martedì 9 giugno 2015

Tra verde, mulattiere, antichi ponti, cascate e canoe in Valle di Champorcher

Continuano le nostre passeggiate domenicali in montagna.
Non ci facciamo scoraggiare neppure dal tempo non proprio eccellente, anche se, in questo caso, ci ha impedito di ragggiungere la meta prescelta.
Non importa, da qualche parte siamo arrivati!
Più precisamente, partendo da Pontboset (AO), Vallone di Champorcher, siamo giunti al Crest in un'oretta di camminata, di cui la prima parte su una bellissima mulattiera.
Il sentiero prosegue sino al santuario di Retempio (indicate 2H e 30) ed è disseminato di cappelle votive, perchè vi si svolgevano e svolgono le processioni estive.




Un luogo davvero incantevole e poco frequentato, senza particolari pericoli per i bambini.

Aggiungi didascalia

Casa del folletto Foglietta !

A metà percorso, le pecorelle sono uscite a salutarci...


Un caratteristico Stadel

 In cima, ci aspettava un villaggio di montagna veramente grazioso, purtroppo in gran parte abbandonato, con tanto di forno comune e l'immancabile fontana.
Forno della borgata


C'è anche, un bar -ristorante dove ci hanno detto in tanti che si mangia molto bene.

Veduta di Pontboset (AO), Valle di Champorcher

Infatti, in alternativa al sentiero, il luogo è raggiungibile con l'ennesima strada asfaltata (io la sconsiglio, anche perchè vi perdereste tutto il gusto della gita, però per alcuni è sicuramente utile).
In questo caso la sua presenza non infastidisce durante la camminata perchè non è visibile per quasi tutto il percorso, con l'eccezione degli ultimi due ripidi tornanti.
Dal borgo, si può proseguire verso il santuario.
 Nel nostro caso, non ci siamo arrivati poichè la minaccia di un bel temporale era incombente (vedasi cielo sull'ultima foto), però torneremo di sicuro.




Rientrati a Pontboset il tempo era migliorato, dunque ci siamo dedicati a percorrere questo pittoresco paesino, con i suoi caratteristici e antichi ponti in pietra (XVII secolo), per poi imboccare il sentiero che consente di ammirare  l'orrido di Ratus 



I percorsi sono due, uno alto e uno basso, da 30 minuti circa ciascuno e ben indicati da apposite freccie. I bimbi è meglio tenerli per mano, non perchè sia esposto ma perchè si tende a scivolare.


Attenzione: balla, oh sì!!
Siamo anche  stati fortunati perchè un gruppo di canionisti che faceva lezione, ha allietato la nostra visita.
Ci siamo seduti sulle roccie, ad ammirare la loro abilità!




Per finire, ovviamente, con un bel gelato al bar del paesino.

Questo per dire che, se ancora non sapete dove andare in vacanza e amate luoghi freschi, tranquilli e con paesaggi incantevoli, questa zona potrebbe piacervi!

Nessun commento:

Posta un commento

Un commento educato è sempre gradito!