venerdì 28 novembre 2014

Una maggiore consapevolezza

"Il secondo momento migliore" di Valentina Camerini

pag. 274, ed. Feltrinelli - Narrativa, Euro 16,00

 


Avevo visto questo romanzo per la prima volta in una fantastica osteria - libreria di Biella.
La copertina ed il breve sunto mi avevano messo curiosità.
Poi mi è capitato di leggere recensioni qua e là sul web ed allora l'ho inserito nella mia lista di libri da comperare/ farmi regalare/ chiedere in prestito in biblioteca.

La scorsa settimana, casualmente, facendo un giro in una delle biblioteche della Regione, l'ho scorto tra le "novità" (si fa per dire, stante il taglio di fondi alle biblioteche, ora tra le novità sono costretti ad inserire libri del 2011. Questo però, è un altro discorso che ha a che fare con la politica fallimentare di questo governo e di quelli precedenti e con il baratro in cui sprofondiamo sempre più, tra tagli ai servizi, nuove tasse ed imposte e aumento di aliquote su tutto e tutti).

Capirete, dunque, che le mie aspettative erano elevate. Il romanzo non le ha deluse.

La storia in se' non è particolarmente avvincente ne' originale.
Anche uno dei protagonisti, Alberto, e la sua famiglia, sono "normali".
Eppure l'amicizia tra Alberto e Bronson, narrata nei suoi alti e bassi, nelle sue luci e nelle sue ombre, colpisce e fa riflettere.
Ancora di più colpisce Bronson e la sua filosofia di vita, nonché il suo modo di proteggere l'amico, apparentemente più forte ed invece più fragile di lui.
Di più non posso raccontare, perché altrimenti rovinerei la lettura, altamente consigliata.

Vi dico solo una cosa: ciò che Bronson spiega ad Alberto e che può essere riassunto in poche frasi e' esattamente ciò che io ho compreso (o forse ri-compreso e questa volta, spero, immagazzinato) dalla mia amica F.

Perché è ciò  lei e M. ci hanno spiegato, seppur con diverse parole, un pomeriggio di inverno, quando ormai la malattia era conclamata e loro avevano avuto il tempo di riflettere sulle sue conseguenze.
Ciò che lui mi ha ripetuto dopo che lei ci ha lasciato.
Ciò che spero di non dimenticare più, nella frenesia della quotidianità e della routine.
Ciò che ha cambiato, anche se forse impercettibilmente, all'esterno, il mio modo di vedere la vita e le mie scelte e continua a farlo, lavorando dal di dentro.
Ciò che da sempre mi fa pensare che ogni vita umana sia preziosa ed insostituibile.

Una maggiore consapevolezza della precarietà dell'esistenza e del suo infinito valore.

"Alberto, noi siamo un miracolo. Abbiamo vinto la lotteria della vita, nascendo proprio noi dalle centinaia di migliaia di ovuli e spermatozoi possibili, siamo un paradosso statistico comparso contro ogni logica e previsione su questo minuscolo pianeta sparso in un universo di nulla in espansione. Alla luce di ciò, come possiamo sprecare il nostro tempo decidendo che la priorità è un debito con la banca, una cucina nuova, la macchina, andare a cena con gente che non ci piace, passare il sabato pomeriggio a comprare oggetti di plastica colorata, riempire armadi di cose per le quali perderemo subito interesse? Non resterà nulla di questo, dopo. Non ne resterà traccia, nei nostri ricordi, Apriremo gli occhi un giorno, appena prima di chiuderli per sempre, rendendoci conto di non avere vissuto." (pag. 270).

Con questo post partecipo al Venerdi del Libro di Paola, alias Home Made Mamma.

giovedì 27 novembre 2014

Mamma avvocato in cucina: gnocchi alla romana!!!

GNOCCHI ALLA ROMANA

La scorsa domenica io ed il ricciolino di casa ci siamo cimentati in una ricetta della Nonna bis che ci piace veramente tanto: gnocchi alla romana!!!

Ingredienti:

2 litri di latte
250 gr di semolino
4 uova, di cui 3 intere e 1 solo rosso

Bollire il latte, salandolo, fino a quando non fa la pellicina.
Aggiungere adagio il semolino, mescolando a fuoco fisso, per 1/4 d'ora, fino a che non acquista consistenza.

Attezione: il latte esce in un attimo dalla pentola!!!
 Poi, spento il fuoco, aggiungere le uova e mescolare bene.


Versare il composto su una teglia, in uno strato uniforme.


Lasciarlo raffreddare.
Quando è freddo (io ho messo direttamente la teglia in balcone e il freddo di novembre ha fatto il resto in mezz'ora!) tagliare i tondi con un bicchiere bagnato (così non si attaccano ai bordi) e disporli sulla teglia, grattugiando i sopra il parmigiano ed aggiungendo, ad ogni strato, scaglie di burro, distribuite qua e là.
Questa è sicuramente la parte che piace di più al nano!!!


Infornare a 140 gradi per circa 1 ora e poi, un quarto d'ora prima di servire, alzare la temperatura per finire la cottura e dorare gli gnocchi.


Ed ecco il risultato!!!!




Il ricciolino biondo ne ha mangiato un bel piattone, aggiungedovi ancora una grattata di parmigiano fresco!!!

mercoledì 26 novembre 2014

Lavoretti con forbici e colla

Non siamo ancora entrati nel clima natalizio e proprio la voglia di mettersi a creare per Natale non mi è ancora venuta, anche se sto raccogliendo in rete un mare di idee.

In compenso, nei pomeriggi, tra l'uscita dalla materna e la cena e questa estate, anche noi ogni tanto ci siamo dati da fare, compatibilmente con le abilità del nano treenne e le mie, poco superiori!






Un semplice collage libero per sviluppare la manualità.

Segnalibro giraffoso per fare come i grandi! (Ritagliato e incollato su cartoncino. Lo abbiamo scaricato da qualche blog, ma ammetto che non ricordo più quale, sorry!! Errata corrige: l'artefice è Mammager!)

Ed infine, una tabella per imparare i giorni della settimana e fare il conto alla rovescia fino al fine settimana!
In questo caso, abbiamo riadattato la bellissima idea di Paola, dal cui blog abbiamo potuto scaricare il materiale gratuitamente.
Il ricciolino ci ha infatti spiegato che a scuola fanno i capo classe a turno ed uno dei compiti è prorpio quello di segnare su un tabellone il tempo atmosferico del giorno ed il giorno della settimana, oltre a guidare le file e distribuire la merenda di frutta della mattina
Inutile aggiungere che fare il capo classe gli piace un sacco!


L'attività in sè lo ha tenuto occupato giusto un'oretta, divisa in due giorni, e non ha aiutato nel farlo alzare dal letto al mattino (e se non ci resce la prospettiva di fare il "capo casa" , non so più cosa inventarmi), però alla fine mi pare venuta abbastanza bene e ci siamo divertiti!




lunedì 24 novembre 2014

Questo autunno..di corsa, auto, zucche, colori, trattori e regali

Questo autunno la mia auto, fedele ma a dir poco anzianotta, si è guastata.
Non improvvisamente, eh, ha iniziato a fischiare e gemere, in un crescendo progressivo, per tre settimane.
Tanto mi ci è voluto per capire che: 1) era grave; 2) non passava da sè (ci spero sempre); 3) rischiavo di rimanere a piedi da un minuto all'altro.
Per portarla dal meccanico, ovviamente mentre l'Alpmarito era in trasferta, ho dovuto chiedere aiuto ai suoceri, al cognato, alla collega di studio e ad un'altra mamma, oltre che al treno regionale.
Giusto il tempo di accorgersi che l'auto, nel posto in cui vivo, è ESSENZIALE, e mi è stata restituita, riparata, anche se con un discreto costo (ma poteva essere molto peggio).
Per la cronaca: se non l'avessi portata, lo stop definitivo non sarebbe arrivato a giorni o ore, ma a minuti...avevo letteralmente sbriciolato i ferodi della frizione...il meccanico me li ha pure mostrati!!!


Questo autunno, ho fatto la mia prima gara di corsa: 12 km, più di 500 mt di dislivello positivo, giornata fredda ed uggiosa.
Non sono arrivata ultima e sono arrivata intera. Ho pure fatto i primi 11 km in meno di un'ora.
Peccato che abbia dovuto camminare l'ultimo, perchè era una rampa unica ed io ero sfatta.
La foto che mi hanno fatta (il fotografo della manifestazione), non l'ho ordinata: faccio pena!
Il nano e l'Alpmarito sono arrivati in ritardo, quando ero già arrivata, quindi non ho foto fatte da loro, nè ne ho potute scattare al pettorale o prima della partenza.
Comunque ho imparato, nell'ordine:
a) alle gare autunnali, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
b) alle gare di 12 km  in salita, partecipano solo i fissati, quindi quelli che vanno forte;
c) nei casi a) e b) è molto probabile fare una figuraccia;
d) dove vivo io, forse a causa dell'elevata presenza di montagne e colline, chi corre regolarmente corre molto forte, anche se non sembra, quindi vedasi punto c);
e) senza amici (e io non ne ho che corrono) e senza musica, la gara in sè è un mortorio, però quando arrivi alla fine, la soddisfazione è più grande che in un semplice allenamento;
f) il pacco gara di beni mangerecci è sempre apprezzato.

Questo autunno ho comprato una zucca verde ma non sono riuscita a farci una faccetta, sia perchè sono arrivata in ritardo su Halloween, sia perchè era decisamente troppo dura.






Però era buona ed il nano si è divertito un mondo a vedere tre generazioni di donne ed il papà che faticavano con questa "palla verde e arancione".

Questo autunno, per i Santi, la mia nonnina mi ha preparato di nuovo la zuppa di cavoli.
E io di questo le sono infinitamente grata.



 Se fate i bravi e la nonna mi cede il diritto d'autore, magari vi metto pure la ricetta, un giorno di questi.

Questo autunno il nano ha fatto il giro della piazza del paese guidando un trattore, insieme allo zio.

Mentre io fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'ora del mio biondino.


E mi tornava in mente la canzone di Guccini, quella che fa: "Un vecchio e un bambino si preser per mano ...", ma nella versione dei Nomadi, 
mentre fotografavo la magia dei colori della terra e dei suoi frutti, oltre ai riccioli d'oro del mio bambino.







 



Questo autunno, il nano ha ricevuto un regalo di compleanno un pò diverso dal solito, che lo ha conquistato, arricchendo la nostra casa di  altro colore, che non basta mai.



Ne ho bisogno, che siano pastello o super vivaci.





Ah, dimenticavo: questo autunno sono finalmente riuscita a mettere una sorta di menù al mio blog, come vedete dalle "linguette" in alto, sotto l'intestazione. Cosa ne dite?

venerdì 21 novembre 2014

Non voglio lavarmi le mani!! Preferisco contare...o rubare la minestra degli orsetti!!!

Anche questo venerdi, libri per bambini (non perché io abbia smesso di leggere. Al contrario, sto leggendo troppi libri contemporaneamente e quindi non ne ho ancora finito uno!)

Il primo, e' una storia classica, quella di "Riccioli D'Oro e i tre orsi", però illustrata da Valeri Gorbachev.
Lo abbiamo preso in biblioteca, visto che la stessa illustratrice aveva fatto innamorare mio figlio del libro "Voglio le coccole", bellissimo.
La storia ha un finale molto crudo (la birbante bambina si perde nel bosco e nessuno ne ha più notizia): vero che Riccioli d'Oro risulta immediatamente antipatica, però in altre versioni il finale è un po' edulcorato, con il piccolo Orso che fa amicizia con lei o comunque con una bella sgridata e la bambina che promette di comportarsi bene. Qui no.
Le illustrazioni, comunque, sono bellissime ed al nano e' piaciuto molto.



***
La seconda proposta è un albo simpaticissimo per spiegare ai bambini l'importanza di lavarsi le mani:
"Non voglio lavarmi le mani" di Tony Ross




Una simpaticissima principessa, molto lontana dagli stereotipi, come la sua mamma Regina ed il suo papà Re, non riesce a capire il motivo per cuile viene continuamente richiesto di lavarsi le mani: in 
fondo, ha solo giocato nel fango, fatto la pipì e accarezzato animali....perché non può mangiarsi una fetta di torta in tutta tranquillità?

Quando, sotto minaccia di terribili germi, si adegua..scopre che non sempre gli adulti razzolano bene come predicano!!!

Consigliato, anche solo per questa insolita Regina in versione casalinga disperata!!!
***
Per finire, un libro in francese dal formato insolito, dai colori vivaci e bei disegni, per imparare a contare in compagnia degli animali.

"1, 2,3...p'tits chiens"


giovedì 20 novembre 2014

Mamma avvocato in cucina: crostata alle ciliegie

Per la festa di compleanno del nano, mi sono lanciata nella preparazione di una crostata, oltre che della torta al cioccolato.

Devo ammettere che speravo che la pasta frolla si potesse comprare già fatta, un po' come la sfoglia, ma dove aver girato tre supermercati e chiesto ad una scandalizzata commessa....mi sono rassegnata!
Lo so, l'ammissione non mi fa onore, ma è la verità!

In ogni caso, il risultato è stato superiore alle mie aspettative.
Per la pasta frolla, ho usato questi ingredienti:

5 tuorli di uova SODE 
200 gr di farina
200 gr di burro a temperatura ambiente
175 gr di fecola di patate
125 gr di zucchero a velo

Per la preparazione, mi sono attenuta scrupolosamente ai dettami del cuoco del nido, perché e' identica alla pasta frolla per i biscotti di cui mi aveva dato la ricetta!!!

E poi, naturalmente, ho aggiunto l'ingrediente magico: la marmellata di ciliegie fatta in casa da mia madre...buonissima!!!

Ecco il risultato, prima e dopo la cottura, in forno a 160/170 gradi (il mio non ha gradi intermedi tra 160 e 180), per circa un'ora  (circa un quarto d'ora in meno se avete un forno ventilato e che non disperde calore dia lati, come il mio!!!).

Prima....

 Dopo...
Dopo...

Se volete che la pasta frolla si dori un po', spennelatela con un po' di rosso d'uovo.


Certo, avrei potuto anche guarnirla con le striscioline ma...sinceramente dopo la torta al cioccolato e la pasta frolla con il nano ero distrutta!!!!E mi aspettavano ancora i panini, le focaccia ecc.

In ogni caso, a me è sembrata morbida, super friabile (un pò difficile tagliare le fette, in effetti) e non troppo dolce..missione compiuta!

È questa è la versione romantica, per accogliere l'Alpmarito al suo ritorno, questa sera.