Per il consueto appuntamento con il venerdì del libro di Paola, questa settimana vi consiglio:
"Cambiare l'acqua ai fiori" di Valèrie Perrin,
Si tratta di un romanzo che mi ha conquistato, a cominciare dalle brevi frasi introduttive all'inizio di ogni capitolo.
La storia narrata è tutt'altro che allegra, eppure il racconto è un inno alla vita, alla speranza, alla ricerca della bellezza e di relazioni di affetto.
Protagonista è Violette, una giovane donna orfana, che si sposa per amore e per fuggire dalla solitudine e poi si trova intrappolata in una relazione arida che, seppur pinderettamente, le porterà via anche l'affetto più grande.
"...Così ad ottobre ho baldanzolamente vangato il mio lotto e l'ho ricoperto di letame. Durante l'inverno ho fatto le piantine in vasetti di yogurt vuoti. Zucca, basilico, peperoni, melanzante, pomodori, zucchine. Pensavo in grande, avevo ambizioni per le mie verdure. In primavero ho messo a dimora le piantine. Ho fatto come era scritto nei manuali di giardinaggio, ho lavorato con la testa e non col cuore, senza tenere conto della luna, del gelo, della pioggia, del sole. Ho perfino seminato carote e patate, direttamente in terra. Ogni tano passavo a innaffiare, ma più che altro, contavo sulla pioggia.
Naturalmente non è cresciuto niente. Non avevo capito che bisoggnava passare le giornate nell'orto perchè la magia si operasse. Non avevo capito che ogni giorno bisogna togliere le erbacce, che crescono accanto agli ortaggi, altrimenti si bevono tutta l'acqua, si prendono la vita."
Eppure Violette nella sua immensa sofferenza continua a vivere e intrecciare rapporti positivi, aiutata da incontri fortunati (ammesso che sia fortuna e non piuttosto il nostro approccio mentale, a porre sul nostro cammino le persone giuste) a non perdere il gusto di assaporare cio' che di buono la quotidianità ha da offrire.
Una storia tragica che è un intrecciarsi di storie di amore in senso lato, fino ad un finale pieno di speranza.
Non posso e non voglio raccontare di più, per non rovinare il gusto della lettura.
Vi basti sapere che la scrittura è delicata ma incisiva ed io ve lo consiglio.
p.s. Alcuni sostengono che la protagonista somigli un po' allla Renèe di "L'eleganza del riccio". A me è piaciuto molto di più questa storia e questa protagonista e non ci ho visto molte somiglianze, se non la sensibilità di scrittura che trovo spesso negli autori francesi.
Letto questa estate e mi è piaciuto tantissimo. Ho letto anche l'eleganza del riccio e condivido la tua opinione. Buona settimana!
RispondiEliminaAdorato! Ora attendo di leggere il suo ultimo romanzo...
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