Oggi porto il mio nano a
fare il vaccino per morbillo-parotite-rosolia e quello
antimeningococco C.
E ho paura.
Perché
vedere un bimbo sano e pensare che fra poco gli inietteranno
virus/batteri responsabili di malattie, fa effetto, sembra
un'assurdità, un controsenso.
Eppure.
Se
scegliessi di non vaccinarlo, saprei che con tutta probabilità non
si ammalerebbe lo stesso perché circondato da bambini e adulti
vaccinati e perché ha la fortuna di essere nato in un Paese in cui
le epidemie di certe malattie sono rare e ancora di più le
complicanze gravi per chi le contrae.
Ma questo
perché, prima di me, altre mamme, x con le stesse paure e gli stessi
dubbi, hanno preso coraggio e vaccinato il loro bambino, correndo il
rischio (che c'è, non lo si può negare) di effetti collaterali, in
casi per fortuna molto limitati anche gravi.
E così
facendo hanno protetto anche tutti i bambini non vaccinati (perché
piccolissimi, per scelta dei genitori o perché arrivati da un Paese
in cui i vaccini di massa semplicemente non esistono), gli anziani,
gli ammalati/soggetti a rischio e le donne incinte.
E ritengo
sia un mio dovere, verso mio figlio e verso la società intera, fare
lo stesso.
Ho letto di
tutto e di più, su riviste, forum e siti, mi sono confrontata con
altre mamme, con la mia, e con i pediatri (non uno, tre!)
E ho deciso
di vaccinare il nano, perché credo a questi medici, che rispetto e
che so essere persone coscienziose che svolgono il loro lavoro per
passione, più che per mestiere.
Perché non
so che molte notizie creano allarmismo perché divulgate in modo
inesatto o distorto, che di giornalismo serio, nel nostro Paese, ce
ne sarebbe un gran bisogno.
Perché
quando sento di partite di vaccini controllati e ritirati a titolo
precauzionale dal mercato, la mia paura non aumenta, diminuisce:
credo si tratti di informazioni che provano che i controlli ci sono e
funzionano e non c'è la volontà di nascondere tutto sotto la sabbia
(o se c'è, fortunatamente non funziona).
Perché,
più di tutte le statistiche sull'incidenza delle malattie e dei loro
esiti mortali e/o gravi, più di tutte le statistiche sui loro
effetti collaterali - statistiche che purtroppo mi paiono imprecise e
che comunque trovo assurdo che i consultori /asl /istituzioni in
generale, non forniscano ai genitori (che avrebbero il diritto di
averle in mano!)- più di tutto, credo che se la mortalità infantile
per cause diverse da incidenti stradali e/o annegamento (ancora tra
le maggiori cause di morte) è in costante diminuzione nei Paesi in
cui sono state introdotte le vaccinazioni dei massa....allora un
motivo ci sarà.
Eppure.
Ho paura, certo, come non
averne.
Stringo i denti e
incrocio le dita perchè siamo (io e l'Alpamarito) genitori e questa
è solo una delle scelte che dovremo affrontare per mio figlio nella
vita e magari non sarà neppure la più difficile e comunque, finchè
posso scegliere, sono fortunata, perchè l'imprevisto è sempre
dietro l'angolo e bisogna conviverci (e altre mamme, in altri luoghi,
questa scelta, non ce l'hanno proprio).
E speriamo che non gli
venga la febbre proprio a Carnevale (anche se sarebbe il meno, ma
devo pensare positivo)!
Che dite, un bon bon dopo
la puntura è lecito o è cattiva educazione?
O magari due, visto che
le punture saranno due?
E posso averne uno o
due anche io???!!!
Alle mamme non lo
danno MAI, perchè, perchè?