domenica 5 gennaio 2014

Tutta colpa della luna

Sono stata lontana dal blog e dalla rete per tutto dicembre, salvo qualche sporadica capatina per immagini.
E' giunto il momento che vi spieghi il perché.
Nonostante i miei propositi di ottimismo, il 2014, sino ad oggi, non è iniziato sotto i migliori auspici, così come queste feste di Natale e Capodanno, che non credo proprio ricorderò con molto piacere.
Diciamocelo: le feste prolungate, con la chiusura di nido/ asili / scuole, per le madri che lavorano, soprattutto se non possono prendersi ferie per il tutto o gran parte del periodo, sono una catastrofe.
Alle incombenze, anche piacevoli, dei preparativi di cene, pranzi, regali, auguri, si aggiungono le solite mansioni domestiche, la necessità di intrattenere il pargolo, spesso in casa, data la stagione poco propizia, e incastri impossibili tra lavoro e nonni. Che se non ci fossero loro sarei spacciata.
In pratica di ferie ne ho fatte ben poche e con l'angoscia delle scadenze che si accumulano e di ciò che mi aspetta.
Se avete visto il film di Natale delle Mamme Imperfette e avete presente la canzone nel supermercato, ecco, io la penso così. Peccato che poi quelle mamme di tempo per trovarsi, chiacchierare e fare tutto sembrino averne tantissimo e i loro mariti si dimostrino almeno una volta, perfetti. Non so da voi, ma qui non abbiamo di queste fortune.
Riassumendo: l'Alpmarito ha lavorato 6 giorni su 7, festività di Vigilia, Natale, Santo Stefano, Ultimo e Primo dell'anno compreso. Il lavoro stagionale non ne tiene conto e durerà poco, perciò ci siamo adattati e meno male che lo ha trovato, così tiriamo il fiato per un paio di mesi.
In compenso però, la sua saltuaria presenza non ha giovato al clima di festa.Mi è mancato tantissimo.
Comunque: siamo sopravvissuti (con un paio di chili in più, però) a cinque cenoni/ pranzo i consecutivi, un non stop tra tavola e parenti dalla sera della Vigilia alla sera di Santo Stefano. Dura, durissima. In un caso mi ha salvato una bottiglia di vin Sauternes che mi sono bevuta quasi da sola, rivendicandola con le unghie, grazie alla quale ho vissuto momenti di leggerezza anche parlando con la suocera.
J'adore le Vin Sauternes!



E' stato triste festeggiare separatamente, per la prima volta, con mio padre e mia madre, però le tavolate sono state sempre allegre, piene di parenti, di amore, di affetto e di voglia di stare insieme, oltre ad un discreto casino. Ormai i bambini sono tantissimi e abbiamo toccato punte di 40 persone nella stessa stanza (tutti parenti stretti!).
E poi le decorazioni ed i colori del Natale, una gioia per gli occhi ed il cuore.




Attraverso il nano e le mie nipotine ho ri- vissuto la magia dell'attesa, lo stupore di fronte ai doni, la malia dei canti di Natale, l'entusiasmo e l'eccitazione nello spacchettare i regali, la voglia di giocare, giocare e giocare ancora con i doni nuovi portato da Babbo Natale, le mani e il faccino impastati a ogni ora del giorno di zucchero a velo, panettone, pandoro e biscottini divorati voracemente e con mugoli di soddisfazione, le luci colorate riflesse sui loro visi....momenti di incanto, che ho immortalato poco per godermeli dal vivo con tutto il cuore.


Ho " sentito" il tempo passato, il passaggio di testimone da me al nano, io non più bambina, almeno fuori (anche se dentro sotto le feste e non solo cerco di rimanerlo il più possibile), ma mamma, a giocare un ruolo diverso mentre il nano si gode l'attesa e i doni..forse perché è il primo Natale di partecipazione attiva e consapevole del nano.

E poi lavoro e lavoro, a Capodanno una pizza e a nanna, perché il giorno dopo la sveglia dell'Alpmarito suonava alle 6.30 come tutte le mattine e le amicizie sono cambiate.
Alcune perse per strada, altre con esigenze simili alle nostre ma non si è combinato. E va bene lo stesso, la fine dell'anno mi ha sempre intristito, intrisa come e' di facile e non sempre sincera allegria e speranza e di difficili bilanci, che da anni non ho più voglia di fare
Quest'anno, però, ho telefonato o messaggi alto solo alle persone veramente care, quelli che non si sono dimenticati di noi mai, anche se a volte si fa fatica a trovare il tempo per sentirsi.
Al diavolo le convenzioni che succhiano il tempo già risicato.
E poi l'Alpmarito si è scottato il braccio e l'addome con la pentola di acqua bollente della pasta, ustione di secondo grado e una intera serata al pronto soccorso, inutile perché dopo diverse ore in cui nessuno si era degnato di visitarlo e medicarlo, ce ne siamo tornati a casa e ci siamo arrangiati con preziosi amici medici e un ex medico di famiglia per fortuna disponibilissimo. Alla faccia di tutte le tasse che paghiamo.
Fortuna che l'Alpmarito e' stato bravo ad evitare che ad ustionarsi fosse il nano ed entrambi avevamo fatto i corso di primo soccorso, così avevamo una vaga idea di cosa fare nell'immediato.
E poi alla nonnina e' tornata la febbre alta, il nano ha battuto seriamente il nasino mentre era dai suoceri, io sono caduta dalle scale, rimediando, fortuna nella sfiga, solo qualche livido. E anche alle persone intorno a noi non è andata molto meglio.
Mio zio, dall'alto dei suoi ottantacinque anni e della sua saggezza contadina, però, ha sentenziato:
"Niente paura, il 2014 non c'entra nulla,in realtà non è ancora iniziato perché c'è ancora la luna vecchia. Fino a che non cambia la luna, siamo ancora nel 2013, con il suo carico di sfighe."
Luna vecchia, per favore, vattene che è meglio.

venerdì 3 gennaio 2014

Quando il bianco si tinge di giallo


"L'uomo di neve" di Jo Nesbo.
Un giallo che ti prende e ti tiene con il fiato sospeso, scritto bene dalla prima all'ultima pagina, con le atmosfere cupe della Norvegia invernale e la velatura malinconica che già avevo notato nel primo romanzo che avevo letto di questo autore, "Il cacciatore di teste", che mi era piaciuto e mi aveva spinto a scegliere dalla libreria di casa il titolo di oggi.

Certo, normalmente io non sono molto perspicace nell'indovinare i finali dei film e libri gialli (per non parlare di quelli di spionaggio, che mi devo sempre far spiegare), ne' tantomeno a cogliere gli indizi che portano all'assassino, eppure in questo romanzo ho intuito chi fosse già dopo il primo terzo del libro, forse perché è voluto.

Certo, però, l'intuizione non toglie nulla al piacere della lettura, anche perché l'autore stupisce e distrae con numerose "false piste", fino a farti dubitare di aver capito.
Unico neo: il poliziotto triste, con disastrose storie d'amore alle spalle e problemi con l'alcool, che continua tenace ma disilluso a fare il suo mestiere al meglio, ormai mi ha un po' stufato, essendo diventato un po' troppo comune nei romanzi di questo genere.
E poi, confesso, da quando ho finito il romanzo, i pupazzi di neve che spuntano un po' ovunque appena nevica, come nei giorni scorsi, mi inquietano un po', soprattutto se con due pietre scure al posto degli occhi, come quello che il nano e i miei suoceri si sono divertiti a creare ieri....ma cerco di non darlo a vedere!!

In conclusione: consigliato!

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Home Made Mamma, www.homemademamma.com.


giovedì 2 gennaio 2014

Qualcosa di nuovo: mamma avvocato in cucina..si parte dalle basi, bistecche impanate e lenticchie

2014
Anno nuovo, vita vecchia, temo.
Ho in testa da giorni un post sul Natale, cui se ne è aggiunto uno sulla fine dell'anno e uno sulla Epifania che ci aspetta e tanti sulla società.
Questa sera, però, non ci riesco.
Non ne ho ne' il tempo ne' l'energia, perché il nano ormai ogni sera ci porta allo sfinimento, con capricci che non finiscono più, sfide continue e templi biblici per "l'operazione sonno", come l'ho soprannominata.
Perché in confronto, le missioni del SAS sono una passeggiata.
In compenso, mi è venuta un'idea e non voglio lasciarmela sfuggire. E' un esperimento, un progetto, qualcosa di nuovo.
Sono circondata da persone che cucinano bene e ogni ben di dio, postando foto di piatti perfette, ricette facilissime e velocissime, in questi periodo di festività, poi...
E allora dico basta: adesso mi ci metto di impegno anche io e voglio proprio vedere.
Forse non riuscirò a perdere quel paio di chili di troppo che sono l'influenza intestinale avevano battuto, ahimè temporanemente, e che le mie allergie non aiutano ad eliminare. Anzi.
Però una volta a settimana, mi cimenterò in un piatto, una ricetta per me nuova e vi racconterò come e' andata, senza bugie e inutili orpelli, nella speranza di ritrovarmi, alla fine del 2014, con un diario virtuale dei miei miglioramenti.
In caso contrario....lo considererò un' esperimento scientifico sulle capacità umane.Le mie.
Cominciamo?
Bistecche impanate con purea di lenticchie (non ridete, io sono stata chiara, ho detto nuove per me. Si può arrivare tranquillamente a trenta e passa anni, con un figlio, una laurea e una professione e non averci mai provato. Si vive pure bene, garantito).
Via!
Primo problema: dove metto pangrattato e uovo?
No, perché mia nonna ha, fin dai miei primi ricordi, due contenitori di plastica gialla stretti e lunghi, con i bordi un po' alti, in cui entrano perfettamente le bistecche.
Io? Ovviamente nulla.
Ripiego su due piatti, uno fondo per l'uovo, uno piano per il pangrattato.
Sbatto l'uovo con la forchetta, aggiungo un pizzico di sale, poi vi immergo la bistecca, girandola da entrambi i lati. Infine, la passo nel pangrattato per bene e la metto nella padella, con l'olio già caldo, girandola di tanto in tanto.
Risultato: bruciacchiate le tre bistecche del primo giro, perfette le due del secondo...gnam gnam!!!
Quanto all'uovo e al pangrattato avanzato, ho aggiunto un pizzico di sale e ne ho fatto una frittatina in padellino antiaderente. Volete un consiglio? Lasciate perdere!!!
La purea di lenticchie? Non avrebbe dovuto essere una purea ma pentola a pressione con troppa acqua dentro, la preparazione contemporanea delle bistecche e, naturalmente, della pasta per il nano, mi hanno fregato. Un attimo di troppo ed ecco che le lenticchie mi diventano purea. Tanto per cambiare.
Comunque.
Un po' insipida e impressionante ma mangiabile.
Se non fosse che ne ho fatte per un reggimento.
Cominciamo bene, eh?!






sabato 21 dicembre 2013

Un po' di Natale, per immagini

Non è giornata. Da qualche giorno ho di nuovo l'influenza intestinale e sono imbottita di pillole, nonostante fossi partita per tempo e avessi usato Internet a gogo', sono indietro con incombenze natalizie vari e con il lavoro e l'Alpmarito e' assente (giustificato però).
l'atmosfera natalizia, però, me la tengo stretta stretta e allora....un po' di colore!!!!
Addobbo etnico della mia mamma

Addobbo etnico della mia mamma
Fede granata anche a Natale!
fauna in stile invernale


Le mie creazioni



La creazione di mio zio...



E non è finita...
Anche casa della nonna bis sfoggia un po' di gala




Qualcuno che ha conservato un po' di fede in casa e' rimasto, visto?
E, per finire, casa nostra
Con gli addobbi acquistati anno dopo anno, alcuni artigianali...

Altri direttamente dal Grande Nord ed il nostro viaggio di nozze...
Altri made by mamma avvocato...

Quando ancora esisteva la nozione di ozio dinnanzi ad un film...
Sguardo d'insieme...
Passione carillons

Ti aspettiamo Babbo Natale!!!
Sperando in una nuova serenità, limpida e azzurra come solo il cielo d'inverno ed il sorriso del mio bambino

venerdì 13 dicembre 2013

Proustiamoci!!!

Oggi e' Santa Lucia.
Lucia come la mia nonnina adorata, Lucia come l'autrice di http://ma-la-notte-no.blogspot.it/, un blog che ho avuto la fortuna di scovare ormai quasi un anno fa e che ha lanciato una simpatica iniziativa: "proustiamoci, swap per blogger appassionate" - e un po' logorroiche, aggiungo io.
In cosa consiste? Semplice!
In una lunga intervista ad un'altra blogger, con le domande del questionario di Proust (piccola digressione: il questionario pare non essere inventato da Marcel Proust. Secondo Wikipedia, lo redasse o copio la sua amica e coetanea Antoniette Faure, quando erano adolescenti, proponendolo poi a Proust, poiché rispondere a domande di questo tipo, in quel periodo, era un intrattenimento sociale in voga presso le famiglie inglesi - meglio del nostro cinguettare o postare su Facebook mentre sei a cena con amici o conoscenti, mi pare).
E poi, non è che a noi, blogger dell'ultima ora, capiti tanto spesso di sentirci proporre un'intervista (a me mai)....non scriviamo per questo, ovvio, ne' ci rimaniamo male però una bella spinta all'autostima ogni tanto ci sta, no?
Aggiungo che, non so voi, ma io mi sono affezionata a molti blog che seguo più o meno regolarmente e non vedo l'ora di conoscere un po' meglio chi c'è, dietro lo schermo, a battere le dita sulla tastiera e produrre i post che leggo. Quindi....
Curiosi/e?

Vi presento Francesca, padrona di casa in: http://machehaimessosuilcaffe.blogspot.it/.
Lei si descrive come: "...umbra di nascita, romana per amore ma fin da piccolissima con la valigia pronta.
Amo l'arte in tutte le sue forme, sono creativa e anche molto pasticciona."
La verità, secondo me? creativa lo è davvero, moltissimo (date un'occhiata al suo 100 per 100 riciclo), pasticciona per nulla, a meno che non intenda che sa creare pasticcini meravigliosi (sono rimasta colpita dai suoi piccoli capolavori in zucchero - mania)!
E poi parla di viaggi, del suo gnappo che adora e di se', naturalmente, e spesso leggendo mi sento molto in sintonia con i suoi stati d'animo (solo che io non saprei mai decorare una torta come lei, sigh!), ecco perché sono molto felice di ospitarla qui!
Quanto al resto, la sua sensibilità d'animo e vena artistica, secondo me, traspare dalle sue risposte...giudicate voi è...buona conoscenza!


Il tratto principale del mio carattere

La spontaneità, l’essere trasparente sempre.
La qualità che desidero in un uomo.
La sincerità, l’essere ottimista, l’entusiasmo
La qualità che preferisco in una donna.
Il saper andare al di là delle apparenze, la generosità, la curiosità
Quel che apprezzo di più nei miei amici.
il loro affetto sincero
Il mio principale difetto.

L’insicurezza, il pessimismo, ecc.
La mia occupazione preferita.
amare
Il mio sogno di felicità.

Sentirmi davvero bene con me stessa e con gli altri. Avere altri figli
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia:
restare sola
Quel che vorrei essere.
Vorrei poter volare
Il paese dove vorrei vivere.
Ovunque con mio marito e mio figlio
Il colore che preferisco.
Il rosso
Il fiore che amo.
Tutti i fiori di campo. Detesto i fiori recisi
L'uccello che preferisco.
La cicogna
I miei autori preferiti in prosa.
Troppi direi, sono una lettrice compulsiva credo quasi dalla nascita.
I miei poeti preferiti.
Neruda, Emily Dickinson.
I miei eroi nella finzione.
Il piccolo Principe
Le mie eroine preferite nella finzione.
Nella finzione nessuna, nella realtà tutte quelle donne che nel mondo si ribellano alla loro condizione.
I miei compositori preferiti.
Verdi, Mozart, Rossini, Puccini
I miei pittori preferiti.
Burri, Fontana, nel passato Caravaggio, Rubens, Rosso Fiorentino, Pontorno e tanti altri.
I miei eroi nella vita reale.
Tutti quelli che stanno affrontando momenti difficili e nonostante tutto sorridono alla vita e continuano a vederne la poesia.Sono innamorata di Franca Rame e Dario Fo.
I miei nomi preferiti.
Bianca, Teresa, Anna, Filippo, Pietro
Quel che detesto più di tutto.
L’ipocrisia della gente e il non saper guardare oltre il proprio naso.
I personaggi storici che disprezzo di più.
Hitler e con lui tutti i dittatori della storia.
L'impresa militare che ammiro di più.
-
La riforma che apprezzo di più.
-
Il dono di natura che vorrei avere.
Vorrei saper cantare e ballare
Come vorrei morire.
Vorrei morire all’improvviso senza accorgermi di niente.
Stato attuale del mio animo.
Travagliato
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
La gola
Il mio motto.
Carpe diem e non smettere mai di cercare….


Se ci avete preso gusto e volete soddisfare la vostra curiosità, andate a trovare Francesca (http://machehaimessosuilcaffe.blogspot.pt/ ) per sapere come ho risposto io e Lucia ( http://ma-la-notte-no.blogspot.it/) per conoscere le risposte delle altre partecipanti!







sabato 7 dicembre 2013

Cominciamo bene.....! (Ma confido finiremo meglio!)

Per questo fine settimana avevamo molti programmi, tra cui il solito corso di acquaticita' del sabato pomeriggio, addobbare la casa, fare l'albero, qualche commissione, un giro in biblioteca, una mezza giornata in ufficio perché sono indietro, la visita da amici con prole.....

Invece e' dalle cinque di questa mattina che il nano vomita a getto e ha la diarrea....tre lavatrici in una mattina, due cambi completi di lenzuola (per lui e per noi, perché ad un certo punto ha voluto stare nel lettone), sette body, tre pigiami, un numero imprecisato di felpe e pantaloni della tuta, miei e suoi, inzuppati e lavati.

Sembra di stare in un accampamento, con indumenti ad asciugare ovunque e 21 gradi...muoriamo di caldo ma è l'unico modo per sperare di fare asciugare il tutto in ere non geologiche, perché chissà come andrà il prosieguo del fine settimana.

Bloccata in casa da sola con un nano noiosetto perché malaticcio ma sempre vivace, in attesa di soccorsi (= nonna con pannolini, addobbi per l'albero che giacevano nella sua cantina e lenzuola pulite), mi sono sforzata di dare comunque il via al clima natalizio ed intrattenere il piccolo.

Ecco i primi, seppur modesti, risultati!


 

Il nostro presepe equo e solidale
Il nostro presepe equo e solidale
 
Il nostro presepe equo e solidale
 
Il nostro presepe equo e solidale
Lettino in versione natalizia
Piccolo collage per piccole dita che amano incollare!!!

 

venerdì 6 dicembre 2013

Un po' di frivolo divertimento

Questo e' un periodo molto stressante e faticoso, per me, ma non voglio arrendermi alla pesantezza.
E allora ben venga il romanzo di Kristan Higgins, Troppo bello per essere vero.


Divertente, ironico, romantico...fa ridere con leggerezza, come un sorso di bibita fresca e frizzante in un giorno di afa.
Il finale e' scontato, i personaggi simpatici anche se prevedebili, la lettura scorrevolissima. Insomma, non un capolavoro ma se avete bisogno di ridere e sorridere, senza troppo pensare, per passare qualche ora in completo relax, e' proprio l'ideale.
Peccato per i refusi nel testo, perché mi infastidiscono molto.

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Home Made Mamma (Lo spazio De agostini | Homemademamma).