mercoledì 8 ottobre 2014

Alla ricerca di una nuova routine

Il mio ricciolino biondo alla materna fa progressi.

Piange ancora al mattino, però ora mi saluta dalla finestra in braccio alla maestra.
Certo, rimane uno strazio convincerlo a vestirsi e prepararsi, poichè sembra voler rallentare il tutto per rimandare l'inevitabile e, soprattutto, resta uno strazio sentire il suo abbraccio forte e dover dire basta alle sue richieste: "Ancora un bacino mamma. Ancora una carezza, ancora un abbraccio."
 Fosse per me, lo sbaciucchierei tutto il giorno!

Però poi va e gioca, felice. A fine giornata ammette persino di essersi divertito, pur precisando che preferirebbe comunque restare a casa con me o con i nonni, se proprio io devo lavorare.
Salvo poi volere i nonni quando io ci sono. Ma vabbè.

Non è passato neppure un mese dall'inizio della scuola e lunedì ci sarà già la seconda riunione.
Alle 17.30, ovviamente.
Sempre ovviamente, giovedì il nano uscirà prima per "riunione sindacale".

La scuola pubblica si paga cara, purtroppo, per lo meno in termini di orari, chiusure, scioperi e riunioni sindacali.
Nel nostro caso, per una peculiarità tutta regionale, le scuole materne ed elementari sono chiuse il mercoledì pomeriggio, ufficialmente per permettere alle maestre di seguire i corsi di aggiornamento.
Verò è che molte attività sportive nella zona sono strutturate al mercoledì pomeriggio, tenendo conto di questa peculiarità, ma il nano è ancora troppo piccolo per questo e poi, qualcuno lo dovrà comunque andare a portare e prendere.
Quindi, ancora una volta, sono costretta a ricorrere ai nonni, che aiutano con piacere, per fortuna.
Idem se ho impegni oltre le 17.15, visto che i bimbi sono fuori al massimo alle 17.30.
Per loro è già tanto, me ne rendo conto, però io ho dovuto accorciare la pausa pranzo, sacrificandola quando vado a correre, per recuperare e non pesare sempre e solo sui santi nonni.
Poi, ovvio, almeno un paio di giorni a settimana faccio tardi lo stesso.
Negli altri, la sensazione di aver ternminato la giornata lavorativa alle 17.15, nonostante il buio delle giornate autunnali, è impagabile.

Orari a parte, le maestre si stanno confermando molto in gamba, sono affettuose e accoglienti quanto basta, anche se il nano vive più che mai con il ciuccio in bocca e chiede di poter dormire vicino alla porta o alla finestra per avere più luce, dopo essersi portato a scuola il frontalino (ossia luce che si monta sulla testa, per andare in montagna) per una settimana e averlo tenuto sempre acceso per l'ora della nanna.

Insomma, gli vengono incontro con fermezza e gentilezza: lui apprezza e pian piano si adegua.

Ieri sono andati tutti a fare la spesa a piedi in un vicino piccolo supermercato e oggi hanno fatto colazione insieme all'asilo.
Piccoli, grandi insegnamenti.

E poi abbiamo ricominciato con la palestra di arrampicata, la stessa di sempre, che ha riaperto i battenti, dopo essersi ingrandita e arricchita di intrattenimenti per grandi e piccini.
Ora abbiamo anche le porte piccoline da calcio con il pallone di gomma piuma, la struttura per saltare, qualche attrezzo ginnico da palestra, il ping pong e tanto spazio in più, oltre a calcio balilla e pareti per scalare, ovviamente!!!
 E così, orgogliosamente, il nano "si allena", come dice lui!
I progressi, rispetto agli anni scorsi, sono enormi.
Sembra ieri che correva incerto sui tappetoni!


Un pò di magnesite, come i grandi, e...

 si riparte!!


Da sabato, ricomincia anche il corso di acquaticità.
Insomma, siamo quasi a pieno regime, anche se stento ad abituarmi.

Ah, il biondino a scuola ha anche imparato l'inglese: sa dire "Yes!!!"
E pensare che l'insegnamento della seconda lingua straniera (la prima è il francese) non è ufficialmente previsto!


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