giovedì 10 ottobre 2013

Latito, ma solo in apparenza

Sono ancora qui, viva e davanti al computer, anche se latito dai blog, il mio, dove vorrei scrivere riflessioni e pensieri che sfuggono appena formulati, e quelli delle altre /degli altri, che leggo ancora ma che ultimamente sto commentando poco.

Chiedo scusa.

Lavorativamente parlando, è un periodo impegnativo, di scadenze, di urgenze, di modifiche legislative che destabilizzano, a cui si aggiungono problemi di hardware e software.
Perchè ormai anche la professione richiede tecnologia e non è affatto un miglioramento, nonostante quello che il governo e gli informatici vogliono farci credere.
La qualità del lavoro e il tempo perso aumentano, anzichè diminuire.

E poi, naturalmente, c'è la progettazione della ristrutturazione della casa, che cerco di delegare all'Alpmarito ma di cui, bene o male, un minimo mi devo interessare anche io.
Non è che non me ne freghi nulla, anzi, è che, dipendesse da me, per ogni soluzione rifletterei mesi interi.
Ovviamente non si può.

E il nano. Con lavaggi nasali a gogò, sciroppi lenitivi e capricci sistematici al mattino ed alla sera.
La pediatra, da cui lo portato martedì sera, da un lato suggerisce "cambi di molecole" (= cambio di medicine, tanto per spendere un pò e riempire la casa di tubetti e fialette mezze vuote), dall'altra assicura che non ci sono "rumori patologici", che è solo un brutto raffreddore "grasso", che probabilmente lo accompagnerà di nuovo per tutto l'inverno, quindi "non c'è da preoccuparsi" e "non c'è bisogno che lo porti di nuovo", però "se non passa, fra un pò lo riporti": chiarissimo, lampante.
Così, se quando mi ha dato l'appuntamento (che tanto non serve a nulla perchè aspetti un'ora lo stesso) mi sono sentita una mamma ansiosa, uscita dallo studio medico ero diventata una "mamma ansiosa e scema".
 E poi.
All'asilo pare che il nano sia un bimbo vivace ma molto obbediente e autonomo.
A casa, l'obbedienza è un accessorio e la voglia di fare tutto "io da solo!" provoca non pochi disastri, senza che possa neppure cercare di arginarla, perchè so che è un bene che voglia crescere ed essere capace di fare da sè.

E c'è la ricerca di un lavoro per l'Alpmarito, non facile di questi tempi, soprattutto non volendo emigrare all'estero o in città lontane.
E c'è la mia mamma, che soffre e non so come aiutare, e la mia nonnina, che fa da parafulmine con la sua salute già non proprio di ferro.
E ci sono io, che vorrei riuscire a frequentare la piscina almeno una volta alla settimana, non dico per sentirmi in forma, che ce ne passa, ma per sfogarmi un pò.
Niente, non ci riesco.

Tutto nella norma, insomma.
Il solito autunno.

Di nuovo c'è che il nano, intanto, cresce ed è sempre più bello, con il suo cappellino di lana bianco e azzurro da cui spuntano i ricciolini biondissimi e le scarpe da ginnastica nuove (regalo di "nonna bissi", come dice lui  = nonna bis) che fa ammirare a tutti e che mi ha chiesto di fotografare, mettendosi in posa, in piedi con le gambine incrociate ed un sorrisone felice.
Il nano, che non smette mai di chiaccherare, che usa parole come "decollo" e "atterraggio" quando gioca con gli elicotteri, che chiama il pasto "pranzo" e "cena" correttamente ma vorrebbe sempre solo pasta e riso, la sua "pappa" per eccellenza.
Che ieri non ricordava il nome "zucchine" ed allora mi ha chiesto "la verdura", però poi ogni tanto chiama la mela pera.
Che si diverte a fingere di andare con il cavalcabile o il tricilo in stazione  a Torino "all'univettità" come  lo zio o ad Aosta come la mamma o a Roma (??), costruisce autorimesse per le sue macchinine perchè "fuoi piobe" , canticchia e ci sgrida ("bibba!") quando ci scappa una parolaccia.
Che corre o saltella o vuole stare in braccio, ma camminare normalmente mai.
Il nano, a cui stanno venendo tanti piccoli "rasta", perchè non riesco mai a pettinargli per bene i ricciolini:  urla e piange e io, che ricordo il male che pativo da bambina con i capelli lunghi, non ho cuore di insistere.
E poi abbiamo ricominciato il corso di acquaticità (sabato pomeriggio) e lui, dopo un momento di smarrimento, si è tuffato in acqua a braccia aperte, fiducioso e allegro, per un'ora intera, giocando al trenino con la barra galleggiante (non so come si chiami) e rifiutando categoricamente l'uso del salvagente.
Una gioia per gli occhi e per il cuore.



8 commenti:

  1. Insomma....quella che racconti nel post si può sintetizzaìre in una parola: VITA.
    C'è poco da fare, è così che va: l'importante è che si sappiano metabolizzare i dispiaceri, si sappia godere delle gioie che abbiamo e si vada avanti.
    Facile a dirsi, meno facile a farsi...ma ci si può provare ;-)

    Anche se latiti io non mi dimentico di te, non temere, e ti mando un abbraccio forte e un sorriso :-)

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  2. Inizio del nido=inizio del raffreddore cronico.
    Che se ben ricordo andrà avanti almeno fino ad aprile...
    Per la casa, immagino che sarà un impegno gravoso, ma pensa che diventerà la vostra casa, e già sembra meno pesante.
    E quando i tuoi impegni ( e pensieri) e quelli del marito sembrano diventare troppo, pensa a quel biondo ricciolino che cresce a vista d'occhio...quanta gioia ci danno, vero?

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  3. Esatto, tutto nella norma!
    Io continuo a pensare che la tecnologia dovrebbe essere al servizio dell'uomo, nella realtà mi rendo conto che sempre più spesso accade il contrario

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  4. In grande in bocca al lupo per tua mamma, che presto sia tutto sistemato. E per il resto, che dire, ordinaria amministrazione quotidiana. Ci aspetta un lungo inverno, facciamo coraggio l'un l'altra!

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  5. Questo post potevo scriverlo io, che leggo e non scrivo e non commento più, che non riesco a fare nulla di sportivo. Un abbraccio e tanti auguri a mamma e Alp marito

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  6. cara, tutto nella norma. è consolante sapere che siamo in molte nella stessa barca ( e non è ironia). anche qui stanchezza cronica anche se sono giorni che vado a dormire con i nani, la tosse cerchiamo di tenerla sotto controllo e per quanto riguarda i capricci...bè cerchiamo di lavorarci e non siamo per niente fuori dal tunnel. si, spesso sono una pessima madre e pur di non sentire urla e sceneggiate tento di prevenire. soprattutto al mattino non sempre è facile perchè talora le mosse della piccola iena sono veramente imprevedibili e devo affinare la mia astuzia.
    condivido con te il discorso "riccioli" (mia figlia ha i capelli lunghi, mai tagliati dalla nascita) ma a me la parrucchiera ha consigliato assolutamente di pettinarli ogni volta che le lavo i capelli. uso balsamo, olio e un districante x i nodi.
    un grosso in bocca al lupo per la mamma. un augurio di cuore che tutto si possa sistemare in fretta

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  7. E' inutile, quella è l'età in cui sono più belli! :)))

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  8. Tutto nella norma quindi?!?!
    ...quanto hai ragione sulla tecnologia, soprattutto per chi viene dall'era della penna!!!

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