giovedì 30 maggio 2013

Giorni difficili

Sono giorni difficili.
Di delusioni, stanchezza, conferma, riserve e lavoro.
Sono giorni in cui il tempo con il nano è risicato e temo si senta un pò un pacchettino postale, smistato tra nido, nonni paterni e nonni materni.
Non che sia triste, anzi, viene coccolato e viziato e assistito nel gioco, spesso con la compagnia degli amati cuginetti.
La sera e la mattina, però, viviamo momenti difficili.
Vuole addormentarsi in braccio a mamma o papà, fa i capriccetti, non vuole smettere di giocare, non vuole svegliarsi, non vuole vestirsi, non vuole mettere la giacca e uscire di casa e piagnucola al momento del commiato quotidiano.
Ripete come un mantra: "Mamma dopo tonna (= torna)", "Papà dopo tonna".
Eh sì, perchè questa settimana ha compiuto il fondamentale passaggio dalle parole alle prime frasi (e ce ne siamo accorti, nonostante tutto!).
Nel frattempo, sia lui che io e l'Alpmarito siamo malaticci e consumiamo fazzoletti di carta alla velocità della luce.
Fa freddo, piove ad intermittenza, nevica appena un pò più in quota ed il cambio di stagione.....neanche a parlarne.
E poi le elezioni, Consiglio regionale e Governatore nella nostra Regione, comunali nel mio paese di origine.
Siamo stati ai seggi entrambi a lavorare, costretti da un fastidioso senso del dovere civico, perchè ovviamente avremmo avuto di meglio da fare (poteva piovere domenica? No, UNICA domenica di sole da un pò di tempo a questa parte!)
Alle comunali, sono arrivati al 58 % di votanti, alle regionali, oltre il 70%, ma qui si sa, le cose sono diverse.
La delusione però, è tanta.
Non tanto per i risultati, non entro nel merito, ma per lo sconforto e la rassegnazione che si leggeva sui visi dei cittadini alle urne, per l'insofferenza (non voglio pensare sia indifferenza, non con questi numeri, non ci credo) di chi non è venuto.
Non cambia mai nulla.
Qualunque cavolata, qualunque errore, sono sempre lì, sempre loro e non si può, mi spiace non si può, dire che la maggioranza li ha voluti.
Perchè il 48% di voti del 58 % di votanti significa UNO SU QUATTRO, non la metà più uno degli elettori.
E' vero, non è colpa degli eletti se un elettore su due o quasi non è andato alle urne. 
Anzi sì, è anche colpa loro.
Come di quelli che, in Parlamento, lasciano le aule vuote, come di quelli che ieri, mentre alcuni parlamenti esprimevano la propria opinione e spigavano le ragioni del loro voto, chiaccheravano e ridevano in gruppetti o sonnecchiavano sulle poltroncinie invece di ascoltare, quando erano lì, ovviamente (diretta RAI 2, era in discussione il progetto di riforma della legge elettorale e se non interessa loro neanche quello...)
Ed è anche colpa mia, nostra.
Perchè temo che tra tutti quelli NON seduti in Parlamento o assenti di fatti, ci sia anche qualcuno che, malauguratamente, devo aver votato, magari in passato o solo una volta nella vita, ma comunque...datemi una botta in testa, alle prossime elezioni, per favore.
L'immobilismo di questo Paese e l'apatia e rassegnazione dei cittadini mi fa paura.

Poi guardo il nano, nel suo pigiamino arancione invernale (ancora!) che tutto concentrato costruisce torri più alte di lui con il Lego Duplo, leggo insieme a lui, che sfoglia un libretto dopo l'altro e commenta felice le illustrazioni, canticchiamo "il leone si è addormentato e più non ruggirà, aiummauè, aiummauè..." (mi salvo da Peppa Pig, per ora, ma non da questo) e...
torno a sorridere e sperare,
torno a cercare di crescere un uomo,
sforzandomi con tutta me stessa di renderlo diverso da quei politici, locali e non, di cui sopra.
L'opposto andrebbe bene.

15 commenti:

  1. sono d'accordo. Anch'io ci provo. Per lui, per le persone che incontrerà e per me.
    Tieni duro, i periodi no prima o poi passano sempre e si spera che torni il sole!

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  2. è un periodo un pò difficile...la situazione politica non aiuta e si è + insofferenti su tante cose, ma il sorriso dei ns figli ci dà fiducia e per noi e sopratutto per loro che bisogna guardare avanti...

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    1. Ci provo.
      Il clima politico e sociale è proprio pesante, in alcuni giorni più che in altri.

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  3. il mantra del pupo in questi giorni è papà quanno tonna? quando sta con me e mammma quanno tonna? quando sta con la nonna. leggiamo tutte le sere gli stessi tre libri di peppa. corro per star sempre ferma, come alice dietro lo specchio! ecco.. sul resto... salto un turno!

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    1. Sul resto...hai già scritto molto (e ho avuto il piacere di leggere!).
      MI piace questa immagine del correre per stare ferma...rende bene l'idea!

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  4. Periodaccio, eh? Dai, tira un bel sospiro e pensa che come ogni cosa anche questo momento passerà.
    E si spera che il sole faccia capolino definitivamente, non solo per mezz'ora tra quattro ore di nubi o pioggia e altre quattro ore di nubi o pioggia!
    Il piccino di certo farà oi capriccetti, ma poi è lui che come tu scrivi ti regala un sorriso e una speranza, no? E allora goditelo sempre più che puoi!
    Un abbraccio, cara.

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    1. Eh, sì. Tutto è cambiato con lui ma basta per guardarlo per...sentir sciogliere le tensioni come neve al sole

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  5. capitano purtroppo giorni cosi'... pero' smettera' di piovere...giusto?

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    1. Giusto, giusto...io faccio la danza del sole, intanto, così, per sicurezza.

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  6. Politica a parte, i bimbi quando il tempo è così sclerano ancora più di noi.... anche io non so più dove sbattere la testa... la loro, di testa, la sbatterei più volentieri però! ahahah!

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    1. LO sai che mi sai sempre ridere??!
      E' vero, comunque, sono piuttosto metereopatici!

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  7. E' un'apatia che uccide più delle cose fatte al rovescio, ma non dobbiamo smettere di credere che cambiare si può, per lo meno per i nostri figli!!!

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  8. Anche io ho la clems che vuol stare semre in braccio :) e la situazione politica mi mette tanta angoscia, e poi adesso che vedo che quella maledetta legge elettorale non la vogliono proprio cambiare .... :(

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  9. Ci sono i periodi no, per fortuna poi passano. un abbraccio.

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