venerdì 27 febbraio 2015

Le mie letture: "Una verità delicata"

Per questo venerdì del libro, vi parlo di un romanzo di spionaggio di un autore molto noto ed apprezzato:

"Una verità delicata" di Jhon Le Carrè, ed. Mondadori, pag. 307


Ho letto questo libro su consiglio dell'Alpmarito, a cui l'autore non dispiace e che lo ha trovato molto ben scritto e avvincente.

Poichè non amo i gialli ma lo spionaggio è un genere che di solito apprezzo, ho deciso di provare, nonostante già in passato avessi letto un romanzo di Le Carrè che non mi era piaciuto (non ricordo neppure il titolo).

La storia è avvincente, la trama non banale, i personaggi carismatici e (quasi tutti) ben costruiti, però anche questa volta non mi è piaciuto lo stile: troppo lento, con un continuo passaggio di tempi, luoghi e voci narranti.
Le prime 60 pagine non ho capito nulla della storia e faticato ad andare avanti, fino a metà la lettura non mi ha preso e solo verso la fine mi sono appassionata.
Ripeto, non è questione di contenuto ma di uno stile che a me non è congeniale (anche se piace a mio marito e mia madre, per dire).
Ammetto, comunque, che io non sono una cima ad intuire gli intrighi nei romanzi, nè gli assassini nei gialli!

Tutto ruota intorno ad una operazione segreta a Gibilterra, ad un funzionario del Ministero degli Esteri poco carismatico, ad un giovane ambizioso ma onesto segretario del Ministro degli Esteri e agli intrighi economici e politici, che spesso non esitano a passare sopra i cadaveri di persone innocenti.
Insomma, una spy story britannica  persino verosimile, purtroppo.

Quindi: consigliato se amate il genere e l'autore (o volete provare a leggere qualche cosa di suo)!

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