venerdì 5 agosto 2016

Le letture di Mamma Avvocato: Daniel Glattauer e John Green

Le due settimane appena trascorse sono state molto proficue sul fronte letture: ho dormito poco per via del caldo e della solitudine ma ciò mi ha permesso di leggere anche molto.
Quali libri?
Tre romanzi. Niente di pesante, perché gli orari di lettura non lo avrebbero consentito e perché, in fondo, e' iniziato agosto e siamo in pieno clima vacanziero anche se non siamo partiti ne' siamo in procinto di farlo.
"Il teorema Catherine" di John Green, ed. Rizzoli, pag. 334, Euro 14,00

Dell'autore, John Grenn, avevo già letto "Colpa delle stelle" che, come vi avevo raccontato, mi ha colpito al cuore.
Era da tempo, perciò, che programmavo di cercare un altro suo romanzo e la scorsa settimana, in biblioteca, ho trovato questo.
Colin, diciassettenne ex bambino prodigio, e' appena stato lasciato dalla sua ragazza, la XIX, di nome Catherine come le precedenti XVIII.
Si sente inutile, poco importante, triste e si lascia convincere dal suo amico Hassan, un mussulmano "non terrorista", come si definisce lui stesso, che passa le sue giornate a guardare la TV, a partire per un viaggio on the road estivo, l'uno per dimenticare l'ennesimo fallimento amoroso, l'altro per non prendere nessuna decisione sul suo futuro e guadagnare tempo.
Ben presto però si fermeranno a Gutshot, nel Tenessee. E lì troveranno amore, amicizia, solidarietà, lavoro e, soprattutto, la voglia di conoscere un futuro non prevedibile, che sfugge a qualunque formula matematica.
Grazie ad una ragazza, Lindsey, ad una improbabile tomba dell'Arciduca Franz Ferdinand pubblicizzata in mezzo alla steppa, alla signora Hollis ed ai vecchietti del paese, infatti, Hassan troverà il coraggio di dare un indirizzo al suo futuro e Colin capirà che l'unica notorietà che vale la pena raggiungere e' nel campo che è importante per se stesso, quale che sia, e ci sono molti modi per essere "speciali".
Un romanzo che si legge bene, che mi è piaciuto per i suoi personaggi, adolescenti apparentemente normali che, visti dall'esterno, potrebbero apparire superficiali ma che poi, leggendo, si rivelano semplicemente alla ricerca di un senso.
La storia non mi ha colpito quanto "Colpa delle stelle" e penso che non sia alla stessa altezza, però sicuramente è una buona lettura per l'estate.
***
"Le ho mai raccontato del vento del Nord" di Daniel Glattauer, ed. Canguri Feltrinelli, 2011, pag. 118
e
"La settima onda" di Daniel Glattauer, ed. Canguri Feltrinelli, 2010, pag. 189, Euro 16,00

Ho scaricato il primo in formato eBook dopo aver letto la recensione entusiasta di Stefania e l'ho letteralmente divorato, a spese dei miei occhi (non avendo un eBook reader uso il tablet).
Si tratta di un romanzo epistolare moderno, in cui al posto delle lettere i protagonisti, Emma e Leo, si scambiano e-mail anziché lettere, prima per puro caso e poi per un interesse che da "platonico" si fa sempre più fisico, fino a spingere i due a programmare un incontro "dal vivo", che si concluderà in modo per me inaspettato.
Impossibile dire di più senza raccontare tutto perché si tratta di un libro costruito sullo scambio di emozioni, fatto praticamente solo di dialoghi.
Io l'ho trovato appassionante e originale. Una romantica lettura estiva! Non a caso in Germania, paese dell'autore, è stato un caso editoriale, con un milione di copie vendute, per poi essere tradotto in trentatré lingue.
A quel punto, non potevo che cercare il seguito, che ho trovato in biblioteca in formato cartaceo, per fortuna.
Come Stefania, non mi aspettavo la conclusione riservata alla storia (che comunque ho apprezzato) e non posso raccontarvi molto perché il romanzo continua come scambio epistolare, praticamente senza azioni ma con tantissimi sentimenti che è impossibile descrivere senza guastare il piacere di una lettura che scorre veloce e appassionante, anche se non quanto nel primo capitolo della storia.
Posso però dirvi che vi consiglio entrambi per questo venerdì del libro, soprattutto per le insonnie serali o per rilassarsi al mare o in montagna (ma leggeteli senza troppe interruzioni, per mantenere la sensazione di "flusso epistolare").
Buon venerdì di letture!

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