martedì 28 luglio 2015

Centro estivo, sì o no ?

E siamo alla seconda settimana di centro estivo, per il ricciolino biondo.


A giugno io e l'Alpmarito avevamo prenotato tre settimane di centro estivo, prevedendo di lasciare il ricciolino con i nonni paterni e la nonna materna, in modo alternato, e con me quando possibile, la prima mezza settimana di luglio e le due seguenti, così da consentirgli di riposare, svagarsi e riprendere i propri ritmi naturali, dopo il primo anno di materna, finito il 30 giugno.

Il ricciolino ne aveva davvero bisogno, sia perchè il passaggio dal nido al mattino e con i nonni il pomeriggio, alla materna dalle 8.00 del mattino alle 17.30 tutti i giorni non era stato facile, sia perchè comunque durante l'anno non ha praticamente fatto assenze oltre ai giorni festivi.
Anzi, una delle maestre si è congratulata con me perchè il nostro biondino era stato il bimbo con meno assenze dell'anno !

L'idea, poi, era di fare due settimane in un centro estivo a 9 km da casa, in un'area verde ampissima, con piscinetta, parco giochi, bar/ristorante che cucina i pasti e serve le merende all'aperto.
La prima con l'amico del cuore del nido, la seconda con l'aggiunta di due grandi amici della materna, con un anno più di lui.
Poi, di fargli fare una terza settimana di centro estivo nel paese limitrofo a casa, con i due amici della materna, cercando così di conciliare le esigenze, anche economiche, dei bimbi con quelle mie e delle altre mamme e di non pesare troppo sui nonni, già impegnati anche con gli altri nipoti e giustamente anche loro aventi diritto a riposo ed eventuali soggiorni al mare/montagna.

Però. Però.
Siamo al secondo giorno della seconda settimana ed il distacco di mio figlio al mattino continua ad essere difficile: baci, abbracci, pianti, richieste di stare con lui, di venire a lavorare con me ecc.

Certo, quando lo vado a prendere sembra non voler venire via e si vede che ha giocato tranquillo, ha ritrovato in due minuti netti la complicità con l'amico del nido, tanto che le animatrici li chiamano "la coppia inossidabile" o "gli inseparabili", però con me fatica ad ammettere di essersi divertito (quando non nega recisamente) e, soprattutto, la mattina si intristisce non appena dico che è giornata di centro estivo e non fa che ripetere che non vuole andarci, che preferisce stare con me o i nonni, anche quando non va al lago o ai giardinetti.

E io, che non ho mai voluto saperne di centri estivi e sono sempre stata accontentata, in questo, dalla mamma e dai nonni, mi sento in colpa e pure un pò scocciata.
Anzichè dargli una opportunità di stare con gli amici e divertirsi, peraltro per noi a caro prezzo, sembra che lo stiamo costringendo ad una permanenza forzata fuori casa, come se fosse ancora in pieno orario scolastico.

Non è facile.
Da un lato, ci sono i nonni, che si dicono disponibili ma che so si stanchano, che hanno anche loro vari impegni. E poi si tratta anche di portarlo/preparare pranzo/andarlo a riprendere, a volte facendo chilometri, nonchè difficoltà logistiche legate agli orari. Quindi, egoisticamente, mi conviene quasi il centro estivo.
Dall'altro c'è che quando sta con i nonni a lungo, soprattutto quelli paterni ed i cuginetti di quel lato, poi manifesta una tendenza ad essere intrattabile e fare capricci che perdura nel tempo.
E poi è già successo che i miei suoceri mi assicurassero di esserci e poi cambiassero idea all'ultimo o che mia madre avesse degli imprevisti (in fondo, i nonni da entrambi i lati hanno anche altri nipoti ed è giusto seguano anche loro) e io non voglio pesare più dello stretto necessario.

Insomma, sono qui che rimungino, indecisa se annullare la prossima settimana prima di pagare l'intera retta o no, visto e considerato che si tratterebbe anche di un centro estivo nuovo per il nano, per cui potrebbe essere ancora più difficile il distacco.

Come al solito, a settembre guarderò a queste scelte e "problemi" accorgendomi che non sono gravi nè così influenti sul futuro di mio figlio; ora, però, mi dibatto nell'incertezza.



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