Con questo post, continua la serie "piccoli esperimenti con i bambini" (qui, il ghiaccio, qui il proiettore di ombre).
Con questo post, continua la serie "piccoli esperimenti con i bambini" (qui, il ghiaccio, qui il proiettore di ombre).
Per questo venerdì del libro, un consiglio di lettura per bambini dai 7 anni che arriva direttamente dal ricciolino.
La recensione, infatti, ha deciso di scriverla lui, dal momento che si deve esercitare con l'italiano (l'ortografia infatti ha richiesto qualche correzione) e l'uso del pc.
"Il giornalino di Gian Burrasca"
"Ciao oggi vi vorrei parlare di un libro: "Il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba.
Il giornalino di Gian Burrasca parla di un bambino a cui succedono delle avventure fantastiche ma anche lui fa degli scherzi molto divertenti, proprio come le avventure che gli succedono. E lui Gian Burrasca ogni sera scrive in prima persona le sue avventure, i dispetti che ha fatto, le punizioni che ha subito o che dovrà subire e anche qualche volta racconta pure i suoi piani per la fuga e gli scherzi che progetta per i giorni seguenti.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo ed è super divertente perchè a Gian Burrasca capitano avventure che fanno ridere, tranne le prime pagine del romanzo, che ho trovate noiose perchè il protagonista si descrive e descrive la sua famiglia.
L'autore non usa termini difficili e quindi leggerlo non è faticoso anche se ha 397 pagine.
Io l'ho letto la prima volta a 7 anni e mezzo e lo rileggo spesso con piacere.
La morale della storia secono me è: "Chi la fa, se la aspetti" e se disubbidisci troppo ai genitori e fai troppi scherzi a tutti, anche agli animali, come Gian Burrasca, poi finisci in collegio.
La mia versione del libro, integrale, ha un'introduzione di Dario Fo e le illustrazioni di Federico Maggioni.
Appartiene alla collana "I classici del Battello a Vapore".
Conoscete questo classico per l'infanzia? Lo avete letto da ragazzi? E proposto ai vostri figli?
Il ricciolino ora aspetta i vostri commenti, se vi va.
"Una ragazza in cima" di Francesca Brunetti,
ed. Sinnos, 2017, pag. 93
Questo libro narra, con parole semplici e adatta ai bambini, la storia della contessa francese Henriette d'Angeville e della sua passione per l'alpinismo e della sua ascensione del Monte Bianco, il 2 settembre 1838.
Una salita entrata nella storia, perchè Henriette fu la prima donna a salire il Bianco da sola, dal momento che Marie Paradis, cameriera di Chamonix senza alcuna esperienza di alpinismo, trent'anni prima, era stata portata a spalle o trascinata dagli altri membri della spedizione per buona parte del tragitto, fino alla sommità del Monte Bianco.
Ciò che rende interessante la storia non è solo la straordinarietà dell'impresa, all'epoca, per una donna, ma anche la descrizione delle modalità di salita, dall'equipaggiamento, all'abbigliamento ed al numero di guide e portatori, alle impressioni di fatica registrate dalla stessa Henriette sui suoi taccuini durante la salita.
Il ricciolino, che di escursioni con noi, seppur non ancora in ghiacciaio, ne ha fatte molte e ci sente spesso parlare delle gite a 4000 mt di quando ancora non eravamo genitori, si è stupito di tutto, anche a confronto con il nostro zaino da pochi litri di capienza ed il nostro abbigliamento abituale.
Insomma, la lettura è consigliata, sia per rafforzare nei bambini il concetto della parità di genere, sia per interesse storico, sia per i piccoli amanti della montagna.
Peraltro il libro fa parte della collana "Ad alta leggibilità", con il font "leggimi" e impostazioni grafiche e redazionali specifiche che dovrebbero renderlo, appunto, facilmente fruibile.
Con questo post, partecipo al consueto appuntamento con il venerdì del libro ideato da Paola.
"Le orme di papà" di Lorenzo Farina,
illustrazioni di Eleonora Pace, Ed. Il Ciliegio, 2019
E' la vigilia di Natale, è sera tardi e infuria una tormenta di neve.
Arturo, che aveva tanto atteso il Natale, aspetta che torni a casa il suo papà, per cenare con lui e la sua mamma, che ha preparato tutto.
Il nasino schiacciato contro la finestra, con il caldo del caminetto acceso a rincuorarlo e la sua mamma che sonnecchia sul divano, Arturo scrive a Gesu' Bambino, perchè faccia tornare presto suo padre.
E ricorda i momenti felici vissuti con lui e la mamma: le capriole nel prato, il gioco di indovinare le nuvole, le risate agli scherzi...
Il tempo si srotola lento ma, alla fine, delle orme sulla neve fresca e un rumore alla porta, fanno evaporarela preoccupazione: è arrivato papà, la gioia è completa.
Il libro è dedicato "A quanti, gradi e piccoli, vivono il tempo dell'attesa" ed è davvero una storia di attesa, piena di poesia e delicatezza.
Indicato dai tre/quattro anni.
Con questo post partecipo al consueto appuntamento del venerdi' del libro ideato da Paola
Con questo post, continua la serie "piccoli esperimenti con i bambini".
E siamo di nuovo a venerdì, tempo di consigli di lettura con l'appuntamento ideato da Paola, il venerdì del libro.
Oggi il ricciolino vorrebbe consigliarvi due libri.
Entrambi di Roddy Doyle, scrittore irlandese che io amo fin dai tempi del suo - se non erro - primo romanzo per adulti "Paddy Clarke ah ah ah ! ", del 1993.
A noi sono piaciuti entrambi perchè ci hanno regalato molte risate, con due storie originali e personaggi molto simpatici, tra cui appunto Rover, presente in entrambi i libri, un cane velocissimo e che parla, ma solo con alcuni bambini.
Ma ci sono anche Kayla e Victoria, due bimbette piccolissime ma molto abili, una con le acrobazie (forse perchè ha una mamma alpinista e amante degli sport estremi che si allena in casa nella tromba delle scale e due fratelli maschi?) e l'altra a parlare (dice solo "A-bah" ma in modo così espressivo e diverso ogni volta che tutti comprendono intere frasi...e poi ha idee geniali), il signor Mack - che di mestiere fa l'assaggiatore di biscotti e di crackers, ma questi ultimi li odia perchè sono noiosissimi, non fanno che parlare di banalità - e, ne "Il trattamento Ridarelli" ci sono appunto i "Ridarelli", minuscoli e camaleontici difensori dei bambini maltrattati dai genitori (si fa per dire, visto che per "maltrattamento " si intende anche costringere a mangiare l'odiato minestrone) e....la cacca, naturalmente.
Con salti temporali, improbabili capitoli "non capitoli"e simpatiche digressioni.
Insomma, per capire cosa intendo non resta che leggerli!
Per questo venerdì del libro, dopo la mia personale classifica del 2020, ecco un consiglio di lettura per bambini dagli 8 anni:
2020
Eppure, per me, ciò non ha significato più letture ma meno letture.
Eh già, perchè stare in casa con tre bambini, tra dad (o meglio "CAD - compiti a distanza"), lavoro, preoccupazioni, pasti e giochi, ha limato ulteriormente il tempo libero.
E poi ho letto tantissimo ad alta voce ma libri per bambini, piccoli e più grandicelli!
Ecco, comunque, la mia personale e particolare classifica dei 34 libri "miei" letti nell'anno: