita, come in ogni estate che si rispetti.

E quindi è stata un'estate strana, questa estate 2019, eppure è stata vissuta e forse, è solo questo quel che conta.

E la vostra estate 2019, come è stata?



mercoledì 10 luglio 2019

Togliamo il pannolino! Consigli su come organizzarsi e la mia esperienza


Quando un bambino compie i due anni, prima o poi tutti i genitori si trovano ad affrontare la fatidica sfida dello...."spannolinamento"!
Una tappa nel cammino della crescita e dell'autonomia importante, che però  è quasi sempre vissuta con un certo timore.

D'altro canto, diciamocelo, a chi piace l'idea di lavare indumenti e pavimenti (e spesso anche lenzuola, peluche ed oggetti vari) sporchi di cacca e pipì, magari più volte al giorno?!?

Per praticità, lo si fa preferibilmente in primavera o estate, però io posso garantirvi per esperienza diretta che si sopravvive anche se si affronta lo spannolinamento in pieno inverno nevoso !

Era pronto e lo abbiamo assecondato abbiamo dovuto assecondarlo, a casa ed al nido.
In un paio di settimane, l'abitudine a fare a meno del pannolino durante il giorno era consolidata e la tappa superata.
Siccome, tuttavia, nel frattempo io avevo avuto la casa invasa da stendini e vestiti pesanti su ogni singolo termosifone, lavati a mano in gran numero in fretta e furia ogni giorno, 
con i gemelli, ho cercato di prepararmi per tempo, cosi' da affrontare la "questione pannolino" tra questa e, se necessario, la prossima estate.

Infatti, se è vero che Orsetto e Principessa sono gemelli, è anche vero che sono due bambini diversi, con caratteristiche e caratteri differenti e,

se c'è una lezione che ho imparato da trismamma è proprio che, se e in quanto possibile, bisogna rispettare i tempi di ogni bambino,
aspettando che loro ci facciano capire che sono pronti.

Questo non significa, pero', che non si possa preparare il terreno al cambiamento!

Ecco allora come mi sono organizzata: 

1) Innanzi tutto, in primavera ho chiesto alle educatrici del nido di portare prima Principessa e poi Orsetto, in bagno con i bimbi grandi per abituarli al water.

Per fortuna, le educatrici sono molto disponibili e incoraggiano ad affrontare serenamente lo spannolinamento...anche le mamme meno "coraggiose"!

2) Ho poi iniziato a proporlo loro anche a casa, procurandomi gli "attrezzi del mestiere": 
riduttori e/o vasini 



Personalmente, per motivi di praticità e di igiene, ho sempre preferito i riduttori, che hanno anche il vantaggio, nel mio caso, di permettere di usare il water, in continuità con quanto accade al nido (dove hanno water piccoli). 
 Il primogenito, pero', ha preferito i primissimi giorni il vasino, senza il quale si rifiutava di andare in bagno, e non un vasino qualunque, ma un modello rosso fuoco a forma di macchinina, procurato dalla zia. 
 Vedremo quindi se poi mi toccherà cercare un paio di vasini anche per i gemelli ! 

Io quasi sei anni fa sono stata colta totalmente alla sprovvista dalla decisione del ricciolino e dunque non avevo nè l'uno nè l'altro e non sapevo assolutamente quale scegliere tra i vari modelli proposti dal mercato. In piu', non avevo amiche con figli che potessero consigliarmi e dunque cercavo esperienze di altre mamme sui vari blog. 
 Sono dunque andata letteralmente "a naso" o "a caso" negli acquisti, per poi scoprire che a lui piacevano solo il vasino della zia ed il riduttore azzurro della nonna M. !

Ora, invece, ho scoperto che sul web esistono addirittura delle vere e proprie "guide allo spannolinamento", con consigli di esperti e "guide a vasini e riduttori", con tanto di prodotti a confronto, come questa su HABU. 

Quindi questa volta mi sono documentata a dovere e ho raccolto ben quattro riduttori: uno bianco essenziale, due azzurri con maniglie laterali in plastica morbida ed uno giallo con cuscinetto di plastica imbottito e manigliette rigide.
Uno l'ho portato ai miei suoceri, per quando andiamo da loro o mi tengono qualche ora i bimbi, un'altro a mia madre, per lo stesso motivo, e due li ho tenuti a casa, nel caso scappi in contemporanea ad entrambi!!! (perchè succederà, lo so!)

3) Ho acquistato mutandine di cotone di ogni foggia e colore, nonchè riesumato dallo scatolone in cui erano conservate, quelle usate a suo tempo dal ricciolino; 



4) mi sono procurata dei pannolini a mutandina accattivanti, da usare nei primi spostamenti in auto ed eventualmente per le prime gite in montagna e/o nel sonnellino pomeridiano, cosi' da far percepire ai bimbi che non sono i soliti pannolini ma mutandine speciali da usare quando non ci si possono portare troppi cambi, nei primi tempi;

5) ho controllando che tutti i materassi di casa, compreso il nostro matrimoniale, fossero dotati di comprimaterasso lavabile in lavatrice. 
Cosi' da non rimanere con il fiato sospeso se i piccoli "migrano" nel lettone o ci salgono per leggere e giocare senza pannolino;  

6) ho recuperato le traversine di cotone (che ho sempre usato come appoggio per i cambi pannolino fuori casa ) da usare per coprire il seggiolino auto in caso di viaggi medio-lunghi ed il lettino e/o divano di nonni o nostro nel sonnellino pomeridiano (ne esistono anche "usa e getta", sicuramente comode ma anche meno ecologiche); 


7) infine, ma non in ordine di importanza: i libri a tema !
Da leggere e sfogliare in bagno, mentre sono seduti sul vasino, e volendo anche in altri momenti della giornata, cosi' da abituarli all'idea.
Naturalmente, vista la nostra scelta bilingue, sia in italiano che in francese.
 

8) Ah, quasi dimenticavo un elemento essenziale: sedute di yoga, pranayama, massaggi, un bagno caldo, una corsetta rigenerante ecc. per me e il papà, almeno una volta al giorno !
Sarebbe bello, vero??!! Seh, ma quando mai!

Eppure, per riuscire nell'impresa mantenendo sempre la calma, lodando i bambini per i loro progressi e pulendo senza mai arrabbiarsi o sbuffare ad ogni insuccesso, è necessaria tanta tanta tanta pazienza (di cui non sono molto provvista) e quindi, se potete, ben venga un po' di preparazione mentale per voi: andrà bene tutto cio' che vi rilassa.

In alternativa.....scappate un paio di settimane e lasciate fare al papà/baby sitter/nonni ecc.! 

Come sta andando con questi strategemmi (fuga strategica esclusa)?

Direi bene.

Principessa ha tolto il pannolino lo scorso fine settimana e per ora c'è stata una media di un solo "incidente" al giorno.
Non solo, da quattro notti al mattino il pannolino a mutandina è asciutto e almeno per adesso non è scappato nulla neppure durante i sonnelini pomeridiani, quando rimane con le mutandine di cotone.

Orsetto si sta abituando all'idea del riduttore e ci sale volentieri, facendosi leggere i libri e imitando la sorella ma è raro che faccia qualcosa e comunque ancora non chiede: dunque per ora tiene il pannolino.

Vedremo...tanto non ho fretta di affrontare la questione con entrambi insieme!!!

E voi? Avete altri consigli utili o esperienze diverse?

mercoledì 26 giugno 2019

Due anni di voi due.

Due anni di voi.

Due anni da trismamma,
Due anni da mamma di gemelli,
Due anni da mamma di due maschi e di una femmina.

Due anni di pasti da preparare, somministrare, servire,
Due anni di sonno.
Due anni a nutrire,
Due anni a pulire ovunque, oltre che voi due,
Due anni di cambi pannolini,
Due anni di corse,
Due anni di mal di schiena (anzi, di quello 30 mesi)
Due anni di visite dal pediatra, vaccini, medicine,
Due anni di nasini gocciolanti,
Due anni di assenza di privacy,
Due anni di bucati continui,
Due anni di corse,
Due anni con tre seggiolini in auto,
Due anni di vestitini accumulati,
Due anni di pasti interrotti, notti interrotti, riposino interrotti, yoga interrotto, lavoro interrotto, telefonate disturbate, conversazioni inframezzate da pianti e strilli e... qualunque attività disturbata.
Due anni senza quella libertà a cui un figlio di sei anni mi aveva abituata.
Due anni da sola quasi tutta la settimana, a occuparmi di voi due.
Due anni di preoccupazioni per la vostra salute, crescita e sopravvivenza.

Ci sono momenti in cui penso di non farcela, in cui vorrei solo poter chiudere la porta e scappare via.
Ci sono momenti in cui mi viene da piangere, in cui urlo come una pazza nevrotica, in cui mi faccio schifo come madre.
Ci sono momenti in cui sono divorata dai sensi di colpa, dalla paura di non riuscire a seguire tutti e tre, da una sensazione di incapacità ed inadeguatezza che solo la maternità ti fa provare.
Ci sono momenti in cui sento pianti eccheggiarmi nelle orecchie anche se siete silenziosi, perché tanto il silenzio dura pochissimo.
Giorni in cui non ne posso più.
Poi mi fermo, vi guardo e vi vedo di nuovo, davvero.



Sono due anni.

Due anni della vostra pelle liscia e morbida da accarezzare
Due anni di vostri corpicini i caldi da stringere a me e coccolare
Due anni di bacini e bacetti da darvi e, da qualche tempo, anche da ricevere.
Due anni di sorrisi, prima sdentati, ora completi.
Due anni di risate grasse e contagiose o strappate dal solletico mentre ancora state piangendo.
Due anni di due pacchettini preziosi tra le mie braccia.
Due anni di manine che mi afferrano, di piedini da solleticare
Due anni di gorgheggi, vocalizzi, paroline e ora qualche frase
Due anni di canzoncine e balletti improvvisati, per voi e con voi.
Due anni di occhi spalancati, luccicanti al solo incrociare i miei.
Due anni di visetti curiosi e monelli in esplorazione.
Due anni di faccette buffe.
Due anni di giochi.
Due anni di unghiette da tagliare, cremine da spalmare.
Due anni di allegri bagnetti
Due anni di letture serali nel lettone.
Due anni ad ascoltarvi respirare al buio e a guardarvi dormire, sereni.
Due anni di corse sbilenche e piccole ferite per cui dispensare bacetti e caramelle.
Due anni con tre piccoletti pronti ad accogliermi quando esco e rientro.
Due anni con una tavola sempre rumorosa.
Due anni di cambiamenti e di crescita
Due anni di scoperte
Due anni di sguardi nuovi sul mondo, anche per me.
Due anni mai sola .
Due anni di fossette sui gomiti e sulle ginocchia. Di quelle che non vorresti sparissero mai.
Due anni di amore.

E non di un amore qualunque. Di quello folle, assurdo, assoluto, tenace e profondo.
Moltiplicato per due, più uno.

Buon compleanno, Orsetto e Principessa.


lunedì 10 giugno 2019

La settimana appena trascorsa: #scintille di gioia per vedere il bicchiere mezzo pieno

  La settimana appena trascorsa è stata decisamente negativa e quella che sta iniziando si prospetta molto faticosa (anche se spero non altrettanto brutta).
Tra la visita allergologica, un infortunio che si trascinerà a lungo di uno stretto familiare e il mio compleanno non festeggiato affatto, non c'è stato molto di cui gioire e nervosismo e tristezza hanno spadroneggiato.

Tuttavia, a voler guardare il bicchiere mezzo pieno per tirarsi su di morale, ci sono stati anche momenti positivi e voglio sfruttare l'idea di Silvia, con le sue Scintille di gioia”, per ricordarli.

1- Innanzi tutto, ho ricevuto tanti auguri di buon compleanno, da parenti, amici e anche da conoscenti e amici virtuali. E fa sempre molto piacere. 

Il fratellone gareggia, Orsetto arrampica
Mi alleno anche io!


 
2- Sono andata alla riunione finale di sezione dei piccoli e medi dell'asilo nido di Orsetto e Principessa, nel corso della quale abbiamo chiaccherato con le educatrici, ascoltato le loro idee per il futuro e visto due presentazioni con le foto dei bimbi.
Bellissimo vederli immortalati mentre giocano al nido con gli altri bimbi e interagiscono tra loro e, come ormai il nido dei gemelli (che poi è lo stesso che ha frequentato il ricciolino) mi ha piacevolmente abituata, ancor piu' emozionante, sentir trasparire, dalle parole di educatrici e direttrici e dalle foto stesse, la passione, la dedizione, la cura e l'impegno che ci mettono ogni giorno, che vanno ben oltre il progetto educativo e le attività proposte, pure importanti e pensate;

Mi alleno anche io!
3- ho potuto frequentare la lezione di prova di antigravity yoga, a cui tenevo molto: un'ora di lavoro intenso e profondo, nel quale mi sono concentrata solo sugli esercizi e la respirazione, “staccando la testa dai pensieri”, divertendomi molto e portando a casa, come ricordo, una schiena piu' distesa e rilassata, qualche segno rosso su gambe e braccia e addominali profondamente doloranti per giorni ;-)

Il fratellone gareggia, Principessa arrampica

4- infine, sabato pomeriggio e sera abbiamo accompagnato il ricciolino alla prima gara del campionato vda di mountain bike giovanissimi, baciati dal sole (fin troppo sole, per certi versi!) .
E' stato molto faticoso, perchè Orsetto e Principessa correvano ovunque e ci hanno sfinito con capricci, richieste e rifiuto di dormire.
Tuttavia, ne è valsa la pena per osservare il ricciolino giocare allegramente con i suo compagni di squadra, anche di diverse età, facendo gruppo e divertendosi molto, prima e dopo la gara, cosi' come ne è valsa la pena per il privilegio di poter guardare il ricciolino ma anche gli altri piccoli atleti che conosciamo, sfidarsi con impegno e grinta nel percorso. Che tenerezza e, nel contempo, ammirazione per loro!


In gara
5- Infine, in occasione della "festa degli alberi" organizzata dal Comune e dalle scuole, il ricciolino e la sua classe hanno inventato una bella filastrocca sugli alberi e, insieme alle altre classi di scuole della zona, di ogni ordine e grado, l'hanno appesa agli alberi dei giardini pubblici, facendo poi laboratori a tema con le maestre e i volontari. Noi genitori ne abbiamo approfittato per organizzare un semplice pic nic con i nostri bimbi nello stesso parco, così da ovviare alla mancanza del servizio trasporto da/per la scuola durante il pranzo.


Un momento di socializzazione con altri genitori, vedendolo giocare con i suoi compagni, che mi ha fatto piacere.
Le filastrocche sono rimaste appese e domenica, negli stessi giardini, si è svolta la fiera annuale del baratto libri organizzata dalla biblioteca comunale.
Io ho portato a casa un bel bottino di letture, soprattutto per i bambini!   
 
Ne mancano ancora due, che Orsetto e Principessa non hanno voluto mollare

Insomma, cerchiamo di fissare i ricordi positivi e affrontare i problemi giorno per giorno.
 

E voi, avete vissuto momenti da ricordare? Piccole scintille di gioia da conservare?

Se volete partecipare, le regole di Silvia sono queste:

Come fare?
1- utilizzando l'hastag #scintilledigioia condividete con una foto su Instagram, Facebook, Twitter e/o un post sul blog tre momenti felici vissuti la settimana precedente;

2-nominate il mio blog e date le istruzioni su come partecipare;

3- invitate chi volete a partecipare a questo bellissimo gioco;

4- inviatemi i vostri momenti felici alla mail fiorellinosn@gmail.com mettendo come oggetto "Scintille di Gioia", in modo che io non me ne perda nemmeno uno!