giovedì 26 settembre 2013

Senza papà


Ora che la parentesi di lavoro in trasferta all'estero dell'Alpmarito si è conclusa e le impressioni del periodo si sono un pò sedimentate, posso dirlo: è stata un'esperienza formativa.
Dura, certo, ma formativa.

Ho capito quanto avevo finito per contare su di lui per molte decisioni e aspetti della vita quotidiana.
Ho capito che, nonostante la fatica, gli impegni ed il nano, nonostante la mancanza di lui e le mie insicurezze, sono ancora una persona completa che sa bastare a se stessa, che sa badare a se stessa.

Ho capito che non ho bisogno di lui per essere felice o anche solo per arrivare intera a fine giornata, ma ho più che mai voglia di stare con lui e di condividere le mie giornate con lui.

Perchè mi completa, mi aiuta e mi supporta, anche se nei miei sogni mi lascia sempre nei guai (sarà
una paura inconscia o una spia di malessere??E' da anni che me lo chiedo e ci scherziamo).

Ho scoperto che il mio rapporto con il nano può essere ancora appagante ed esclusivo, nonostante sia cresciuto, ma preferisco che non sia così per troppo tempo.

Ho visto con i miei occhi quanto il nano voglia bene al suo papà e quanto ne sentisse la mancanza e ho avuto la conferma che i passi indietro che mi sono costretta sian dalla sua nascita a fare per lasciare loro degli spazi quotidiani di gioco, attitivà, tenerezza, momenti di vita pratica, hanno lasciato un segno più che positivo.
Perchè a volte siamo noi mamme a non voler delegare, a voler custodire gelosamente, anche con un pò di masochismo, il nostro essere madri affannate e indispensabili, a non voler "mollare" il timone.

Ho potuto apprezzare quanto il nano fosse più forte e capace di gestire la ontananza, il cambiamento di abitudini e le sue emozioni (che pure emergevano), di quanto avrei mai immaginato.
Ho visto che è sicuro del nostro amore e del suo papà e questo è bellissimo e mi dice che non stiamo sbagliando nelle scelte fondamentali.
Abbiamo capito, tra l'altro, che un papà part time (da lunedì a venerdì in altra sede e rientrante solo il sabato e domenica), anche se è una scelta (volontaria o non troppo) di molte famiglie, anche se potrebbe diventare una scelta obbligata anche per noi, non sarebbe il bene per la nostra famiglia.
Dunque, per il momento, tentiamo ancora altre strade.

E poi...ho dovuto ammettere, con un pò di genuino stupore, quanto fosse importante e "corposo" il contributo dell'Alpmarito alle faccende domestiche ed alla gestione pratica del nano.
Non che non lo sapessi, non che questo elimi il fatto che il spesso devo chiedere per ottenere aiuto ma è innegabile che, vivere per un pò di tempo senza di lui, mi abbia fatto capire quanto mi supportasse davvero quando c'era.

Non significa che smetterò di lamentarmi, sia chiaro, però è una consapevolezza che mi porto nel cuore e di cui, d'ora in poi, cercherò di tenere conto!
Perchè un grazie ed un sorriso in più, a volte, possono fare la differenza.

10 commenti:

  1. Beh, la cosa fondamentale è che ne abbiate tratto un insegnamento, tutti e 3... e anche che ora il papà sia a casa!
    E ancora brava, hai affrontato ttua l'esperienza con una razionalità che io davvero non credo di possedere!

    RispondiElimina
  2. Ho fatto i tuoi stessi pensieri quando sono rimasta sola coi bimbi, da aprile! quel poco che fa in casa, è comunque utile perchè altrimenti lo devo fare io, e alla fine, anche se senza di lui riesco a stare benissimo, mi manca per le cose che ci piace fare insieme, anche soltanto chiacchierare a cena! :)

    RispondiElimina
  3. hai visto...alla fine a parte la mancanza fisica una esperienza positiva...e un bel viaggetto anche ! a volte certe situazioni fortificano l'unione familiare e questa è una di quelle...approposito per i corsi sportivi alla fine non li ho segnati ad inglese...importante si ma alla fine ho pensato che era meglio seguire il cuore e non la mente...

    RispondiElimina
  4. Identiche riflessioni che faccio io ogni volta che Darcy ha qualche trasferta. L'anno scorso è stata dura: durante l'inverno è stato via parecchio e come dici, nonostante a volta sia necessario chiedere esplicitamente una mano, il suo contributo quotidiano era ingente. Poi sentire la piccola che ogni volta che suonava il campanello esclamava speranzosa "PAPA'!" mi dava l'idea di quando fosse forte il loro legame.

    RispondiElimina
  5. E' una bella dichiarazione d'amore, credimi! Non c'è nulla di smielato, ma tanta verità e profonda consapevolezza del sentimento e dell'intesa che hai con tuo marito.
    E' bello sapere che ci sono coppie così affiatate!!
    Un bacio.

    RispondiElimina
  6. I papà sono essenziali, sembra ovvio ma non e' così. Siamo insostituibili in certi momenti, la mamma a volte arriva dove nessuno può, ma il loro contributo e più che altro la loro presenza ci rende famiglia. E' capitato per lavoro di non avere mio marito vicino per un po', e' stata durissima!!!

    RispondiElimina
  7. Spero che tu abbia condivido questo tuo post con lui perche' e' una bellissima dichiarazione d'amore!:)
    ps brava!

    RispondiElimina
  8. Credo che considerazioni a parte, fra di voi ci sia alchimia nonostante la distanza ma sopratutto amore. Lo denota il VOGLIO STARE CON LUI e questo è bellissimo <3

    RispondiElimina
  9. ma come me lo ero perso questo? Molto sincero e molto dolce!

    RispondiElimina
  10. Io l'ho riletto con gioia ancor più certa della loro indispensabile presenza!

    RispondiElimina

Un commento educato è sempre gradito!