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mercoledì 13 gennaio 2021

I libri del 2020


2020
anno di pandemia e lunghe giornate in casa.

Eppure, per me, ciò non ha significato più letture ma meno letture.

Eh già, perchè stare in casa con tre bambini, tra dad (o meglio "CAD - compiti a distanza"), lavoro, preoccupazioni, pasti e giochi, ha limato ulteriormente il tempo libero.

E poi ho letto tantissimo ad alta voce ma libri per bambini, piccoli e più grandicelli!

Ecco, comunque, la mia personale e particolare classifica dei 34 libri "miei" letti nell'anno:

  • Il premio “trama più divertente ed originale” a "Un anno alla grande" di Roddy Doyle;
  • come "romanzo più dissacrante”, senza alcun dubbio, "La lista degli stronzi" del per me immancabile Jhon Niven (ne ho scritto qui);

  • tra le graphic novel, che ogni tanto leggo, quello che è un vero e proprio saggio sulla condizione femminile attuale, "Bastava chiedere!" di Emma (recensito qui);

  • il riconoscimento "autore più pazzo" (si fa per dire, ovviamente) va a Janet Evanovich, con i suoi polizieschi divertenti "Batti il cinque" e "Otto volante";
  • il premio “interesse storico” lo assegno a pari merito a “La vita moderna" di Susan Vreeland, storia romanzata della creazione di uno dei dipinti più significative del pittore Pierre-Auguste Renoir, "Il pranzo dei canottieri". Una immersione nello spirito e nell'atmosfera di una Parigi di altri tempi, che mi ha incantata; e "Lungo petale di mare" di Isabel Allende, in un romanzo sulla dittatura venezuelana e la guerra in Spagna che segue due generazioni e mi è piaciuto quanto l'indimenticabile "La casa degli spiriti";


  • "miglior thriller" a "Detonator" di uno dei miei scrittori preferiti, Andy McNab, ma come miglior "legal thriller" Jhon Grisham non sbaglia con "L'avvocato degli innocenti";
  • tra i gialli, "Pista nera" di Antonio Manzini ma più per l'ambientazione, nella bella Val d'Ayas in versione invernale, che per la trama;
  • il premio "libri per bambini/ragazzi belli anche per gli adulti" va senza dubbio a "Rover salva il Natale" di Roddy Doyle, da leggere con i propri figli, per sorridere insieme;
  • il premio “commozione portami via” va a Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin (qui, quel che ne ho scritto);
  • il riconoscimento speciale nella categoria "il trionfo dei sentimenti" a "La casa sul fiume" di Lena Manta, una storia di una famiglia di donne che mi ha stregato e commosso;


  • coppa “romanzo classico da non perdere” senza dubbio ad “L'alchimista” di Paulo Coelho, che non ho capito neppure se mi sia piaciuto o no ma penso sia da leggere;
  • medaglia “libri sulla maternità/paternità” a “Gustavo senza coccole” del bravissimo Alberto Pellai;
  • tra i libri “leggeri eppure che meritano” vincono “Solo Floradi Stefania Bertola, la scrittrice torinese che non mi delude davvero mai e mi regala ore di diletto e "Uno più uno" di Jojo Mayes;
  • "il miglior romanzo di una serie/saga", quest'anno è per "Aria di novità" di Carmen Korn. Peccato solo che io abbia iniziato dal finale di questa trilogia che segue quattro amiche, dall'adolescenza alla vecchiaia nella Germania del '900, attraverso gli anni'20, la guerra e la divisione Est/Ovest. Ora devo assolutamente procurarmi i due volumi precedenti;

  • il premio “non so in che categoria collocarlo ma mi è piaciuto molto” : L'enigma della camera 622" di Joel Dicker;
  • per "miglior biografia/autobiografia" non ho dubbi: "Ufficio salti mortali" di Enrico Morello, di un collega avvocato torinese purtroppo prematuramente scomparso;

  • tra i saggi e manuali, il posto d’onore a: “Il cuore dello yogadi T.K.V. Desikachar, che sicuramente conosce chiunque si sia avvicinato allo yoga ed alla sua filosofia;

  • infine, tra "i romanzi d'amore che non saranno capolavori ma fanno bene al cuore", "Una boccata d'aria fresca" di Katie Fforde e "Ti ricordi di me?" di Sophie Kinsella;

sabato 5 agosto 2017

Le letture di Mamma Avvocato: Il caso Fitzegerald

“Il caso Fitzgerald” di John Grisham
Ed. Mondadori, giugno 2017, pag. 273

Grisham è una certezza, per me.
Amo i suoi legal thriller, a partire dagli indimenticabili “Il Cliente” ed “Il socio”, però ho apprezzato anche i romanzi ambientati lontano dalle aule di tribunale, come “La casa dipinta” ed il primo libro della serie dedicata ai ragazzi.
Per questo motivo, quando vedo un suo nuovo scritto, non me lo lascio sfuggire.


Questa volta la storia, estranea all’ambito giudiziario,  ruota intorno ad un clamoroso furto di manoscritti ed al commercio delle prime edizioni autografate di famosi scrittori americani e vede coinvolti una giovane scrittrice a corto di ispirazione, cinque ladri professionisti, un libraio affascinante dalla morale discutibile, con la moglie parigina e una scaltra investigatrice, in un romanzo dallo stile asciutto ed incalzante tipico di Grisham che si legge piacevolmente e che certamente non annoia, ambientato sulle rive dell’oceano, in una comunità di artisti della penna stravagante e variegata.
Non manca uno sguardo acuto ed ironico verso l’editoria, i gusti del pubblico  e le strategie commerciali, che non sempre premiano i “buoni” scrittori.
Per gli amanti della suspense e/o del mondo dell’editoria e/o di questo autore.

È questo il mio consiglio di lettura per il venerdì del libro di Paola, anche se…è già sabato!


venerdì 19 giugno 2015

Le mie letture: "I segreti di Gray Mountain"

"I segreti di Gray Mountain" di John Grisham, pag. 380, Mondadori editore, Euro 23,00

Forse per deformazione professionale, forse perché rispetto ai gialli c'è suspense e tensione ma pochi morti e meno dettaglia macabri, a me piacciono molto i legal thriller.
Quelli di Jonh Grisham in primis.
In questo caso, la protagonista è Samantha, una giovane e brillante professionista, figlia d'arte, che lavora in un Big Law, uno di quei grossi studi legali in cui i professionisti sono solo numeri al servizio di grandi multinazionali e più che discutere nelle aule giudiziarie, si redigono contratti, passando sopra a tutto e tutti.
Poi arriva la recentissima crisi dei mercati finanziari e Samantha viene licenziata da un giorno all'altro e invitata a fare volontariato in una qualunque associazione legale di organizzazioni no profit degli Stati Uniti.
Perché in America non esiste il patrocinio a spese dello Stato e chi è povero non ha mezzi per difendersi in Tribunale o per far valere le proprie ragioni e non può che affidarsi a legali pro bono che fanno volontariato.
Il salto da Washington e New York alla Virginia ed al monti Appalacchi non è facile, eppure proprio lì' , scoprendo lo sfruttamento delle miniere da parte di grandi industrie del carbone, con un sistema di disboscamento a tappeto e taglio delle cime delle montagne, con relativo devastamento irreversibile dell'ambiente, che purtroppo è una triste realtà.
Si troverà a lavorare con un altro genere di clienti e colleghi, con persone vere alle prese con problemi reali e pressanti, si troverà a volare,fare escursioni e affrontare da vicino più morti e il dolore di una malattia devastante, si troverà a mettere in discussione le proprie scelte personali e professionali e la propria famiglia.
Il romanzo cattura, così come le figure che ruotano intorno alla protagonista e Samantha stessa, anche se a me non è riuscita simpatica neppure a fine libro.
La giustizia trionferà? Come nella vita reale, purtroppo, solo in parte.
Da leggere, se amate il genere o anche solo per scoprire questo modo di sfruttare la natura devastandola che io ancora non conoscevo, per capire cosa c'è dietro il consumo dei combustibili fossili, quante vite umane e animali stiamo calpestando e quante montagne stiamo distruggendo, e riflettere, che non guasta mai.
Con questo suggerimento di lettura, partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma.


venerdì 27 giugno 2014

Il Grisham che non delude

" L'ombra del sicomoro" di John Grisham, ed. Mondadori, pag. 535.

Con questo romanzo, Grisham non delude.
Un processo appassionante, ambientato a Ford Country, Missisipi, nel profondo Sud ancora diviso dal razzismo anche nel 1988, un'eredità contesa, vecchi rancori e radici da svelare, tanti avvocati, un giudice "vecchio stampo", un legale appassionato, praticanti, galoppini e colleghi ubriaconi.
In compagnia del testatore, un anziano enigmatico e dalla scorza dura, Seth Hubbard, dei suoi falsi e fastidiosi figli, del giudice Rublen V.Atlee, di Lucien, Lettie Lang, Portia e, naturalmente, di Jack Brigance, le 535 pagine del romanzo volano.
A patto che vi piacciano processi, giurie e l'America degli anni 80!
Con questo post, un po' frettoloso, partecipo al venerdì del libro di Home Made Mamma.
Non è che non abbia più nulla da scrivere e raccontare, anzi. E' solo che sono giorni un po' frenetici ma se avrete la pazienza di attendere (prima di dimenticarvi di me e questo blog) vi aggiornerò presto sulla festa del nido del nano, su corsi di primo soccorso, giri in elicottero, passeggiate da turista in Piemonte e Valle D' Aosta, parenti in visita e molto altro!!!