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lunedì 17 febbraio 2014
Di allergie e di avversione verso vegetariani e incoerenti.
Perché sono allergica a quasi tutte le fioriture della mia zona, anzi del Nord Italia, ai peli degli animali, alla polvere, al nichel e molto altro.
E soffro di SOA, Sindrome Orale Allergica, una forma di allergia combinata tra alimenti e fioriture, che riguarda tutta la frutta e le verdure, passando per le erbe aromatiche.
In pratica, non so mai quale frutta o verdura, rigorosamente cotta, potrò mangiare senza stare male, veramente male.
So cosa devo evitare, quasi tutto ciò che rientra nelle sopra citate categorie, ma ogni giorno e' una scommessa, spess un'amara scoperta.
Per fortuna non ho mai avuto reazioni da shock anafilattico. Però non è che avere l'orticaria, il naso che cola e gli occhi che bruciano tutto l'anno sia bello. Neppure avere le labbra che si gonfiano, la gola che si stringe e sentire "la fame d'aria" oppure avere d'improvviso tutti i sintomi di una gastroenterite, che non passano con nessun farmaco.
Perché succede questo, se sgarro, consapevolmente (raro) o no.
Una allergia così, soprattutto se fino ai 25 anni o giù di li ne avevo solo vagamente i sintomi e mangiavi di tutto, e' penalizzante, tanto.
Non ho più voglia di uscire a cena: al ristorante passo per rompiballe, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, digiuno o sto male, perché camerieri e cuochi pensano che siano solo fisime o "un'altra di quelle alternative come vanno di moda adesso" o non considerano che nei preparati che usano c'è sempre, sempre, il pomodoro, anche poco e basta pochissimo.
Niente menù fissi, quindi, niente piatti stuzzicanti.
Se invio a cena amici o parenti, spesso cucino per loro ma non posso mangiare ciò che ho preparato e in più sto male nel prepararlo. Se no si devono accontentare e non è sempre facile. Idem per la famiglia (infatti il nano e l'Alpmarito ne pagano le conseguenze, pur se cerco di offrire loro, almeno qualche volta, ciò che io non posso consumare - per fortuna l'Alpmarito si arrangia e il nano pranza al nido).
Se mi invitano a cena, sono in imbarazzo. Perché mi hanno insegnato che si fa onore alla tavola che gli altri hanno preparato per te, che si assaggia tutto, che si finisce ciò che si ha nel piatto. Perché mangiare ciò che ti preparano e' il minimo riconoscimento che si possa offrire a chi si è dato tanto da fare per te.
Io invece, dovrei fare un elenco interminabile di cibi vietati, sapendo che getterei la padrona / il padrone di casa nella disperazione: provate voi a cucinare senza frutta, verdura ed erbe aromatiche!
Se non dico nulla, invece, non mangio quasi nulla, mi sento maleducata e li vedo dispiaciuti ed imbarazzati più di me.
Vivendo in un paese in cui per cultura e tradizione ci si incontra e ci si da appuntamento quasi sempre a tavola, non è affatto facile.
Viaggiare, soprattutto all'estero, e' diventato un problema: vado avanti a toast e panini prosciutto e formaggio, se ci sono. Così mi perdo spesso quella che è una delle gioie dello scoprire paesi e culture diversi dalla nostra: assaggiarne i sapori.
Leggo con invidia di innumerevoli diete estive e vorrei strozzare tutti quegli esperti che consigliano "una dieta sana ed equilibrata con tanta frutta e verdura"...certo facile, no?!
Aborro ristoranti, alberghi, spiagge, che espongono l'insegna: "qui gli animali sono i benvenuti".
Mi verrebbe da aggiungere: gli esseri umani allergici no, vero? Se questa non è discriminazione!
A volte mi sembra che ci si preoccupi più per gli animali che per le discriminazioni razziali o di sesso o di handicap.
Lo stesso dicasi per i treni, dove a volte sei costretto a convivere con gli animali, oltre che con persone che non si lavano e con la onnipresente polvere.
Capisco e condivido, in parte, gli animalisti ed i vegetariani (i vegani non tanto, ma ammetto di non aver mai avuto modo di parlare approfonditamente delle ragioni con uno di loro, quindi magari la mia e' solo ignoranza): anche io non voglio che gli animali vengano maltrattati, anzi, odio chi lo fa e credo che dovrebbe essere punito (le leggi ci sono ma non c'è nessuno che le fa rispettare, come al solito) anche io non ritengo giusto sfruttare gli animali con allevamenti intensivi, anche io cerco di scegliere consapevolmente dove e cosa comprare.
Però mi rifiuto di invitare a cena chi "no io per principio non mangio carne" ma neppure formaggio, uova o altri prodotti animali, senza aver nessun problema di salute e magari e' pure a dieta e quindi niente pasta o pizza.
Chi protesta al ristorante perché "ma questo posto e' scandaloso, non c'è neppure un menù vegetariano!", chi chiede "insalata fresca" nei rifugi di montagna, chi pretende di portarsi cane e gatto ovunque e lo fa mangiare sotto la sua tavola nei luoghi pubblici o sedere sui sedili nei mezzi pubblici.
Chi dice che dimagrire e' facile...basta mangiare tanta frutta e verdura! Che poi, avete mai visto una mucca magra????!!!!
Anche chi "io non mangio animali!" e poi, con il massimo della coerenza, indossa capi in pelle (e se ne frega di capire da dove arriva quella pelle e come sono le condizioni di lavoro in una conceria, soprattutto in certi paesi) e pelliccie o piumini in piuma d'oca, adora i maglioni di lana (e non si chiede come e in che condizioni vengano tosate le pecore), tiene cani di media o grossa stazza in un appartamento, facendo fare loro il giro del vicinato. Sul cemento in città, come massimo dell'esercizio fisico e così via.
A pensarci bene, detesto solo i vegetariani / vegani rompiscatole ed incoerenti, che non si rendono conto della gran fortuna che hanno a poter scegliere e non hanno abbastanza tatto o educazione da capire la differenza tra una scelta e una malattia.
Gli altri ( c'è ne sono anche di quelli che non sono così, lo so), in fondo li invidio.
Perché io la pizza margherita, i mandarini succosi ed un bel piatto di pasta al pomodoro,la torta di mele, lo strudel ecc., quanto li vorrei mangiare ancora!!!!
sabato 15 febbraio 2014
I giochi di un duenne
Dopo più di due anni, sento ancora un tuffo al cuore ogni volta che entrò in casa e vedo giochi e libri per bambini ovunque, io che adoravo e adoro l'ordine.
I giochi, però hanno portato con loro anche colori vivaci e allegria ed e' un piacere per i miei occhi!
All'inizio, confesso che ero molto felice quando portavano in regalo al nano nuovi oggetti ludici, perché confesso che dopo un po' mi annoiavo a morte ad intrattenerlo sempre con lo stesso orsetto o lo stesso sonaglino o i soliti quattro cubi: al punto che ero io per prima a farmi tentare e comprargli qualche cosa, con la scusa di "stimolarlo".
Poi e' arrivato il suo primo compleanno ed un mese dopo il suo secondo (al primo aveva solo un mese e mezzo) Natale ed è iniziata l'invasione.
Quest'anno e' andata meglio, siamo riusciti ad indirizzare un po' di più Babbo Natale sulla strada giusta.
E allora quali sono i giochi preferiti del nano ora e i nostri? Ci tengo a scriverli, perché un domani potrebbe essere bello ricordare e poi, chissà, magari sarò d'aiuto a qualche non genitore alla ricerca di ispirazione per il dono giusto da portare a piccoli amici!
I puzzle, anche se semplici, per ora, che compone e ricompone.
Una idea in più sono i libri puzzle come questo apprezzatissimo!
Il mitico, intramontabile lego, senza alcun dubbio. Ora in versione Duplo, ci passiamo le ore, lui e noi ed è sempre divertente. So che in commercio esistono pezzi compatibili che costano molto meno ma non li ho mai provati, per ora.
Trapano e attrezzi da lavoro in genere con escavatore da svitare. Ne abbiamo di stoffa morbida, di plastica, di legno.
Qui c'è anche la trottolina in latta, che suona quando fila veloce, come quelle di una volta!
E poi carretto, rigorosamente di legno (si è capito che preferisco di gran lunga i giochi in legno e cerco di tenere la plastica il più lontano possibile da casa?!?) e tanti pezzi da costruzione di legno (anche di questi, ne abbiamo molti).... Il carretto e' arrivato un anno fa e non è ancora andato in pensione, anche se sta distruggendo i nostri mobili e ha rigato il pavimento...quasi come i cavalcabili (uno a casa nostra, uno dalla nonna), usati daino e mesi a...quando smetterà? Per ora, non c'è traccia di noia!
Il pirata e la paperella (anche per loro, i mobili ringraziano, eh!)
E a casa vostra? Quali giochi vanno per la maggiore?
P.s. Questo post non è sponsorizzato. Tutti giochi sono stati acquistati da noi, alcuni a caro prezzo, regalato da amici o parenti o portati dalla Befana o da Babbo Natale!
venerdì 14 febbraio 2014
Un colpo all'altezza del cuore" e una dittatura annunciata
E poi mi piace l'introspezione dei personaggi, la "normalità" dell'insegnante investigatrice Camilla Baudino e del commissario, la verosimiglianza delle loro vite.
Questo libro e' uno degli ultimi usciti (se non l'ultimo anno 2012) e riprende proprio la serie dedicata a Camilla ed al commissario.
Entrambi in crisi sentimentale, entrambi non ancora pronti per passare ad un "noi", la loro affettuosa amicizia fa da sfondo a due delitti apparentemente lontani che però non possono non intrecciarsi, uno a Chivasso, uno a Torino, in pieno centro.
Così il libro, all'inizio, corre su due binari: a Torino, la professoressa e l'amico ispettore, a Chivasso, una sorta di coprotagonista, la dottoressa Francesca Gariglio, ed altri investigatori. Sarà l'amicizia tra Francesca e Camilla ha unire indagini e vicende.
Non svelo di più.per nono rovinare la lettura.
Non mi è piaciuto quanto i precedenti della serie dedicati a Camilla e non mi ha convinto del tutto, forse anche perché letto subito dopo "La verità sul caso Harry Quebert" di cui ho parlato lo scorso venerdì e che mi aveva entusiasmato veramente molto, però lo consiglio, soprattutto a chi ha già letto i precedenti (altrimenti iniziate dal primo) e/o ama Torino o ci vive, perché ben scritto come sempre e piacevole.
Con questo post, partecipo al consueto appuntamento settimanale: il Venerdì del Libro di Home Made mamma (www.homemademamma.com).
Nel frattempo, non posso che piangere perchè le notizie politiche che leggo questa mattina non lasciano spazio a dubbi: questa è una DITTATURA, del c.d. "Presidente della Repubblica" in primis, di tutta la calsse politica poi.
Ed il fatto che siano in tanti, troppi, a sedere in quelle aule, non significa che non lo sia.
Fino a ieri pensavo che fossero da ammirare quelli che restavano in Italia, invece di farsi tentare dall'estero per poi dire che al di là dal confine è tutto più bello, pulito, ordinato e bla bla bla...ora sto perdendo le speranze e vorrei non fare questo lavoro e poter fuggire.
mercoledì 12 febbraio 2014
Un premio dal web molto gradito.
Le regole del gioco sono queste:
B) elencare 15 blog a cui donare a mia volta il premio
C) avvisare i suddetti premiati
D) ringraziare il blogger che mi ha premiato
E) inserire bannerino
Lettere D) ed E) già spuntate, ora passo alle altre ma riducendo il numero dei premiati ...altrimenti non arrivo a casa per cena! Spero che Mamma Orsa mi perdonerà.
7 cose di me, vediamo:
- amo scrivere, infatti ho un blog e scrivo per lavoro, anche se in "linguaggio forense"
- adoro il giallo,
- se vedo indumenti o oggetti gialli tendo a comprarli anche se non ne ho alcun bisogno e pur sapendo che il colorante usato per tingere di giallo è super inquinante...è più forte di me,
- salvo quanto sopra ed i libri, compro poco, anche perchè
- la mia attuale casa è piccolina e già invasa dai giochi del nano
- a volte faccio tardi in ufficio o la sera per leggere i tanti blog interessanti in rete e poi mi prendo una sgridata dall'Alpmarito
- mi piace nuotare, sciare e arrampicare.
Chi premio?
1) ilmiosuperpapa', perchè il suo punto di vista maschile in un mondo di blog di mamme mi piace molto, come le sue sempre argute riflessioni
2) theyummymom, perchè dopo la sua ultima "avventura" come mamma (sopravvivere un quasi soffocamento.), la stimo ancora di più e voglio ringraziarla per il video postato;
3) silvia di meduepuntozero perchè scrive bene e perchè la sua lettera ad un papa che lavora troppo è spettacolare, come pure la sua onestà nel post NON dedicato all'Expo Game,
4) gio alias mamma dilettante, perchè i suoi post sono sempre sinceri, commuoventi o interessanti
5) Lizzie perchè sento affinità e so che per qualche giorno avrà molto tempo libero per i blog (anche se non se lo augurava!)
6) verdeacqua, perchè le sue foto e suoi titoli sono splendidi.
E poi, ne avrei troppi di belli per elencarli tutti...sorry, sarà per un'altra occasione!
Ora tocca ia premiati, se ne hanno voglia, scegliere altri blogger e rispettare, a modo loro, le regole!
lunedì 10 febbraio 2014
Vorrei...perché tu.
venerdì 7 febbraio 2014
Un bambino, un padre, El Diaol
"La pelle dell'orso" di Matteo Righetto
Un romanzo breve (160 pagg.), intenso, commovente.
La caccia ad un orso, raccontata con toni aspri ed epici, che è la storia di un sofferto riscatto, la magia della vita nei boschi, pochi personaggi che toccano il cuore.
Un bambino di dodici anni solo, che quando finalmente scoprirà suo padre e riuscirà a capirlo, sarà tragicamente costretto a diventare adulto. Un padre troppo segnato dalla vita e dalla perdita della moglie per trovare le parole ma che non ha mai smesso d'amare, in silenzio, suo figlio.
Ciò che mi è piaciuto di più di questo libro, forse, e' che e' ambientato in un paese di montagna di 50 anni fa, anche se tra le Dolomiti e non sulle Alpi, ma è lo stesso.
Perché lo stile di vita, i bambini costretti a crescere in fretta, il problema dell'abuso di alcool, ma anche l'importanza della scuola, il senso della comunità (qui "nemica"), il rapporto simbiotico con la natura, in tutte le sue sfaccettature, le difficoltà e le fortune di vivere in ambienti per certi versi estremi, sono le stesse che raccontano gli anziani "di montagna" che conosco.
E poi quel senso di esclusione che si può vivere solo in comunità piccole e isolate, in cui o sei del paese o non sei nessuno o peggio, sei lo straniero, anche se magari vivi li' da due generazioni,la cattiveria che nasce dalla paura del diverso, il desiderio di apertura e la voglia di vivere di un bambino come tanti.
E sullo sfondo, la tragedia della diga del Vajont, un disastro ambientale annunciato e sempre, tragicamente attuale.
Ad ascoltare i Tg di questi giorni, infatti, sembrerebbe che in Italia non sia cambiato niente, da allora, non in termini di prevenzione, calcolo dei rischi, edificazione "responsabile".
Unico neo: la prosa a volte un po' faticosa per la presenza di molti vocaboli dialettali, non comprensibili ai più, che comunque hanno il loro perché.
Non e' un capolavoro di stile, certo, ma io lo consiglio!
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma, www.homemademamma.com
mercoledì 5 febbraio 2014
Bergamo e tante emozioni
Abbiamo così avuto l'occasione di vedere per la prima volta Bergamo, il lago d'Iseo ed i suoi dintorni ma, soprattutto, di conoscere una di quelle che ormai considero vere e proprie amiche virtuali, Francesca e la sua famiglia.
Non è stato facile organizzarsi ma grazie alla disponibilità di Francesca e suo marito ci siamo riusciti e ne è valsa davvero la pena.
A volte la logistica e la stanchezza cronica mi ferma ma quando trovo il coraggio di fare, organizzare, andare comunque, ne vale sempre la pena.
Confesso che ero molto emozionata e nervosa, temevo di essere una delusione per Francesca, temevo di non riconoscerla, di non riuscire a trovare, dal vivo, quel feeling che ho trovato tra le righe dei nostri blog.
Temevo imbarazzo
Invece.
Non so se li ho delusi o se, semplicemnte, si aspettavano persone diverse.
So, però, che per me è filato tutto liscio come l'olio.
Loro sono stati squisiti, ci hanno mostrato una Bergamo che non ci aspettavamo (Francesca, hai la stoffa del Cicerone, lo sai, vero?) , hanno scombussolato i loro programmi per stare con noi, ci hanno persino scattato una foto di famiglia (ahimè rare, perchè non è bello fermare sconosciuti per strada in ogni dove e costringerli ad aiutarti) e io e l'Alpmarito ci siamo divertiti molto.
C'era una nebbia a tratti bassa e fitta che lottava con l'azzurro del cielo e un'aria non troppo fredda.
C'erano due nani con la voglia di stare in braccio che si sono comportati benissimo, sia nel ristorante che fuori.
C'era una Francesca elegante, dolce e attenta ed una Mamma Avvocato sportiva e un pò trascurata (come al solito nel weekend) e un pò timida.
C'erano i giardini, le strade acciottolate ed i sorrisi.
C'erano i mariti, uno alto alto (il suo) e uno decisamente più bassino (il mio), che mi pare se la siano intesa a meraviglia.
C'era la domenica ed un tempo come sospeso nell'attimo.
C'era questa "città alta", raggiunta con un "trenino" che è piaciuto moltissimo al nano.
lunedì 3 febbraio 2014
Di neve, di vasino, di bianco, di dolori muscolari, di libri, di silenzio.
In giardino |
In giardino |
Il nano fa progressi da gigante e ogni giorno parla in modo sempre più strutturato, con vocaboli mai usati prima. Commenta, ricorda, si intromette nelle conversazioni e dice la sua e sempre a proposito.
Non mi sembra vero che abbia solo poco più di due anni.
Mi sembra incredibilmente sveglio (parere di mamma innamorata eh!!!) e non mi capacito che due anni fa fosse un batuffolo che stava solo in braccio o nel lettino e non sapeva ancora sorridere.
Dopo una settimana di pipì addosso e tanta ostinazione (sua) a mettere le mutandine, ieri ha usato il vasino senza incidenti per tutta la giornata, riposino compreso!!!
Provvidenziale e' stato un vasino rosso a forma di auto fornitomi dalla zia..avrei preferito usare direttamente il riduttore, per evitare questo passaggio in più ma non importa. va bene così!
E allarga il cuore vedere quanto e' orgoglioso delle sue conquiste!
Se si facesse lavare e pettinare di buon grado, senza urlare in modo sovrumano sotto la doccia, sarebbe un bimbo perfetto. Anche non voler stare sempre tra le povere e doloranti braccia di mamma non guasterebbe eh? !
Io intanto sono tutta dolorante. Braccia e spalle non ne possono più dei suoi dodici chili e rotta e delle ore passate davanti alla scrivania, le gambe hanno avuto la loro dose di lavoro domenica e ora le articolazioni scricchiolano e i muscoli gemono.
Un rottame umano a poco più di trent'anni e non riesco a crederci. Che fine ha fatto il mio fisico mai esteticamente perfetto ma sempre sportivo e resistente???!!!
Ne vale la pena, comunque.
Domenica la pista era un sogno, il paesaggio era un sogno, il panino era un sogno, essere noi due soli per mezza giornata era un sogno.
Avrei voluto avere con me la macchina fotografica per catturare tutto il candore, le nubi, la nebbiolina da neve, gli alberi carichi di bianco e gli chalet di pietra e legno scuro sommersi dal soffice manto, la strada sporca che sembra aprirsi un varco nella natura, il sole che ogni tanto si intravedeva e tingeva di giallo e arancio la coltre del cielo, un pezzo d'azzurro qua e la', tra i banchi di nebbia, ed il silenzio che solo la montagna di inverno, quando nevica davvero tanto, ed il ghiacciaio all'alba ed al tramonto d'estate, sanno regalare.
Quando salgo nella "mia" valle o nelle altre vallate alpine, mi riappacifico con il mondo e con me stessa ed è come se mi togliessero un peso dal petto.
Non ci vivrei sempre no, ma averle a portata di pochi minuti d'auto e' un lusso che pago a caro prezzo ma sempre volentieri.
Poi, vabbe', di cose imperfette in questo weekend ce ne sono state, così come arrabbiature, discussioni e notizie tristi ma io voglio pensare e scrivere solo di quelle buone.
E' lunedì, non smette di piovere ed io torno con la mente a quello scrigno di bei momenti e bianco silenzio, ancora li, con gli sci ai piedi e le gambe stanche.
E il vostro fine settimana, come e' andato?
venerdì 31 gennaio 2014
L'imperdibile "La verità sul caso Harry Quebert" e un non male "La biblioteca di Peppa Pig" per i piccoli
Per gli adulti
"La verità sul caso Herry Quebert"Il 30 agosto 1975 ad Aurora, cittadina del New Hampshire, una ragazzina scompare.
Trent'anni dopo, il caso viene riaperto ed entrano in gioco un famoso giovane scrittore, Marcus Goldman ed il suo ex professore di Università nonché amico Harry Quebert.
Marcus Goldman, il professor Harry Quebert e la giovane Nola, ma anche Jenny, i suoi genitori, i poliziotti di contea, l'ispettore Gahalawood, l'imprenditore molto benestante, il suo assistente ed autista, e tutti gli abitanti di Aurora, com'erano nel 1975 e come sono nel 2008, prendono, conquistano, incuriosiscono, portandoti tra quelle strade, in quella realtà.
E poi il blocco dello scrittore e le regole per scrivere un buon libro del professor Quebert, ad inizio capitolo, semplici ma vere, anche viste dalla parte di un lettore. E l'amore, il rimorso, la stupidità umana e gli errori, il dolore e la nostalgia. Tutto in 770 pagine che, almeno per quanto mi riguarda, ti catturano e affascinano.
Quando arrivato alla fine di un libro vorresti subito ricominciare da capo per non abbandonarlo, secondo me, hai trovato un buon libro!
"Il primo capitolo e' fondamentale Marcus. Se ai lettori non piace, non leggono il resto del libro."
"-Vorrei insegnarti la scrittura, Marcus, non perché tu possa imparare a scrivere, ma affinché tu possa diventare uno scrittore. Scrivere romanzi non è una cosa da niente: tutti sanno scrivere ma non tutti sono scrittori.
-E come si fa a sapere di essere uno scrittore, Harry?
-Nessuno sa di essere uno scrittore, Marcus. Glielo dicono gli altri."
"Se non hai il coraggio di correre sotto la pioggia, non avrai il coraggio di scrivere un libro......Se hai dubbi su ciò che stai facendo, mettiti a correre. Corri a perdifiato, senza mai fermarti. Sentirai nascere in te la rabbia di vincere..."
Per i piccini.
Devo ammettere a malincuore di aver dovuto cedere dinnanzi alle pressanti richieste del nano di libri di Peppa Pig (già non guarda cartoni, su qualcosa devo cedere).
Il primo scelto e' stato uno studiato ricatto emotivo: al super, ne ha guardati e sfogliati quattro o cinque (la sosta dinnanzi agli scaffali libri e' l'unica parte della spesa che mi piace!) e poi, trionfante, mi ha mostrato e chiesto questo, spiegando che era bello perché era un libro su Peppa e George che vanno in biblioteca come noi....mica potevo dire di no!!
In effetti, rispetto alla media di Peppa, non è male, a parte la presa in giro di Papà Pig. Quindi, se dovete cedere, consiglio "La biblioteca", Euro 3,88.
L'altro e' stato scelto forse perché la cuginetta sta perdendo i dentini. Le illustrazioni non sono male, anche se la storia quasi non c'è. Al nano, comunque, piace!
Euro 3,88 anche questo.
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Home Made Mamma, www.homemademamma.com
giovedì 30 gennaio 2014
Questione di carattere
Io ho appena ingurgitato l'ultimo antibiotico della scatola, rendendomi conto che sono già passati sei giorni e manco me ne sono accorta. Il raffreddore, però, non accenna a diminuire e pure il mal di orecchie.
L'Alpmarito soffre per il post ustione.
Il nano ha una tosse catarrosa che fa paura e si aggira inquieto tra il suo lettino ed il lettone, chiama mamma e mi vuole vicino, ovunque, tira calci e tossisce, si lamenta e tossisce, cerca il suo doudou e cambia letto e poi torna. Fuori nevica.
E mio figlio mostra tutto il suo carattere, che definire determinato e' dir poco, non si smuove di un millimetro dalle sue decisioni, una volta assunte. E non è uno di quei bambini incerto nel decidere quando gli proponi delle scelte. No. Lui ti ascolta, ti guarda con i suoi occhioni seri e sentenzia, senza più cambiare idea.
E' così sul gusto del gelato, su cosa preferisce per cena, sulla scelta del gioco o sul colore della maglietta da indossare. E su queste cose assecondo e stimolo la sua autonomia decisionale. Però forse dovrei rivedere le mie idee educative.
Martedì, dalla pediatra (controllo di questa tosse, per evitare un'altra brinchite, che da quando ne ha avute due il primo anno sono terrorizzata = pomeriggio di lavoro perso e piani saltati): mi chiede se riesco a fargli l'aereosol, dico che no, non c'è storia, perché è sempre stato così. Allora mi dice di fargli frequenti lavaggi nasali e dargli uno sciroppino alle erbe espettorante. Chiedo se e' dolce, per andare sul sicuro.Lo è, mi assicura. Esco e compro lo sciroppo alla sempre modica cifra di 16 euro, tanto per.
Almeno non è nulla di grave, mi consolo, non ancora.
Ho promesso al nano un premio, per il caso in cui si fosse fatto visitare senza piangere come un disperato.
Lui ora vuole riscuotere e mi chiede un libro di peppa pig. Detesto peppa, ma lui sceglie di chiedere un libro e io gongolo. Vada per il libro.
Torniamo a casa e "propongo" lo sciroppo. Nulla da fare. Provo con imporgli una scelta: o lo sciroppo o l'aereosol, tanto immagino la risposta, aniz, ne sono certa.
Errore. preferisce l' aerosol e, in effetti, sta zitto e fermo per tutti i quindici minuti e così la mattina dopo e la sera dopo e forse questa mattina, se riesco a svegliarlo.
Solo che la pediatra non mi ha detto cosa mettere nell'aereosol, logicamente, quindi metto soluzione salina e quattro gocce di fluibron, che mi aveva prescritto tutte le volte precedenti.
Per ora la tosse non migliora ma il nano resta fermo nel suo proposito. Bando allo sciroppo.
E io non insisto (sabato l'ho costretto ad ingurgitare tachipirine perché aveva la febbre ed è andato in bagno tossendo e sputando nel bidet finché non ha vomitacchiato...e ha solo due anni e tre mesi, alleluia).
Stesso pomeriggio, post aereosol.
Cambio il nano e mi accorgo di avere solo più quattro pannolini di numero, perciò commento ad alta voce che dobbiamo ricordarci di comprarli domani.
Il nano mi guarda e serissimo mi dice che no, non servono, perché lui è grande e non ne ha più bisogno. Vuole le mutande come S, una sua compagna di nido, e i pannolini posso darli a A., la cuginetta più piccola.
Sono le sei di sera, non ho voglia di uscire e mi accontento di usare i body come canottiere, ripescando negli scatoloni quattro mutandine dei completini estivi. Tanto di notte il pannolino lo mettiamo lo stesso.
Risultato? Un numero imprecisato di pipì addosso, maestre sorprese da questa decisione repentina e, temo, dalla mia totale impreparazione e disorganizzazione con i cambi, ma disponibili a sopperire il primo giorno con indumenti di scorta dell'asilo (vi ho già detto quanto amo queste maestre?! No??Tantissimo!), lavatrici a gogo', stendino sempre aperto (che con la neve fuori, non è che l'aria sia proprio secca), commenti raccolti sul fatto che non è proprio la stagione giusta (ed infatti, ma mica l'ho deciso io, di fretta non ne avevo proprio), rete di scambio vestiti usati attivata e....un nano deciso e determinato nonostante, per il momento, le pipì nel water si contino sulle prime dita di una sola mano.
Non so, forse sbaglio io, ma visto il caratterino del nano, ho avuto paura che non assecondandolo in questa decisione l'avremmo pagata cara in seguito. Perché se poi in primavera avesse detto no, sarebbe stato no davvero.
Ho un dubbio, però: chi comanda in casa nostra?!!????
E i vostri figli, sono anche loro così? Come reagite voi?