mercoledì 21 giugno 2023

La fine della scuola e l'estate che arriva

 21 Giugno 2023


Giornata internazionale dello yoga, che questa mattina ho celebrato con i 108 rituali "Saluti al sole".

Compleanno di mia suocera, con cui abbiamo brindato ieri sera.

E naturalmente, solstizio d'estate.

E' stato e sarà ancora un periodo intenso.

Il Ricciolino biondo, che ormai tanto biondo non è più, ha concluso il suo primo anno alle scuola medie con gite scolastiche, pic nic o panini al bar (con gli amici, con i compagni di classe, con i soli compagni  maschi ecc), tanta stanchezza, la nausea verso il regostro elettronico e le e-mail e la voglia di vacanza: tutto nella norma, insomma.

La pagella è stata ottima e ne siamo contenti perchè si è dato molto da fare organizzandosi bene con i numerosi impegni sportivi (allenamenti di sci nordico, arrampicata, nuoto, ciclismo e gare) e prestando attenzione in classe. 


Adesso la stagione ciclistica è ormai ben avviata e si susseguono gite in bici, allenamenti e gare su MTB e ST, a cui si alternano i pomeriggi di gioco con gli amici e le letture. Insomma: è finalmente estate per lui.

Orsetto e Principessa hanno concluso il loro percorso alla scuola dell'infanzia, con tanto di festa finale, consegna dei diplomini, pizzata con le maestre e merenda tutti insieme.

Stanno ancora frequentando ma siamo agli sgoccioli e presto si sposteranno al centro estivo.

A settembre inizierà l'avventura alla scuola primaria e, mentre vedo che loro sono pronti e guardano avanti senza timori, io penso a quanto mi mancheranno le chiacchere con le maestre, l'assenza di compiti, i lavoretti ed i disegnini (sì, gli stessi che dicevo che non sapevo più dove mettere) e la semplice spontanietà della prima infanzia.

Nostalgia canaglia, anche se rispetto al primogenito, non piango più e attendo i cambiamenti con più serenità.

Intanto, anche i piccoli continuano con il corso di ciclismo, i giri in bici, i giochi al parco e tanto altro, dopo un autunno - inverno - primavera con nuoto, arrampicata, sci nordico, musica e canto.


Ormai qualche mese fa abbiamo chiuso la stagione sciistica in bellezza, con gara sociale, pranzo in rifugio, salita in motoslitta per i bimbi e discesa in raspa per gli atleti.

Io, peraltro, dopo cinque anni dalla rottura del ginocchio, ho trovato il coraggio di tornare in pista e andare veloce come piaceva a me e l'iniziale timore si è sciolto come neve al sole, è proprio il caso di dirlo. Quanto mi era mancato lo sci di discesa, è impossibile da spiegare! 

Principessa ha partecipato per la seconda volta al Coro dei piccoli del paese, cantanto in occasione del concerto primaverile della banda insieme ai suoi amici "coristi", come già a Natale.

Poi, con Orsetto, si sono esibiti nel saggio di musica della scuola frequentata durante l'anno (presso la banda del paese limitrofo, tanto per mantenere namicizie ovunque ;-))

Ora cantano e strimpellano il mio pianoforte ed i loro strumenti in libertà, come vacanza vuole.



Anche per loro, naturalmente, ogni tanto ci sono le garette promozionali in bici, al seguito del fratellone.


E noi genitori? Siamo abbastanza stremati ma certo non ci fermiamo.

Tra escursioni, giri in bici, pranzi e cene in compagnia e il lavoro, siamo ben occupati e spesso molto assonnati.


Per la prima volta dalla nascita di Orsetto e Principessa siamo riusciti a concederci una notte fuori solo io e l'Alpmarito, seppur senza andare molto lontano, e ci siamo goduti una super cena e qualche ora tutta per noi, grazie al regalo di un amico prezioso e la disponibilità della nonna.

Dovremmo farlo più spesso, è certo.


L'orto ha ripreso vita e la maggior parte dei piantini sta crescendo bene. L'erba, invece, cresce fin troppo ed è tutto un tagliare , ahi ahi!



Abbiamo festeggiato il mio compleanno


 e stiamo organizzando i festeggiamenti per Orsetto e Principessa, che hanno già ricevuto in regalo una giornata alla Zoom Torino con la cuginetta.


Il caldo ha già iniziato ad infastidirmi quanto le zanzare ma, per ora, è ancora sopportabile e quindi non mi lamento.

E poi, in fondo, che estate sarebbe senza?




martedì 17 gennaio 2023

Notizie da casa e dal Natale che è trascorso

Non ho più scritto.Da molto tempo latito da questa pagina virtuale.

La quotidianità mi assorbe, eppur ne avrei, di pensieri da digitare.

Intanto un altro Natale è trascorso.

Ed è stato pieno.

Pieno di amici, di impegni sociali, di risate, di mangiate, di cori e canzoni, presepi, visite e sci nordico.

Soprattutto, però, è stato ricco di momenti insieme, noi cinque.

Che fosse per sciare o per preparare la casetta di pan di zenzero.




Per una visita culturale a due passi da casa...

O per vedere i presepi nel Borgo, tra cui quelli dei bimbi delle scuole dell'infanzia e primarie locali, Orsetto e Principessa compresi...

Tra pranzi e cene, non siamo mai stati troppo soli. Perchè Natale è stato il tempo degli amici e dei parenti.

Eppure non basta mai, perchè avremmo voluto vederne tante altre ancora, di persone con cui stiamo bene.

Principessa ha cantato nel coro dei bambini al concerto di Natale, il Ricciolino Biondo ha ricominciato con le gare, di sci nordico anzichè di bici, vista la stagione.

Siamo stati a numerosi concerti bandistici locali, agli spettacoli del teatro dei bambini di Ivrea e tutti e tre i bambini hanno ripreso gli allenamenti di sci, seguito il corso di nuoto e arrampicato in palestra (pure io,qualche volta, a dire il vero).

Orsetto e Principessa si sono dedicati anche all'avviamento alla musica, mentre io non ho mai smesso di praticare yoga e, naturalmente, di infornare.




Insomma, non siamo mai stati fermi, se non per guardarci un bel film, giocare insieme ad un gioco da tavolo o leggere davanti alla stufa accesa.

Certo, non è andato tutto bene.

Ci sono stati momenti tristi, per lutti e litigi, notizie belle ed altre brutte, però non ne voglio scrivere, perchè al domani guardo in positivo.

Abbiamo brindato al nuovo anno...


Cucinato biscotti da distribuire ai vicini...



..i bimbi hanno scartato tantissimi regali, mangiato dolci fino alla nausea e perfino salutato le Befane in scopa !



Siamo stati al Marché Vert Noël e ..

..ci siamo goduti la montagna...


e anche partecipato ad una corsa/pedalata benefica con il cappello da Babbo Natale..


Per chiudere, la Fiera di Sant'Orso a Donnas, in pratica la prima vista consapevolmente da Orsetto e Principessa, tra giovane età e chiusure Covid.



Il tutto non nell'ordine indicato, ma importa poco !

E ora? Caffè e via, nella vita.

E voi, come avete trascorso l'ultimo periodo?

martedì 20 settembre 2022

L'inizio di un nuovo ciclo scolastico

 Eccoci qui, all'inizio delle scuole medie.

Perchè per me sono e saranno sempre "scuole medie", perchè "scuola secondaria di 1° grado" non evoca gli stessi ricordi.


Ti ho accompagnato nel tuo primo giorno in questo nuovo ciclo di studi, attendendo con altri genitori, amici di lunga data, di medio corso o quasi nuovi e semplici conoscenti, mentre tu andavi a salutare tutti i volti noti, rigorosamente solo di sesso maschile, perchè questa è l'età dei "mondi separati".

Ho ascoltato il solito discorso motivazionale della dirigente scolastica, sempre pronta a ringraziare insegnanti e personale scolastico, perchè i genitori non li ringrazia mai nessuno, nonostante con il Covid...

Mi sono seduta all'auditorium per sentire le informazioni di base di inizio anno sul funzionamento della scuola e vedere in viso alcuni professori, che però non saranno i tuoi, perchè la scuola è iniziata una settimana dopo rispetto alle altre regioni ufficialmente per iniziare con tutto il personale ed invece è andata come al solito. Non che ci avessimo creduto sul serio.

Alla fine ho bevuto un caffè in compagnia e sono andata a lavoro, per poi tornare a prenderti tre ore dopo.

Ho resistito e non ti ho chiesto nulla, aspettando che fossi tu a raccontare, a voler condividere qualcosa di questa tua nuova avventura.

E tu, dopo mangiato, sei partito come un fiume in piena a descrivere classe, professori, intervalli ecc.

Mi sono emozionata, più ancora che al momento dell'appello, bambino per bambino, classe per classe, nel cortile.

Mi sono emozionata perchè avevi di nuovo gli occhi luccicanti, i gesti nervosi, la voglia di narrare, la curiosità nelle domande, il tono allegro nella voce.

Ed erano almeno tre anni che scuola, per te, non faceva più rima con voglia di imparare e conoscere, che ti eri un pò spento, come frenato in quell'entusiamo che ti ha sempre caratterizzato nello sport e nella vita in famiglia.

Eri stufo delle elementari, come è giusto che sia dopo cinque anni nello stesso ambiente. 

Ieri sei partito con lo spirito giusto e io ti auguro di mantenerlo per tutti i prossimi tre anni, anche quando ci sarà da lavorare sodo.

Io, in cambio, prometto di non assillarti con la fatidica domanda: "Allora, come è andata oggi?" o sue varianti, alla quale, da che mondo e mondo, i figli studenti rispondono: "Normale", quando non "Malissimo" o un timido "Bene", per poi eclissarsi.

O succedeva solo in casa mia?!?

I tuoi fratelli, intanto, sono a scuola già da una settimana e iniziano a lamentarsi per le alzatacce, mentre le temperature esterne scendono...tutto regolare, insomma.


E voi ed i vostri figli? Come è andato l'inizio dell'anno scolastico, a parte le foto di rito sorridenti con la cartella?

venerdì 1 luglio 2022

E sono 5 anni. Auguri bimbi miei!

Scrivo in ritardo, a festeggiamenti finiti.

Scrivo dopo una lunga pausa, scrivo un pò di fretta, mentre sono già in ritardo nella preparazione della cena.

Scrivo perchè voglio che queste mie parole per voi rimangano, comunque, nero su bianco.

Scrivo perchè nella notte di San Giovanni, mentre nella città in cui siete nati esplodevano i fuochi d'artificio (ops, di dentifricio, come li chiamate voi) e a Gressoney bruciavano i falò e si tornava a brindare con i boccali di birra della Bierfest (finalmente!), voi avete compiuto 5 anni.

Non è facile crederci perchè questi cinque anni sono stati insieme eterni e rapidissimi.

Se penso al ricovero pre parto, ai tuoi primi giorni in TIN, Orsetto, al rientro a casa sola con te, Principessa, divisa tra un appartamento pieno di scatoloni ed un immobile ancora in via di ultimazione;

se penso che nel frattempo vostro fratello stava finendo il suo percorso alla scuola dell'infanzia ed il papà era occupatissimo al lavoro, lontano, come purtroppo spesso d'estate;

se penso al trasloco ed ai lavori da seguire, mentre facevo la spola tra le case, la vostra nonna e la TIN;

se penso ai primi mesi con voi ed il ricciolino, nel caldo dell'estate e poi nel freddo piovoso dell'inverno,

se penso che non avevate che sette mesi quando mi sono rotta il ginocchio e ho dovuto cavarmela e vi spostavo in giro per casa con la sedia con le ruote da scrivania,

se penso a quanto eravate piccoli piccoli ma forti e sani, allora, e a quanto siete magri magri ma forti e sani, ora, 

se penso a come vi guardate, vi abbracciate, vi picchiate, giocate insieme, ridete e parlate continuamente, con noi e tra voi,

ecco, se penso a tutto questo e molto di più, 

mi sembra davvero incredibile che siano passati cinque anni da quando vi ho messo al mondo.


Abbiamo festeggiato, decisamente in grande. 

Con una torta al cioccolato ed una rosa e lilla.

Vi abbiamo portato alla vostra prima festa della birra, un battesimo da gressonari che vostro fratello ha potuto vivere più tempestivamente e che invece con voi è arrivato più tardi (ma in fondo, che importa ora?)

Avete giocato con i vostri amichetti, abbracciato le nonne, soffiato tante candeline e scartato tanti regali.

Perchè la vita va celebrata. 

E se voi, con la vostra vitalità, lo fate ogni giorno, a volte anche a noi grande qualche volta serve farlo.

Tu Orsetto, così serio e concentrato, a volte. Così tenero e coccolone ma nello stesso tempo così amante dei tuoi spazi e cocciuto e testardo. 

Tu, che ai dolci non sai resistere, mai.

Le tue scenate sono lunghe, i tuoi pianti insistenti, quando ti ci metti (per fortuna raramente), eppure quando ridi, hai quella risata di pancia, forte e profonda, che ci contagia tutti e ti fa ridere anche gli occhi.

Tu, sempre in movimento, che ami anche puzzle e lego e quando hai sonno, semplicemente, ci dai un bacio e vai a dormire.

Tu, che in montagna salti come i camosci e ti arrampichi come un geko.

Tu, che sai fare le somme e smonti tutti i giochi per capire come sono fatti.

La smetti di farti servire da tua sorella, pigrone? La stessa sorella a cui però porti lo zaino in montagna e che dichiari di essere pronto a proteggere perchè sei forte..

E tu Principessa, che passi lunghi minuti a pettinarti davanti allo specchio, mi fai impazzire con richieste di trecce e acconciature "da regina" che io non so ancora fare e indossi solo e sempre vestiti e gonne, oppure il completo da bici, senza vie di mezzo.

Fiori per due dalla nonna

Tu, che ti lamenti perchè la divisa della squadra di calcio non ha la gonna e ci sgridi se ci prepriamo per andare ad una festa e non siamo abbastanza eleganti.

Tu, che sai già scrivere il tuo nome e cognome correttamente, ma anche quello dei tuoi fratelli e riconosci lettere e numeri al volo. Tu, che vorresti ti insegnassi già a leggere, mentre io freno e preferisco leggerti le storie di principesse ed eroine che ami ad alta voce.

Tu, che spesso vieni a trovarmi nel lettone, mi riempi di baci e di complimenti.

Tu, così disponibile con il tuo fratellino e sensibile al suo umore, che vai a scuola ed al centro estivo sempre volentieri e con il sorriso e se a casa non ci sono i tuoi fratelli ti senti persa.

Tu che non parli, urli sempre con il tuo tono alto e squillante. Tu che non cammini, corri.

Tu, che mangi salato anche a colazione.

Tu, che balli e canti sempre, con il sorriso negli occhi e in viso ma quando è ora di scarpinare in montagna ti lamenti incessantemente per la noia.

Voi due, siete gioia e fatica, risate e sgridate, legame e litigi, complicità e qualche dispetto.

Voi due, vita.

Auguri bimbi miei.

Vi auguro di continuare la vostra vita di amicizie, affetti, legame fraterno, allegria, gioia di vivere, voglia di sognare e sperimentare ma con radici salde ed una famiglia in cui rifugiarvi all'occorrenza.

Siate come siete e ciò che sentite e desiderate essere, sempre.


Voi, circa quattro anni fa


lunedì 7 marzo 2022

Non ho più scritto. Sto, cercando l'equilibrio.

Non ho più scritto.

C'è stato Natale, c'è stato Capodanno, c'è stato l'inverno, c'è stato Carnevale. O meglio, qualche piccolo festeggiamento carnevalesco, non un vero carnevale.

E d'altro canto, il Carnevale, prima di diventare una festa cristiana, era il periodo dei culti dionisiaci greci e dei saturnalia romani: E' la festa di fine inverno, della sovversione del rigido ordine sociale, della ribellione, del ribaltamento dei ruoli e delle maschere, almeno per pochi giorni. Una festa di libertà e catarsi.

Come può trovare spazio una tale festa in un momento storico in cui è vietato opporsi all'opinione dominante, imposta dallo Stato e veicolata dai media? Come si può sovvertire l'ordine sociale per scherzo, in un momento in cui fioccano regole su regole, limiti su limiti, uno più assurdo dell'altro, e l'ordine sociale è già stato ribaltato e divelto?

Insomma, il clima attuale in Italia non lascia spazio al Carnevale, se non come momento di vacanza simil estiva, ma più breve. Non sia mai che ci si riabitui a libertà e ironia e si osi stare insieme, mescolati e senza gerarchie!

Dunque qualche coriandolata in maschera per i bambini ed è finita qui.

Iniziano a fiorire gli alberi, spuntano i germogli e le prime bulbose si aprono, la neve è quasi un ricordo, le festività natalizie archiviate.

E io non ho più scritto.

Eppure la vita è continuata e abbiamo vissuto momenti di gioia, incontrato amici, praticato sport, persino viaggiato un poco. Eppure ne avrei da scrivere!

Solo che al momento non ho più voglia di condividere, così, sul web, in modo indistinto. Con persone di cui ho perso stima, figuriamoci con sconosciuti.

Non so come facciano, i più, a vivere così, volutamente ignari e insensibili. 


Peccato non siano solo affari loro. Eppure va così.

Io mi ritaglio spazio per la vita, triblando nostalgia, superando la rabbia, talvolta cadendo verso la rassegnazione, tirando un sospiro e buttandomi nel presente, a godere di nuovi rapporti e di vecchi, riscoperti ancor più preziosi e sinceri, cogliendo ogni occasione di felicità per me e la mia famiglia e chiudendo fuori, come posso, il resto. Cercando di prendermi cura di noi.

E intanto medito sui prossimi passi.

Perchè di notte, quando mi sveglio chiedendomi che futuro attende i miei figli, è dura.

Poi sorge l'alba e torno a vedere tutta la bellezza che c'è. E ad allenare il fisico e la mente.

In fondo, dicono che sia la pazienza la virtù dei forti. Mi tocca imparare a coltivarla, come si fa con la terra in primavera, preparando orti e frutteti.

E restando, frattanto, in equilibrio, per non scivolare sul ghiaccio insidioso.



martedì 30 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "Il giardiniere dei sogni"

 "Il giardiniere dei sogni" 

di Claudio Gobbetti e Diyana Nikolova

ed. Sassi, 2018


Eccomi qui, a consigliare un altro albo illustrato.

Siamo stati particolarmente fortunati, i bambini ed io, in questo periodo, visto che abbiamo avuto modo di trovarne di bellissimi, come i due di cui ho scritto qualche giorno e come questo.

Questo libro racconta una storia ricca di magia.

La storia di un giardiniere molto particolare, un omino talmente vecchio da non ricordare più i suoi anni, che abitava in una terra fuori dal mondo e che un giorno, dopo aver scritto con la sua macchina da scrivere (di quelle di una volta, non un pc...): "C'era una volta.."

decide di piantare la sua storia, innaffiandola con cura.



Ed essa cresce, diventando un albero grande e robusto, con fogli scritti fitti fitti al posto delle foglie, che prendevano vita come esseri viventi.

Il giardiniere, infine, decide di cogliere le foglie, confezionare le pagine tra loro in libri rilegati a mano, per poi lasciarli volare via, verso il loro destino.



Ed è così che un bambino, "per caso, come succede con i colpi di fortuna", ne coglie uno e se ne fa catturare al punto di leggere sino all'ora di andare a dormire,  cosicché la storia, "cominciata tra le pagine di un libro, continuò nel sogno" accompagnando il bambino nei  regni fatati della fantasia.

Un albo delicato, che spiega la passione per i libri ed il loro prezioso, immenso potere.

Buona lettura e meravigliosi sogni a tutti!







venerdì 19 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "L'autunno della Piccola Oca"

 "L'autunno della Piccola Oca"

di Elli Woollard & Briony May Smith

ed.  Emme Edizioni, 2020, Euro 13,90



Un albo che ben si adatta alla stagione autunnale in corso, sia per le bellissime illustrazioni dai colori caldi, in tutte le tonalità del giallo, arancio e rosso ma anche dell'azzurro e del verde carico, sia per la storia che narra.

Una giovane oca, dopo aver giocato felice per tutta l'estate insieme agli altri animali del bosco, inizia a sentire il cambiamento del clima e della natura e viene preso da una malinconia che non sa spiegarsi.

Si guarda intorno e osserva gli amici animali che si preparano alla nuova stagione, i castori costruendo un nido di tronchi, gli orsi preparando la grotta per il letargo, gli scoiattoli facendo scorta di ghiande per l'inverno.

Piccola Oca prova ad imitarli ma senza successo perché percepisce che non sono gesti per lei naturali e che quel bosco non è più la casa giusta per lei.

Poi, però, sente il richiamo dello stormo e comprende che tutti abbiamo un luogo adatto a noi, un nostro posto nel mondo, basta cercarlo, magari seguendo il nostro istinto naturale.

E così fa Piccola Oca, salutando i suo amici fino alla prossima primavera e spiccando il volo.

Una storia semplice e dolce, ulteriormente abbellita dalla narrazione in rima, che trasmette in modo intuitivo il suo importante messaggio ai bambini.

Ecco il mio consiglio di lettura per bambini (dai 4 anni) per questo venerdì dedicato ai libri!




martedì 16 novembre 2021

Le letture dei gemelli: "Una cioccolata per Orso"


  "Una cioccolata per Orso" di Jee - Yeon Park

ed. Jaca Book, 2020, Euro 14,00



Questo albo illustrato, preso in prestito in biblioteca, è diventato in breve tempo il libro preferito della Principessa di casa che se lo sfoglia tutti i giorni e ormai sa ripetere la storia, pagina per pagina e quasi parola per parola, come se davvero lo stesse leggendo da sola.

Sapeste che tenerezza che mi fa!

Il protagonista è Orso, per l'appunto un orso, molto goloso e molto coccoloso.

Orso abbraccia tutto e tutti, sempre. E si beve in continuazione grandi tazze di cioccolata calda, preparata con la sua cioccolata in polvere preferita.

Peccato che un giorno la polvere di cacao finisca e Orso debba uscire ad acquistarla.


Strada facendo, incontra una volpe piangente, un maiale brontolone e tre coniglietti dispettosi e abbraccia tutti, fino a riportare loro il sorriso.

Purtroppo però, quando giunge alla cioccolateria, la trova chiusa.

Torna a casa tristissimo e, mentre se ne sta davanti al fuoco sulla sua poltrona, mogio mogio, ecco che...

anche a lui viene riportato il sorriso!


Perché la gentilezza  e l'attenzione per gli altri alla lunga producono sempre i loro frutti, in questo caso, molto golosi!

Una storia delicata, semplice ma efficace nel trasmettere un messaggio importante ed un protagonista adorabile.

Un libro illustrato perfetto per le lunghe giornate fredde!


lunedì 8 novembre 2021

10 anni da mamma, di te.

 Oggi compi 10 anni.

10

Il primo compleanno a doppia cifra.

Stai crescendo e cambiando così tanto e così rapidamente che un pò mi spaventa.

La crescita fisica è innegabile e forse, se non fosse che non riesco più a tenerti raggomitolato tra le mie braccia e portarti a letto in braccio, non mi dispiacerebbe per nulla.

Perché stai crescendo forte, atletico, bello e sano ed è un piacere guardarti.

Sei sempre meno riccio e meno biondo, ma i tuoi occhi vivaci, il tuo sorriso aperto e la tua risata di pancia sono rimasti gli stessi.

Però ora hai momenti di nervosismo, ogni tanto esplodi, dicendo che nessuno ti capisce e i tuoi fratelli ti infastidiscono e non puoi mai fare ciò che vuoi.

Prima eri sempre intorno a me e tuo padre, ora ci sono giorni in cui ti chiudi in camera a leggere e non vuoi nessuno intorno, salvo poi riemergere e riunirti a noi non appena senti che sto iniziando a leggere una fiaba ai tuoi fratelli o a giocare con loro.

Sei attento a ogni discorso, vuoi sentire tutto ciò che diciamo tra noi o con amici e parenti e devi sempre esprimere anche la tua opinione. E spesso denoti una maturità ed una saggezza che mi spiazza (per fortuna poi combini una bambinata delle tue e mi rassicuro), mantenendo però sempre saldo il senso pratico che devi aver ereditato da tuo padre.

La tua più grande passione rimane la bicicletta.  Il tuo sogno è ancora lo stesso di quando avevi 18 mesi e ti abbiamo regalato la prima balance bike.

Anche lo sci di fondo, però, anno dopo anno si è fatto spazio nel tuo cuore e in montagna con noi cammini volentieri.

E adesso leggi, dai fumetti agli albi ai romanzi. 

Ami i giochi di società e di ruolo ma non stai fermo un attimo neppure intorno al tavolo.

Sei sempre molto esuberante, curioso ed affettuoso con noi e i tuoi amici e diffidente con gli estranei.

Hai il cuore grande e generoso e lo dimostri sempre.

Mi aiuti a cucinare e, anche se a seguire alla lettera una ricetta e azzeccare le quantità di ingredienti pasticci ancora, impasti, monti e frulli molto meglio di me e certo la fantasia non ti manca.

Neppure l'appetito, a dire il vero, anche se a vederti non si capisce proprio dove finisca tutto ciò che mangi!!!

A scuola dici di annoiarti la maggior parte del tempo ma ormai le medie sono alle porte e spero che nuovi insegnanti, argomenti ed approcci sapranno stimolarti di più.

Poni continue domande e non ti accontenti di risposte superficiali, sei critico su tutto come me e tuo padre e e si vede che rifletti su ogni decisione e questione a lungo, analizzando regole e spiegazioni prima di decidere se condividere ed accettarle.

A volte è faticoso ed estenuante ma mi riempie anche di orgoglio osservarti ragionare con la tua testa, argomentare e decidere in autonomia.

Sei protettivo e complice con i tuoi fratelli, pur con gli inevitabili litigi e loro ti adorano e pendono dalle tue labbra.

D'altra parte. solo tu riesci a tenerti in braccio Artù per ore e a farti obbedire da lui, senza rimediare graffi ovunque!

10 anni fa, con te, sono nata mamma.

E anche se il mio ruolo impone ramanzine, sgridate, qualche punizione e regole che non ti piacciono, anche se vorrei spesso poterne fare a meno perché creano distanza tra noi e un malumore che vorrei non ci fosse mai, è giusto così, perché è parte dell'essere la tua mamma, è per te, anche se sul momento non lo cogli.

10 anni e ancora non mi capacito di aver contribuito a creare una persona così speciale come sei tu.

10 anni e  in te riesco ancora a scorgere lo stesso ranocchietto che ho tenuto tra le braccia per la prima volta.

10 anni e inizio a intravedere il ragazzo che diventerai.

Buon compleanno, bimbo mio.



Resta come sei ora, per favore. 

Anzi no, continua a  crescere bene come hai fatto finora !!!