lunedì 25 marzo 2019

Primavera = allergie. La SOA, secondo la mia esperienza.

DOVEROSA PREMESSA: in questo post racconto una parte della mia esperienza personale di persona allergica. Senza alcuna pretesa di esaustività, valenza generale o correttezza scientifica nè senza voler suggerire cure o farmaci o diagnosi ad alcuno. Per qualunque problema di salute, rivolgetevi al Vs. medico di fiducia al P.S., non prendete ispirazione dal web o da questo post.

Ah, la primavera.
Stagione di rinascita, di sole, aria tiepida, voglia di uscire, un pò di svagatezza e qualche colpo di sonno.
Una stagione amata dai più che, però, per molti fa rima con allergia.




Nel mio caso, una allergia a pollini di varie piante (praticamente, a tutte quelle comunemente testate e che fioriscono in mesi diversi, cosicchè copro tutto l'arco dell'anno) che si INCROCIA con gli alimenti, scatenando CROSS - REAZIONI: è la cosidetta SOA, Sindrome Orale Allergica.

In pratica, le proteine contenute nei pollini a cui reagiscono i miei anticorpi IgE sono simili alle proteine che contengono allergeni contenuti in alcuni tipi di frutta fresca, frutta secca e a guscio e verdura (nel mio caso, quasi tutti), cosicchè quando le mucose della bocca (orali, appunto) entrano in contatto con questi alimenti, si scatena la reazione allergica.

I sintomi più comuni sono vari: prurito alla bocca, arrossamento della bocca, gonfiore delle labbra, gonfiore del palato e gonfiore della gola. 
Ad un livello maggiore di gravità, però, ci sono anche difficoltà alla deglutizione, vomito, dolore gastrico, diarrea e sintomi generalizzati, quale l'orticaria
I sintomi orali compaiono entro brevissimo tempo dall’ingestione dell’alimento e non dipendono dalla quantità ingerita, quelli agli altri organi possono manifestarsi anche dopo 30 - 60 minuti.
Non è possibile capire in anticipo quale sarà la gravità della reazione, purtroppo ma, per fortuna, il rischio di anafilassi ed edema alla glottide è minimo (intorno al 2%, pare).

In teoria, a differenza di quanto avviene per le allergie a determinati alimenti non correlate a quelle ai pollini, il calore della cottura e la digestione gastrica (comunque successiva all'ingestione e, talvolta, allo scatenarsi di sintomi) possono  distruggere le proteine responsabili della reazione mediata o ridurne la portata allergizzante.

Nel mio caso, piuttosto grave per il mio alto livello di anticopri IgE sempre in circolo, quando gli alimenti arrivano a dover esser digeriti, a volte si scatenano reazioni allergiche violente, con crampi, vomito e diarrea. 
E la previa cottura  lunga, mediante bollitura, non superficiale) degli alimenti, ha effetto solo in certi periodi e con alcuni alimenti, non con tutti e sempre.
Inoltre, a volte a me si scatenano anche attacchi di asma.

In ogni caso, quando vi sono più pollini (o polvere) presenti nell'aria, la mia sensibilità agli alimenti aumenta e dunque ai classici sintomi da allergia alle piante (rinite, problemi agli occhi, tosse, gola irritata, asma, eruzioni cutanee e prurito), devo accompagnare una particolare attenzione a ciò che mangio, evitando con cura proprio ciò di cui sentirei il bisogno in primavera ed estate: frutta e verdura!

Al momento, non mi pare di aver mai sofferto di particolari carenze e gli esami eseguiti in occasione delle gravidanze lo hanno confermato, però gli effetti di queste "restrizioni alimentari" sul mio senso di sazietà, sulla mia dieta e, soprattutto, nei rapporti sociali, sono marcati.

Devo evitare tutti gli inviti a ristoranti con menu' fissi, tediare gli amici che ci invitano con i miei limiti e evitare con cura di mangiare la gran parte delle pietanze cucinate da altri o acquistate pronte quando ci sono merende, buffet, aperitivi ecc.
In viaggio, poi, diventa davvero difficile trovare modo di mangiare fuori vario e senza rischio.
 
Nel tempo, ho curato l'asma allergica e la rinite con molti farmaci, affiancati agli antistaminici, in modo comunque efficace, per quanto con alcuni effetti collaterali: dopo qualche anno di trattamento ben seguito, ho potuto abbandonare broncodilatatori e corticosteroidi e le crisi smatiche sono diventate una vera rarità anche in condizioni difficili.
A periodi, continuo con spray nasali e antistaminici e, qualche volta, faccio ricorso al cortisone per crisi acute da ingestione di alimenti ma, nel complesso, non c'è paragone con dieci anni fa.

Il vaccino sublinguale per il polline a cui ero maggiormante sensibile, fatto per tre anni, si è dimostrato, a distanza di tempo, comunque utile, seppure non per la SOA ma solo per l'allergia da pollini, riducendo i sintomi ed attenuando in parte la sensibilità generale dell'organismo.
E' stato però un cammino sofferto, che non intendo ripetere (infatti sto valutando la vaccinazione con iniezioni sottocute, anche se è più costosa e se dovrà famri parecchi chilometri per farla), perchè mi ha devastato lo stomaco e fatto stare male per mesi.


Fortunatamente, non tutti gli allergici ai pollini soffrono di SOA !!! 

Mi piacerebbe, però, che ci fosse una maggior attenzione di tutti verso questa sindrome e verso le allergie alimentari, spesso sottovalutate, con gravi rischi per la salute.
Penso, in particolare, agli addetti alla ristorazione (per i quali gli allergici sono senza dubbio una complicazione), ma anche al settore dei trasporti ed ai proprietari di animali: per questi ultimi, ricordate che quello che per alcuni è un amato compagno di vita, per altri può essere fonte di reazioni allergiche e non è piacevole dunque imporre la presenza di animali sui mezzi pubblici e/o nei locali, senza preoccuparsi della salute degli altri utenti.

Inoltre, seppur vi sono malattie molto più gravi e debilitanti di quanto sia per me l'allergia, se anche voi state male in primavera o con l'ingestione di alcuni alimenti, vi invito a non sottovalutare i sintomi e a rivolgervi al medico o direttamente ad uno specialista: può davvero migliorarvi la vita!

E voi, soffrite di allergia? Di che tipo? La primavera è un periodo difficile per voi? Conoscevate già la SOA?


Se volete saperne di più su cosa significhi, in concreto, in casi come il mio "vivere con l'allergia", l'ho scritto qui.

2 commenti:

  1. Dev'essere davvero debilitante fisicamente ma sopratutto psicologicamente, viste le attenzioni e i tempi che hai dovuto dedicarvi. Sapevo di queste reazioni crociate, ma non che si potesse stare male fino a questo punto. Mi pare che la soluzione migliore sia mangiare solo porcherie, senza frutta e verdura! ;) Scherzo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah sì, è una buona soluzione... Peccato che anche quelle tocchi prepararle, altrimenti bei cibi pronti, dolci compresi, c'è di tutto. Va bene che carne, pesce e cereali vari li posso mangiare, altrimenti... Però, soprattutto in primavera estate la frutta ed i pomodori mi mancano tantissimo!

      Elimina

Un commento educato è sempre gradito!