Scrivo in ritardo, a festeggiamenti finiti.
Scrivo dopo una lunga pausa, scrivo un pò di fretta, mentre sono già in ritardo nella preparazione della cena.
Scrivo perchè voglio che queste mie parole per voi rimangano, comunque, nero su bianco.
Scrivo perchè nella notte di San Giovanni, mentre nella città in cui siete nati esplodevano i fuochi d'artificio (ops, di dentifricio, come li chiamate voi) e a Gressoney bruciavano i falò e si tornava a brindare con i boccali di birra della Bierfest (finalmente!), voi avete compiuto 5 anni.
Non è facile crederci perchè questi cinque anni sono stati insieme eterni e rapidissimi.
Se penso al ricovero pre parto, ai tuoi primi giorni in TIN, Orsetto, al rientro a casa sola con te, Principessa, divisa tra un appartamento pieno di scatoloni ed un immobile ancora in via di ultimazione;
se penso che nel frattempo vostro fratello stava finendo il suo percorso alla scuola dell'infanzia ed il papà era occupatissimo al lavoro, lontano, come purtroppo spesso d'estate;
se penso al trasloco ed ai lavori da seguire, mentre facevo la spola tra le case, la vostra nonna e la TIN;
se penso ai primi mesi con voi ed il ricciolino, nel caldo dell'estate e poi nel freddo piovoso dell'inverno,
se penso che non avevate che sette mesi quando mi sono rotta il ginocchio e ho dovuto cavarmela e vi spostavo in giro per casa con la sedia con le ruote da scrivania,
se penso a quanto eravate piccoli piccoli ma forti e sani, allora, e a quanto siete magri magri ma forti e sani, ora,
se penso a come vi guardate, vi abbracciate, vi picchiate, giocate insieme, ridete e parlate continuamente, con noi e tra voi,
ecco, se penso a tutto questo e molto di più,
mi sembra davvero incredibile che siano passati cinque anni da quando vi ho messo al mondo.
Abbiamo festeggiato, decisamente in grande.
Con una torta al cioccolato ed una rosa e lilla.
Vi abbiamo portato alla vostra prima festa della birra, un battesimo da gressonari che vostro fratello ha potuto vivere più tempestivamente e che invece con voi è arrivato più tardi (ma in fondo, che importa ora?)
Avete giocato con i vostri amichetti, abbracciato le nonne, soffiato tante candeline e scartato tanti regali.
Perchè la vita va celebrata.
E se voi, con la vostra vitalità, lo fate ogni giorno, a volte anche a noi grande qualche volta serve farlo.
Tu Orsetto, così serio e concentrato, a volte. Così tenero e coccolone ma nello stesso tempo così amante dei tuoi spazi e cocciuto e testardo.
Tu, che ai dolci non sai resistere, mai.
Le tue scenate sono lunghe, i tuoi pianti insistenti, quando ti ci metti (per fortuna raramente), eppure quando ridi, hai quella risata di pancia, forte e profonda, che ci contagia tutti e ti fa ridere anche gli occhi.
Tu, sempre in movimento, che ami anche puzzle e lego e quando hai sonno, semplicemente, ci dai un bacio e vai a dormire.
Tu, che in montagna salti come i camosci e ti arrampichi come un geko.
Tu, che sai fare le somme e smonti tutti i giochi per capire come sono fatti.
La smetti di farti servire da tua sorella, pigrone? La stessa sorella a cui però porti lo zaino in montagna e che dichiari di essere pronto a proteggere perchè sei forte..
E tu Principessa, che passi lunghi minuti a pettinarti davanti allo specchio, mi fai impazzire con richieste di trecce e acconciature "da regina" che io non so ancora fare e indossi solo e sempre vestiti e gonne, oppure il completo da bici, senza vie di mezzo.
Fiori per due dalla nonna |
Tu, che ti lamenti perchè la divisa della squadra di calcio non ha la gonna e ci sgridi se ci prepriamo per andare ad una festa e non siamo abbastanza eleganti.
Tu, che sai già scrivere il tuo nome e cognome correttamente, ma anche quello dei tuoi fratelli e riconosci lettere e numeri al volo. Tu, che vorresti ti insegnassi già a leggere, mentre io freno e preferisco leggerti le storie di principesse ed eroine che ami ad alta voce.
Tu, che spesso vieni a trovarmi nel lettone, mi riempi di baci e di complimenti.
Tu, così disponibile con il tuo fratellino e sensibile al suo umore, che vai a scuola ed al centro estivo sempre volentieri e con il sorriso e se a casa non ci sono i tuoi fratelli ti senti persa.
Tu che non parli, urli sempre con il tuo tono alto e squillante. Tu che non cammini, corri.
Tu, che mangi salato anche a colazione.
Tu, che balli e canti sempre, con il sorriso negli occhi e in viso ma quando è ora di scarpinare in montagna ti lamenti incessantemente per la noia.
Voi due, siete gioia e fatica, risate e sgridate, legame e litigi, complicità e qualche dispetto.
Voi due, vita.
Auguri bimbi miei.
Vi auguro di continuare la vostra vita di amicizie, affetti, legame fraterno, allegria, gioia di vivere, voglia di sognare e sperimentare ma con radici salde ed una famiglia in cui rifugiarvi all'occorrenza.
Siate come siete e ciò che sentite e desiderate essere, sempre.
Voi, circa quattro anni fa |