lunedì 13 ottobre 2014

Senza ciuccio, no, non è che si stia bene!

Martedi' il nano, con una delle sue solite improvvise e imprevedibili decisioni, ha detto addio al ciuccio.
Sono andata a prenderlo a scuola al pomeriggio, ultima (ma a pari merito con un'altra) delle mamme (io, madre degenere e ritardataria già dopo un mese scarso di scuola!), e l'ho trovato con la maestra che leggeva, tranquillo e senza ciuccio.
Mi ha subito informata che Il ciuccio era rotto e che quindi lo aveva messo nell'armadietto, poi lo ha preso e ha dichiarato deciso di volerlo buttare.
La circostanza che fosse l'ultimo, che ormai i negozi fossero chiusi e che comunque ai bimbi grandi sia vietato per legge (????!!!) vendere altri ciucci, non lo ha fatto desistere.
E dire che da quando è entrato alla materna non se lo era più tolto di bocca, mentre prima lo usava solo per dormire e viaggiare in auto o per consolarsi in caso di cadute.
Io stessa, con la maestra e l'inserviente, abbiamo cercato di farlo ragionare e appurare se si trattasse di una decisione consapevole e definitiva e lui, come al solito, si è mostrato determinato.
La sera ha faticato un po' ad addormentarsi, ma è andata senza drammi. Dalla mattina dopo, invece, e' diventato nervoso, ribelle e irrascibile.
A scuola no, pare che venerdì abbia fatto il sonnellino senza proferire verbo.
A casa sembra indemoniato e mette a dura prova sia me che l'Alpmarito (che si salva con la scusa del lavoro, arghhh!!)
Venerdì ci abbiamo messo un'ora e trenta minuti di pianti e proteste ininterrotti (giuro!) per uscire di casa e l'ho consegnato alle maestre scalzo, senza neppure le calze.
O così o pomi', come diceva una nota pubblicità dei tempi antichi.
Sabato ha pianto per due ore, dico DUE, prima di addormentarsi sfinito e dopo non c'è stato verso di portarlo al corso di nuoto.
Ecco. Ora ditemi.
Questo insolito nervosismo, questa assurda ribellione, la circostanza che sembri caricato a molla e il fatto che abbia ricominciato a venire nel lettone, dopo che tutto era appena tornato alla normalità in seguito agli incubi post nserimento a scuola, possono dipendere dell'abbandono del ciuccio?
Perché io, sia chiaro, su questa decisione, che peraltro è stata sua, non torno più indietro, ma almeno vorrei capire.
E magari anche sentirmi dire che passerà presto ed è "normale", qualunque cosa possa significare questa espressione.

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