Spesso i musei che si hanno vicino a casa sono proprio quelli che meno si frequentano, che si danno per scontati.
Ed invece possono regalare piacevoli ed inaspettate sorprese, come è stato per noi in questo caso!
Il museo è relativamente recente ed è nato per celebrare una delle grandi risorse e, nello stesso tempo, delle attività tradizionali del territorio: la viticoltura, praticata già dal 1200 a.c., forse a seguito della colonizzazione dei romani.
Primo vino valdostano a ottenere la denominazione di origine controllata, il "Vallée d’Aoste Donnas DOC" , che prende il nome proprio dal Comune principale da cui provengono le sue uve (coltivate anche nei paesi confinanti), è infatti un vino rosso rubino importante, talvolta definito “il fratello montano del Barolo”.
Per chi se ne intende, è prodotto con prevalenza di uve Picotendro (min. 85%), ovvero Nebbiolo.
Le sale del museo, con una splendida volta in mattoni rossi, porta alla scoperta delle fasi di coltivazione delle viti e di produzione dell'uva, con video, gigantografie ed una esposizione di attrezzi agricoli tradizionali, molti ancora di uso comune, di botti e "macchine", tra cui un bellissimo (aggettivo scelto dall'Alpmarito ingegnere e dal ricciolino) torchio in legno a leva del 1800, proveniente dalla vicina Pont Saint Martin.
Soddisfatte le curiosità di adulti, ragazzi e ragazzini con la visita, ci si può dedicare ai bambini con una zona a loro interamente dedicata, dotata anche di video illustrativi creati ad hoc sulla storia della viticoltura, delle fasi e mezzi di lavorazione del vino, proiezione di cartoni a tema, una grande lavagna, nonchè fogli e colori per esprimere creatività ed, infine, una "botte" morbida piena di palline colorate e pouf a forma di tronchi di legno.
Con i bambini piccoli, attenzione all'esposizione di bottiglie all'ingresso del museo...sono ad altezza giusta per essere toccate e quindi potreste trovarvi a doverle ripagare senza neppure aver potute sorseggiare il vino!
INFORMAZIONI UTILI
L'ingresso è gratuito ed è gestito dai ragazzi e dai volontari dell'Associazione di Promozione Sociale "I Monelli dell'Arte", che fanno anche da ciceroni.
E' aperto tutte le domeniche, da dicembre a ottobre mattina (dalle 10,00) e pomeriggio, a novembre solo il pomeriggio, nonchè in occasione di particolari manifestazioni e durante le festività.
Info e orari, anche per le visite nei giorni feriali, qui. Il museo è facilmente accessibile perchè sito al piano terra dinnanzi alla strada statale 26 della Valle d'Aosta e di fianco ad un parcheggio pubblico gratuito coperto.
N. B. Si può visitarer con il passeggino e la sedia a rotelle, poichè disposto tutto su un piano e di larghezza congrua e dotato di rampe.
Particolari da non sottovalutare se si viaggia con due gemelli ancora piccoli, come noi!
I servizi igienici sono ampi e puliti.
Da visitare nelle vicinanze:
L'Ecomuseo della latteria turnaria di Treby, sempre a Donnas (AO), ed il Forte di Bard, con il suo Museo delle Alpi e le sue mostre temporane (anche qui ) sito a pochi chilometri da Donnas e, volendo, raggiungibile anche a piedi lungo l'antica via romana.
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