venerdì 4 ottobre 2013

A che gioco giochiamo?

Questa settimana avrei voluto scrivere del saggio di Loredana Lipperini, Di mamme c'è n'è più d'una, che ho letteralmente divorato, ma non ci sono riuscita.
Troppe impressioni e riflessioni che hanno bisogno di sedimentare e pochissimo tempo a disposizione in questi giorni impegnativi, sotto molti punti di vista.
Quindi, vi parlo del romanzo che ho letto tra la Lipperini ed un'altra saggio (ancora sul mio comodino).

"A che gioco giochiamo?"  di Madeleine Wickham, alias Sophie Kinsella




 Dalla Kinsella ti aspetti un libro leggero, ben scritto ma di evasione ed era per questo che lo aveva scelto tra due letture più impegnative.
E invece questo breve romanzo (250 pagine circa) mi ha stupito.
Si ritrovano i personaggi, femminili ma anche maschili, per una volta, dalla personalità esagerata e un po' irreale che, secondo me, caratterizzano tutti i libri dell'autrice ma, come ne La regina della casa, colei che più sembra frivola e volgare alla fine dimostra una personalità sfaccettata e non priva di senso morale.
Perché il romanzo e' tutto incentrato sugli inganni dell'apparenza, sull'invidia sociale, sulla percezione che i personaggi hanno della loro vita e del loro status e come, invece, li vedono amici e familiari.
Ed alla fine, vince l'amore sincero, la vita familiare e professionale non perfetta (e quale e' davvero tale?) che però si regge su sentimenti autentici, al di la' della grandezza della casa, del numero di
camere degli ospiti, delle marche occhieggianti dai guardaroba, dei modelli di auto e della forma fisica.
I protagonisti, tre coppie di coniugi "amici", più una coppia formata da padre e figlia, si incontrano per un weekend di tennis nella casa di Patrik e Caroline.
Tra recite organizzate dai figli, partite a tennis, aperitivi e barbecue, ospiti e padroni di casa parlano e si fanno battute, non sempre felici di essere insieme.
Ed alla fine gli equilibri si rompono e ciascuno si svela per ciò che è, inaspettatamente, scoprendo che l'apparenza, certe volte, inganna e l'erba del vicino e' sempre più bella, ma solo fino a che non ti ci sei seduto sopra.

Un libro non impegnativo ma ben riuscito, scritto bene, non eccellente ma neppure banale. Non correrei a comprarlo in libreria ma, se ne avete l'opportunità, leggetelo e riflettete.
Ne uscirete un po' più contente della vostra vita e dei vostri amici!
Questo post partecipa all'iniziativa del Venerdì del libro di HomeMadeMamma
(http://www.homemademamma.com/2013/10/04/venerdi-del-libro-open/ che ringrazio una volta di più per questa bellissima idea.