mercoledì 9 dicembre 2015

E tutto riacquista senso e calore.

Ed anche questo "ponte" e' archiviato.

Noi lo abbiamo passato quasi sempre in casa, tra mail di lavoro, scartoffie, cantiere, compere natalizie, pulizie ed il ricciolino biondo malaticcio.

E' stato ancora, anche, l'8 dicembre, festa dell'Immacolata che a casa mia ha sempre rappresentato "il momento" tanto atteso: la preparazione dell'albero di Natale e del presepe, i ninnoli natalizi recuperati dalla cantina e finalmente esposti alla vista.

Anche quest'anno, malgrado la mancanza di volglia ed entusiasmo mia e dell'Alpmarito, la tradizione e' stata rispettata.

Abbiamo cercato tutti e tre insieme un albero nuovo (che quello vecchio ormai aveva dato, dopo dodici anni di onorato servizio - no, non lo abbiamo buttato, e' solo stato declassato ad albero da esterno, tanto per aggiungere qualcosa!), sempre sintetico (perché in casa vicino al termosifone, quello vero avrebbe fatto una miserabile ed immeritata fine) ma folto e festoso.

E poi lo abbiamo riempito di luci e dei nostri addobbi.

Quelli fatti a mano, negli anni in cui il mio tempo libero e la mia passione creativa non erano tutti ancora per lui...

 


E quelli acquistati in giro per l'Europa e l'Italia, nei classici mercatini natalizi.
 

Senza dimenticare quelli vintage e i classici dell'Ikea.

Il nostro presepe equo solidale e' tornato ad occupare un posto d'onore (perché non serve credere in un Dio per apprezzare un simbolo di amore). Il bambino e' già nato, si', perché: "Mamma, non possiamo certo lasciarlo solo nella scatola, al buio, senza mamma e papà, per tanto tempo!!"

Abbiamo compensato la mancanza di cime innevate, scherzo beffardo del clima, con fiocchi alle finestre, ovviamente tutti posti a portata delle manine del ricciolino che li ha incollati.

Infine, abbiamo riesumato dalle scatole in cui sono gelosamente custoditi, i carillons delle feste, che io adoro, da sempre.

Ci sono momenti, nella vita, più ricchi di magia e sentimentalismo.

Altri in cui discordie, difficoltà, lutti o anche solo il trascorrere inesorabile del tempo, rendono più difficile gioire delle feste, del Natale, della vestizione festa della casa, della ricerca dei doni.

E poi arriva il momento in cui sei lì, seduta in salotto per terra, sul tappeto con tuo marito vicino ed il ricciolino biondo che vi abbraccia, l'albero davanti a voi, sfavillante di luci e decorazioni, la gatta che ronza intorno cercando una carezza ogni tanto e provando con le zampette la tenuta degli addobbi, e il piccolo uomo se ne esce dicendo che vorrebbe restare sempre così, con in quel momento, noi tre insieme e l'albero.

"Mamma, adesso che ci sono io, il Natale ti piace di nuovo tanto, vero?"

E tutto riacquista senso e calore, almeno per un po'.

 

E voi, come avete trascorso questi giorni? Sugli sci, in casa, sani o malati, in giro per l'Italia o per acquisti?

lunedì 7 dicembre 2015

Menù per una serata tra amici...mamma avvocato (e Alpmarito) in cucina

E' arrivato il freddo o comunque, è finita l'estate e ancora non nevica.
Cosa c'è di meglio, allora, di una serata in allegra compagnia e di una bella polenta ?

Ecco il menù della ultima cena con gli amici che siamo riusciti ad organizzare!
Prosciutto cotto e speck affettati sul momento (compro i tranci e poi uso l'affettatrice, fortemente desiderata dall'Alpmarito e suo regalo di Natale di due anni fa...si risparmia e, soprattutto, l'affettato e' sempre fresco e non si spreca).



Spezzatino misto, con salsiccia acquistata al super e carne di vitello da latte comprata direttamente dall'allevatore in montagna e passata nella farina, perché rimanga più morbida.
Io ho cucinato il tutto nella pentola a pressione, con solo olio di oliva e un dado vegetale, perché il
soffritto non posso farlo, causa allergie.

Carote fritte in padella con il burro e fagiolini freschi dell'orto della vicina, solo bolliti, da fare poi in insalata.
Quando, come in questo caso, ci sono anche dei piccolini tra gli invitati, cerco di preparare due verdure, così da incontrare più facilmente i loro gusti, se non li conosco.
Fagiolini bolliti (mangiati senza nessun condimento e freddi) e carote, poi, piacciono entrambi tantissimo anche al ricciolino biondo!

E poi il piatto forte: la polenta dell'Alpmarito, cotta sul fuoco in giardino, mescolata con un cucchiaio di legno di ginepro e da tagliare con il filo, anche se noi usiamo il coltello.

Va messa su un bel tagliere di legno e coperta con uno strofinaccio pulito, perche' rimanga bella calda.

La farina a volte riusciamo a prenderla al vicino mulino, altre la compriamo al super, mischiando però quella bramata e quella taragna, in proporzioni variabili a seconda di quanto la si voglia grezza e saporita.
E poi, ovviamente, non può mancare il latte, da mettere in una scodella per pucciarci la polenta, e i formaggi, fontina doc direttamente dal vicino caseificio e gorgonzola in primis.

Et voila', il pranzo (o la cena), sono serviti!

martedì 1 dicembre 2015

Succede a novembre

Novembre è iniziata con la supa d'coj e con le vellutate di zucca.




E' proseguita con la festa per il quarto compleanno del ricciolino biondo (con annessi preparativi , pulizie e riordino) e tanta nostalgia da parte mia.



Sono continuate le serate in paelstra di arrampicata, spesso seguite da pizze in compagnia dei compagni di scalata (grandi e piccoli).



Non sono mancati gli esperimenti in cucina...



...e siamo anche riusciti a invitare di nuovo una famiglia di amici di lunga data a cena, come non capitava ormai da mesi.
Ed è sempre un gran piacere.

Il corso di nuoto del nano ormai prosegue alla grande, così come le mie micro nuotate in contemporanea ed il micro basket del ricciolino (mentre io leggo o chiacchero).



Continuo a correre, anche se non quanto dovrei e vorrei.
Il cantiere casa non si ferma ma neppure sembra arrivare ad un punto di svolta ed è decisamente logorante.

E' cresciuta la consapevolezza che il mondo non è ancora il posto che vorrei per mio figlio e la paura di essere impotente di fronte ad eventi e decisioni più grandi di me, di noi.

Qualche malanno di stagione è transitato da casa nostra e qualche visitina dal medico non ce la siamo risparmiata.
L'allergia ha iniziato a bussare con insistenza alla mia porta, ma io cerca di arginare in tutti i modi questa ospite sgradita.

Ho iniziato ad acquistare i primi regali di Natale anche se so già che alla fine, all'ultimo sarà la solita scocciante corsa al consumismo che mi sta sempre più stretta.

Il mese è finito con una garetta di corsa per il nano, che si è divertito un sacco e già programma gare in montagna per quando sarà "grande come te, mamma", e una partita di basket in cui hanno sfilato anche i bimbi del micro basket. E devo dire che assistere è stato molto divertente.

Mentre all'inizio di novembre ero carica di energie e idee, gli ultimi quindici giorni sono stati un crescendo di stanchezza mentale e sonno cronico, perchè quando vado a dormire poi non riesco a riposare bene.
Non so bene neanche io perchè sono un pò giù, forse come al solito è un insieme di motivi difficili da districare e l'avvicinarsi del Natale non mi aiuta, considerando la disgregazione familiare.
Forse è solo che mi sembra di girare in tondo senza mai arrivare ad una meta che sia una, come un criceto su una ruota.

In attesa che passi, mi consolo acquistando libri o passando ancora più spesso in biblioteca.
Anche se poi, a volte non riesco a leggere quanto vorrei.



Ah, dimenticavo: il ricciolino biondo ha voluto a tutti i costi tagliarsi i capelli di nuovo, a questo giro corti davvero.
E io ancora non me ne sono fatta una ragione e ho un tuffo al cuore ogni volta che lo guardo.


Succede a novembre è un'idea di Mamma Piky.

venerdì 27 novembre 2015

Leggendo con il ricciolino...la storia di un disegno speciale e di un pilota molto generoso

Oggi un venerdì del libro in extremis e veloce, per presentarvi due libri per bambini molto carini.

"Tommaso e il regalo fantastico" di Valeri Gorbachev, Nord - Sud Edizioni

Il primo è un'altra bella proposta della Nord Sud edizioni illustrato da Valeri Gorbachev, la stessa di...

Tommaso ed i suoi fratelli e sorelle preparano dei bei disegni come regalo per la mamma, che compie gli anni.

Il disegno di Tommaso, però, è speciale, perché è un contenitore di sogni ed avventure che lui racconta alla sua mamma mentre gli mostra il disegno, facendo volare anche i piccoli lettori con l'immaginazione!

Il secondo è un acquisto fatto al Salone Internazione del libro di Torino.

"Il pilota" di Ruth Wielockx, ed. Clavis

Leo il pilota adora gli aerei, soprattutto quello acrobatico.Oggi, dopo una abbondante colazione, vorrebbe proprio esercitarsi nelle acrobazie con il suo aereo preferito ma..i suoi amici hanno bisogno di lui! Prima Sam il panettiere ha finito la frutta per le torte e Leo deve aiutato con il suo biplano, poi lo chiama Luca, il vigile del fuoco, per una emergenza. Per fortuna c'è il Canadair di Leo. E ancora, uno sciatore infortunato da soccorrere con l'Elicottero e un elefante del circo da trasportare con il Cargo.

Leo non si tira indietro: "E' bello aiutare gli amici!"

E alla fine saranno i suoi amici ad aiutare lui!!!

Una storia divertente per conoscere i vari tipi di aereo, sfrecciare nel cielo, divertirsi e capire l'importanza di aiutarsi gli uni con gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

giovedì 26 novembre 2015

Tienimi vicino, mamma!



Ricordo la prima volta che ti ho stretto a me. Tu eri appena nato, io ero appena diventata "una mamma", la tua.
Ero stanca, provata e incredula. Ancora non mi capacitavo che tu, proprio tu, fossi il fagiolino che avevo portato dentro per 42 settimane.
Tu non ricorderai quel momento, quel primo abbraccio o, per lo meno, non lo ricorderai in modo lucido e consapevole (perchè secondo me niente va perso, nessun gesto d'amore sfugge al nostro subconscio).
Io, comunque, di certo non lo dimenticherò.
Io, che a mia volta non ho immagini mentali vivide del primo abbraccio di mia madre.

Però, se sarai fortunato e se io sarò abbastanza brava, conserverai sempre nel cuore altri abbracci, altri momenti di intimità, vicinanza, calore.
Amore.
Come li conservo io.

Perchè, anche se a te sembra ancora incredibile e fatichi a capirlo, prima di diventare mamma,
"la tua mamma",
sono stata figlia,
sono stata bambina.
Come tutte le mamme del mondo.

Come tutti i bambini,
come te,
da piccolina ogni abbraccio era un rifugio sicuro, ogni coccola era ben accolta, desiderata, apprezzata.
Poi ho iniziato a desiderare di diventare grande e a divincolarmi e sottrarmi a baci ed abbracci, anche della mia mamma.
Ho iniziato a dire basta, a protestare, a dire che ero troppo grande o che mia madre era esagerata.
Anche se tutte le sere, fino a che non sono andata a vivere via di casa, il bacino della buona notte da mamma e papà l'ho sempre cercato.

La verità è che, dentro di me, anche quando in apparenza mi sottraevo, dentro gongolavo e continuavo a desiderare e ringraziare per tutti i piccoli gesti di affetto, per la vicinanza fisica, per il contatto con la mia mamma.

Ora ti stringo a me, soprattutto il mattino e la sera, prima di dormire. Respiro il tuo profumo, accarezzo la tua pelle, ti faccio il solletico e ti sbaciucchio a non finire.
Mi godo il momento.
E so che presto o tardi ti sottrarrai a tutte queste smancerie da mamma, mi dirai che sei troppo grande per il bacino in classe, per l'ultimo abbraccio prima di lasciarti alla tua giornata scolastica.

Ma voglio dirti una cosa: io continuerò a sbaciucchiarti, cogliendoti a tradimento, ad abbracciarti quando piangerai, a cercare il contatto fisico, anche quando non sarai tu a chiederlo  (non in pubblico, questo te lo concedo..).
Almeno un pò, almeno qualche volta.

E sai perchè ? Perchè saprò che, quando dirai di no, in cuor tuo sarà un sì.
Non mi inganni, ricciolino, perchè io questo lato dell'essere bambina, non l'ho mica dimenticato!!

E d'altra parte, ci pensano la tua nonna e la tua nonna bis a rinfrescarmi la memoria,  abbracciandomi e sbaciucchiandomi ogni volta che le saluto!!!


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mercoledì 25 novembre 2015

Nuoto vs. corsa. 15 vantaggi della corsa e 10 motivi per cui praticarla con moderazione (e attenzione).

Dopo aver elencato i pro ed i contro del nuoto, secondo me,
ecco i vantaggi e svantaggi della corsa, sempre secondo la mia personale opinione. 
 
Vantaggi: 1 - non richiede il pagamento di biglietto di ingresso 2 - si può correre praticamente ovunque ed in ogni ora della giornata, condizioni climatiche a parte; 3 - basta vestirsi ed uscire a correre, niente docce e vasche lava piedi prima. Inoltre, non si 
perdono minuti preziosi per raggiungere la piscina, mettersi il costume, rivestirsi, tornare in 
ufficio/casa. Sempre che si possa correre vicino al luogo di lavoro o all'abitazione, si intende;
4 -l'attrezzatura davvero indispensabile si riduce ad un buon paio di scarpe, per il resto va bene 
qualunque maglietta, paio di calze e pantaloni della tuta;
5 - in compenso, se amate la moda, i colori o i cambi di look, avrete infinite occasioni di shopping 
e capi di vestiario per ogni stagione e potrete indossare colori fluorescenti senza sembrare 
fuori luogo.  In più, è per una buona causa no? State solo curando la vostra salute!! 
 
6 - si possono variare durata e luoghi e, conseguentemente, i paesaggi da osservare. 
Sempre che abbiate la lucidità per alzare gli occhi e non stiate annaspando;
7 - offre una buona occasione per ascoltare musica in santa pace. So che qualcuno riesce anche ad 
ascoltare audio libri o corsi di lingua, ma io non ho mai provato;
8 - la mente divaga nella ripetizione del gesto e ciò aiuta a distendersi, rigenerarsi e rilassarsi;
9 - puoi ascoltare il suono dei tuoi passi e concentrarti sul tuo respiro e sulle sensazioni del tuo corpo;  
10 - è uno degli sport “comuni” che offre il massimo risultato con il minimo tempo, in termini di 
dimagrimento. Non necessariamente si perdono chili, però taglie e centimetri sì;
11 - sforzandosi nella corsa a sufficienza, l'appetito, almeno per il pasto successivo all'uscita, 
tende a diminuire, anziché aumentare;
12- il colore delle scarpe da running ed i colori della natura (se si è fortunati), rendono l'uscita allegra
 e terapeutica; 
 
13- i corridori, maschi e femmine, che si possono incontrare, offrono spunti per mille considerazioni 
di carattere sociologico e psicologico. Altro che annoiarsi!
14- si può praticare da soli o in compagnia;
15- amici e parenti troveranno sempre qualche gadget o capo di abbigliamento da regalarvi.

Svantaggi:
1 - l'acqua calda per la doccia a casa la paghi a parte;
2 -  scarpe di media qualità costano, da sole, costano  come cuffia, costume, ciabattine, accappatoio 
e occhialini messi insieme e se correte con costanza, durano di meno del “kit da nuoto”;
3 - nonostante bastino le scarpe giuste, presto o tardi vi appariranno come indispensabili anche 
quel paio di pantaloncini in licra con il taschino tattico, la super maglietta traspirante fucsia o 
giallo fosforescente, i pantaloni lunghi con la fascia rifrangente (non si sa mai, il buio, le auto...
è per la sicurezza), la fascia porta telefono, le calze con i rinforzi nei talloni, il lettore mp3 e così via, 
fino ad arrivare alla borraccia ed al marsupio porta borraccia per le giornate estive, al frontalino 
per le serate buie, il cappellino termico,i guantini leggeri e, naturalmente, un super mega orologio c
he misuri velocità, chilometri, calorie ecc. ecc. 
In altre parole: potrebbe diventare un salasso! 
 
4 - neanche l'abbigliamento più tecnico, colorato e fashion del mondo saprà distogliere  l'attenzione
 dalla capigliatura spettinata e dal viso sudato rosso pomodoro alla fine di una corsa, o dal fiatone 
mentre arrancate in salita!
A meno che non siate molto più allenate di me o una di quelle fortunate che non sudano in viso e 
e sembrano fresche come delle rose anche dopo aver scalato il Monte Bianco.
 In piscina, invece, il sudore si vede e, soprattutto, si sente meno;
 
 
5 - si può praticare ovunque, è vero, però troverete condizioni climatiche ottimali giusto due o tre 
giorni all'anno: il resto dell'anno farà sempre troppo freddo o troppo caldo, pioverà, nevicherà, 
ci sarà troppo vento o vento contrario, troppo buio, troppa luce ecc. ecc.
Da questo punto di vista, i corridori sono dei rompiballe, sappiatelo;
6 - non si possono escludere incontri poco piacevoli o addirittura pericolosi.
E non parlo solo di uomini con cattive intenzioni o semplici scocciatori, ma anchedi cani liberi.
Insomma, in certi posti ed orari, bisogna stare attenti, purtroppo. 
Non ho invece notizia di incontri davvero pericolosi in piscina;
7 - esagerando (ma qui si parla di mamme e donne non comuni), si rischia un  dimagrimento 
eccessivo, con la pelle tirata ed il seno cadente.  Con il nuoto ? Guardate la Pellegrini e la Tania Cagnotto;
8 - la corsa è una droga. Basta poco per diventarne dipendenti,  con tanto di crisi di astinenza e 
fissazioni maniacali.
Finirete per pensare alla corsa mentre preparate le valigie per le vacanze, sacrificando vestitini 
e sandali con il tacco per scarpe da corsa e completo da running, maledire l'influenza non per i giorni 
di lavoro ma per gli allenamenti persi. Soprattutto, finirete per parlare di corsa con chiunque si mostri
minimamente interessato. 
 
9 - infortuni ( anche se io per ora non ne ho avuto)e doloretti vari (questi sì) sono all'ordine del giorno. 
Saremo anche tutti nati per correre, però è indubbio che la corsa "moderna" solleciti le articolazioni 
ed il cuore e che, allo stato, non sia adatta proprio a tutti.  
Sulla sua pratica in gravidanza ci sono pareri contrastanti e non posso dirvi la mia, avendo iniziato 
dopo, però certo ci vuole più attenzione che con il nuoto. 
10 - la corsa spinge al confronto, molto più del nuoto. 
Vi verrà voglia di gareggiare, presto o tardi,  inizierete a tenere un diario scrupoloso di tempi e distanze,
nonché a studiare tabelle di allenamento, parlare di ripetute e leggere gli articoli sul web.
In altre parole, diventerà una mania. Il che non è necessariamente negativo, si intende, però
potrebbe anche esserlo;  
 
 
Il rischio, infatti,  è che da attività distensiva la corsa diventi una ulteriore  fonte di stress ed ansia.
Già “corriamo” tutto il giorno per stare dietro a figli, lavoro, casa, mariti/mogli e incombenze varie, 
gareggiare con la testa e l'orologio anche nell'ora di sport che dedichiamo a noi stessi, forse non è l'ideale.
Difficile che accada lo stesso con il nuoto amatoriale.

Corsa o nuoto che sia, però, una certezza c'è: dopo vi sentirete stanchi ma sempre come rinati, 
rigenerati e più rilassati.
E la salute ci guadagnerà. 
 
Mamme e papà (ma anche nonne, zie, donne e uomini tutti), aspiranti runners o runners veri, che ne dite
Avete altro da aggiungere o qualcosa da rettificare ? 
Preferite corsa o nuoto (o nessuno dei due)?