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mercoledì 10 luglio 2019

Togliamo il pannolino! Consigli su come organizzarsi e la mia esperienza


Quando un bambino compie i due anni, prima o poi tutti i genitori si trovano ad affrontare la fatidica sfida dello...."spannolinamento"!
Una tappa nel cammino della crescita e dell'autonomia importante, che però  è quasi sempre vissuta con un certo timore.

D'altro canto, diciamocelo, a chi piace l'idea di lavare indumenti e pavimenti (e spesso anche lenzuola, peluche ed oggetti vari) sporchi di cacca e pipì, magari più volte al giorno?!?

Per praticità, lo si fa preferibilmente in primavera o estate, però io posso garantirvi per esperienza diretta che si sopravvive anche se si affronta lo spannolinamento in pieno inverno nevoso !

Era pronto e lo abbiamo assecondato abbiamo dovuto assecondarlo, a casa ed al nido.
In un paio di settimane, l'abitudine a fare a meno del pannolino durante il giorno era consolidata e la tappa superata.
Siccome, tuttavia, nel frattempo io avevo avuto la casa invasa da stendini e vestiti pesanti su ogni singolo termosifone, lavati a mano in gran numero in fretta e furia ogni giorno, 
con i gemelli, ho cercato di prepararmi per tempo, cosi' da affrontare la "questione pannolino" tra questa e, se necessario, la prossima estate.

Infatti, se è vero che Orsetto e Principessa sono gemelli, è anche vero che sono due bambini diversi, con caratteristiche e caratteri differenti e,

se c'è una lezione che ho imparato da trismamma è proprio che, se e in quanto possibile, bisogna rispettare i tempi di ogni bambino,
aspettando che loro ci facciano capire che sono pronti.

Questo non significa, pero', che non si possa preparare il terreno al cambiamento!

Ecco allora come mi sono organizzata: 

1) Innanzi tutto, in primavera ho chiesto alle educatrici del nido di portare prima Principessa e poi Orsetto, in bagno con i bimbi grandi per abituarli al water.

Per fortuna, le educatrici sono molto disponibili e incoraggiano ad affrontare serenamente lo spannolinamento...anche le mamme meno "coraggiose"!

2) Ho poi iniziato a proporlo loro anche a casa, procurandomi gli "attrezzi del mestiere": 
riduttori e/o vasini 



Personalmente, per motivi di praticità e di igiene, ho sempre preferito i riduttori, che hanno anche il vantaggio, nel mio caso, di permettere di usare il water, in continuità con quanto accade al nido (dove hanno water piccoli). 
 Il primogenito, pero', ha preferito i primissimi giorni il vasino, senza il quale si rifiutava di andare in bagno, e non un vasino qualunque, ma un modello rosso fuoco a forma di macchinina, procurato dalla zia. 
 Vedremo quindi se poi mi toccherà cercare un paio di vasini anche per i gemelli ! 

Io quasi sei anni fa sono stata colta totalmente alla sprovvista dalla decisione del ricciolino e dunque non avevo nè l'uno nè l'altro e non sapevo assolutamente quale scegliere tra i vari modelli proposti dal mercato. In piu', non avevo amiche con figli che potessero consigliarmi e dunque cercavo esperienze di altre mamme sui vari blog. 
 Sono dunque andata letteralmente "a naso" o "a caso" negli acquisti, per poi scoprire che a lui piacevano solo il vasino della zia ed il riduttore azzurro della nonna M. !

Ora, invece, ho scoperto che sul web esistono addirittura delle vere e proprie "guide allo spannolinamento", con consigli di esperti e "guide a vasini e riduttori", con tanto di prodotti a confronto, come questa su HABU. 

Quindi questa volta mi sono documentata a dovere e ho raccolto ben quattro riduttori: uno bianco essenziale, due azzurri con maniglie laterali in plastica morbida ed uno giallo con cuscinetto di plastica imbottito e manigliette rigide.
Uno l'ho portato ai miei suoceri, per quando andiamo da loro o mi tengono qualche ora i bimbi, un'altro a mia madre, per lo stesso motivo, e due li ho tenuti a casa, nel caso scappi in contemporanea ad entrambi!!! (perchè succederà, lo so!)

3) Ho acquistato mutandine di cotone di ogni foggia e colore, nonchè riesumato dallo scatolone in cui erano conservate, quelle usate a suo tempo dal ricciolino; 



4) mi sono procurata dei pannolini a mutandina accattivanti, da usare nei primi spostamenti in auto ed eventualmente per le prime gite in montagna e/o nel sonnellino pomeridiano, cosi' da far percepire ai bimbi che non sono i soliti pannolini ma mutandine speciali da usare quando non ci si possono portare troppi cambi, nei primi tempi;

5) ho controllando che tutti i materassi di casa, compreso il nostro matrimoniale, fossero dotati di comprimaterasso lavabile in lavatrice. 
Cosi' da non rimanere con il fiato sospeso se i piccoli "migrano" nel lettone o ci salgono per leggere e giocare senza pannolino;  

6) ho recuperato le traversine di cotone (che ho sempre usato come appoggio per i cambi pannolino fuori casa ) da usare per coprire il seggiolino auto in caso di viaggi medio-lunghi ed il lettino e/o divano di nonni o nostro nel sonnellino pomeridiano (ne esistono anche "usa e getta", sicuramente comode ma anche meno ecologiche); 


7) infine, ma non in ordine di importanza: i libri a tema !
Da leggere e sfogliare in bagno, mentre sono seduti sul vasino, e volendo anche in altri momenti della giornata, cosi' da abituarli all'idea.
Naturalmente, vista la nostra scelta bilingue, sia in italiano che in francese.
 

8) Ah, quasi dimenticavo un elemento essenziale: sedute di yoga, pranayama, massaggi, un bagno caldo, una corsetta rigenerante ecc. per me e il papà, almeno una volta al giorno !
Sarebbe bello, vero??!! Seh, ma quando mai!

Eppure, per riuscire nell'impresa mantenendo sempre la calma, lodando i bambini per i loro progressi e pulendo senza mai arrabbiarsi o sbuffare ad ogni insuccesso, è necessaria tanta tanta tanta pazienza (di cui non sono molto provvista) e quindi, se potete, ben venga un po' di preparazione mentale per voi: andrà bene tutto cio' che vi rilassa.

In alternativa.....scappate un paio di settimane e lasciate fare al papà/baby sitter/nonni ecc.! 

Come sta andando con questi strategemmi (fuga strategica esclusa)?

Direi bene.

Principessa ha tolto il pannolino lo scorso fine settimana e per ora c'è stata una media di un solo "incidente" al giorno.
Non solo, da quattro notti al mattino il pannolino a mutandina è asciutto e almeno per adesso non è scappato nulla neppure durante i sonnelini pomeridiani, quando rimane con le mutandine di cotone.

Orsetto si sta abituando all'idea del riduttore e ci sale volentieri, facendosi leggere i libri e imitando la sorella ma è raro che faccia qualcosa e comunque ancora non chiede: dunque per ora tiene il pannolino.

Vedremo...tanto non ho fretta di affrontare la questione con entrambi insieme!!!

E voi? Avete altri consigli utili o esperienze diverse?

lunedì 3 febbraio 2014

Di neve, di vasino, di bianco, di dolori muscolari, di libri, di silenzio.

In giardinoIn giardino
In giardino
Il nano fa progressi da gigante e ogni giorno parla in modo sempre più strutturato, con vocaboli mai usati prima. Commenta, ricorda, si intromette nelle conversazioni e dice la sua e sempre a proposito.
Non mi sembra vero che abbia solo poco più di due anni.
Mi sembra incredibilmente sveglio (parere di mamma innamorata eh!!!) e non mi capacito che due anni fa fosse un batuffolo che stava solo in braccio o nel lettino e non sapeva ancora sorridere.

Dopo una settimana di pipì addosso e tanta ostinazione (sua) a mettere le mutandine, ieri ha usato il vasino senza incidenti per tutta la giornata, riposino compreso!!!
Provvidenziale e' stato un vasino rosso a forma di auto fornitomi dalla zia..avrei preferito usare direttamente il riduttore, per evitare questo passaggio in più ma non importa. va bene così!
E allarga il cuore vedere quanto e' orgoglioso delle sue conquiste!

Se si facesse lavare e pettinare di buon grado, senza urlare in modo sovrumano sotto la doccia, sarebbe un bimbo perfetto. Anche non voler stare sempre tra le povere e doloranti braccia di mamma non guasterebbe eh? !
Io intanto sono tutta dolorante. Braccia e spalle non ne possono più dei suoi dodici chili e rotta e delle ore passate davanti alla scrivania, le gambe hanno avuto la loro dose di lavoro domenica e ora le articolazioni scricchiolano e i muscoli gemono.
Un rottame umano a poco più di trent'anni e non riesco a crederci. Che fine ha fatto il mio fisico mai esteticamente perfetto ma sempre sportivo e resistente???!!!
Ne vale la pena, comunque.

Domenica la pista era un sogno, il paesaggio era un sogno, il panino era un sogno, essere noi due soli per mezza giornata era un sogno.
Avrei voluto avere con me la macchina fotografica per catturare tutto il candore, le nubi, la nebbiolina da neve, gli alberi carichi di bianco e gli chalet di pietra e legno scuro sommersi dal soffice manto, la strada sporca che sembra aprirsi un varco nella natura, il sole che ogni tanto si intravedeva e tingeva di giallo e arancio la coltre del cielo, un pezzo d'azzurro qua e la', tra i banchi di nebbia, ed il silenzio che solo la montagna di inverno, quando nevica davvero tanto, ed il ghiacciaio all'alba ed al tramonto d'estate, sanno regalare.
Quando salgo nella "mia" valle o nelle altre vallate alpine, mi riappacifico con il mondo e con me stessa ed è come se mi togliessero un peso dal petto.
Non ci vivrei sempre no, ma averle a portata di pochi minuti d'auto e' un lusso che pago a caro prezzo ma sempre volentieri.

E poi ci sono i libri: i tanti titoli in lista, sempre più lunga anche grazie ai suggerimenti delle partecipanti ai venerdì del libro; quelli che ammiccano da una vetrina o uno scaffale, quelli che appaiono su amazon o si fanno prendere in biblioteca e non importa se non avevi programmato di leggerli, sono li, invitanti, e li porti a casa.
Come il nano, che sabato al supermercato, mentre eravamo fermi nella corsia dei libri, immancabile tappa, ne ha preso in mano uno della maialina malefica e si è messo tranquillo a sfogliarselo concentrato accanto a me....inutile dire che la nonna, presente, glielo ha subito regalato!

Poi, vabbe', di cose imperfette in questo weekend ce ne sono state, così come arrabbiature, discussioni e notizie tristi ma io voglio pensare e scrivere solo di quelle buone.
E' lunedì, non smette di piovere ed io torno con la mente a quello scrigno di bei momenti e bianco silenzio, ancora li, con gli sci ai piedi e le gambe stanche.
E il vostro fine settimana, come e' andato?

giovedì 30 gennaio 2014

Questione di carattere

Sono notti quasi insonni.
Io ho appena ingurgitato l'ultimo antibiotico della scatola, rendendomi conto che sono già passati sei giorni e manco me ne sono accorta. Il raffreddore, però, non accenna a diminuire e pure il mal di orecchie.
L'Alpmarito soffre per il post ustione.
Il nano ha una tosse catarrosa che fa paura e si aggira inquieto tra il suo lettino ed il lettone, chiama mamma e mi vuole vicino, ovunque, tira calci e tossisce, si lamenta e tossisce, cerca il suo doudou e cambia letto e poi torna. Fuori nevica.

E mio figlio mostra tutto il suo carattere, che definire determinato e' dir poco, non si smuove di un millimetro dalle sue decisioni, una volta assunte. E non è uno di quei bambini incerto nel decidere quando gli proponi delle scelte. No. Lui ti ascolta, ti guarda con i suoi occhioni seri e sentenzia, senza più cambiare idea.
E' così sul gusto del gelato, su cosa preferisce per cena, sulla scelta del gioco o sul colore della maglietta da indossare. E su queste cose assecondo e stimolo la sua autonomia decisionale. Però forse dovrei rivedere le mie idee educative.
Martedì, dalla pediatra (controllo di questa tosse, per evitare un'altra brinchite, che da quando ne ha avute due il primo anno sono terrorizzata = pomeriggio di lavoro perso e piani saltati): mi chiede se riesco a fargli l'aereosol, dico che no, non c'è storia, perché è sempre stato così. Allora mi dice di fargli frequenti lavaggi nasali e dargli uno sciroppino alle erbe espettorante. Chiedo se e' dolce, per andare sul sicuro.Lo è, mi assicura. Esco e compro lo sciroppo alla sempre modica cifra di 16 euro, tanto per.
Almeno non è nulla di grave, mi consolo, non ancora.
Ho promesso al nano un premio, per il caso in cui si fosse fatto visitare senza piangere come un disperato.
Lui ora vuole riscuotere e mi chiede un libro di peppa pig. Detesto peppa, ma lui sceglie di chiedere un libro e io gongolo. Vada per il libro.
Torniamo a casa e "propongo" lo sciroppo. Nulla da fare. Provo con imporgli una scelta: o lo sciroppo o l'aereosol, tanto immagino la risposta, aniz, ne sono certa.
Errore. preferisce l' aerosol e, in effetti, sta zitto e fermo per tutti i quindici minuti e così la mattina dopo e la sera dopo e forse questa mattina, se riesco a svegliarlo.
Solo che la pediatra non mi ha detto cosa mettere nell'aereosol, logicamente, quindi metto soluzione salina e quattro gocce di fluibron, che mi aveva prescritto tutte le volte precedenti.
Per ora la tosse non migliora ma il nano resta fermo nel suo proposito. Bando allo sciroppo.
E io non insisto (sabato l'ho costretto ad ingurgitare tachipirine perché aveva la febbre ed è andato in bagno tossendo e sputando nel bidet finché non ha vomitacchiato...e ha solo due anni e tre mesi, alleluia).
Stesso pomeriggio, post aereosol.

Cambio il nano e mi accorgo di avere solo più quattro pannolini di numero, perciò commento ad alta voce che dobbiamo ricordarci di comprarli domani.
Il nano mi guarda e serissimo mi dice che no, non servono, perché lui è grande e non ne ha più bisogno. Vuole le mutande come S, una sua compagna di nido, e i pannolini posso darli a A., la cuginetta più piccola.
Sono le sei di sera, non ho voglia di uscire e mi accontento di usare i body come canottiere, ripescando negli scatoloni quattro mutandine dei completini estivi. Tanto di notte il pannolino lo mettiamo lo stesso.
Risultato? Un numero imprecisato di pipì addosso, maestre sorprese da questa decisione repentina e, temo, dalla mia totale impreparazione e disorganizzazione con i cambi, ma disponibili a sopperire il primo giorno con indumenti di scorta dell'asilo (vi ho già detto quanto amo queste maestre?! No??Tantissimo!), lavatrici a gogo', stendino sempre aperto (che con la neve fuori, non è che l'aria sia proprio secca), commenti raccolti sul fatto che non è proprio la stagione giusta (ed infatti, ma mica l'ho deciso io, di fretta non ne avevo proprio), rete di scambio vestiti usati attivata e....un nano deciso e determinato nonostante, per il momento, le pipì nel water si contino sulle prime dita di una sola mano.

Non so, forse sbaglio io, ma visto il caratterino del nano, ho avuto paura che non assecondandolo in questa decisione l'avremmo pagata cara in seguito. Perché se poi in primavera avesse detto no, sarebbe stato no davvero.
Ho un dubbio, però: chi comanda in casa nostra?!!????
E i vostri figli, sono anche loro così? Come reagite voi?